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PLC Forum


programmare un pic con schema a blocchi


bruscolino

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Salve a tutto il forum !

Al tempo degli arduino , raspberry e simili parlare ancora di pic ha ancora un senso?

Comunque vi espongo il mio problema vorrei costruire un controller per irrigazione per vasi da interno l'unità è composta de una micro pompa a 5 volt

alimentata con cella al litio 3,7 volt , sensore di umidità con comparatore LM311 (es:moduli Arduino),sensore ON/OFF di livello acqua con segnalazione di livello Basso

Il processore dovrebbe fare il seguente lavoro :  analizzare il livello della batteria con indicazione di livello basso , inviare su una linea di output una tensione di consenso per 30 sec. ogni 12 ore su una linea di input analizzare lo stato ON-OFF del comparatore se il comparatore rimane in ON per più di 20 sec dovrebbe attivarsi una seconda linea di output che comandi la micropompa . All'attivazione la pompa  dovrebbe rimanere accesa fino a cambio di stato del comparatore con blocco della pompa in caso di livello basso acqua.

Ora la mia conoscenza di programmazione si ferma all'assembler dello Z80 e linguaggio Basic (molto molto base!) parliamo di anni 80!!! 

alimentandolo a 12 oppure 220  non avrei problemi a crearlo con un PLC es: ZelioLogic che conosco bene ho anche creato un controllore per  automatizzazione acquari

volevo sapere se esiste un programma simile per i  pic escluso VisualParsic (troppo costoso) e Picbit che non a mai funzionato.

 Grazie a tutti per l'aiuto

P.S: se qualche programmatore mi volesse aiutare fornendomi  direttamente ASM, HEX ne sarei ancora piu grato!

 

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1 ora fa, bruscolino ha scritto:

Al tempo degli arduino , raspberry e simili parlare ancora di pic ha ancora un senso?

Ma che significa?? Se Microchip che è il produttore di PIC si è comprata Atmel qualcosa vorrà pur dire.

Che significa "schema a blocchi"? Che linguaggio è? Forse intendi il ladder??

 

Sia per PIC che per AVR il ladder è poco utilizzato perché limitativo.

Se ti accontenti di utilizzare uno dei micro supportati da Ladder logic, che è gratis, lo  puoi usare per scrivere la tua l'applicazione in ladder.

Stesso discorso per visual parsic: Supporta pochi micro e bisogna pure pagarlo.

Arduino col suo ide, lo programmi in C ed è gratis.

 

A differenza di Zelio e Logo, in ogni caso, eccetto che per arduino, una minima idea di come funzioni un micro bisogna comunque averla. 

 

Per la raspberry esiste scratch, poco utilizzato e limitativo, ma la raspberry per un'applicazione come quella che hai descritto è poco adatta.

In primo luogo perché sprecata e inoltre avrebbe bisogno di un AD esterno per valutare il livello della batteria.

 

Vista la tendenza anche nel mondo dell'automazione negli ultimi 20 anni, oggi più che altro ha più senso imparare almeno un linguaggio in testo strutturato che rimanere inchiodati al ladder. :whistling:

 

 

 

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Arduino è sprecato come un raspberry per un progetto simile senza tenere conto che non conosco il linguaggio C.

Non è Ladder non so come spiegarmi, faccio l'esempio del PLC Zelio  si chiama programmazione FBD 

consiste nel mettere su una griglia tutta una serie di blocchi logici es: una nand, un timer ,una xor un monostabile un clock 

progammabile etc etc collegarli fra di loro interfacciarli con le entrate/uscite a secondo di ciò che vuoi realizzare invii al PLC

voilà fatto . Sicuramente  è molto limitativo per le funzioni di un PIC

Arduino ha una programmazione di questo tipo? 

qualche tempo fà esisteva un "nutchip" che si poteva programmare in questo modo anche se molto limitato nelle funzioni

esiste ancora?

 

Modificato: da bruscolino
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8 ore fa, bruscolino ha scritto:

esiste ancora?

 

Non credo, almeno di trovarlo come fondo di magazzino, surpluis e da qualcuno che voglia liberarsene.

I micro PLC, come ZEGLIO, son fatti per chi non sa alcunchè di programamzione. Per realizzare questo c'è un pesante programma su PC che funziona da traduttore tra lo schema a contatti o i blocchi funzionali.

 

Per i micro questo non esiste; come ti ha scritto il dott.cicala per usare i micro processori/controllori devi avere un minimo di conosenza del micro e della programmazione.

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  • 1 year later...

Buongiorno

A distanza di tempo (leggo solo ora) quoto molto quanto descritto da Bruscolino.

Qui parlo per esperienza anche di insegnamento, la conoscenza dei micro è fondamentale e ancor di più la programmazione ma questa va fatta a livelli.

Non si può pensare di insegnare il C++ (visto che è il più usato) sin dall'inizio ad una persona che Vuol iniziare ad affrontare la soluzione di un problema utilizzando un micro visto che oggi si corre su tutto.

Sicuramente i vantaggi che porta un programma strutturato sono immaginabili, ma su semplici soluzione ci dovrebbero essere anche programmi più semplici da interpretare o meglio si parte da quà.

Non a caso Mitsubishi e altri, nei loro PLC di alta gamma, non esclude la programmazione FBD (function block). Se vogliamo dare "gusto" di programmare dobbiamo partire da programmi semplici.

La "LEGO" nei loro moduli ha creduto in questo tipo di programmazione per appassionare i più giovani ad entrare in questo mondo.

Vi posso garantire che insegnando logica programmabile a blocchi a studenti del terzo anno anche di discreta complessità si sono ottenuti risultati soddisfacenti...colleghi che insegnavano la stessa materia con linguaggio strutturato "un bagno di sangue" ossia con risultati più scadenti...(e non è sempre colpa dell'insegnante!!!!!!!!)

Mi domando che senso abbia chi usa Arduino andare a caricare le librerie già pronte nello sketch e non capire cosa ci sia dentro o sia incomprensibile. Questo non è programmare!!!

Certamente vedi il risultato ma non sai come o perchè!!!!

Ben venga se ci fossero dei sw dove si potrebbe programmare micro PIC, ATMEL e altri, con linguaggi FBD.

Il Visual Parsic se opportunamente modificato sarebbe un ottimo punto di partenza, senza andare a creare una libreria di singoli componenti elettronici specifici, ma generica. Forse, dico forse, ci avevano visto giusto, se avessero utilizzato la stessa filosofia di Arduino avrebbero fatto più strada.

Saluti

Pier 

  

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