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Gewiss GW94207 è uguale a bticino GA8813A16 ?


plcfabio

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Chiedo perché devo aggiornare una normale linea box (monofase 230V) per consentire la ricarica un'auto elettrica (che caricherà a 10A tramite presa schuko).

Al momento c'è un cavo da 1,5mmq protetto da un bticino GC8813AC10. Teoricamente, se non si utilizzano altri carichi, dovrebbe reggere già così, ma insomma siamo al limite, e poi il GC8813AC10 è di tipo AC, mentre per ricaricare le auto elettriche consigliano un tipo A. Quindi pensavo di sostituirlo con un 16A tipo A e nel contempo sostituire anche i cavi con 2,5mmq (fra l'altro sono pure una decina di metri solamente, lavoro facile).

Nel catalogo bticino avrei individuato il GA8813A16 che mi sembra quel che fa al caso mio, ma chiedo conferma, si sa mai che mi sfugge qualcosa.

Però ho anche individuato il GW94207 nel catalogo Gewiss che mi pare praticamente uguale e costa parecchio meno. 

Chiedo: sono effettivamente uguali per caratteristiche o c'è qualcosa che mi sfugge?

qui il bticino: https://catalogo.bticino.it/BTI-GA8813A16-IT

qui il gewiss: https://www.gewiss.com/it/it/products/experience-catalogue/catalogs/series/product/power/90-rcd-range-modular-circuit-breakers-for-residual-current-protection/GW94207 

Modificato: da plcfabio
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beh sì solo che nella scatola sotto il contatore ho 4 posti tutti occupati: 1 posto da un magnetotermico 25A, due posti il bticino di cui sopra, e un posto per una bobina di sgancio sul bticino.

Non ho ancora aperto, ma credo di non sbagliare se immagino che la linea, dal contatore, passi per il magnetotermico 25A e poi da lì si divida in due: da un lato una linea che va al quadro generale dell'abitazione con le sue ulteriori protezioni, dall'altro la linea che va al box protetta dal biticino 10A di cui sopra. 

Se voglio lasciare così e aggiungere una linea 16A parallela per il box, ammesso di avere spazio sufficiente nella canalina (mi pare di sì), mi servono però altri tre posti nella scatola: due per il nuovo bticino/gewiss 16A e uno per un'altra bobina di sgancio da prendere uguale a quella esistente... dico bene?

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  • 2 weeks later...

Aggiungo una domanda: nel cercare, appunto, un GA8813A16 o equivalente, mi sono casualmente imbattuto, presso un grande negozio di materiale elettrico e non solo, in un ABB modello DS901L-C16A che però, vedi foto che allego, ha la leva dell'interruttore posizionata nel modulo di destra (dei due che occupa) anzi che a sinistra come invece sono fatti gli altri due differenziali citati nel titolo. Mi chiedo: ma come fa a comandarlo una bobina di sgancio a lancio di corrente come la bTicino F80ST2 (attualmente installata nel mio caso), se ha il braccetto dall'altra parte??? Credevo fossero tutti standard e intercambiabili fra marche diverse, invece no?  

DSC_0183.JPG

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Carlo Albinoni

I requisiti per ricaricare le auto elettriche sono contenuti nella CEI 64-8-7-722. Io inoltre consiglio differenziale tipo di o comunque immune agli scatti intempestivi.

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6 ore fa, plcfabio ha scritto:

come fa a comandarlo una bobina di sgancio a lancio

La bobina di sgancio viene installata,vedendo frontale la tua foto,a sinistra; non si aggancia alla leva esterna nera bensì lateralmente, dopo aver asportato la protezione. Naturalmente parliamo di marche uguali.

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Carlo Albinoni

Ma è sotto il controllo dei VVF? Allora bisogna applicare anchr linee guida VVF per la ricarica. Ci vuole ricarica con stazione di ricarica. Consiglio di affidarsi a un professionista esperto.

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Ci sono anche differenziali che hanno il loro interruttore e non devono aprire quello del magnetotermico.
Tuttavia per la carica di un auto dove avrai alimentatori switching importanti, quello ABB della foto è molto più indicato dei due sopra.
Anzi più che indicato sarebbe obbligatorio di quella classe!
I due di inizio discussione sono in classe AC, quello ABB in classe A! La differenza è che con quelli in classe AC potresti anche ucciderti senza che loro scattino se il carico è pilotato da semiconduttori e l'assorbimento in corrente è fortemente asimmetrico.
Costruire un meccanismo ed una bobina differenziale in classe AC è molto più semplice ed economico che farlo in classe A o addirittura AP o B ed è il principale motivo per cui il mondo è invaso da quelli AC. Un elettricista che sappia contrattare bene compera i differenziali magnetotermici in classe AC da 16A, 4500A di potere di interruzione 0.03A di corrente differenziale a prezzi variabili tra i 13.5€ e 18€, un differenziale in classe A senza il magnetotermico difficilmente lo paga meno di 40€!

Quasi tutti gli elettricisti oggi si tappano il naso e montano quelli in classe AC per una questione puramente di costo, tuttavia oggi in casa siamo pieni di apparecchiature alimentate da sistemi a semiconduttore che per tutelare la nostra sicurezza richiederebbero almeno un classe A. Se da un lato è vero che molte come TV e LAPTOP sono in doppio isolamento per tutta la parte non SELV, non lo è altrettanto vero per i PC desktop. Un semplice PC desktop per essere a posto con la normativa e sicuro per noi dovrebbe essere almeno protetto da un classe A. Un alimentatore per una auto dubito fortemente sia protetto in doppio isolamento.

Il mio parere già dai primi anni 2000 è che i differenziali in classe AC non dovrebbero nemmeno più esistere sul mercato. Tuttavia sono lì e sono i più installati. Con i progettisti e gli elettricisti che li montano per stare nei prezzi di mercato in quanto la normativa li concede dato che le apparecchiature pericolose con tali differenziali le attacca alla presa il suo cliente e non lui! Lui non è responsabile di come quella presa venga usata e di che tipo di apparecchiatura vi venga collegata, ed il cliente, poveretto, non ne ha la più pallida idea che un differenziale in AC potrebbe non proteggere la sua vita con certi tipi di carico.

P.S. Anni fa feci una prova stupida! Una restistenza da 7.2KOhm ed un diodo, la resistenza da sola da fase a terra faceva intervenire il differenziale mentre con il diodo in serie alla resistenza solo con una delle due direzioni! Tuttavia si muore anche con il diodo in serie!!!

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Carlo Albinoni

Per la ricarica delle auto elettriche la norma richiede proprio un differenziale almeno di tipo A, più altre cosine. Le linee guida VVF poi richiedono ulteriori requisiti.

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Il 6/6/2020 alle 08:52 , Marco Mondin ha scritto:

Quasi tutti gli elettricisti oggi si tappano il naso e montano quelli in classe AC per una questione puramente di costo

Sei fin troppo ottimista! Diciamo che un buon 80% nemmeno conosce le reali differenze tra le classi AC,A,B e F o l'esistenza degli AS o quelli ad immunità rinforzata.

Semplicemente ti chiedono quelli in "promozione" (a 18 €) che ovviamente sono solo AC e 4500 da 10A/16A/25A e tutti da 30mA.

Il 6/6/2020 alle 08:52 , Marco Mondin ha scritto:

li montano per stare nei prezzi di mercato

Li montano a prescindere perchè ci marginano di più, e SOLO,se riescono a leggere il progetto del professionista ti richiedono una tipologia diversa

Il 6/6/2020 alle 08:52 , Marco Mondin ha scritto:

il cliente, poveretto, non ne ha la più pallida idea che un differenziale in AC potrebbe non proteggere la sua vita con certi tipi di carico.

Il cliente paga e basta, poi di quello che si trova come impianto,può al massimo apprezzare il colore delle placche!!

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3 ore fa, marcocci74 ha scritto:

Sei fin troppo ottimista! Diciamo che un buon 80% nemmeno conosce le reali differenze tra le classi AC,A,B e F o l'esistenza degli AS o quelli ad immunità rinforzata.

Ogni tanto cerco di convincere me stesso che che non sia così!
Tuttavia guardando quello che ci circonda è più facile confermare la tua tesi.

 

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SOLO,se riescono a leggere il progetto del professionista ti richiedono una tipologia diversa

Ne ho anche visti che si lamentavano con frasi del tipo: "Quante palle questo progettista, devo anche sbattermi per cercare roba che non uso mai!" con aria di superficialità e disprezzo.

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Io li vedo ogni giorno,perchè il materiale lo acquistano da me e da ex loro collega,posso affermare che sarebbe meglio se pensassero a raggiungere e godersi la meritata pensione per evitare di proseguire a fare danni..

E' persino dura fornire qualche consiglio,perchè sono anche permalosi,supponenti e convinti...come la gran parte degli ignoranti!!

Se ne salva uno su dieci, per i restanti nove, prevederei una condanna di un mese a piantare a mazzate,puntazze da 2 metri in una pietraia assolata,dall'alba al tramonto!! 🤣🤣🤣

Modificato: da marcocci74
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7 ore fa, Marco Mondin ha scritto:

devo anche sbattermi per cercare roba

Veramente,dato che nemmeno sanno leggere uno schema elettrico di progettazione di un quadro, qualcun altro deve sbattersi ad estrapolare un elenco materiale,trovare i codici articolo e formulare un'offerta economicamente conveniente...🤣

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I due di inizio discussione sono in classe AC, quello ABB in classe A

Anzitutto vi ringrazio per i consigli, ma attenzione: i due modelli che pensavo di mettere io e che ho indicato sopra, li riporto di seguito, sono: bticino GA8813A16 e Gewiss GW94207 PROPRIO PERCHE' DI TIPO A E NON AC! (di tipo AC è quello attuale che vado a sostituire, il bticino GC8813AC10...).

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I requisiti per ricaricare le auto elettriche sono contenuti nella CEI 64-8-7-722

Esattamente. Infatti ci vuole un tipo A. Ci vorrebbe poi un tipo B, SE stessi installando una colonnina di ricarica (oppure un tipo A se c'è già la protezione da dispersione in continua dentro la colonnina). Ma io non vado a installare una linea con colonnina, devo solo "potenziare" una normale presa in modo che regga "comodamente" i 10A senza stare proprio al limite nominale, quindi con poco costo la ridimensiono per 16A (e già che si sono ci piazzo comunque un diff tipo A).

Per quanto invece riguarda il cablaggio: certo ho già pianificato di sostituire i cavi attuali da 1,5mmq con 2,5mmq se non addirittuta 4mmq "già che ci siamo"... (tanto si tratta solo di circa 10m il fattore costo è irrisorio).

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La bobina di sgancio viene installata,vedendo frontale la tua foto,a sinistra; non si aggancia alla leva esterna nera bensì lateralmente, dopo aver asportato la protezione. Naturalmente parliamo di marche uguali.

Ah ecco è questo che non capivo! La bobina quindi si installa a sinistra anche per questo ABB e sul suo lato sinistro, non visibile nella foto sopra, quindi c'è anche qui una "feritoia" semicircolare nascosta alla quale si aggancia il braccetto della bobina di sgancio?

Modificato: da plcfabio
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