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Frutto elettrico, attorcigliare conduttore o no?


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Secondo me stiamo sforando nella fantascienza. Con tutto il rispetto per i grandi professionisti e la cura del dettaglio anche infinitesimale, penso che dando un'occhiata alla sezione "Bestiario elettrico" l'attorcigliamento passa in secondo piano.

Un piccolo OT a proposito:

durante il lock-down ho fatto un corso sulla sicurezza, tenuto da un ingegnere molto preparato sulle norme e leggi, il quale affermava che la tensione 380 volt è molto più pericolosa della 220 perché la 220 ti butta indietro mentre la 380 ti tiene attaccato... attaccato a che? ai posteri l'ardua sentenza

 

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Secondo me stiamo andando proprio fuori tema, credo che inizialmente  markus51 intendesse l'attorcigliamento o meno dei fili prima dell'introduzione del conduttore nel morsetto di un normale interruttore o presa o comunque frutto civile, poi che il discorso si possa applicare anche ai morsetti da giunzione ok nessun problema, ma credo appunto che "ci stiamo allontanando".

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Roberto Garoscio
6 ore fa, Cialtrone ha scritto:

Secondo me stiamo sforando nella fantascienza. Con tutto il rispetto per i grandi professionisti e la cura del dettaglio anche infinitesimale, penso che dando un'occhiata alla sezione "Bestiario elettrico" l'attorcigliamento passa in secondo piano.

Un piccolo OT a proposito:

durante il lock-down ho fatto un corso sulla sicurezza, tenuto da un ingegnere molto preparato sulle norme e leggi, il quale affermava che la tensione 380 volt è molto più pericolosa della 220 perché la 220 ti butta indietro mentre la 380 ti tiene attaccato... attaccato a che? ai posteri l'ardua sentenza

 

Forse ti sbagli, è l'esatto contrario, la 230 ti contrae la muscolatura delle mani impedendoti di mollare la presa dei i fili mentre la 380 ti da una botta talmente forte che, contraendo tutta la muscolatura ti fa sobbalzare via strappandoti i fili dalle mani.

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4 minuti fa, Roberto Garoscio ha scritto:

Forse ti sbagli, è l'esatto contrario, la 230 ti contrae la muscolatura delle mani impedendoti di mollare la presa dei i fili mentre la 380 ti da una botta talmente forte che, contraendo tutta la muscolatura ti fa sobbalzare via strappandoti i fili dalle mani.

Infatti è proprio così, prima avevo letto di fretta il post di @Cialtrone e non ho ribattuto.

Anche perché le ho provate entrambe sulla mia pelle e so bene gli effetti che provoca la tensione di 220V e/o 380V (che ormai è salita anche a 400V) :P

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Scusate l'OT, l'ho citato solo per dire che mentre chi è del mestiere disquisisce sul filo attorcigliato o meno, c'è un mondo che non ha nessuna cognizione dei principi base dell'elettricità e quindi ci si trova con situazioni da bestiario elettrico.

Nella fattispecie la stragrande maggioranza delle persone ignora che un contatto diretto con una linea (anche trifase) si traduce in contatto fase-terra, quindi con un potenziale di 230 volt. Chi ha preso "latreeottanta" deve aver per forza toccato due fasi, quindi non è proprio una situazione a portata dell'utilizzatore finale...

 

 

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Il 9/6/2020 alle 13:42 , ROBY 73 ha scritto:

nche perché se non si attorciglia è più facile che un paio di fili si pieghino verso l'alto perché non entrano perfettamente nel morsetto con la conseguenza di una portata minore (per quanto infinitesimale) ed il pericolo di lasciare il rame scoperto

Questo è il vero ed unico motivo per cui si attorciglia il rame.

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13 ore fa, Roberto Garoscio ha scritto:

mentre la 380 ti da una botta talmente forte che, contraendo tutta la muscolatura ti fa sobbalzare via strappandoti i fili dalle mani.

Ma allora se prendo il 380 kV magari vengo proiettato su Marte!😄

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Roberto Garoscio
10 ore fa, techno99 ha scritto:

Ma allora se prendo il 380 kV magari vengo proiettato su Marte!😄

Non capisco il senso del commento, se modello presa in giro... con 380kV sicuramente non ti sposti di un centimetro ma carbonizzi sul posto, così giusto per capirci🧐

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Roberto Garoscio
14 ore fa, Cialtrone ha scritto:

Scusate l'OT, l'ho citato solo per dire che mentre chi è del mestiere disquisisce sul filo attorcigliato o meno, c'è un mondo che non ha nessuna cognizione dei principi base dell'elettricità e quindi ci si trova con situazioni da bestiario elettrico.

Nella fattispecie la stragrande maggioranza delle persone ignora che un contatto diretto con una linea (anche trifase) si traduce in contatto fase-terra, quindi con un potenziale di 230 volt. Chi ha preso "latreeottanta" deve aver per forza toccato due fasi, quindi non è proprio una situazione a portata dell'utilizzatore finale...

 

 

Ok, questa descrizione però non ci chiarisce il commento precedente sulla maggiore pericolosità della tensione a 230 rispetto la 380, almeno io non lo capisco.

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Roberto Garoscio
11 ore fa, techno99 ha scritto:

Questo è il vero ed unico motivo per cui si attorciglia il rame.

È soggettivo, io evito che un paio di trefoli esca dal morsetto stando ben attento a centrane il buco e, se per uno sfortunato caso dovessi fallire lo riinfilo di nuovo.

Modificato: da Roberto Garoscio
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  Tornando seri molti colleghi non sono più tornati a casa causa folgorazione... quindi meglio usare la testa quando si lavora ma soprattutto rifiutarsi di fare lavori sotto tensione se non si è adeguatamente formati...

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Roberto Garoscio
1 ora fa, ilsolitario ha scritto:

  Tornando seri molti colleghi non sono più tornati a casa causa folgorazione... quindi meglio usare la testa quando si lavora ma soprattutto rifiutarsi di fare lavori sotto tensione se non si è adeguatamente formati...

Mi dispiace per i colleghi...il post comunque è per un altro argomento, attorcigliare o non attorcigliare i trefoli, cerchiamo di non uscire più dal seminato.🙂

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Il 17/6/2020 alle 21:10 , Roberto Garoscio ha scritto:

Forse ti sbagli, è l'esatto contrario, la 230 ti contrae la muscolatura delle mani impedendoti di mollare la presa dei i fili mentre la 380 ti da una botta talmente forte che, contraendo tutta la muscolatura ti fa sobbalzare via strappandoti i fili dalle mani.

Questo non lo so , credo che la risposta alle scosse sia molto diversa da fisico a fisico e dalle condizioni se tra mano gamba con scarpa o addirittura scalzi o mano mano  tra le peggiori perchè la scossa ha buone probabilità di passare per o vicino al cuore, comunque se si maneggiano  radio a valvole vi posso assicurare che una scossa superiore ai 100V in continua è molto peggiore di molte scosse a 380Vac, a livello dolore è tremenda è credo anche a livello bruciature interne, si perche ogni volta che si prende una scossa si hanno delle bruciature, mentre se si e stati sottoposti a una scossa per un tempo abbastanza lunga ma non ha procurato l'arresto respiratorio e cardiocircolatorio si hanno dei danni interni irreparabili in tutto il percorso che ha avuto il passaggio di corrente, solitamente per fortuna non sono danni che poi creano problemi vitali di norma.

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  • 2 months later...
Il 9/6/2020 alle 09:57 , markus51 ha scritto:

Buongiorno a tutti in questa giornata quasi autunnale. Quando voi collegate cavi da 1.5 mmq o 2.5 mmq ai frutti elettrici quali interruttori o prese, dopo aver spellato l'isolante, serrate il conduttore di rame multifilare così come è oppure lo attorcigliate prima di inserirlo e serrarlo?

 

Se parliamo del collegamento dei frutti, i fili li attorciglio sempre e le giunzioni vengono ben salde, mai avuti problemi di allentamento (anche su prese ben collaudate con stufette da 2000 W attaccate per molte ore), mentre ne ho trovati frequentemente su impianti cablati con fili non attorcigliati. Il trefolo attorcigliato riesce comunque ad appiattirsi ma allo stesso tempo non si allenta perchè i fili attorcigliati non possono "scappare via" lateralmente. Lo stesso vale per le giunzioni o le derivazioni con i morsetti a cappuccio tradizionali (serraggio diretto), qui è importantissimo attorcigliare i fili perchè la vite è piccola rispetto alla bussola, un insieme ben attorcigliato rimane compatto e si schiaccia in modo più uniforme mentre i fili non attorcigliati producono un serraggio disomogeno con molti fili lenti. Vale comunque la regola più importante, scegliere il morsetto più piccolo possibile e non abbondare con le dimensioni.

Gli unici casi in cui non attorciglio i fili: con i morsetti a mantello per derivazioni passanti sui montanti di terra, qui i fili non "scappano" perchè sono ben ingabbiati, come avviene nel morsetto a cappuccio a serraggio indiretto (anche per quest'ultimo non attorciglierei ma non mi è mai capitato di usarli finora).

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A me il mio "mentore " dice che se la vite agisce direttamente sui conduttori allora è bene attorcigliare. Se invece il serraggio è indiretto allora si può evitare l'attorcigliamento... ma non è proibito. 

Seguo con attenzione la discussione.

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è una delle tante discussioni dove non se ne viene fuori, è giusto che ognuno proceda con il suo metodo , secondo me l'importante è stringere bene la vite del morsetto qualunque tipo sia, infatti tutte le volte che si trova un guasto su un morsetto di una presa o relè o M,T. o altro si capisce subito che quel morsetto era allentato o non stretto a dovere.

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