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Problema Sky q con illuminatore dcss


nelligno

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Aggiungo purtroppo che quando mi hanno ristrutturato casa chi mi ha fatto l’impianto faceva parte della ditta di ristrutturazione... la ditta è di acerra e io vivo a Roma.....

ripeto però che l’impianto era perfetto, i problemi su sat li ho avuti solo a seguito del cambio illuminatore per Sky q......

ora purtroppo l’antennista di acerra non mi viene a Roma ovviamente... e i “tecnici“ di Sky fanno ridere scusate il termine.....sono venuti due volte e non hanno risolto nulla...

quindi mi sono affidato a vari consigli in giro dopo diversi buchi nell’acqua con altri antennisti, i quali mi haneno detto ( quasi tutti) che il problema è dovuto a questa nuova tecnologia dcss di Sky q che in sostanza “ cozza” con gli impianti monocavo... e che è risaputo 🤷.... 

vi incollo l’ultimo mex di un antennista a seguito della mia spiegazione del problema:

“Buongiorno. Il problema non è l'illuminatore in se, ma la presenza del divisore. E' noto che, in presenza di decoder SKY-Q, la ripartizione della linea dCSS crea problemi!”

“Probabilmente il tecnico sky non si è accorto che la linea è ripartita”

A questo punto non capendoci nulla ho optato nel provare questi amplificatori di linea.....

 

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Ti hanno preso in giro tutti.

Comunque in ciò che hai riportato, come avevo già scritto, i conti non tornano.....

Modificato: da felix54
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3 ore fa, nelligno ha scritto:

“Buongiorno. Il problema non è l'illuminatore in se, ma la presenza del divisore. E' noto che, in presenza di decoder SKY-Q, la ripartizione della linea dCSS crea problemi!”

“Probabilmente il tecnico sky non si è accorto che la linea è ripartita”

Col carattere che mi ritrovo io andrei da colui che mi ha detto questa cosa e gli sbatterei lo schema in faccia:

http://www.offel.it/upload/schemi-impianto/S365_singola_dCSS_1p_4prese.pdf

http://www.offel.it/upload/schemi-impianto/TS311_singola_dCSS_1p_4prese.pdf

Modificato: da snipermosin
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Io mi sono limitato nell'esprimermi perchè sennò mi bannano anche perchè è chiaro che nelligno ha voluto, lui, farsi prendere "in braccio"


 

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Il 20/6/2020 alle 12:09 , felix54 ha scritto:

Non scordarti ciò che è gia stato scritto riguardo la minore importanza della potenza rispetto alla qualità che è quella che conta.

Meglio potenza 50 e qualità 100 che il contrario.

I dati possono essere anche molto differenti fra due diversi decoder ma è anche vero che hai detto di avere un altro decoder che con il nuovo LNB visualizza meno potenza di quanto rilevavi con il vecchio e questo potrebbe dipendere dal diverso guadagno fra i due LNB.

Senza sapere di che LNB stiamo parlando non possiamo fare confronti e quindi siamo punto da capo.

Insisto sulla non affidabiltà dei dati dei decoders e te lo voglio spiegare in teroria e se vuoi potrai fare una semplice prova.

La scala percentuale dei ricevitori è una scala ad andamento lineare dove 50 % rappresenta, ovviamente, la meta del 100%, peccato che di ogni apparecchio non si sappia qualìè il valore di riferimento a cui i valori fanno capo.

Diverso è il valore con andamento logaritmico (in dBuV) misurato con apposita strumentazione che in modo univoco definisce grandezze fisiche precise e specifiche e che devono fare riferimento ad un range di valori all'interno del quale, il valore di potenza deve trovari affinchè tutto funzioni a dovere.

Hai menzionato un valore di 73 dB(uV) che sono all'interno del range ottimale che indicaivamente va da 45 a 75 dBuV, anzi se il valore che ricordi è corretto, di segnale ce n'è persino troppo. Hai detto di avere uno splitter e ho dedotto che sia a sole due uscite per cui, se vuoi, puoi renderti conto dell'inaffidabiità dei valori letti con i decoders.

Partiamo dal presupposto che in teoria, uno splitter a 2 uscite non fa altro che dividere in due il la potenza del segnale che c'è in ingresso. In pratica, però, dovuto alle attenuazioni dovute alle connessione e ai vari componenti, qualcosina si perde e all'incirca l'attenuazione totale si attesta intorno a 4 dB anzichè i 3 dB che corrispondo ad una attenuazione teorica che subisce un segnale diviso in due. Il valore in dB è anche variabile in funzione della frequenza, sicchè, se il tuo splitter è un PA2, attenua 4 dB sulle frequenze DTT e 5,5 su quelle SAT.

4 dB corrispondo ad un rapporto di riduzione di 2,5 volte e 5,5 dB corrispondono ad un rapporto di 3,5.

Ora se tu visualizzi un valore di 50% sull'uscita dello splitter, eliminandolo momentanemente e collegandoti al cavo che è collegato al suo ingresso, dovresti visualizzare (se fosse possibile) 50x3,5=165%. Non essendo possibile visualizzare quel valore, dovresti rilevare 100% ed invece non succederà niente di tutto ciò e non posso sapere quanto verrà visualizzato ma vedrai che la differenza del valore letto sarà ben diversa da ciò che ci si aspetta.

La stessa cosa succederebbe se aggiungi uno splitter in cascata a quello esistente; aggiungeresti un ulteriore riduzione di 3,5 volte per cui il tuo attuale 50% diventerebbe 50/3,5=14% ma anche stavolta non succederà ciò che ci si potrebbe aspettare se la scala dei decoders e tv ragionasse in modo logaritmico ed in base ad un riferimento massimo (magari i 75 dBuV summenzionati in precedenza).

Ovviamente, il discorso fila liscio anche se considerassimo i 3 dB teorici di attenuazione di uno splitter a due uscite, non vedrai mai il valore 50% diventare 25 oppure 100 aggiungendone uno oppure eliminado quello esistente...

 

Tornando al problema delle due frequenze, dovresti fare un ulteriore test che consiste nell'andare alla pagina di diagnostica specifica di quei due transponders per confrontare i valori di potenza e qualità in condizioni di funzionamento normale e poi quando compare "no lock". Potrei aver scritto una baggianata perchè non conoscendo i decoder di SKY non so se quando compare "no lock" si riescono a visualizzare qualche valore di potenza e qualità.

Mi stupisce che il problema sia specifico di quelle due frequenze e non almeno sulle altre due che ti avevo segnalato che sono molto vicine di frequenza alle tue, con stessa polarizzazione, stesso symbol rate, stesso FEC e stessa modulazione e stesso oscillatore locale.

Vado a calcolare i valori di frequnza IF per vedere la vera frequenza a cui ci siamo riferendo, dopo la conversione dell'LNB. Nel frattempo dimmi se hai celle telefoniche o altr diavolerie a radiofrequenza a brevi distanze dall'antenna e se, per caso, c'è una ripetibiità di orario e durata in cui rilevi l'anomalia.

 

 

 

E io, pirla, ho sprecato tempo a scrivere tutto ciò che ripropongo per rinfrescare la memoria...

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Il 20/8/2020 alle 18:41 , snipermosin ha scritto:

Col carattere che mi ritrovo io andrei da colui che mi ha detto questa cosa e gli sbatterei lo schema in faccia:

http://www.offel.it/upload/schemi-impianto/S365_singola_dCSS_1p_4prese.pdf

http://www.offel.it/upload/schemi-impianto/TS311_singola_dCSS_1p_4prese.pdf


Io da non tecnico vi domando, in termini più semplici per me, ma quale può essere quindi il problema !? Capisco che in termini tecnici i conti non tornano, ma allora come si doveva risolvere il problema secondo voi? Ovviamente la mia è curiosità.... mi spiace che felix54 scriva di avere perso tempo e che si limiti a scrivere perché sennò lo bannano......ma io non sono esperto ed è normale che riesco a seguirvi fino ad un certo punto..... perché non ho la vostra stessa preparazione.... 

Il 20/8/2020 alle 19:00 , felix54 ha scritto:

Io mi sono limitato nell'esprimermi perchè sennò mi bannano anche perchè è chiaro che nelligno ha voluto, lui, farsi prendere "in braccio"


 

Non capisco cosa significa farsi prendere “ in braccio “.....

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9 ore fa, nelligno ha scritto:


Io da non tecnico vi domando, in termini più semplici per me, ma quale può essere quindi il problema !?

Senza sapere che dati tecnici hanno misurato coloro che sono intervenuti, e soprattutto a distanza, possiamo fare solo ipotesi. Ma evidentemente una magagna deve esserci.

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Il 19/8/2020 alle 13:34 , felix54 ha scritto:

Quacuno dovrà spiegarci come farebbe a transitare "bene" il segnale DTT, vista a curva dell'attenuazione:

A distanza di qualche giorno, ho trovato in garage un amplificatore AS20 come quello montato da nelligno e pur confermando la buona fattura e una estrema flessibilità di quel componente (se usato "cum grano salis", mio malgrado, facendo un test mirato, devo riportare una nota dolente che riguarda i dati dichiarati dal produttore.

Meglio precisare subito che se l'ampli venisse montato in modo corretto e non come lo ha montato nelligno, il problema che sono andato ad approfondire non si porrebbe e anche se il comportamento riscontrato da nelligno "a spanne" in apparenza è un vantaggio, in realtà è una grave pecca di Lem Elettronica che ha dichiarato dati non veritieri.

Nel grafico che riporta l'andamento guadagno/attenuazione in funzione della frequenza, è stata indicata un'attenuazione di circa 30 dB a 700 MHz che non sono assolutamente veritieri.

Il test che ho eseguito è stato fatto alimentando l'amplificatore soltanto a 12 Volt e non a 13 e 18 come avverrebbe in realtà di un impianto SAT.

Non so cosa succederebbe alimentandolo a 18 Volt ma non mi aspetto che la differenza di 1 Volt dai miei 12 ai 13 previsti possa cambiare la curva del grafico. Oltretutto, nel sitema SCR/DCSS, la tensione sale a 18 Volt soltanto nel momento che si invia un comando all'LNB e subito dopo ritorna ai 13 Volt e tale rimane sino a quando non si cambia canale.

Ho fatto la prova sulle frequenze 474, 626 e 786 MHz e ho rilevato le segenti attenuazioni:

- mux 21, 474 MHz, 35 dB

- mux 40, 626 MHz, 8 dB

- mux 60, 786 MHz, 3 dB

 

Viene da sè che Lem ha riportato dati farlocchi perchè dal grafico, dovremmo ottenere un'attenuazione di 30 dB già dal mux 60.

Questo è il motivo per cui, nelligno, riesce a vedere (in modo anomalo) qualcosa sulle frequenze terrestri.

Il componente non è assolutamente idoneo a lavorare sulle fequenze terrestri, la denominazione "adatto ad impianti monocavo" è fuorviante e non va confusa con "impianti miscelati" che sono tutt'altra cosa.

Aggiungiamoci che gli è stato dato un pessimo consiglio da uno pseudo tecnico che ha menzionando una non meglio specificata linea "ripartita" che non c'entra nulla con il problema originale e che nelligno lo ha montato nel posto sbagliato dell'impianto, possiamo soltanto dire che mai come in questo caso l'utente è stato preso in "braccio" (leggi in giro) e che la fortuna del principiante ha fatto si che nelligno si sia convinto che quella era la strada da percorrere...


rKVpmff.jpg

Modificato: da felix54
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Boh, emme esse dichiara 30 dB di separazione, sempre che siano veritieri.

Questo impianto è mal concepito sin dall'inizio. L'amplificatore terrestre (60 mA) è alimentato dal decoder il quale deve provvedere ad alimentare l'LNB DCSS che non assorbe poco e come se non bastasse gli sono stati aggiunti i 60 mA dell'amplificatore SAT.

Come già accennato da te, l'ampli sat va messo a ragion veduta ed in un posto non troppo vicino nè troppo lontano dall'LNB ed in questo caso, checchè se ne pensi, è del tutto inutile.

Sul fatto che poii è stato messo sul cavo che trasporta le due bande sat e dtt miscelate, non ci perdo nemmeno tempo.

Io mi chiedo come si fa a sostenere che il problema è "la linea ripartita" che significa attenuare i soliti 4 dB e poi volerci rimediare amplificando di 20 dB.

Praticamente un partitore perdiamo 0,5 volte in potenza che poi andiamo a compensare con un valore di potenza 100 volte maggiore.... proprio una logica ferrea.

 

Pensavo di aver ben spiegato come fare le prove eliminando il partitore per osservare i dati diagnostici del decoder per dimostrare che la potenza non passa da 50 a 100% o viceversa e se nelligno le avesse fatte, avrebbe messo a tacere colui che l'ha preso in giro...

Modificato: da felix54
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