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Pareri su impianto 4,5kw - Avranno lavorato bene...?


Donato Larosa

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Microchip1967

Questo è il quadro che dicevo precedentemente, preparato in sede

A monte (vano contatori in seminterrato) è previsto un interruttore MTD 40A 0,3 selettivo 6kA.

La linea che sale è in cavo FG16OM16 3G10mmq (35 metri)

20200725_183756.jpg

Modificato: da Microchip1967
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Il 25/7/2020 alle 11:24 , Darlington ha scritto:

se sono riusciti a fare la ca$$ata della linea dedicata esclusivamente al frigorifero (a che serve?),

 

Anche io l'ho fatta fare 

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3 ore fa, FabrizioR ha scritto:

 

Anche io l'ho fatta fare 

La linea esclusiva del frigo può essere utile. Ad esempio quando si parte può essere utile disalimentare tutto ciò non necessario e lasciare acceso solo il frigo e l'antifurto per esempio. Meno cose sono alimentate meno probabilità di guasti indesiderati quando si è lontani da casa.

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14 ore fa, Microchip1967 ha scritto:

Questo è il quadro che dicevo precedentemente, preparato in sede

A monte (vano contatori in seminterrato) è previsto un interruttore MTD 40A 0,3 selettivo 6kA.

La linea che sale è in cavo FG16OM16 3G10mmq (35 metri)

20200725_183756.jpg

Certo che anche tu potevi migliorarlo il quadro

 

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4 ore fa, click0 ha scritto:

Certo che anche tu potevi migliorarlo il quadro

Magari i quadri fatti dagli installatori nelle case fossero tutti così!

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Microchip1967
21 ore fa, Elettroplc ha scritto:

Attenzione ai cablaggi Spd.. 

 

Già calcolato.

L'ingresso della linea con relativo PE (attestato direttamente allo scaricatore)sarà in alto a sinistra 

Le linee in partenza in basso a destra 

Il PE in uscita dallo scaricatore andrà diretto alla base del quadro dove vi sarà il relativo collettore (non ancora installato sul quadro)

Corrugato linea in arrivo dedicato con passaggio distante dal resto

 

2 ore fa, click0 ha scritto:

Io, avrei messo qualche differenziale aggiuntivo

Parliamo di un appartamento di 50 metri quadri lordi....

La sudivisione è la seguente

1 diff 30mA tipo A con a valle 4 mt 1p+n luce-forza-cabina doccia-presa servizio bagno (per la lavatrice)

1 diff 30mA tipo A con a valle i servizi cucina (Piano induzione-frigo-lavastoviglie-cappa-prese cucina

1 diff 30mA tipo A per i servizi esterni con a valle caldaia-cdz-prese esterne (sul balcone), circuito tapparelle/tende zona giorno (4 tapparelle e 2 tende), circuito tapparelle/tende zona notte (4 tapperelle e 2 tende) e alimentatore KNX comandi tende & tapparelle

 

A monte MTD 300mA selettivo con linea in parte in passerella (Fg16OM16 3G10) e in parte incassata

 

Già è stata dura trovare lo spazio per il quadro 54 moduli (prima c'era un favoloso 6 moduli din).....

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23 ore fa, soltec ha scritto:

Meno cose sono alimentate meno probabilità di guasti indesiderati quando si è lontani da casa

 

Vero, staccare le spine una volta l'anno costa troppa fatica e poi cucciandosi il gomito potrebbe far contatto con il ginocchio, come ho fatto a non pensarci. Una linea inutile in più è decisamente meglio.

 

Anzi io inizierei a mettere un interruttore smart-wifi-turbofuffico, intanto perché se c'è "smart" davanti è più figo e poi perché, metti caso che mentre sei alle Maldive o a Capracotta ti vien voglia di spegnere il frigo. A chi non è mai capitato questo serio ed insormontabile problema?

Modificato: da Darlington
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Maurizio Colombi
23 minuti fa, Elettroplc ha scritto:

Il Cliente deve scegliere se, rinnovare o fare penitenza 

Il cliente (che poi cliente non è), ma è solo quello che voleva sapere quali miglioria apportare (o far apportare) al suo impianto "rifilato" in tubature anni 80 (magari con dimensioni di "quei tempi", con scatole tonde e due cassette di derivazione... ha trovato le sue risposte prima dell'ostentata opulenza degli impianti realizzati da coloro che sono intervenuti e prima di ricevere consigli del tutto inadeguati alla reale struttura dell'impianto.

E lo ha fatto venerdì alle 9:30, da quel giorno non si è più collegato a PLCForum, ma questo accade quasi sempre... purtroppo!

Ma non voglio chiudere la discussione, si sa mai che qualcuno voglia consigliare anche l'aggiunta di un paio di controlla carichi, due o tre trasformatori incapsulati, qualche relè da guida ed un paio di teleruttori modulari...

Modificato: da Maurizio Colombi
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Microchip1967
Il 29/7/2020 alle 19:52 , click0 ha scritto:

Cdz magnetotermico diffenziale

Induzione magnetotermico differenziale

Idem prese e luce

Derivati direttamente dal generale quadro 

 

e il tutto a che pro?

Se mi si guasta il cdz o il piano ad induzione posso dal quadro già agevolmente sezionarlo con il relativo MT 1P+N

Manco fosse una sala operatoria dove devo garantire una continuità di servizio 24h su 24

Adesso come adesso posso calcolare una corrente di dispersione nelle normali condizioni operative fino a 45mA, supponendo una possibile dispersione di 15mA nominali a circuito.

E se su un piano ad induzione + frigorifero supero questa soglia sicuramente c'è già un guasto

 

Se mi parli di una casa di riposo è un conto, se mi parli di un'abitazione ad uso civile di villeggiatura è un'altro.

Se dovessi fare come dici te, dovrei partire perlomeno con un 72 moduli visto che a questo punto devo considerare l'inserimento di almeno un distributore che come minimo porta via 6-8 moduli

L'importante, per quanto mi riguarda, è poter permettere al cliente in autonomia di sezionare la parte guasta senza il mio intervento immediato.

Se mi scatta il diff. servizi interni, posso sezionare singolarmente prese, luci, cabina doccia e lavatrice.

In cucina tutte le prese nascoste (e la linea del piano ad induzione) sono singolarmente sezionabili

Stessa cosa per le tapparelle (zona giorno e zona notte), condizionatore, caldaia e prese esterne

Già il quadro contribuisce di suo al costo dell'impianto (anche se una bella fetta se la porta via la parte relativa alle 8 tapparelle e 4 tende, visto che non ha voluto i comandi dei pressi delle singole automazioni ma in posizioni predefinite, cosa che ha comportato l'uso di attuatori e comandi separati rispetto al classico comando con attuatore incorporato)

 

Inoltre mettere troppi differenziali rispetto alle reali necessità puo' anche essere controproducente ai fini della sicurezza.

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  • 2 months later...

Sono 34 anni che faccio l'installatore e chissà perché quando leggo queste discussioni mi sento sempre come Fantozzi al cospetto del direttore megagalattico.....

A parte gli scherzi voglio dire che parlare è facile, fare, un po' meno. Purtroppo la realtà del lavoro è molto differente dalla realtà teorica e perfetta scritta sulle carte e bisogna scontrarsi con l'ignoranza (nel senso di non conoscenza) dei clienti che oramai, complice anche internet, pensano di sapere tutto e che un impianto di un alloggio si possa fare con 2000 euro magari poi gli togli ancora qualcosa. Certo, un lavoro lo puoi rifiutare come dice qualcuno, ma quello che tu rifiuti sicuramente qualcun'altro lo farà e incasserà e tu ci farai anche la figura del ladro. Io nei preventivi specifico sempre dettagliatamente cosa farò ma tanto è inutile, alla maggior parte dei clienti gli puoi raccontare cosa vuoi ma loro l'unica cosa che leggono è l'ultima pagina dove c'è il prezzo, e non provate nemmeno a spiegargli le norme, la dotazione minima, l'impianto a livelli ecc... l'impianto elettrico per la maggior parte delle persone ha meno importanza del colore delle tende. Non è semplice per noi installatori. La soluzione? Il compromesso forse, cercando di fare il meglio possibile con le risorse che si hanno e ricordandosi che la dichiarazione di conformità non è solo un pezzo di carta da dare a fine lavori. Per fortuna che mi restano solo più 10 anni di lavoro (virus cinese permettendo).

Modificato: da Giampi69
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Roberto Garoscio

Un consiglio che do è di non dettagliare troppo, poi lo usano per far fare un preventivo al ribasso senza che la concorrenza si affatichi troppo (esperienze personali), e di dimenticare la dotazione minima, chiedi al cliente cosa vuole, e tanto gli offri, mettendolo in guardia che in un futuro potrebbe avere difficoltà a vendere il suo immobile appunto per questo motivo, se lui accetta ti fai firmare il patto in deroga e tu sei legalmente tranquillo, ciò che non si deve assolutamente trascurare è solo la sicurezza dell’impianto.

Modificato: da Roberto Garoscio
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Marcello Mazzola

bho in questa situazione @Maurizio Colombiè chiaro che chi ha fatto l'impianto ha peccato in forma ed i sostanza. L'autore del post aveva chiesto pareri perchè anche se lui non è del mestiere qualche dubbio gli era venuto. Poi essendo umani è anche ovvio che se ci mettessimo insieme a fare quel quadro sono sicuro al 100% che faremmo magari 2 quadri a norma, ma diversi, però se vedo un c20 sulle prese da 16, una ristrutturazione che se anche parziale non cambia il centralino per avere almeno un 24 moduli e alla fine nemmeno le etichette...io sono dell'idea che l'elettricista in questo caso sia andato troppo al risparmio e ci sono comunque errori grossolani che non sono dettati dal budget, ma dalla non conoscenza della materia. Se un committente non è disposto a spendere per fare un impianto adeguato non accetto...

Modificato: da Marcello Mazzola
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6 ore fa, Roberto Garoscio ha scritto:

Un consiglio che do è di non dettagliare troppo, poi lo usano per far fare un preventivo al ribasso senza che la concorrenza si affatichi troppo (esperienze personali), e di dimenticare la dotazione minima, chiedi al cliente cosa vuole, e tanto gli offri, mettendolo in guardia che in un futuro potrebbe avere difficoltà a vendere il suo immobile appunto per questo motivo, se lui accetta ti fai firmare il patto in deroga e tu sei legalmente tranquillo, ciò che non si deve assolutamente trascurare è solo la sicurezza dell’impianto.

Si lo so come funziona ma i preventivi scritti e dettagliati li faccio solo ai clienti che conosco, ai perdigiorno gli dico una cifra a voce e finisce li. Il patto in deroga era stato oggetto di varie discussioni qui da noi e si era arrivati alla conclusione che legalmente non è valido far firmare al committente un foglio sul quale si prende delle responsabilità riguardo a degli argomenti che non conosce. Ci sono poi varie scuole di pensiero in merito un po' come per la dichiarazione di rispondenza introdotta dalla 37/08 o su come redigere correttamente la dichiarazione di conformità che per tanti consiste in due righe scritte su un foglio. I problemi arrivano in caso di contestazioni in quanto i giudici sono la categoria più ignorante del pianeta che per decidere sul destino di una persona si basano solo su carte scritte e su perizie a volte di parte.....comunque questo è un altro discorso.

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Roberto Garoscio

Le DIRI sono altra cosa, il patto in deroga non influisce sulla sicurezza dell’impianto, nessuno può imporre ad un cliente tot prese se non le vuole visto che poi le deve pagare lui, il patto in deroga scritto, deve essere chiaro e senza possibilità di dubbi futuri, nessuno poi potrà  contestarlo, uomo avvisato...😉

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Roberto Garoscio
20 minuti fa, Giampi69 ha scritto:

Ci sono poi varie scuole di pensiero in merito un po' come per la dichiarazione di rispondenza introdotta dalla 37/08 o su come redigere correttamente la dichiarazione di conformità che per tanti consiste in due righe scritte su un foglio. I problemi arrivano in caso di contestazioni

La dichiarazione di conformità non consente scuole di pensiero, ha un dettame preciso per la sua stesura, le due righe scritte su un foglio...non sono una dichiarazione di conformità.

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Il 31/10/2020 alle 19:10 , Roberto Garoscio ha scritto:

La dichiarazione di conformità non consente scuole di pensiero, ha un dettame preciso per la sua stesura, le due righe scritte su un foglio...non sono una dichiarazione di conformità.

Lo so ma siccome gli organismi preposti ai controlli in primis gli uffici tecnici dei comuni se ne fottono allegramente, il malcostume dilaga. I comuni dovrebbero verificare il 10% delle dichiarazioni che gli pervengono ma non verificano un tubo, mettono un timbro e archiviano. Le grane saltano fuori in caso di incidenti. Io ad esempio alla dichiarazione oltre a tutti gli allegati obbligatori, allego anche un manuale di istruzioni nel quale porto a conoscenza il cliente dei pericoli dell'elettricità e fornisco spiegazioni e consigli per un uso corretto dell'impianto, sono due semplici fogli che non portano alcun aggravio di lavoro e secondo me servono a tutelarmi ulteriormente. Poi ognuno fa come meglio crede, non voglio fare il maestro a nessuno, sono solo un semplice tirafili come dice qualcuno, un "umile lavoratore nella vigna del Signore".....

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