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Nuova caldaia e legge 46/90


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Buongiorno a tutti. In montagna devo cambiare la caldaia del riscaldamento autonomo con una normale a condensazione.

Dal balcone parte il tubo del gas (a valle del contatore) che ad un certo punto ha una derivazione a T per andare verso la caldaia (dentro casa ma subito confinante con il balcone) e poi fin dentro casa verso il piano cottura. Il tubo per la cucina ha almeno circa una 25ina di anni (forse anche più, io ho comprato 20 anni fa che era già così), è in rame, è murato ed esiste un rubinetto per chiudere il gas prima del piano cottura ed anche uno sul balcone che chiude tutto il tubo della cucina dal balcone.

In pratica la caldaia può stare sempre accesa, ma il gas verso la cucina lo chiudo sempre sia dentro che fuori.

 

Fatta la premessa per cercare di farvi capire com'è fatta l'impiantistica del gas, veniamo al dunque. L'artigiano che mi cambia la caldaia vuole per forza a tutti i costi cambiare il tubo del gas che va verso la cucina mettendone uno a vista (figuratevi che bello...) perchè se no non mi può/vuole certificare il lavoro di sostituzione della caldaia.

 

Vorrei chiedere a voi esperti : è davvero così ? Che gli frega a lui del tubo del gas che va dentro casa ? Non tocca nulla di quella diramazione. Ma secondo l'artigiano, lui diventa il responsabile del tutto anche se non deve toccar nulla del gas per cambiare la caldaia.

 

Nella mia casa principale, 4 anni fa è stato fatto lo stesso lavoro : cambio caldaia con diramazione del gas verso la caldaia e verso la cucina con tubo murato da chissà quanti anni ma nessuno mi ha mai accennato a dover/voler cambiare il tubo del gas. Eppure mi hanno fatto il lavoro con tanto di certificazioni necessarie.

 

Grazie

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Ciao mga,  io provo a darti un mio parere, perché sono un installatore, non gas, ma ricadono sempre del dm 37

 

Perdonami solo alcune precisazioni

 

18 ore fa, mgaproduction ha scritto:

certificare

Dichiarare conforme alla norma

 

18 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Eppure mi hanno fatto il lavoro con tanto di certificazioni necessarie.

Sarebbe bello vederle, nel senso capire cosa vi è s critto riguardo ai lavori fatti.

 

Io provo a pensare questo 

18 ore fa, mgaproduction ha scritto:

tubo per la cucina ha almeno circa una 25ina di anni

 

18 ore fa, mgaproduction ha scritto:

è murato

Forse , lui non si sente di mettere mano ad un lavoro non proprio nuovo,  fatto chissà come  un bel po di anni fa

 

Ricordati che nella dichiarazione di conformità vi è  da barrare una casella :  controllato ai fini della sicurezza.....

Nonostante lui non vi metta mano, non si sentirà di dichiarare che quello esistente è  a posto , magari in tutti questi anni....

 

18 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Che gli frega a lui del tubo del gas che va dentro casa

Gli frega perché deve barrare quella casella di cui ti dic evo sopra

 

18 ore fa, mgaproduction ha scritto:

cambiare il tubo del gas che va verso la cucina mettendone uno a vista (figuratevi che bello...)

Non è  bello ma è quanto di più sicuro possa esserci......

 

Facciamo salvo il fatto che nessuno di noi ha visto il tuo impianto  , ha fatto una prova di tenuta , ecc ecc

 

Vediamo se un installatoregas legge la discussione è può darti un parere più completo del mio

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mgaproduction

Io ho appena visto la ristrutturazione di un alloggio di un amico 1 anno fa. Il tubo del gas è stato inserito nelle guaine gialle rifacendo il tutto. Ma se non ci fosse stata ristrutturazione totale smembrando l'alloggio, voglio vedere chi gli avrebbe fatto un simile lavoro.

Il mio vicino di casa si è fatto fare cambio caldaia da Eni. Lui è nella mia stessa situazione (seconda casa in montagna e stessa tipologia di impianti come tubi del gas). Sono venuti, gli hanno cambiato la caldaia rilasciandogli le certificazioni del caso (non le ho lette, quindi non saprei cosa è stato crocettato e cosa no) ma non hanno fatto nessuna storia per il tubi del gas che va in cucina...

Io vorrei capire se effettivamente le attuali norme vigenti prevedono che in caso di cambio caldaia, l'installatore debba mettere mano a TUTTO l'impianto del gas mettendo tubi a vista...che siano sicuri rispetto a quelli murati non penso ci sia da discutere, ma voglio proprio vedere quanti installatori vogliono farlo e quanti clienti accettano.

 

Quello che comunque vorrei sapere è : cosa prevede la norma. C'è obbligo da parte dell'installatore di verificare tutto l'impianto del gas ? Mi sembra assurdo...può essere ritenuto lui il responsabile ? Direi di no. Semmai è responsabile di come ha installato ed allacciato la caldaia, non di come il piano cottura è collegato al contatore. Ma vado a "sensazioni"...

 

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Maurizio Colombi
2 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Semmai è responsabile di come ha installato ed allacciato la caldaia, non di come il piano cottura è collegato al contatore.

Io la vedo come te. C'è chi legge le raccomandazioni in un modo e chi le legge in un'altro 

2 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Ma vado a "sensazioni"...

 

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Alessio Menditto
22 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Che gli frega a lui del tubo del gas che va dentro casa ?

 

Concordo con Luigi, lo sbaglio di questi ragionamenti, in generale, è però sottovalutare cosa succede in caso di incidente.

Perchè è ovvio che se non succede niente siamo tutti amici, ma se avviene una esplosione e cominciano ad indagare, io tecnico mi tutelo facendo la linea nuova, certo anche esterna pure se fa schifo (ma la maggioranza di esplosioni sono date da tubi sotto traccia che saturano prima che in ambiente), perché se lascio i tubi vecchi mi si potrebbe accusare di non aver controllato a dovere lo stato dei tubi (e come avrei potuto? Sono murati).

Se questo tecnico è particolarmente prudente non mi sento di accusarlo molto,  tu però puoi rivolgerti ad un altro tecnico, che forse si accontenta di fare una prova di tenuta dei tubi in pressione o in vuoto non so, e se non trova nulla forse procede senza cambiare i tubi.

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Alessio ci simo sovrapposti nelle risposte, ma  il significato  è quello

 

 

Quando hai comprato casa, ti hanno rilasciato la dichiarazione di conformità dell'impianto del gas ?

Se si , l'installatore che cambia la caldaia, si trova una parte della "carta" gia fatta , e fa il disegno del SOLO allacciamento fatto adesso della nuova caldaia

se  no , capisci il mio discorso di prima..lui è tenuto a rifare la prova di tenuta della linea

 

3 ore fa, mgaproduction ha scritto:

Il mio vicino di casa si è fatto fare cambio caldaia da Eni.

Qui purtroppo ci infognamo in un discorso senza fine.... perchè in genere queste grandi aziende si affidano di volta in volta ad installatori di loro fiducia...che pagano poco...e quindi fanno il lavoro come possono .  Non dico altro perchè il tema della discussione  è un altro 

 

3 ore fa, mgaproduction ha scritto:

rilasciandogli le certificazioni del caso

la dichiarazione di conformità o di corretta installazione

 

3 ore fa, mgaproduction ha scritto:

(non le ho lette, quindi non saprei cosa è stato crocettato e cosa no)

questo però mga, è fondamentale... il pezzo di carta, senza gli allegati , e senza determinate cose scritte sopra vale meno di 0 , che l'impianto sia elettrico , del gas, antenna e via di seguito

 

come accennavo prima, io sono dalla parte dell'elettrico , ma certi ragionamenti valgono per la presa in carico delle responsabilità del DM 37

 

La uni può prescrivere determinate cose riguardo al gas, ( nel senso che logicamente la UNI non ti dice che la casa in montagna va fatta cosi o cosa rispetto alla casa in citta  , la uni ti dice i criteri di posa dei tubi , dimetri , prove tenute , ecc)... ma se l'installatore , che è lui che fa il lavoro sotto la sua responsabilità , trovasse delle cosa vistosamente non regolari , capisci che poi , alla fine, l'ultimo che ci ha messo mano è lui....

 

 

Modificato: da luigi69
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nessun idraulico  si comporterebbe diversamente dal tuo. per legge il tubo del gas non puo' essere murato direttamente. e cio' da moltissimi anni, poi ci sono i soliti animali che se ne fregano ( fino a quando non succede nulla , poi sono guai grossi PER TUTTI , impiantista e propietario.

le alternative sono SOLO 2 o intubarlo nel tubo giallo, come hanno fatto dal tuo amico ( con tutto quello che comportano le opere murarie) oppure lasciarlo a vista.

poi decidi tu, se trovi qualcuno che fa' impianti e certificazioni false affidagli il lavoro, ma ripeto se capita qualche guaio poi sono problemi grossi.

SEMPRE CHE TU E I TUOI FAMIGLIARI POSSIATE ANDARE A RACCONTARLO, di solito  nelle esplosioni da fuga di gas possono farlo SOLO gli altri.

Modificato: da ivano65
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mgaproduction

Il fatto è che io non pretendo minimamente che lui certifichi ciò che trova già fatto. Ci mancherebbe altro...

A me basterebbe che lui certficasse il suo, ovvero che certificasse l'installazione della caldaia e basta. Poi, mi andrebbe benissimo (e sarebbe pure cosa buona e giusta) che vada a scrivere sulle carte che deve compilare, che esiste un tubo del gas che va in cucina che è murato in quanto di installazione di circa 4 decenni fa e sul quale lui non vuole intervenire per volere del proprietario (io). Che è poi la verità.

Verità che deriva non dalla volontà di voler spendere poco ma dal fatto che nel giro di un tempo relativamente molto breve (max un annetto, forse 2 ma proprio forse....) devo cambiare cucina e quindi mi sta sulle scatole andare a spendere quei soldi per un lavoro che facilmente non  mi servirebbe più in quanto sarei molto intenzionato a mettere un piano cottura ad induzione.

Oggi costano decisamente poco, consumo elettricità anzichè gas e mi risparmio buchi da 10 o 12 cm nel muro per doppia areazione, sensore del gas (non obbligatorio ma consigliabile) e comunque rischi di fughe ecc ecc

Non sono quei pochi euro annui di aumento di spesa fissa della luce nella seconda casa che mi spaventano...il resto delle voci della bolletta della luce rimangono ormai invariati e già molte padelle che posseggo sono adatte.

Mi risparmierei, innanzitutto, un lavoro esteticamente pessimo e poi anche circa 4 o 500€ di lavoro extra per non parlar dei casini quando, in vacanza, ti ritrovi un idraulico in casa....

Modificato: da mgaproduction
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Alessio Menditto

Mga non riusciamo a spiegarci, io ho capito che a te basta “lui certifichi il suo” ma non è così semplice...ti racconto una cosa successa a me anni fa.

Venni invitati anni fa a dare una occhiata ad una friggitrice che funzionava male in una grande cucina di uno storico ristorante nella mia città, mentre aggiustavo un frigorifero.

Tolto il pannello, vidi subito che c’era qualcosa che non andava con i collegamenti, e non me la sentii di proseguire, anche perché ci avevano già messo mano altri prima di me, così richiusi il pannello e dissi di richiamare gli altri.

Dopo pochi giorni, direi un paio, questa friggitrice prese fuoco (il termostato non era intervenuto e l’olio prese fuoco), le fiamme si propagarono dalla cappa al piano di sopra, che era nientemeno che il Comune...insomma un disastro da centinaia di migliaia di euro di danni.

I periti delle assicurazioni vollero guardare tutte le fatture, bollettini di interventi ecc precedenti all’incendio, per fortuna non c’era il mio, solo perché non feci niente.

Se io invece avessi, che so, stretto un morsetto o altra cosa NON legata all’incendio, secondo te i periti non sarebbero venuti da me come ultimo che ha messo le mani sulla macchina?

Qui è lo stesso, certo lui può dire cosa ha fatto, ma in caso di incidente lui deve dimostrare che non c’entra, e quando è tutto bruciato non è così semplice, per cui perché lui dovrebbe fare (dal SUO punto di vista) una cosa che non gli porta nessun vantaggio e solamente potenziali noie?

Il fatto che lui scriva che TU gli hai detto di non fare altro, perdonami ma è assolutamente ridicolo, la responsabilità civile in Italia è personale, se io qui ti dico di fare una cosa illegale ( ad esempio caricare di gas un clima senza requisiti), se ti beccano sei tu che ti prendi una denuncia penale, non io, allo stesso modo è lui che ha messo mano sull impianto non tu.

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mgaproduction

Tutto vero Alessio, nulla da obiettare sulla base della tua esperienza.

Casa mia in montagna è stata ristrutturata prima che la comprassi io quindi circa 25 anni fa. Io l'ho comprata 19 anni fa. Non mi è stata consegnata nessuna dichiarazione di nessun impianto. Ho trovato soltanto il libretto della vecchia caldaia dimenticato in qualche cassetto. Nemmeno FORSE si sapeva all'epoca che bisogna avere le conformità dei vari impianti. Casa principale l'ho comprata 25 anni fa e l'ho fatta ristrutturata da cima a fondo. Non mi è stato consegnato nessun certificato di nessun impianto elettrico, idraulico, gas, antenna o altro. L'unica cosa che ho sempre avuto è il libretto della caldaia.

 

Ora tutto funziona senza problemi (anche senza sicurezze, per carità). Pensa se succedesse qualcosa DOPO (mentre scrivo mi gratto gli zebedei) qualche anno da quando l'installatore tocca l'impianto per metterlo a posto e se ne è andato in pensione o ha comunque chiuso attività...sai quanto mi interessa di avere un pezzo di carta che certifica che lui è il responsabile perchè ha rifatto l'impianto qualche anno prima ? Oggi come oggi se succedesse qualcosa, farei una bella denuncia contro il sig. XY e non prenderei un € di risarcimento manco morto per come va la giustizia in Italia.

 

Per cui, onestamente, non vorrei fare quei lavori in virtù dell'imminente cambio della cucina in quanto soldi veramente buttati

 

 

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Secondo il mio parere, mga, ripeto, secondo il mio parere, il tuo ragionamento non è corretto , riferito al fatto che siamo nel 2020....

continuiamo pure a fare "vaccate" su vaccate..... 

Ma se tu sei convinto cosi, non sarà certo il parere di qualche iscritto al forum che ti farà cambiare idea

 

Non capisco però perchè se ne sei convinto...continui a chiedere pareri....

personalmente, ripeto personalmente, io neanche sotto tortura ti dirò che fai bene cosi, che l'installatore ha torto , e tanto vale collegarti il gas della cucina con tubo per irrigare il giardino , tanto fra 2 anni lo  cambi....

Credo neanche un serio installatore ( come Alessio ) può dirti che chi ti sta facendo il lavoro , sta eseguendo un eccesso di zelo , a scapito dei tuoi soldi

 

Vado , scappo la lavoro , che devo andare a collegare un alloggio con del semplice filo recuperato dai rottami , da 1,5 mm2 per 6 KW di potenza, e lo sotterro in giardino , senza cavidotto e senza differenziale , tanto anche io prima o poi  ( poi , molto poi ) andrò in pensione, quindi mi basta fare reggere  il lavoro fino a tale data, dopo sono volatili per il cliente, si aggiusterà......

 

naturalmente questo è un mio singolo parere, spero di non avere offeso nessuno

 

Buona giornata a tutti voi 👋

Modificato: da luigi69
errori ortografia
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mgaproduction
Il 3/8/2020 alle 19:37 , mgaproduction ha scritto:

...

Fatta la premessa per cercare di farvi capire com'è fatta l'impiantistica del gas, veniamo al dunque. L'artigiano che mi cambia la caldaia vuole per forza a tutti i costi cambiare il tubo del gas che va verso la cucina mettendone uno a vista (figuratevi che bello...) perchè se no non mi può/vuole certificare il lavoro di sostituzione della caldaia.

 

Vorrei chiedere a voi esperti : è davvero così ? Che gli frega a lui del tubo del gas che va dentro casa ? Non tocca nulla di quella diramazione. Ma secondo l'artigiano, lui diventa il responsabile del tutto anche se non deve toccar nulla del gas per cambiare la caldaia.

 

...

 

Capisco, comprendo e approvo pure quello che dici Luigi69.

Quello però che io chiedo è una cosa diversa. Vorrei capire, nell'ambito delle varie leggi che regolamentano le varie impiantistiche, SE QUEL TIPO di lavoro è davvero obbligatorio da parte dell'installatore oppure no.

Non mi pare di aver mai chiesto se sta facendo un lavoro inutile, semmai sono poi IO a decidere se farglielo fare volontariamente o coercitivamente lui verso di me.

Ma vorrei sapere se a livello di normative è davvero così oppure no.

E lo chiedo perchè mi pare strano che una ENI (che sempre esisterà per cui sarà sempre responsabile del lavoro che mi ha fatto fare dall'impresa di turno) mi faccia un lavoro "a metà" tralasciando dettagli importanti sulla sicurezza dell'impiantistica dove NON va a mettere mani mentre altri artigiani me lo chiedono, anzi me lo impongono.

 

Modificato: da mgaproduction
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le dichiarazioni di conformita'  attestanti   il lavoro fatto esistono per legge dal 1990. DA SEMPRE  e' tassativamente vietato murare direttamente i tubi del gas.

se tu hai comprato la casa  25anni fa'  eri tu nel torto che non ti sei preoccupato  di chiederle al precedente propietario, oppure hai fatto finta di niente e ti ha fatto uno sconto sull'acquisto.

ora  se un tecnico viene a farti i lavori e pretende giustamente di tutelarsi non puoi per nessun motivo dagli torto.

altrimenti come ti ho gia' detto trova qualche animale che alla fine  di rilascia una falsa dichiarazione  e affidagli il lavoro.

MA STAI ATTENTO A DUE COSE: in caso di controlli ( e sul gas li fanno)  non lamentarti se ti piombano il contatore.

la seconda e' che come gia' detto in caso di incidenti col gas, difficilmente chi vive nell'abitazione  puo' andarlo a raccontarlo.

POI VEDI TU' e prendi la decisione che ti sembra piu' saggia

 

ENI  che ruolo ha avuto nella storia in questione?

Modificato: da ivano65
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Alessio Menditto

I Notai quando fanno il passaggio di proprietà, spesso usano la formula “visto e piaciuto”, e non potrebbero fare altrimenti, perché di appartamenti non a norma e case se ne venderebbero molto di meno, lo dico per certezza perché con un appartamento che ho venduto è andata così e ne ho visti altri con la stessa formula.

Ciò vuol dire che in caso di disgrazia, non ci si può appellare al fatto che il vecchio proprietario ti ha venduto una casa senza certificati di conformità, siamo noi che compriamo che a nostre spese dobbiamo chiamare idraulici ed elettricisti per farlo controllare, eventualmente sistemare e finalmente farsi fare queste benedette conformità.

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Alessio Menditto

Alternativa è nel compromesso, richiedere espressamente al venditore di fare le certificazioni, ma questo non c’entra nulla con i rogiti, il Notaio non può e non deve essere immischiato in queste questioni di lana caprina, altrimenti ruderi, case coloniche fatiscenti, tuguri e simili come potrebbero essere venduti?

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Simone Baldini
Il 4/8/2020 alle 21:52 , mgaproduction ha scritto:

A me basterebbe che lui certficasse il suo, ovvero che certificasse l'installazione della caldaia e basta.

Non è possibile, o meglio chi interviene su un impianto anche solo cambiando un compenente (quale è la caldaia ma non solo), ha l'obbligo di recuperare le dichiarazioni precedenti e su quelle fare la sua dichiarazione di modifica. Se non ci sono dichiarazioni precedenti, l'ultimo che dichiara è responsaile di tutto l'impianto anche se sulla conformità scrive postille e si fa' controfirmare qualsiasi cosa ecc.. Di fatto per sgravarsi delle parti d'impianto che lui non ha fatto o modificato deve avere in mano la conformità di chi lo ha fatto che dimostra la regolarità dell'impianto alle norme previgenti.

Quindi il tuo idraulico si stà comportanto molto bene perchè la sicurezza viene prima di tutto e non solo anche la professionalità.

Inoltre determinate non conformità quali le tubazioni nurate senza guaine, non possono assolutamente passare inosservate ma questo dovrebbe anche verificarlo chi fa' la manutenzione alla caldaia dato che deve indicare se è presente la conformità dell'impianto.

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mgaproduction
Il 5/8/2020 alle 22:57 , ivano65 ha scritto:

le dichiarazioni di conformita'  attestanti   il lavoro fatto esistono per legge dal 1990. DA SEMPRE  e' tassativamente vietato murare direttamente i tubi del gas.

se tu hai comprato la casa  25anni fa'  eri tu nel torto che non ti sei preoccupato  di chiederle al precedente propietario, oppure hai fatto finta di niente e ti ha fatto uno sconto sull'acquisto.

ora  se un tecnico viene a farti i lavori e pretende giustamente di tutelarsi non puoi per nessun motivo dagli torto.

altrimenti come ti ho gia' detto trova qualche animale che alla fine  di rilascia una falsa dichiarazione  e affidagli il lavoro.

MA STAI ATTENTO A DUE COSE: in caso di controlli ( e sul gas li fanno)  non lamentarti se ti piombano il contatore.

la seconda e' che come gia' detto in caso di incidenti col gas, difficilmente chi vive nell'abitazione  puo' andarlo a raccontarlo.

POI VEDI TU' e prendi la decisione che ti sembra piu' saggia

 

ENI  che ruolo ha avuto nella storia in questione?

 

Non metto in dubbio che tu abbia ragione in quanto non conosco le leggi.

Ma sfido la stragrande maggioranza degli italiani a sapere, in particolare 25 anni fa, quanti sapevano che è obbligatorio come dici tu vendere un immobile con tanto di dichiarazioni di conformità.

Mia moglie, ancor oggi, per lavoro in banca fa mutui più o meno tutti i giorni da anni e anni. Di grazia che qualche notaio le abbia fatto notare che è obbligatorio che vericihi la mappa dell'immobile di modo che sia rispondente alla situazione "de facto" in cui viene compra/venduto l'immoblie.

Altro che certificazioni.....diciamo che lo sapete VOI che siete del mestiere...

 

Quanto ai tubi del gas che non devono mai essere murati, anche qui non ho le competenze per dirlo. So soltanto che senza ombra di dubbio lavori di muratura dei suddetti tubi ne hanno fatti in quantità industriali per decenni fino a non molto tempo addietro comprese le ristrutturazioni.

Un esempio è casa mia (ma credetemi che come casa mia ce ne sono a migliaia) : quando ho comprato e ristrutturato, credo che abbiate ben in mente quanto mi sarebbe costato far fare una nuova traccia nei muri e infilare il tubo nella relativa gauina gialla. Eppure nessuno mi ha mai detto che doveva essere fatto.

Idraulico ompreso che mi ha rifatto l'intero impianto idrico...cosa avrei speso in più di una traccia per il gas all'epoca ? 100mila lire ? Forse anche meno che ernao un prezzo totalmente ininfluente sul totale della ristrutturazione.

 

Purtroppo, se da una parte la legge non ammette ignoranza, dall'altra (sopratutto all'epoca) mai nessuno ti metteva al corrente di ciò...

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Alessio Menditto

Mga tu ne fai una questione di principio, ma quando ci sono delle disgrazie i principi passano in secondo piano.

Ad Einstein piaceva moltissimo la Reductio ad absurdum, per farla breve dimostrare che una cosa assurda sia vera per dimostrare che non è così, nel tuo caso (facendo tutti gli scongiuri possibili) poniamo che scoppia “qualcosa” (non sappiamo cosa) nel tuo impianto di cui stiamo dibattendo.

L’esplosione spacca i vetri e uccide il gatto della vicina:

Ora la vicina ti denuncia per omicidio felino, cosa succederebbe se per assurdo tu avessi ragione?

 

1) nonostante l’esplosione sia in casa tua Tu non sei responsabile perché l’hai comprata già così.

2) il tecnico, chiamato dagli avvocati dopo di te perché tu sei innocente, mostra la carta che tu lo sollevi da ogni responsabilità.

3) vanno dal venditore che dirà che una volta si facevano così gli impianti senza troppe menate quindi lui è innocente.

 

Ergo nessuno è colpevole (ecco la dimostrazione per assurdo) nonostante tutti siate colpevoli.

 

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Alessio Menditto

Però Mga a parte queste chiacchiere che facciamo, Stefano ha parlato, e quando parla Stefano di queste leggi è come la Cassazione, per cui in realtà la discussione sarebbe già finita qui, possiamo discutere pure di tutte le cose strane e illogiche delle nostre Leggi, ma la questione non cambia.

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  • 2 weeks later...
mgaproduction

Dunque, dopo essermi fatto la cultura in materia grazie a voi, ho fatto fare tutti i lavori.

Quello che mi interessava era di avere la corretta informazione e non essere preso in giro dall'installatore.

Tubo nuovo unico dal balcone alla cucina (è stata dura ma ce l'ha fatta), tubo nuovo alla caldaia, rubinetto interno sostituito, sensore del gas, elettrovalvola, una valvola gialla che non so che roba sia all'uscita del contatore...insomma, tutto.

 

Ora vi chiedo : dovendo mandare tutto in detrazione al 50%, siccome farò io la pratica Enea perchè lui non me la fa, in fattura può comparire tutto il lavoro oppure solo la parte della caldaia ? Posso mandare in detrazione anche tutto l'adeguamento dell'impianto gas, quindi tubi, sensore, elettrovalvola e relativa mano d'opera ?

 

Grazie

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