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Tester Chinaglia mod. Dino - Usi : l'eccellenza italiana


sandor626

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14 minuti fa, ciccioilgrande ha scritto:

gioie che l'umanità ha perso e non ritroverà mai più...

Di questo non devi essere certo , e prega che queste non diventino desideri .

 

Guarda che se fosse possibile , andrei in macchina anche al bagno , per cui......

Pare sempre più evidente che non hai capito il '' messaggio '' di questa discussione e voi dire sempre una da accettare , anche se non centra con il tema.

Modificato: da gabri-z
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Se avevi l'asinello eri benestante. Ed è diventato tutto frenetico, urgente, dai fai un salto qui 10 minuti cosa ci vuole, una volta mandavano un messaggero ad invitarti, che tornava con la risposta, che ritornava per confermare, poi ti mettevi in viaggio di solito qualche giorno per andare a riparare una giara

stavolta siamo veramente OT a meno che Chinaglia non consegnasse a dorso di mulo

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ciccioilgrande
1 ora fa, Lorenzo-53 ha scritto:

Se avevi l'asinello eri benestante.

Non è vero...forse avere un cavallo eri benestante,devi sapere che nel sud Italia asini e muli sono stati usati fino a l'altro ieri;nel mio paese quasi tutti avevano l'asinello per spostarsi o trasportare le cose e quasi ogni casa era provvista della stalla per parcheggiarlo e questo fino a metà degli anni 60 ,mi ricordo che la domenica quando c'era il mercato ,i contadini scendevano con gli equini carichi delle loro mercanzie ed in paese c'erano ben 3 maniscalchi che ferravano asini e muli(cavalli non ne ho mai visti), e noi bambini tutti intorno a guardare...bei tempi,poi la Fiat ha inventato la 500 ci ha motorizzato e sono spariti asini muli e maniscalchi(spero che Livio non si arrabbi per questo OT)

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10 ore fa, ciccioilgrande ha scritto:

Quali sono i vantaggi?

 

Ma sei lo stesso ciccio che diceva :

Il 12/10/2019 alle 16:25 , ciccioilgrande ha scritto:

sono tester da 300 euro,io penso che per un elettricista basta il classico ICE 680 R(basta e avanza)e risparmi pure qualche centinaio di euro...

Perchè questo drastico cambiamento di idea?

 

Ciao, Ale.

 

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Il 13/8/2020 alle 18:55 , ciccioilgrande ha scritto:

mannaggia...com'era bello quando per andare da un posto ad un altro si andava in groppa ad un asinello,poi hanno inventato le auto questi disgraziati,ed addio, anche se per fare 10 km ci mettevi mezza giornata non importa pensate come era bello col vento che ti veniva in faccia,ci si rinfrescava,gioie che l'umanità ha perso e non ritroverà mai più...

In verità non è solo nostalgia... come detto da altri, l'indicatore analogico consente di apprezzare la derivata del segnale. Poi sono d'accordo che il digitale ha, solitamente, una precisione più elevata (e, a volte, anche un'accuratezza maggiore).

Inoltre l'impedenza d'ingresso più bassa dell'analogico (che spesso costituisce un limite) è, in certi casi, utile per evitare di vedere tensioni "fantasma" associate a capacità in corrente praticamente nulle.

Io uso spesso l'analogico ove non serva grande precisione.

Modificato: da davide_m
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7 ore fa, davide_m ha scritto:

Inoltre l'impedenza d'ingresso più bassa dell'analogico (che spesso costituisce un limite) è, in certi casi, utile per evitare di vedere tensioni "fantasma" associate a capacità in corrente praticamente nulle.

 

C'è anche l'effetto inverso. Con l'impededenza d'ingresso di qualche Mohm, tipica dei digitali, si rischia di leggere tensioni che non ci sono come, alcuni che chiedono lumi perchè misurano 230V su di un circuito aperto.

 

Io solitamente uso un tester da pochi € per le misure correnti, poi ne ho un'altro più preciso che uso quando serve.

A volte son tentato di acquistare un Fluke di gamma medio alta, ma per l'uso che ne faccio sarebbero soldi sprecati, sarebbe solo l'ennesimo giocattolo.

 

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piuttosto che un tester di fascia medio-alta, imho, serve uno strumento di riferimento  tipo HP 3478A, con taratura non scaduta o peggio batteria tampone esaurita, col quale tarare gli strumenti del laboratorio

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Come sempre tutto dipende dall'uso previsto dallo strumento.

Uno strumento che, come i tester da pochi euro, è dato con precisione 2% sul fondo scala, anche se tu lo tari bene garantirà sempre quella precisione.

Ammesso che si possa tarare, perchè molti strumenti super economici non sono nemmeno tarabili.

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4 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Come sempre tutto dipende dall'uso previsto dallo strumento.

Uno strumento che, come i tester da pochi euro, è dato con precisione 2% sul fondo scala, anche se tu lo tari bene garantirà sempre quella precisione.

Ammesso che si possa tarare, perchè molti strumenti super economici non sono nemmeno tarabili.

Gran parte dei tester anche i più scrausi hanno il trimmer di taratura della resistenza del galvanometro , dato essenziale che permette la taratura di tutte le portate ( a circuito integro).

Ma sopratutto , alcuni , rari tester, sebbene dati per il 2%  (anche i migliori analogici a  ingresso  a  fet più  IC comparatore erano dati per il 2%, per altre considerazioni , evidentemente trattandosi di strumenti portatili sottoposti a urti ,  e senza alcun particolare compensazione della temperatura ) , in realtà se costruiti attorno a Galvanometri certificati  di Classe1,  hanno la teorica possibilità di migliorare la precisione,  almeno a T costante  di taratura e   previa ottimizzazione  dei valori dei singoli resistori (che  in genere sono  di precisione del 2%),   e ancora di più, previa ottimizzazione dei valori edittali  tra le varie portate , applicando la legge di ohm per i valori  ottenuti dal calcolo matematico  ,  e non per quelli disponibili  nelle serie di precisione,

Ovvero con una perfetta scelta dei resistori si riesce ad avere l'1% di precisione ,  a volte anche meglio , trasformando di fatto un tester di produzione industriale in un prototipo.

Circa la taratura , Philips non solo prevedeva la taratura del suo PM2505 , ma forniva anche un periodo di scadenza :  all'epoca  Philips  , linea strumenti di laboratorio, produceva in Germania. Nel 1987 cessava la produzione di tale linea ,  fondando una nuova  società insieme a parte di  Fluke, chimandola  "Fluke and Philips The T&M Alliance" . Nel 1992 Fluke rilevava tutta la società ed il marchio Philips spariva del tutto da ogni strumento di laboratorio.

Come dato di valore storico , ritornando al tema dei prototipi,  Philips sia per il PM2503 che in misura minore il PM2505, prevedeva  sul circuito elettronico valori variabili delle resistenze ( ottenibili con parallelo di,  fino a tre, resistenze, con previsti spazi sulla vetronite )   il cui reale valore non era indicato, ma era indicato il valore di tensione da ottenere in uno specifico punto di taratura . In realtà ogni esemplare  dei tester suddetti, Pm2503 / 2505, è un prototipo 

Modificato: da sandor626
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3 minuti fa, sandor626 ha scritto:

Gran parte dei tester anche i più scrausi hanno il trimmer di taratura della resistenza del galvanometro , dato essenziale che permette la taratura di tutte le portate ( a circuito integro).

 

Io facevo riferimento ai tester da pochi euro, che sono digitali.;)

 

Tutto quello che hai scritto in seguito mi trova perfettamente d'accordo, tanto che avevo già espresso considerazioni simili.

 

 

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2 ore fa, sandor626 ha scritto:

Gran parte dei tester anche i più scrausi ........................

..................è un prototipo

 

WOAWW !   :clap::worthy:

 

P.S. Ma , avevi detto che aggiusti altro , e non degli strumenti !? Oppure mi ricordo male ?:thumb_yello:

Modificato: da gabri-z
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