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Curiosità forniture residenziali USA


Matteo Mabesolani

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Matteo Mabesolani

Ciao a tutti,

 

avrei una curiosità da chiedervi. Guardando alcuni video tecnici americani ho visto come in tutte le case la fornitura sia da 100/200 A e ci sono 2 fasi. La tensione tra neutro fase e di 108/120 V a seconda che le fasi siano sfasate a 120 gradi o 180 gradi. Fin qui tutto ok, ma mi chiedevo: cosa se ne fanno di 200 A ? Capisco che facendo funzionare la maggior parte degli elettrodomestici a 120 V e solo forno, asciugatrice, condizionatore a 220 la corrente sia maggiore, ma 200 A sono molti. Siamo noi in Italia che abbiamo le forniture "piccole" o sono loro che esagerano o tutte e due?😁 Capisco che loro distribuiscano la 10 KV in ogni strada e mettono i trafo ogni 3 case, però caspita... illuminatemi.

 

Matteo

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Be qualche centinaio di Amper fa comodo, molto comodo, se si deve ricaricare ad esempio l'auto elettrica, inoltre, possono permettersi tutti gli elettrodomestici accesi contemporaneamente che vogliono, se gli impianti lo permettono e non hanno nemmeno il problema che abbiamo noi che se accendiamo il forno e scaldabagno non possiamo accendere il climatizzatore per il terrore di dover scendere  a riarmare il contatore per via del "superamento potenza contrattuale" o dover pagare un salasso per la fornitura di qualche 

kW in più... 

Modificato: da bischero
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Il 5/9/2020 alle 15:11 , Matteo Mabesolani ha scritto:

Siamo noi in Italia che abbiamo le forniture "piccole"

 

ringraziando i m*nch*on* che hanno votato al referendum panicopaura dell'86, ottenendo così che se esplode una centrale in Francia la radioattività senza dubbio si fermerà al confine, mentre invece noi compriamo la loro energia pagandola oro, ed abbiamo contratti residenziali che nel resto d'Europa, senza bisogno di arrivare oltreoceano, attivano forse per la luce delle scale

 

ah però abbiamo il magico marketing che cerca di convincerci che cucinare/scaldarsi/tutto a corrente, coi prezzi italiani ovviamente, conviene... come dire cosa compri il tonno del discount? è caro, passa al caviale russo d'importazione 

 

vai anche in un paese reietto come la Grecia e scopri che i 10kW per il residenziale, con gli scaldaacqua da 3500W, sono la norma... ma oh, noi abbiamo panicopaura e nimby che centrali NO, pagare il triplo in bolletta SI

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Maurizio Colombi

Siamo la nazione con le forniture più basse, purtroppo è un dato di fatto!

Avere 10kW di fornitura per i francesi, ad esempio, è all'ordine del giorno.

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Confermo: l'Italia tra i paesi industrializzati ha le forniture più basse di energia elettrica. Al contrario l'Italia ha tra gli impieghi più elevati di combustibili sino alle singole abitazioni: metano, Gpl, pellet, legna. La parte preponderante dell'energia consumata negli edifici è appunto metano.

Altra particolarità delle forniture USA è il non uso della distribuzione trifase, assai diffusa nelle forniture europee, e l'impiego della distribuzione duale a tre fili 120 V per la maggior parte degli apparecchi e 240 V per quelli più potenti.

Modificato: da Carlo Albinoni
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2 ore fa, Darlington ha scritto:

 

ah però abbiamo il magico marketing che cerca di convincerci che cucinare/scaldarsi/tutto a corrente, coi prezzi italiani ovviamente, conviene... come dire cosa compri il tonno del discount? è caro, passa al caviale russo d'importazione 

 

 

A me risulta che il metano in Italia vada sempre alla grande.

Comunque, da quando è stato eliminato l'effetto distorsivo del costo del kWh elettrico crescente con gli scaglioni di consumo annuo, in Italia l'impiego dell'energia elettrica è meno costoso.

Per alcuni è più conveniente la casa tutta elettrica ed eliminare del tutto la fornitura di gas (soprattutto se il riscaldamento è condominiale). Il piano di cottura a induzione non solo è molto efficiente (a differenza della fiamma libera non disperde il suo potere calorifico nell'ambiente) ma permette di eliminare il foro nel muro che causa ulteriore dispersione di energia.

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Matteo Mabesolani
8 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Siamo la nazione con le forniture più basse, purtroppo è un dato di fatto!

Avere 10kW di fornitura per i francesi, ad esempio, è all'ordine del giorno.

A mio parere una fornitura corretta per una casa di dimensioni normali sarebbe 10 Kw trifase.

 

8 ore fa, Carlo Albinoni ha scritto:

Altra particolarità delle forniture USA è il non uso della distribuzione trifase, assai diffusa nelle forniture europee, e l'impiego della distribuzione duale a tre fili 120 V per la maggior parte degli apparecchi e 240 V per quelli più potenti.

A mio parere una scemenza. Se poi consideriamo che in alcuni casi hai fase-fase 208 V e alcuni casi 240 V a seconda del trasformatore.

 

15 ore fa, bischero ha scritto:

possono permettersi tutti gli elettrodomestici accesi contemporaneamente che vogliono,

MA è davvero necessario accendere lavatrice, asciugatrice, forno, riscaldamento elettrico, scaldabagno ? Certo che farebbe comodo, ma è davvero necessario?

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L'unica vera differenza di sistemi misti, gas ed elettricità, è per me l'aspetto di sicurezza legato all'uso del gas.

Mensilmente costa sicuramente meno lavarsi e cucinare col gas che con l'elettricità.

Certo se poi si vuole avere un frigorifero "armadio" e l'induzione "sprint" i 4KW non bastano più.

Poi comunque chiediamo l'elettricità che consumiamo con cosa la produciamo in centrale. 

 

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12 minuti fa, drn5 ha scritto:

Mensilmente costa sicuramente meno lavarsi e cucinare col gas che con l'elettricità.

 

 

 

Sono scelte "politiche". 

Un piano a induzione - mi dicono quelli che lo usano - anche con le tariffe italiane fa risparmiare sul gas.

Un'auto elettrica, caricata a casa, costa al km molto meno di un'auto a benzina (anche perché non c'è lo zampino del Teorema di Carnot che abbassa drasticamente l'efficienza dei motori endotermici).

E via di seguito.

Scontiamo le scelte politiche del passato che hanno spinto una capillarissima distribuzione del metano in ogni appartamento ma hanno limitato la potenza elettrica ad appena 3 miseri kW. Ma le cose piano piano cambieranno.

 

 

18 minuti fa, drn5 ha scritto:

Poi comunque chiediamo l'elettricità che consumiamo con cosa la produciamo in centrale. 

Lo si legge sulle bollette. Un 35% viene da fonte rinnovabile.

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42 minuti fa, Matteo Mabesolani ha scritto:

MA è davvero necessario accendere lavatrice, asciugatrice, forno, riscaldamento elettrico, scaldabagno ? Certo che farebbe comodo, ma è davvero necessario?

 

 

Nulla è necessario in senso stretto. Neanche il metano

 

Dal mio punto di vista personale una cosa molto importante è avere la possibilità, anche saltuariamente, di accendere stufette elettriche.

A chiunque può capitare che il riscaldamento principale si guasti in pieno inverno. Oppure che qualche persona anziana o malata (prima o poi capita a tutti) abbia bisogno di temperatura extra. Con qualche stufetta in modo semplice, sicuro e veloce si può avere un po' di calore extra (a patto di avere l'impianto giusto).

 

Comunque, a parte quanto sopra, i maggiori nuovi impieghi "virtuosi" dell'energia elettrica, che vanno a ridurre il consumo di combustibili sono questi:

- cottura a induzione

- ricarica domestica veicoli elettrici

- riscaldamento a pompa di calore

 

Abbastanza difficili sino ad oggi in Italia mentre negli altri paesi europei sono già abbastanza diffusi senza grossi problemi per le forniture domestiche.

Modificato: da Carlo Albinoni
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8 ore fa, Carlo Albinoni ha scritto:

A me risulta che il metano in Italia vada sempre alla grande.

 

allora evidentemente le vedo solo io le pubblicità che invitano all'ultrarisparmio con fetecchioboiler a pompa di calore, riscaldarsi a pompa di calore (che a temperature prossime allo zero rende un casino), asciugatrici a pompa di calore, forni a pompa di calore, piani induschifo e qualsiasi altra fetecchia che va a corrente destinata a scassarsi a tempo 0, però costosissima

 

8 ore fa, Carlo Albinoni ha scritto:

in Italia l'impiego dell'energia elettrica è meno costoso.

 

come dire, hanno tolto 10€ dal prezzo di listino della ferrari, corro a comprarne 6... quando il prezzo dell'energia elettrica sarà allineato (veramente e non con scemenze del tipo contratto agevolato solo per la pdc o porcate assortite) al resto del mondo ti garantisco che sarò il primo a buttare alle ortiche tutta la roba a gas

 

8 ore fa, Carlo Albinoni ha scritto:

la casa tutta elettrica ed eliminare del tutto la fornitura di gas

 

pensa, da mia madre l'avevo già eliminata quando ancora la moda dell'induvomito non era arrivata: con una bombola di GPL da 50€ ci si faceva non meno di sei-sette mesi, e cucinavamo tutti i giorni. Che a corrente si spenda di meno, porcate del marketing a parte, non ci credo manco se lo vedo. Specie considerando il costo inziale di acquisto dello schifo, specie per chi come me non ha soldi da buttare per cambiar cucina tutti gli anni per moda, e considerando che ha infinite possibilità in più di rompersi, a differenza del piano cottura a gas dove, al massimo, dopo anni si usurano le termocoppie. Col costo di una scheda nuova per quelle porcate sai termocoppie che ci compri?

 

se poi tiriamo fuori "argomentazioni" del tipo "aaaaahhhh bombolaaa paura paurixima" allora passo, io di lana caprina non me ne intendo

 

38 minuti fa, Carlo Albinoni ha scritto:

mi dicono quelli che lo usano - anche con le tariffe italiane fa risparmiare sul gas

 

quelli che ho interpellato io, dopo ore di tortura, hanno ammesso che... si spende uguale alla fine

 

anche facendo finta che sia leggermente più economico, vedi poi alla prima rottura dove vanno a finire i soldi che hai risparmiato

 

in sostanza il costo di gestione è uguale, quello di acquisto è superiore, quello di manutenzione anche ed in più mentre cucini puoi solo cucinare, non puoi far andare il forno o la lavatrice a meno di non spendere altri soldi e richiedere l'aumento di fornitura, quindi, di nuovo, il vantaggio...? l'assenza del buco inutile? della carta da giornale costa meno

 

38 minuti fa, Carlo Albinoni ha scritto:

Un'auto elettrica

 

un'altra porcata commerciale, un "coso" delle dimensioni di un'utilitaria e dal prezzo di una berlina che dopo 300/400 km deve star fermo otto ore (di stazioni megasuperultrahypercharger che in 30 petosecondi ti ricaricano del 1800% credo di averne viste tre finora, ed una era pure rotta), a chi può servire? giusto a chi ha già 2 o 3 auto tradizionali e può permettersi il giocattolo di turno, di sicuro uno non si compra quei bidoni come prima auto. "Eh ma Tesla blablabla"; si c'avranno anche più autonomia ma il costo è ancora più elevato di quelle "popolari" che già non costano poco. Quindi ancora una volta cui prodest?

 

riguardo l'efficienza, beh, grazie arcà, l'energia elettrica è un vettore, non una fonte. Il che vuol dire che l'auto elettrica è megaefficiente solo perché le perdite le hai già avute prima, quando hai prodotto l'energia elettrica, e l'inquinamento pure. Non risolvi il problema, lo sposti solo altrove. Eh ma ora c'è bisogno di spingere quelli, come qualche anno fa c'era bisogno di spingere i diesel che a parole col FAP DPF GGG AIEIE emettevano dallo scarico aria pura... ora che ne hanno vendute abbastanza toh, salta fuori che inquinano anche quelle, ed anzi emettono particolato più sottile e pericoloso ancora dei vecchi diesel puzzoni con lo scarico libero... eh che scoperta! prima non si sapeva vero?

 

ora magicamente i diesel sono diventati la morte perché dallo shale oil è molto più facile raffinare benzina che gasolio... altra cosa che prima non si sapeva, vero? eppure so solo 30 anni che la menano col petrolio che sta finendo...

 

38 minuti fa, Carlo Albinoni ha scritto:

Ma le cose piano piano cambieranno

 

eh certo, magari con un altro referendum panicopaura e con altre incentivazioni idiote sul fuffovoltaico, ora la nuova "fad" sono le batterie di accumulo, evvai. Che è risaputo che assieme ai pannelli fuffovoltaici durano almeno 10000 anni e sono completamente biodegradabili...

 

non è che sia stata la fornitura di metano a ridurre la potenza contrattuale elettrica, il riscaldamento a gas è diffuso anche negli USA, specie nelle grandi città (fonte: conoscenti che ci vivono), ma loro non hanno fatto scelte imbecilli derivate "dalla panza" tipo quella di dismettere centrali e comprare energia dall'estero prodotta dalle medesime centrali

Modificato: da Darlington
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14 minuti fa, 19simo89 ha scritto:

cosa assai importante (per me), come si fa a mettere il paiolo della polenta sul'induzione??

Urca!!  E qui è un dramma anche per me :superlol:

Però a dir la verità per quella serve la stufa a legna :P :tongue_smilie:

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al di la' delle varie battute la verita' l'ha detta   darlington. eravamo lider nel nucleare civile  con 4 centrali  gia'  parzialmente in produzione , e che avrebbero fornito energia in quantita'

e grazie alla scarsa intelligenza degli italiani che sono sempre pronti a farsi terrorizzare da chiunque, le abbiamo dovute chiudere di corsa .

ricordiamoci BENE   una cosa: ai tempi del referendum   l'italia era il primo acquirente al mondo di petrolio ( o meglio nafta)  per alimentare le centrali termoelettriche, quindi non e' difficile capire il perche' del referendum, se le centrali sarebbero andate in produzione piena i nostri petrolieri da  strapazzo  avrebbero rischiato il fallimento.

POI   dobbiamo importare una grande quantita' di elettricita' dall'estero  soprattutto da francia e svizzera che guardacaso  hanno una produzione maggioritaria tramite nucleare , almeno per quanto riguarda la francia.

quindi non dobbiamo sempre lamentarci  che la corrente costa cosi'.

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59 minuti fa, ivano65 ha scritto:

al di la' delle varie battute la verita' l'ha detta   darlington. eravamo lider nel nucleare civile  con 4 centrali  gia'  parzialmente in produzione , e che avrebbero fornito energia in quantita'

 

 

 

Però in Italia non abbiamo particolari deficienze di generazione, tanto più che negli ultimi anni c'è stato un certo calo dei consumi.

Neanche limiti di trasporto in alta o in media.

E' la rete di distribuzione in bassa che è sottodimensionata.

 

Per la cronaca, il progetto di rifacimento dei montanti vetusti prevede un impegno di 6 kW per abitazione, che è sicuramente poco rispetto alla media europea (in Germania i nuovi edifici sono dimensionati per 43 kW) ma comunque il doppio dell'usuale 3 kW.

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1 ora fa, ivano65 ha scritto:

POI   dobbiamo importare una grande quantita' di elettricita' dall'estero  soprattutto da francia e svizzera che guardacaso  hanno una produzione maggioritaria tramite nucleare , almeno per quanto riguarda la francia.

quindi non dobbiamo sempre lamentarci  che la corrente costa cosi'.

 

Non è che se ne importa così tanta.

Si importa perché di notte costa meno visto che le centrali nucleari sono poco modulabili e c'è eccedenza sul mercato.

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1 ora fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Porca miseria... si è messo in moto Carlo... 😂😂

 

Cosa vuoi che ti dica, non voglio fare alcun minicorso di energetica o analisi LCA.

 

Dico solo che l'Italia si trova in ritardo rispetto agli altri paesi industrializzati.

A sentire certi discorsi pare che molti non se ne rendano conto.

 

Circa l'auto elettrica siamo proprio indietro: ormai in Europa le auto a spina hanno raggiunto il 7% (sia pure su un mercato così strano come quello in tempo di Covid).

E non sono solo vetturette cittadine, ma spesso l'auto principale per fare lunghe tratte autostradali.

E siamo solo all'inizio. Continuano a uscire nuovi modelli dalle prestazioni migliori e costi meno elevati.

Nel 2025 dovrebbero uscire le prime auto con le batterie a stato solido: un ulteriore salto tecnologico.

Intanto cresce anche la rete di ricarica veloce lungo le strade (tranne che in Italia).

 

La cosa paradossale è che in Italia si trovano i maggiori costruttori di sistemi di ricarica (che ovviamente danno lavoro a tanti lavoratori).

Pensiamo ad ABB (n° per la ricarica veloce) che in Toscana ha concentrato produzione e sviluppo con un nuovo modernissimo stabilimento.

Oppure Alpitronic con prodotti molto innovativi.

E tante altre aziende, come Scame, la stessa Enel e tanti altri (non faccio elenchi per non dimenticarne alcuno).

Anche molte ditte installatrici hanno trovato nuove occasioni di business nel mercato delle tecnologie elettriche innovative.

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Maurizio Colombi
12 minuti fa, Carlo Albinoni ha scritto:

Cosa vuoi che ti dica, non voglio fare alcun minicorso di energetica o analisi LCA.

Lo so che sei molto "affezionato" a questo discorso, ma soprattutto sei (anche) la persona più adatta ad affrontarlo!

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Marcello Mazzola

non voglio fare il bastion contrario perchè vedo che siete tutti, chi più chi meno per il nucleare, ma io penso  che se andiamo ad analizzare una bolletta odierna  calcolando che è solo la metà il consumo effettivo quanto sarebbe il risparmio? Le scorie? troppo comoda dire ci penseranno i nostri figli/nipoti. Senza contare che oltretutto non siamo giapponesi :). Inoltre penso che questa nostra arretratezza in una qualche maniera abbia "educato" il classico poco civile abitante italico ad uno forma di risparmio/assenza di spreco cosa che non si può certo dire di altre nazioni.

Modificato: da Marcello Mazzola
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17 ore fa, Darlington ha scritto:

mentre invece noi compriamo la loro energia pagandola oro

la si compra al prezzo di mercato

il prezzo in Francia è semplicemente più basso di quello in Italia e motivo per cui l'energia conviene comprarla e non produrla :smile:

dai francesi poi la comprano un po da tutta europa, compresi Germania e Inghilterra

 

in Italia il prezzo dell'energia elettrica domestica, nelle fasce a basso utilizzo, è il più basso d'europa...

il prezzo è comunque "figlio" di una scelta "politica" dovuta alla crisi energetica degli anni '70

i francesi e altri paesi hanno scelto altre fonti di produzione (il nucleare in Francia)

da non si è scelto di "segare" i consumi aumentandone il prezzo

^_^

1 ora fa, Carlo Albinoni ha scritto:

Non è che se ne importa così tanta.

se ne importa per circa il 10% -15% del fabisogno nazionale

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31 minuti fa, Marcello Mazzola ha scritto:

Inoltre penso che questa nostra arretratezza in una qualche maniera abbia "educato" il classico poco civile abitante italico ad uno forma di risparmio/assenza di spreco cosa che non si può certo dire di altre nazioni.

 

 

Nessun risparmio: semplicemente i consumi si sono spostati sui combustibili: metano, pellet, ecc dei quali siamo tra i più accaniti consumatori finali.

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del_user_212017

Il costo di smaltimento delle scorie del nucleare francese (come molte altre cosi di costo) NON è ricaricato sulle bollette dell'energia elettrica; questo è quanto mi dicono i colleghi francesi ma è spalmanto sul groppone della collettività.

 

Poi, ricordiamo una cosa importante, quando facciamo i confronti di costo tra gas, luce, gasolio, etc. etc.... le accise.

Le accise sulla benzina da trazione sono pari al 65% circa,

Le accise sul metano, seppur variabili da regione a regione e a scaglioni di consumo, sono pari a una media del 35%

e  via di conseguenza con l'energia elettrica che mi pare siano pure minori

Se una percentuale considerevole di autovetture dovesse tramutarsi in elettrico, ci sarebbe un minor gettito che da qualche parte andrà compensato...

 

quando avevo il vecchio diesel ci mettevo dentro olio vegetale del discount e non ho mai avuto un problema che uno e risparmiavo pure, ma se mi beccavano erano dolori. Perchè? perchè evadevo le accise sui combustibili. Un litro di olio vegetale + le eventuali accise costava più del diesel alla pompa.

 

per cui, secondo me, i raffronti dovrebbero essere fatti scorporando le accise perchè alla fine quelle poi di diritto o di rovescio ritornano.

 

Come chi dice: mando il bimbo al nido comunale che costa meno del provato... e grazie al cappero... metà della retta te la pago io!!!

O chi dice: prendo il tram e risparmio quando il costo del biglietto è ampiamente inferiore al costo di esercizio... e lo ripianano colle addizionali comunali che ho in busta paga a fine mese...

 

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Ciao a tutti

 

Nei rapporti tra gli Umani tutto è, da sempre, artificiale e quindi mutabile a seconda dei vari momenti storici.

 

Chi si avventurerebbe, oggi, a fondare una Compagnia delle Indie per importare il Té o il Pepe o lo Zenzero ?

Nel 1600 prese piede la Mania del Tulipano. Vedere :

https://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_dei_tulipani

 

Dunque è del tutto inutile fare confronti pretendendo di trarne dati di validità generale a sostegno delle proprie opinioni personali.

 

Il mio sogno sarebbe di prendere uno stipendio e avere una assistenza sociale Svedesi e pagare le Tasse e fare le Spese in Portogallo ma temo che la cosa non sia possibile .....

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Il 8/9/2020 alle 00:09 , stef70 ha scritto:

Il costo di smaltimento delle scorie del nucleare francese (come molte altre cosi di costo) NON è ricaricato sulle bollette dell'energia elettrica; questo è quanto mi dicono i colleghi francesi ma è spalmanto sul groppone della collettività.

 

E è anche pi giusto e corretto.

Il consumatore paga quello che consuma, gli oneri impropri dovute a scelte politiche è corretto che siano pagati con la tassazione, tassazione che è proporzionale e progressiva in base al reddito percepito.

 

Noi a suo tempo abbiamo democraticamente deciso che non si doveva produrre energia elettrica dal nucleare.

Senza entrare nel merito se la scelta sia stata giusta o meno, rimane il fatto che è ingiusto scaricare gli oneri della dismissione delle centrali e gli oneri degli investimenti dei produttori non ammortizzati, solo sui consumatori di energia. Questi oneri è giusto che ricadano su tutta la popolazione perchè il prezzo che si è dovuto pagare con una libera scelta, quindi dovrebbero essere messi a carico della fiscalità generale.

Così come è altrettanto ingiusto che il consumatore debba pagare i benefici concessi ai produttori di fotovoltaico ed eolico.

Anche in questo caso gli eventuali premi vanno messi a carico della fiscalità generale.

Questa ragione, assieme ad una tassazione abnorme, le famose accise, rendono l'enerigia elettrica italiana la meno conveniente.

 

Il 8/9/2020 alle 00:09 , stef70 ha scritto:

O chi dice: prendo il tram e risparmio quando il costo del biglietto è ampiamente inferiore al costo di esercizio... e lo ripianano colle addizionali comunali che ho in busta paga a fine mese...

 

Questo invece è corretto e giusto.

Essendo molto più scomodo spostarsi con i mezzi pubblici, rispetto ad un autoveicolo privato, è giusto che chi lo fa ne tragga almeno un beneficio economico.

Ed è altrettanto giusto che una parte degli oneri sia finanziata dalla collettività con la tassazione, visto che anche la collettività ne trae un beneficio in termini di vivibilita della città. Se tutti gli spostamenti avvenissero tramite mezzi di trasporto collettivi a basso inquinamento molti dei problemi di inquinamento sarebbero eliminati. La dimostrazione la si è avuta durante il periodo di chiusura per Covid: nelle città il problema delle polveri sottili si praticamente azzerato

 

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