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Competenza tratta da palo ENEL a contatore


del_user_212017

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del_user_212017

mia mamma abita in campagna e quando ha costruito la casa 45 anni fa abbiamo pagato un contributo extra ad ENEL perchè ha dovuto piantare tre pali sulla nostr proprietà per raggiungere l'abitazione partendo dalla strada.

L'ultimo palo dista circa 30 metri dalla casa e da esso scende una canalina in acciaio che contiene un tubo protettivo in plastica dove scende il cavo elettrico,si infila in un tombino ai piedi del palo e da li raggiunge casa passando sotto al cortile e arriva al contatore posto nel semi interrato.

Pare ci sia una dispersione sotto al cortile che, tra le altre cose, pare possa essere la causa del foramento di una cisterna metallica interrata.

 

ENEL riferisce che tale tratta è a mio carico.

Io pensavo che sino al contatore fossero tutti e solo cavoli loro.

 

Che ne pensate?

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1 ora fa, stef70 ha scritto:

ENEL riferisce che tale tratta è a mio carico.

mi sembra strano

 

1 ora fa, stef70 ha scritto:

Io pensavo che sino al contatore fossero tutti e solo cavoli loro.

anch'io

 

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Maurizio Colombi

Ma ancora più strano è il fatto che la "corrente" si "disperde" dal cavo del distributore e va dritta dritta, precisa precisa a forare la tua cisterna... solo quella, lasciando intatti tutti gli altri metalli infissi nel terreno.

Questa mi sa tanto di diagnosi da idraulico, loro ci vanno a nozze con i tubi forati dalle "correnti vaganti"... 

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Il punto corroso della cisterna andrebbe pulito e analizzato bene. C'è una grossa differenza tra corrosione galvanica e corrosione chimica.

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Partiamo dal contributo extra...

Non sapevo che 45 anni fa si pagava, fino a circa 10 anni fà la consegna avveniva nel punto di utilizzo; poi l autorithy si ha inventato il bordo lotto e la frase " distanza accettabile ".

Quindi sul fatto che 45 anni fa avete pagato l extra.....mmm forse avete pagato la fornitura a preventivo anziché a forfait per qualche altro motivo.

La tratta di competenza: 45 anni fa era ancora possibile una cosa del genere....il distributore consegnava al confine ( muro di recinzione o facciata dell immobile ), poi era il cliente che predisponeva tubazione e conduttori fino al punto di prelievo e misura. 

La tratta è riconoscibile in quanto realizzata con cavi non unificati ( generalmente il classico filo rigido di vari colori o cavo grigio non marchiato enel ).

La competenza di questa tratta è del cliente. 

La dispersione... chi l ha stabilito che cè dispersione ? Se così fosse dubito che il distributore ti liquidi cosi senza nulla di ufficiale. Prima di tutto se così fosse, è tutto a vantaggio del distributore bloccare tale dispersione. Dall altra parte, se qualcuno ci rimane secco di chi è la colpa ? Proprio per tale motivo dovrebbe partire immediatamente una raccomandata di diffida dove viene riportato che la presa è stata sganciata dalla rete per motivi di sicurezza e invita l utente a presentare certificato da impresa valida sulla riparazione / sostituzione della tratta. Tale documento è vincolante ai fini della riattivazione della fornitura.

Naturalmente visto la situazione controversa normalmente all utente non viene fatto pagare alcun importo. Ma dipende dal punto di vista del responsabile di zona.

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del_user_212017

Dire che tipo di contributo sia stato pagato.... non lo ricordo proprio ma il fatto che abbiamo dovuto pagare un extra e anche non poco a detta di mia mamma è cosa certa.

Le cose sono andate così

A pochi metri dalla tratta sotto al cortile, ovvero sotto al giardino, c'è una cisterna metallica che un paio di anni fa si è bucata. CHi la ispezionò (idraulico appunto) disse che la cisterna era tutta per lo più SANA e aveva solo un buco e fu lui a tirare in ballo la dispersione elettrica... corrente vagante.

La cisterna venne dismessa e finita li. Punto.

Il mese scorso invece il vicino che è proprietario di un gerbido adiacente a noi, dovendo fare dei lavori sul suo suolo, ha chiesto corrente al distributore il quale ha derivato un cavo dalla cima del ultimo palo sulla nostra proprietà, è sceso lungo il palo e a circa 1 metro e mezzo da terra gli ha appiccicato una scatola da cui prendere corrente.

Quando era stato fatto il lavoro noi eravamo in ferie e non abbiamo visto ma poi ENEL è tornata dicendo che, in occasione di quel lavoro, hanno rilevato una dispersione nella tratta sotto al cortile.

Oltre al fatto che il vicino per prendere corrente deve accedere al mio suolo perchè li c'è il palo e li hanno messo la scatola.... mah....

 

Comunque infine mi sono confuso: chi ha la competenza tra ultimo palo e contatore, tenuto conto che questa tratta è sotto il mio cortile?

 

 

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1 ora fa, stef70 ha scritto:

Oltre al fatto che il vicino per prendere corrente deve accedere al mio suolo perchè li c'è il palo e li hanno messo la scatola

Il palo naturalmente è di proprietà del distributore, come il blocco di fondazione ( per il sicuro supponiamo un blocco 2x 2 metri ); il terreno dove è infisso normalmente rimane di proprietà del cliente ma alcune volte ne chiede passaggio notarile. pochi spiccioli per la quale non consiglio mail di richiederli ( eventualmente spiego ).

detto questo siamo davanti a due errori contestabili dal punto di vista disciplinare per non andare anche dal punto di vista del codice civile....

Prima di tutto il distributore ha la serivtù di passaggio sotto le proprie linee per ovvi motivi, ma parliamo di...passaggio e riparazione. ogni qualsiasi modifica comporta apposita autorizzazione da parte del proprietario del fondo come appunto l' installazione di un cassone sul palo. io posso entrare a fare verifiche..ispezioni...riparazioni, ma non posso di certo piazzare una fornitura temporanea ( da quel che deduco ) dentro la proprietà altrui. faccio l'avvocato del diavolo e ipotizzo che i confini non sono chiari e / o il tuo vicino di casa non ha specificato che quel palo si trovava dentro una proprieta privata di altrui.

basta fare un reclamo tramite uno dei tanti canali disponibili e quel " cantiere " verrà spostato con tanto di scuse.

Naturalmente valuta la situazione...ci vai d'accordo con il vicino ? se ci parli vedi che ti dice lui....se è intelligente capisce il tuo punto di vista...se non ti crea problemi la cosa.....lascia tutto cosi...

Il fatto che sono ritornati per dirti della dispersione.....mi sembra fantozziana la scena: come società devono immediatamente mettere in sicurezza l'impianto ( se hanno accertato che la dispersione è in quella tratta ), sia per i fini della sicurezza, sia per i fini dell' energia persa e quindi a fine anno è una delle tante gocce che fanno gonfiare le penali che l' autorithy impone in tema di efficenza delle reti.

Infine cerco di dedurre da cosa hanno dedotto la dispersione ...... hanno pinzato fase / neutro riscontrando difformità ? hanno beccato la scossa toccando qualcosa ?

ma hanno verificato il cablaggio nella derivazione ( magari hanno fatto una cavolata loro in fase di cablaggio )

In qualsiasi caso, non potevano andare via senza mettere in sicurezza o peggio delegare la messa in sicurezza.

Se posso, in che regione siamo ?

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  • 2 weeks later...
del_user_212017

Le cose sono andate così:

noi non eravamo a casa... eravamo in ferie, ma c'era il giardiniere che ha le chiavi. Mi chiama dicendo che c'era l'ENEL con un camion con cestello che doveva fare un lavoro sul palo e chiedeva di poter passare per la nostra strada privata. Ho detto di si e gli ha aperto il cancello.

Mi richiama poi il giardiniere per dirmi che avevano messo una scatola sul palo per poter dare corrente al campo del vicino (non so cosa se ne faccia, visto è un campo vuoto, senza pozzi o altro) ed inoltre mi dice che ENEL ha rilevato una dispersione sul cavo sotto al cortile e gli hanno chiesto di farlo presente al "padrone".

Ho chiesto al giardiniere se erano ancora li e me li ha passati; a loro ho detto che secondo me fino al contatore compreso sono cavoli di ENEL questi hanno detto che sotto al cortile sta a me e di chiamarmi un elettricista che cambi il cavo dal tombino ai piedi del palo al contatore.

 

 

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Maurizio Colombi
7 minuti fa, stef70 ha scritto:

questi hanno detto che sotto al cortile sta a me e di chiamarmi un elettricista che cambi il cavo dal tombino ai piedi del palo al contatore.

... forse stavano scherzando!

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Concordo con Maurizio!!

In linea ci sono molti documenti ENEL che regolano il rapporto con la clientela, inoltre ci sono specifiche Norme CEI che regolano le forniture di energia elettrica (CEI 0-16 e CEI 0-21 di libera consultazione).

La posa del materiale e la proprietà di ENEL arriva fino ai morsetti di allaccio utente sul contatore, acarico del propietario c'è l'obbligo del mantenimento efficiente del contatore e del cavo ENEL, e per questo la sostituzione del cavo guasto è a carico del Distributore senza addebiti al proprietario, la spesa diventa a carico del cliente qualora il cavo venga danneggiato dal cliente proprietario del terreno dove è posato il cavo, essendo un cavo di presa alimentante il proprietario e utente non viene firmata nessuna servitù di passaggio sul terreno occupato dall'impianto ENEL.

Quote

Mi richiama poi il giardiniere......................

In questo caso se è stato fatto un nuovo allaccio passando su una proprietà differente dal richiedente (in questo caso il vicino), l'ENEL doveva firmare una "servitù di passaggio" con il propietario del terreno occupato per motivi legali e di sicurezza, sia per cavi interrati che per cavi aerei.

Sul costo degli allacci l'ENEL si riserva di decidere se la presa alimentante il cliente è da far pagare al cliente o no.

L'ENEL ha l'obbligo di fornire energia fino al limite della proprietà del richiedente, e per questo la spesa del cavo di presa a suo carico (ENEL) si limita solo dal palo al confine di proprietà, i rimanenti metri fino al contatore, possono come detto, essere addebitati.

Sulla foratura della cisterna ho molti dubbi che sia colpa del cavo ENEL in dispersione, attribuire la foratura per "correnti vaganti" a una tensione alternata, quando questa non sia direttamente a contatto con il metallo non la vedrei come causa..................................... la vedrei solo come supposizione sbrigativa del problema rilevato.

ciao

 

Modificato: da archimede57
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Qualche anno fa, nella casa di famiglia in un caso simile, palo enel al confine e contatore nell'abitazione 70 mt più all'interno, l'enel chiese solo la posa del cavidotto tubo interrato, poi loro posarono il cavo e fecero la posa del contatore e l'allaccio.  Sinceramente non so se poi a mio padre addebitarono il costo del cavo in area privata. 

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Quote

Qualche anno fa......................

Le regole prevedono che il personale ENEL possa accede al gruppo di misura in assenza del cliente salvo casi eccezinali in qualsiasi momento, il personale ENEL non dovrebbe assolutamente accettre di eseguire la posa di un contatore all'interno di un'abitazione, salvo nel caso di quadri centralizzati di condominio posati in apposito vano, questo da oltre 20 anni, poi come detto ................

Ora con questa affermazione non vorrei iniziare il classico rimpallo di botta e risposta per questo argomento che ci porterebbe fuori tema, le regole sono scritte, poi bisogna analizzare caso per caso.................

Come ha scritto Adelino l'ENEL chiede che l'opera edile di presa venga fatta dal richiedente la fornitura rispettando le regole di posa del cavidotto, ma solo sulla sua propietà o su quella del privato vicino qualora ci sia accordo dopo firma della servitù di passaggio, mai su suolo pubblico.

ciao

Modificato: da archimede57
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del_user_212017

vi ringrazio dei commenti.

Lasciamo stare per ora il fatto che ENEL senza chiedere autorizzazione abbia posato una scatola per dare corrente al vicino appoggiandola al palo DENTRO LA MIA PROPRIETA.

 

Il palo è nella mia proprietà

l'installazzione è stata fatta 45 anni fa

il contatore è nel semi interrato appoggiato al muro di fondamenta, ma comunque dentro casa, non fuori

 

chi deve fare la manutenzione al cavo interrato dentro un cavidotto tra il palo e il contatore?

Faccio io?

Fa ENEL e fa pagare me?

Fa ENEL e basta?

 

 

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Fa ENEL di sicuro poichè è l'unica autorizzata a mettere le mani su tutto ciò che non si trova a valle del contatore (contatore compreso) visto che è tutta roba di loro proprietà. Poi eventualmente ENEL nel caso specifico può incaricare un'azienda specializzata terza di effettuare fisicamente l'intervento ma devono essere loro a farlo, non tu, e quindi saranno loro a pagare l'intervento. Se poi ENEL addebiterà la spesa a te o meno è un altro discorso, anche se sarebbe ben strano perchè si tratta di un intervento di manutenzione su un impianto di loro proprietà. Altro sarebbe stato se tu ti fossi messo a scavere con una ruspa e avessi tranciato il cavo, in quel caso le riparazioni le avrebbe comunque dovute fare ENEL ma ti avrebbero addebitato sicuramente i costi in quanto autore del danno.

Per fare un esempio anche le compagnie telefoniche hanno molte antenne di cellula installate in aree private ai cui proprietari pagano un affitto ma tutti gli interventi di manutenzione sono sempre pagati dalla compagnia, mai dal privato.

Modificato: da hfdax
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Maurizio Colombi
12 minuti fa, stef70 ha scritto:

Il palo è nella mia proprietà

l'installazzione è stata fatta 45 anni fa

il contatore è nel semi interrato appoggiato al muro di fondamenta, ma comunque dentro casa, non fuori

Ed il palo è di proprietà del distributore dell'energia elettrica.

E fino a prova contrario su un palo ci possono attaccare tutto quello che vogliono perchè ai tempi dell'installazione ci sarà stata una richiesta di posa del palo andata a buon fine, come succede per gli ancoraggi dei cavi a parete.

Se ci sono delle traversie tra te ed il vicino, queste non riguardano certamente il distributore dell'energia elettrica. Il palo incriminato sarà il punto più vicino dove è possibile realizzare una presa per un nuovo allaccio che non interessa certamente a te se alimenterà qualcosa o nulla.

Devi abbandonare questa teoria della scatola appesa al palo e delle varie servitù e concentrarti sulla fesseria che ti è stata detta riguardo al cavo che alimenta il tuo contatore (che poi nemmeno quello è tuo).

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sarebbe un regalo per molti  che il tratto di cavo lo posi l'elettricista e poi  enel lo mette in tensione. immaginiamoci cio' che verrebbe messo lungo il suo percorso.

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del_user_212017
Il 19/9/2020 alle 11:29 , Maurizio Colombi ha scritto:

Ed il palo è di proprietà del distributore dell'energia elettrica.

E fino a prova contrario su un palo ci possono attaccare tutto quello che vogliono

 

Scusa quindi il vicino che fa? Scavalca la recinzione ed entra nella mia proprietà per attaccare la prolunga?

Che c'entrano i rapporti di buon vicinato? è proprietà privata punto e basta.

Non sto a dire che il palo è mio siccome sul mio suolo, bensì sto a dire che se ENEL deve dare corrente al vicino e il punto più comodo è questo palo, allora ci fa una derivazione e mette un punto di allaccio nel suolo del vicino, non a casa mia.

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Maurizio Colombi
10 minuti fa, stef70 ha scritto:

Scusa quindi il vicino che fa? Scavalca la recinzione ed entra nella mia proprietà per attaccare la prolunga?

Ma almeno hai visto cosa hanno messi gli operatori del servizio elettrico?

Puoi inserire una foto di quello che hanno messo?

Il 8/9/2020 alle 10:22 , stef70 ha scritto:

è sceso lungo il palo e a circa 1 metro e mezzo da terra gli ha appiccicato una scatola da cui prendere corrente.

Da come la descrivi non è altro che una fornitura provvisoria per un cantiere e quella scatola appiccicata contiene il contatore. È una pratica frequente quella di attaccarsi alla derivazione più vicina al cantiere per fornire un attacco provvisorio, specialmente se si tratta di un qualcosa non provvisto di fornitura elettrica.

Il vicino farà attaccare un cavo a quella "scatola", userà la corrente per fare i suoi lavori e poi (alla fine dei lavori) staccherà il cavo e farà staccare la "scatola" da chi l'ha installata.

Sarà interesse del vicino utilizzare un cavo adatto, cercando di arrecare meno disagio possibile al proprietario del terreno su cui è piazzato il palo, realizzando (nel caso ce ne fosse bisogno) ancoraggi idonei a sostenere il conduttore ad altezza tale da non intralciare l'eventuale passaggio di automezzi. Tutto qui.

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No, non ci siamo e non diamo info non corrette.

Come detto, il palo è dentro la proprietà privata e già questa è una frase che qualsiasi distributore di energia elettrica sà il significato.

Se io mi voglio derivare da quel palo per alimentare il vicino, dovro o io distributore o lo stesso richiedente ottenere il permesso di transito che sia interrato o aereo. Naturalmente è sottinteso anche le altre autorizzazioni istituzionali.

È impensabile mettere la consegna, anche se temporanea per un solo giorno, in una proprietà altrui. Non siamo nessuno ad autorizzare l ingresso nelle proprietà altrui. Il distributore ha il permesso, come gia detto, di servitù sotto linea.

Possiamo rimanere con questa discussione per pagine e pagine.

L utente, che può immediatamente far togliere quel cassone allo stesso modo di ufficializzare di chi è quella tratta.

Basta che faccia un reclamo scritto, dove si chiede di chi è la competenza di quella tratta e di rimuovere quel...cassone...dal palo sito dentro la propria proprietà.

Vedrà che la carta che canta avrà una risposta abbastanza chiara.

Il 18/9/2020 alle 19:15 , Adelino Rossi ha scritto:

Qualche anno fa, nella casa di famiglia in un caso simile, palo enel al confine e contatore nell'abitazione 70 mt più all'interno, l'enel chiese solo la posa del cavidotto tubo interrato

Penso che basta leggere la normativa che qualsiasi distributore deve seguire....

Il punto di consegna deve essere nelle immediate vicinanze dell utilizzatore, il gruppo di misura accessibile anche in assenza del cliente. Qualora la proprietà è recintata il gruppo di misura andrà posto a bordo lotto, con accesso al gruppo di misura lato strada.

......

Quindi si può dedurre che qualcosa non và, salvo che il distributore all esterno del tuo cancello non abbia messo il bussolotto con chiave unificata al cui interno ci sono.le chiavi di casa tua per accedere al contatore in tua assenza.

Il problema sta che non ci sono i dovuti controlli post attivazione e quindi nel tempo certi....favori....metodi di lavoro errati, diventano la normalità.

Andando a fare un controllo, trovando il palo al confine e magari su strada pubblica, proprietà recintata ( non l hai specificato) e l immobile a 70 mt, quella è una classica situazione in cui parte la contestazione disciplinare al sopralluoghista, tecnico che ha inoltrato la richiesta e gli operai che hanno eseguito l operazione. Successivamente ti verrà spostato all esterno il contatore ( a spese del distributore )

 

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Maurizio Colombi
41 minuti fa, Mommy ha scritto:

No, non ci siamo e non diamo info non corrette.

Mommy, hai perfettamente ragione... fa parte del tuo lavoro, ma devi anche tenere in considerazione che

41 minuti fa, Mommy ha scritto:

Il problema sta che non ci sono i dovuti controlli post attivazione e quindi nel tempo certi....favori....metodi di lavoro errati, diventano la normalità.

 

Ti posso assicurare che c'è stato un periodo di 5 / 6 anni... una decina di anni fa, che dalle mie parti era normale fare cose del genere, vuoi per la leggerezza di certi

41 minuti fa, Mommy ha scritto:

sopralluoghista, tecnico che ha inoltrato la richiesta e gli operai che hanno eseguito l operazione.

ci si trovava, specialmente in aperta campagna, ad avere forniture provvisorie anche a diverse centinaia di metri dal cantiere.

Allo scopo ti allego l'immagine (ricavata da Maps) dell'esperienza peggiore che mi sia capitata in quel periodo.

Ma soprattutto bisogna sottolineare che nessuno era a conoscenza che 

41 minuti fa, Mommy ha scritto:

Basta che faccia un reclamo scritto, dove si chiede di chi è la competenza di quella tratta e di rimuovere quel...cassone...dal palo sito dentro la propria proprietà.

perchè nessuno informava nessuno di quello che stava succedendo...

Purtroppo in "Itaglia" abbiamo due (o forse tre) pesi e due (o forse tre) misure.

Chignoli.png

Modificato: da Maurizio Colombi
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