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Rampe velocità nastri trasportatori


Slayer90

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Misurata la corrente a pieno carico?

Buongiorno Livio, 

Si abbiamo fatto dei trace sulla corrente in uscita dall'inverter, con tutti i motori che girano a 35Hz, a vuoto, la corrente resta costante sui 0.35 A, non appena iniziano a caricarsi, lentamente salgono sui 0.38-0.40. La corrente nominale del motore a 50 Hz é 0.46.. Sembrerebbe tutto nella norma, anche gli RPM  teorici che leggiamo dalla status word del l'inverter non subiscono variazioni anche all'aumento del carico e della corrente. Non so più cosa pensare, dopo la storia del difetto del riduttore mi verrebbe da pensare un altro qualsiasi problema sul motore.. Adesso il cliente vorrebbe montare degli encoder sul motore per chiudere l'anello di velocità, ma la trova una cosa inutile se il problema non fosse il motore ma fosse la meccanica a valle dello stesso.. 

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1 ora fa, Slayer90 ha scritto:

lentamente salgono sui 0.38-0.40. La corrente nominale del motore a 50 Hz é 0.46..

 

Se la corrente non raggiunge il limite, significa che iol motore ha ancora margine.

Che a carico si perda un poco di velocità può essere normale perchè aumenta lo scorrimento.

Mettere un encoder, almeno su di un motore, per verificare se chiudendo l'anello lo scostamento si elmina è cosa buona e giusta.

Nel case ci fosse un problema tale per cui nemmeno ad anello chiuso la velocità reale corrispende a quella impostata, ci sarebbe l'allarme dell'inverter a segnalarlo.

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Il problema è che gli inverter installati (G120C) non hanno la possibilità di chiudere l'anello con un encoder, sentendo siemens ci ha detto che sarebbero da sostituire con un G120 normale con CU 250S..al momento la soluzione che volevamo provare é fare l'oggetto tecnologico asse e gestire il G120C direttamente con le funzioni motion, ad esempio l'MC_MoveVelocity.. Però il dubbio che ci viene é se questa funzione effettivamente chiuda l'anello o meno perché l'oggetto tecnologico Speed_axis non fa inserire nella configurazione un telegramma encoder.. Dovremmo per forza fare un positioning_axis.. Dopo devo provare a ricontattare siemens e chieder. 

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Scusa ma la butto lì...a me pare chiaro che il problema sia di natura meccanica e il fatto che il costruttore prima abbia asserito una cosa e poi sia tornato indietro già dovrebbe quantomeno fare incazzare il tuo cliente (piuttosto che cercare dei palliativi che guardacaso devono risolvere sempre gli elettrici. E' difficle prendere un motoriduttore di pari rapporto e installarlo su un nastro che da problemi in modo da verificare se con una "volgarissima" soluzione risolvi i problemi?

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1 ora fa, Lucky67 ha scritto:

Scusa ma la butto lì...a me pare chiaro che il problema sia di natura meccanica e il fatto che il costruttore prima abbia asserito una cosa e poi sia tornato indietro già dovrebbe quantomeno fare incazzare il tuo cliente (piuttosto che cercare dei palliativi che guardacaso devono risolvere sempre gli elettrici. E' difficle prendere un motoriduttore di pari rapporto e installarlo su un nastro che da problemi in modo da verificare se con una "volgarissima" soluzione risolvi i problemi?

Sono d'accordissimo con te, ho fatto di tutto per far capire al cliente che buttando via tutto quello fatto fino adesso per un problema che si potrebbe risolvere con molto meno facendo però qualche test, ma non c'è stato verso, non hanno più tempo da perdere con test, vogliono prendere e cambiare tutti i motori e dotarli di encoder e tra l'altro cambiare anche la CPU perché ci sono tipo 13 assi da fare.. Assurdo.. 

Sono convinto anche io che basterebbe cambiare tipologia di motori... 

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33 minuti fa, Slayer90 ha scritto:

Sono convinto anche io che basterebbe cambiare tipologia di motori... 

 

Quanto meno provare con una sezione di tappeto visto che un intervento del genere per un buon meccanico non coinvolgerebbe più di mezza giornata...a mio modesto parere, mettere in campo un controllo assi per dei tappeti mi pare veramente una cosa da striscia la notizia

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2 ore fa, Lucky67 ha scritto:

E' difficle prendere un motoriduttore di pari rapporto e installarlo su un nastro che da problemi in modo da verificare se con una "volgarissima" soluzione risolvi i problemi?

 

Il problema è che la soluzione adottata non permette flessibilità: o usi quel gruppo o cambi tutta la meccanica. Perchè il tamburo che trascina il nastro contiene al suo interno motore e riduttore. Bella soluzione ma senza alcuna possibilità di modifica.

 

Piuttosto ci sarebbe un metodo, veccio ma funzionante, per chiudere l'anello di velocità. Si monta una tachimetrica, e si chiude l'anello in analogico, anche attraverso il PLC. Basta fare un PI appena decente con campionamento anche a 50  ms e la velocità la regoli.

 

Comunque analizzando quanto scritto, se la corrente rimane entro il valore di targa, il rallentamento non può essere imputato a problemi meccanici, salvo verificare che ci sia qualche slittamento tra tamburo e nastro.

Potrebbe essere un motore .... un po' ciofeca che tende ad avere un socrrimento percentuale piuttosto elevato. Avendo dato una lettura ai dati dei motori riportati dal catalogo del costruttore, i valori di rendimento e di cosphi non li collocano tra i motori migliori.;)

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Il 3/12/2020 alle 16:08 , Livio Orsini ha scritto:

Piuttosto ci sarebbe un metodo, veccio ma funzionante, per chiudere l'anello di velocità. Si monta una tachimetrica, e si chiude l'anello in analogico, anche attraverso il PLC. Basta fare un PI appena decente con campionamento anche a 50  ms e la velocità la regoli.

Buonasera a tutti, 

Alla fine dato il costo e tempistiche per la sostituzione di 11 motori si è deciso, come sempre, di trovare una maniera per risolvere il problema dell'Altissimo scorrimento che questi motori hanno (pensate che il fornitore dei motori smentisce categoricamente un comportamento così anomalo degli stessi e si é persino rifiutato di fare un sopralluogo per verificare eventuali difetti di costruzione o una partita difettata, che sinceramente anche ci starebbe.. ). 

Detto questo abbiamo optato per il suggerimento dato da Livio, solo che montiamo degli encoder su ogni nastro, lato carico, no sull'albero motore, in modo da avere lo spostamento lineare effettivo del nastro, campionando ogni secondo.. Se lo spazio percorso diminuisce, il motore ha rallentato e allora incrementiamo il riferimento dell'inverter.. 

È un metodo molto semplice e banale ma abbiamo già fatto delle prove e sembra funzionare bene! 

Il motore a pieno carico perde circa 50 RPM..

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13 ore fa, Slayer90 ha scritto:

per risolvere il problema dell'Altissimo scorrimento che questi motori hanno (

 

Però a leggere i dati di catalogo certe cose saltano all'occhio, come i rendimenti ed i cosenphi molto bassi.

 

13 ore fa, Slayer90 ha scritto:

campionando ogni secondo.. Se lo spazio percorso diminuisce, il motore ha rallentato e allora incrementiamo il riferimento dell'inverter.. 

 

Non fate altro che misurare la velocità, secondo la definizione della velocità.:smile:

Poi si aumenta il riferimento sino ad azzerare l'errore realizando in pratica un PI; praticamente è come farebbe un'operatore che, leggendo un tachimetro, aggiusti continuamente il potenziometro di riferimento.

 

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  • 4 weeks later...

Potresti lavorare sulla velocità di linea, della pasta, e calcolarla in base al diametro ed altri dati per ognuno dei rulli o attuatori che fanno camminare la pasta. A seconda del processo potresti avere più velocità di linea.

Io lascerei le rampe degli inverters tutte a 0 secondi e creerei una tabella gestita nel plc.

Poi in alcuni punti la pasta dovrà essere tesa credo ....per cui non dico che ci voglia un vero e proprio controllo di coppia tra chi tira e chi tiene però prevedilo.....anche se la leggera differenza tra chi tira e chi tiene potrebbe essere sufficiente per dare la giusta tensione alla pasta. Però cono congetture in quanto non essendo li sul impianto e non avendo nulla a disposizione , potresti percorrere una delle strade descritte qua sopra.

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1 ora fa, walterword ha scritto:

Poi in alcuni punti la pasta dovrà essere tesa credo ....per cui non dico che ci voglia un vero e proprio controllo di coppia tra chi tira e chi tiene però prevedilo....

Nel caso della pasta, non puoi gestire un eventuale stiramento con un controllo di coppia, perché la coppia che serve per stirare la pasta è solo una piccolissima frazione della coppia che serve per muovere la meccanica. Per la pasta, anche un eventuale tensione del prodotto si fa con controllo di velocità.

 

Per quanto riguarda la gestione delle rampe, una gestione delle stesse nel PLC è sicuramente una soluzione più sofisticata ma, per la pasta, non serve: basta tarare le rampe con un minimo di criterio.
Non dobbiamo dimenticare che si tratta di linee che lavorano a velocità costante. Eventuali variazioni di velocità (a meno che non si cambi prodotto) sono minime. In caso di arresto e ripartenza, anche con una gestione ottimale delle rampe un difetto nel prodotto ci sarebbe comunque, perché già il semplice fatto di fermarsi altera il prodotto. Poi, questa variazione in molti punti della linea sarà ininfluente sul prodotto finale (es, ad inizio di una linea di laminazione). In altri punti, si creerà una riga che comporterà lo scarto di una quantità minima di prodotto.

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1 ora fa, batta ha scritto:

Per la pasta, anche un eventuale tensione del prodotto si fa con controllo di velocità.

 

E' una situazione tipica di molte lavorazioni dove la tensione delmateriale è quasi nulla ma non nulla.Controllare la tensione controllando la coppia funziona bene quando la coppia dedicata la tiro è una quantità significativa rispetto a quella totale.

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6 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

E' una situazione tipica di molte lavorazioni dove la tensione delmateriale è quasi nulla ma non nulla

Nel caso della pasta (ma non solo) c'è inoltre da aggiungere che è determinante la regolazione dello spessore, quindi ciò che conta sono le velocità.
In alcuni punti della lavorazione spesso c'è da fare un controllo ansa, e si usano fotocellule (digitali o analogiche, a seconda dei casi). Un ballerino, per quanto leggero, non andrebbe bene.

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