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Abbassare resistenza reostato mantenendo l’ampiezza del range.


Ricky971

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Buonasera a tutti.

Ho la necessità di abbassare la resistenza di un reostato per “portarlo” nel range di lettura del relativo strumento, mantenendo però l’ampiezza originale del range di resistenza del reostato stesso.

Spiego la pratica: ho un motore fuoribordo con un sensore composto da un reostato con range di resistenza 360-540 Ohm (non lo posso sostituire, perché costa più di 200 Euro) ed uno strumento (non originale, ovviamente) con range 0-190 Ohm.

L’ampiezza del range tra sensore e strumento è simile (non é necessario che sia esattamente la stessa), mi servirebbe pertanto un sistema per abbassare la resistenza minima e massima del reostato.

Le mie limitate nozioni di elettrotecnica arrivano al massimo al calcolo di due resistenze in parallelo, ma questa non é una soluzione utile, in quanto, pur riuscendo ad abbassare la resistenza del reostato, diminuisce drasticamente l’ampiezza del range dello stesso, limitandosi nella migliore delle ipotesi a meno di 30 Ohm di ampiezza, con resistenza in parallelo da 300 Ohm (163-192 Ohm circa).

l’impianto é a 12V, ma il filo che va al sensore del trim fornisce 5V e la potenza assorbita è irrisoria.

Non posso nemmeno intervenire sul trim, in quanto è stagno.

Posso intervenire in qualsiasi punto del circuito, ma non so come, nè se esista un metodo per abbassare la resistenza di questo reostato ad un range uanto più vicino a 0-190 Ohm (andrebbe bene anche 30-160 Ohm o 50-140 Ohm).

Qualcuno sa se esista un metodo per arrivare al mio scopo?

Grazie a tutti.

Modificato: da Ricky971
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Posso sfruttare anche una seconda serie di fili dello stesso sensore con resistenza 800-1.200 Ohm, nel caso possa servire a raggiungere lo scopo, anche se credo che il problema sarebbe lo stesso, a prescindere dalla resistenza di partenza, o sbaglio?

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Ciao Ricky

 

Neanche 24ore e solleciti una risposta? Ma il problema mio non è questo ( non sono un moderatore  )

 

Il mio "problema" è non avere capito nulla...nel senso che probabilmente tu di per scontato un discorso che per te e chiaro , per altri no 

 

22 ore fa, Ricky971 ha scritto:

Ho la necessità di abbassare la resistenza di un reostato per “portarlo” nel range di lettura del relativo strumento,

Ma non è  che intendi uno shunt di misura  ?

 

22 ore fa, Ricky971 ha scritto:

ho un motore fuoribordo

A che tensione è  alimentato? E come è  collegato il cosiddetto reostato?

 

22 ore fa, Ricky971 ha scritto:

non lo posso sostituire, perché costa più di 200 Euro

E..capisco che i soldi non si trovano sugli alberi , però....

 

22 ore fa, Ricky971 ha scritto:

non originale, ovviamente

Ovvio per te....

 

22 ore fa, Ricky971 ha scritto:

in quanto è stagno.

????

 

Non hai uno schema elettrico ?

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Ciao Luigi, intanto grazie per la risposta.

Non so ogni quanto si possa fare un up dei propri messaggi, ma notavo che c’erano altri topic scritti dopo il mio che ricevevano risposta e temevo che se il mio topic fosse “sprofondato” in seconda, terza o quarta pagina non lo avrebbe visto più nessuno.

Io non mi intendo molto di elettrotecnica, quindi probabilmente è per questo che non riesco a farmi capire molto bene.

La tensione l’avevo scritta: il sistema è a 12V, ma la parte che mi interessa funziona a 5V.

In pratica, ho uno strumento che indica la posizione del motore, che altro non é che un ohmetro con scala compatibile con il range 0-190 Ohm; quando legge una resistenza di 0 Ohm indica sul quadro che il motore è completamente abbassato, quando legge una resistenza di 190 Ohm indica sul quadro che il motore é completamente alzato, con tutte le posizioni intermedie.

Questo strumento serve a leggere la posizione del motore fuoribordo, il quale ha appunto un sensore formato da un reostato, annegato nella resina per renderlo stagno, al quale è collegato un braccetto esterno che viene mosso dal movimento del motore fuoribordo, quando lo si alza e lo si abbassa.

Il problema è che il reostato del sensore del trim ha un range di resistenza, ai due estremi della corsa, di 360-540 Ohm, mentre lo strumento legge 0-190 Ohm, quindi collegandolo al sensore avrei sempre e comunque una lettura a fondo scala, qualsiasi posizione assuma il motore.

Ho scritto che lo strumento é ovviamente non originale per il semplice fatto che se fosse originale... funzionerebbe a dovere, perché normalmente l’indicatore posizione trim fá parte del sistema motore/strumenti e viene fornito dalla casa produttrice.

Il mio strumento, quindi, non essendo originale non è progettato per lavorare con quello specifico sensore, per questo pensavo ad un sistema, se esiste, per “trasformare” la resistenza del reostato, portandola da 360-540 Ohm ad un range che sia il più vicino possibile a quello letto dallo strumento.

Oltre al costo specifico del trim, che per me non è affatto indifferente (a momenti non vale quei soldi nemmeno l’intero motore: ho un piccolo barchino di 24 anni, non un panfilo 😀), non so nemmeno se ne esista uno, specifico per questo motore, che abbia quel range di resistenza (0-190 Ohm), quindi questa è purtroppo una condizione da considerare non modificabile.

Lo schema elettrico non ce l’ho, ma va considerato come composto da un reostato con valori di resistenza, ai due estremi della corsa, di 360 e 540 Ohm (corrispondenti alla posizione tutto abbassato e tutto alzato del motore) e, dall’altra parte, un ohmetro con tensione in uscita (verso il reostato) di 5V che però ha una scala con un range di lettura da 0 a 190 Ohm.

Volevo capire se esista un metodo per riuscire a far “vedere” questo reostato con un range di resistenza 0-190 Ohm anziché 360-540 Ohm.

Strumento e sensore sono collegati semplicemente con due fili, uno dei quali porta appunto i 5V dallo strumento al sensore.

Modificato: da Ricky971
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17 ore fa, Ricky971 ha scritto:

Ciao Luigi, intanto grazie per la risposta.

Non so ogni quanto si possa fare un up dei propri messaggi, ma notavo che c’erano altri topic scritti dopo il mio che ricevevano risposta e temevo che se il mio topic fosse “sprofondato” in seconda, terza o quarta pagina non lo avrebbe visto più nessuno.

il forum è fatto da appassionati e da professionisti ..ma  è gratis.. se non risponde nessuno , o nessuno è competente in merito , o chi sa risolvere quel giorno..non legge il forum.. il problema è che se tutti facessero up prima di una settimana, non ne usciremmo vivi

 

ma tornando al tuo problema, adesso si che si capisce...adesso , almeno per me e è chiaro. il principio dell'indicatore della benzina delle auto per intenderci. 

 

il modo esisterebbe ma sarebbe da progettare un piccolo operazionale con un guadagno differente dal tuo attuale sistema  ( che originariamente era 1:1 ), proprio per come hai spiegato tu .

Se uno volesse una soluzione bella e pronta, temo non esista..nel senso  accrocchio su accrocchio..

come dici tu.. non varrebbe la spesa

Se ho capito bene, appunto secondo me non ci sono soluzioni al volo,,vediamo se qualcun altro legge e propone

 

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2 ore fa, luigi69 ha scritto:

il forum è fatto da appassionati e da professionisti ..ma  è gratis.. se non risponde nessuno , o nessuno è competente in merito , o chi sa risolvere quel giorno..non legge il forum.. il problema è che se tutti facessero up prima di una settimana, non ne usciremmo vivi

 

ma tornando al tuo problema, adesso si che si capisce...adesso , almeno per me e è chiaro. il principio dell'indicatore della benzina delle auto per intenderci. 

 

il modo esisterebbe ma sarebbe da progettare un piccolo operazionale con un guadagno differente dal tuo attuale sistema  ( che originariamente era 1:1 ), proprio per come hai spiegato tu .

Se uno volesse una soluzione bella e pronta, temo non esista..nel senso  accrocchio su accrocchio..

come dici tu.. non varrebbe la spesa

Se ho capito bene, appunto secondo me non ci sono soluzioni al volo,,vediamo se qualcun altro legge e propone

 

Grazie mille Luigi.

Frequento molti forum e pensavo che anche qui valesse la regola di un up al giorno, colpa del fatto che mi sono iscritto molto tempo fa e non ricordavo il regolamento.

Tornando all’accrocchio, dato che pensi non esista in commercio già bell’e pronto, si potrebbe invece realizzare con dei componenti ad hoc da acquistare e saldare?

Se i pezzi non costassero eccessivamente, ci potrei provare personalmente: con il saldatore un pochino me la cavo.

Ma avrei bisogno della “lista degli ingredienti”, perché per me, questo degli operazionali di cui mi hai scritto tu, è un terreno ignoto.

Poi l’eventuale accrocchio lo potrei sistemare in consolle, sotto al quadro strumenti, magari in un contenitore stagno annegato nel silicone o nella epossidica.

Nella peggiore delle ipotesi, mi basterebbe anche un movimento della lancetta più limitato del normale range dello strumento, purché sia abbastanza centrato sul quadrante: tanto il motore lo si regola ad occhio ed orecchio, mentre lo strumento serve a “memorizzare”, a vista, quelle due o tre posizioni ottimali per le varie condizioni di navigazione.

In un’ipotesi ancora peggiore, terrei lí comunque lo strumento “morto”, a tappare il buco del pannello strumenti.

 

P.S. Se devo dirla tutta, il sensore originale è in realtà un potenziometro, con tre fili che escono dal sensore stesso, ma lo strumento universale che ho preso io ha solo due fili, oltre al range di lettura differente.

Ho però letto sul manuale d’officina del motore che, prendendo due contatti alla volta, si ottiene il funzionamento come reostato, con appunto due differenti range di resistenza, a seconda dei contatti interessati, di 360-540 Ohm e di 800-1.200 Ohm.

Modificato: da Ricky971
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  • 3 weeks later...

Anche io penso non esista una soluzione semplice al tuo problema e concordo con luigi ma se vuoi adottare la soluzione proposta da lui questa è la sezione sbagliata. Qui temo che aspetterai inutilmente una risposta in eterno perchè siamo per lo più elettrotecnici, non elettronici. Ti consiglio di aprire una discussione nella sezione elettronica. Oppure puoi chedere ad un moderatore tramite un MP se per cortesia ti sposta questa nella sezione elettronica.

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Grazie mille del consiglio, hfdax.

Mi potresti suggerire anche un titolo da dare al topic che faccia capire subito quello di cui ho bisogno?

Posso scrivere “Aiuto per progetto di operazionale” o è troppo generico?

Te lo chiedo perché ho paura che, a causa delle mie conoscenze scarse/nulle in materia, rischierei di aspettare inutilmente, anche nella sezione adatta, per l’incomprensibilità del titolo.

Ah, ultima cosa: quale sarebbe la sottosezione di “elettronica” più adatta?

Grazie ancora per essere intervenuto e per il suggerimento.

Modificato: da Ricky971
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Il titolo che hai dato a questa è già quello adatto. Poi è nella descrizione dal problema che si apisce esattamente di cosa si tratta.

Come sezione "elettronica generica" andrà bene.

Ma sarebbe preferibile a mio avviso che questa discussione venisse spostata.

Modificato: da hfdax
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Posto alcune foto per far capire di cosa sto parlando:

 

La prima immagine (non mia, ma prelevata dalla rete, dal sito "Gommonauti") è relativa al sensore della posizione del motore; si tratta, come descritto in precedenza, di un reostato con resistenza agli estremi 360-540 Ohm:.

La seconda immagine è relativa al nuovo quadro strumenti che mi sto costruendo; lo strumento che si collega al sensore della posizione motore (detto anche sensore trim) è quello in alto a sinistra (si vede meglio nella terza foto), con scritto "TRIM - Up - Down".

Da questo strumento, sul retro, escono due fili per il collegamento al sensore: uno negativo ed uno +5V; questi due fili si collegano ai due fili del sensore della posizione del motore e, a mano a mano che si alza o si abbassa il motore, lo strumento legge valori di resistenza crescenti o decrescenti e restituisce sul quadro la relativa posizione del motore.

La posizione tutto abbassato dello strumento equivale ad una lettura dello stesso di 0 Ohm, mentre la posizione tutto alzato equivale ad una lettura di 190 Ohm; la lettura al centro, che equivale alla posizione intermedia del motore, è di 85 Ohm.

Il valore di resistenza del reostato è invece di 360 Ohm quando il motore è tutto giù e di 540 Ohm quando il motore è tutto su.

Dovrei creare un "accrocchio" che faccia leggere allo strumento valori compatibili con il suo range (0-190 Ohm), altrimenti, collegandolo al sensore così com'è, avrei perennemente la lancetta a fondo scala su "UP".

1509391929.jpg

20201210_122330.jpg

20201210_121911.jpg

Modificato: da Ricky971
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Conosco un pò la questione trim, ti posso dire che fare un adattamento di un reostato non idoneo per uno strumento con uno molto al di fuori delle caratteristiche originali la vede dura, a volte sugli indicatori temperatura acqua pressione ecc si aggiusta con qualche resistenza sopratutto quando sensore o strumento uno dei due non rispetta le caratteristiche vdo, ma qui ti conviene cambiare la parte più economica e fai prima.

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Se non ho capito male hai un idicatore dell'angolo di trim del fuoribordo che prevede 0 ohm a motore tutto basso e 190 ohm a motore tutto alto.

Il sensore invece da un valore di 360 ohm per il tutto basso e 540 ohm per il tutto alto.

Ci sono 2 problemi:

  1. l'offset
  2. l'ampiezza della scala che è 190 ohm per lo strumento, mentre l'escursione del sensore è di 180 ohm

Teoricamente è fattibile sia l'eliminazione dell'offset, sia la ricalibrazione della scala.

Sono necessarie, però, alcune informazioni

  • Lo schema attuale dell'inserzione, e alimentazione del sensore e dello strumento.
  • Le specifiche dello strumento (magari  è sufficiente conoscere marca e modello)
  • Le tue conoscenze in fatto di elettronica e le tue capicità di smanettone.

 

Per curiosità di che motore si tratta? Io sono un appassionato, anche se, da alcuni anni, la famiglia mi ha "spintaneamente" fatto smettere di usare il gommone per fare pesca subaquea (per raggiunti limiti di età sostenevano le mie donne).

Modificato: da Livio Orsini
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Domanda, la leva del reostato si può riposizionare ?, ovvero si può sfilare dalla posizione attuale e ruotare in modo da portarla nel range utile ?

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Porca miseria, quante risposte, grazie a tutti!

Scusate il ritardo nell’aggiornare il topic, ma non mi arrivano le notifiche di risposta.

Allora, vado per ordine e rispondo a tutti.

 

@rfabri: purtroppo la questione è estetica, economica e pratica. Estetica perché avendo rifatto il cruscotto con strumenti tutti uguali non voglio mettere lo strumento del trim originale Yamaha che è nero e di dimensioni leggermente più grandi di quello attuale; economica perché, come ho scritto sopra, un sensore trim costa 180/200 Euro; pratica perché non so nemmeno se esista un sensore trim con quelle caratteristiche di resistenza e che si adatti al mio motore.


@gabriz: al momento non ho foto del retro dello strumento, a si tratta dello strumento trim universale di Osculati. Le caratteristiche le ho prese dal sito. Sul retro sono presenti 5 fili: rosso per il positivo +12V di alimentazione dello strumento, arancione e giallo per l’alimentazione dell’illuminazione dello strumento rossa o ambra, a scelta, blu per il negativo di alimentazione dello strumento e nero per il sensore, dal quale, a strumento alimentato, esce una tensione di +5V.

Il ritorno del sensore va collegato al cavo blu del negativo di alimentazione, che ho sdoppiato.

 

@Livio Orsini: esattamente! Il funzionamento dello strumento è quello ed i valori riportati sono quelli corretti.

In merito all’ampiezza della scala, non è così importante, per l’uso che ne faccio, mentre è evidentemente essenziale correggere l’offset.

L’ampiezza non é essenziale che sia identica a quella dello strumento perché non ho necessità di un’indicazione di precisione, che “sposi” perfettamente le corrispondenti posizioni dello strumento; mi spiego meglio: quando il motore é tutto giú o tutto su, lo strumento non lo guardo nemmeno perché sono situazioni chiaramente identificabili anche senza strumento; allo stesso modo, quando regolo il motore con il trim, in navigazione, “sento” ad orecchio quando, alzando il motore dopo che la barca è entrata in planata, si sta sfiorando la cavitazione e, a quel punto, ri-abbasso lievemente il motore e vado così alla via.

I pratica, l’uso che faccio io del trim è memorizzare due o tre punti di regolazione che mi servono per identificare al volo alcune posizioni intermedie del motore da usarsi in acque basse, in manovra, etc, posizioni che consentono, ad esempio, di trovare il giusto compromesso tra efficacia in retromarcia ed adeguata elevazione del motore quando navigo sui bassi fondali, per evitare di toccare con l’elica e, al tempo stesso, di avere ancora un po’ di efficacia in retromarcia, in caso di necessità.

Queste posizioni le abbino appunto alle relative indicazioni dello strumento, dopo varie prove, e mi aiutano a velocizzare la regolazione del trim per condizioni frequenti e collaudate di utilizzo.

Rispondendo alle tue domande:

- cos’è l’inserzione?

- lo strumento è alimentato a 12V, mentre il cavo che va al sensore porta una tensione di 5V;

- altre specifiche, al momento, non ne trovo; è uno strumento trim universale di Osculati. Domani provo a scaricare tutti i file che trovo e, se trovo qualcos’altro, lo posto. Cosa servirebbe, in particolare?

- le mie conoscenze in campo elettronico sono abbastanza limitate, ma, con una buona guida, riesco spesso a stupire me stesso! 😀

Il motore é uno Yamaha 90CV AETOL del 1997. Essendo un due tempi carburato, ormai il suo valore è prossimo allo zero, ma mi porta a spasso dove non c’è caos, lontano dalle spiagge affollate, e finché dura me lo tengo. Anche perché i fuoribordo nuovi costano come un’utilitaria, ma senza avere i sedili, il condizionatore, i freni, lo stereo, etc, etc. 
Ti capisco: anche la mia gente (moglie, padre, madre, etc) mi voleva fare “spintaneamente” smettere di andare in barca, per via di alcuni problemi alla schiena ereditati soprattutto da vent’anni di lavoro in mare, ma io non ce la faccio proprio a rinunciare!

E poi, la barca ed i lavori che questa comporta, mi tengono impegnato durante l’inverno, che in un paesino di 120 anime dove parlano prevalentemente di calcio e caccia al cinghiale e non esiste nulla di più di una bottega e un ristorante, non è cosa da poco... 😉


@Lorenzo53: la leva del reostato si può regolare per tarare lo strumento in base al tipo di installazione del fuoribordo; non tutte le barche consentono un identico range di lavoro del trim, pertanto il sensore si può girare di alcuni gradi per adattare l’indicazione alla singola installazione, ma i valori di resistenza minima e massima restano gli stessi.

Non so se è esattamente quello che intendi tu, ma in pratica, anche ruotando completamente la leva del sensore da un lato o dall’altro, non avrò comunque mai un valore di resistenza del sensore che rientri nel range di lettura dello strumento.

 

Ringrazio ancora tutti per le risposte!

Domani provo a vedere se riesco a trovare altre info che possano aiutare la risoluzione del problema.

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Ovviamente, al primo che troverà una soluzione al problema, verrà offerto un giro gratuito in barca per tutto l’Argentario e il Parco dell’Uccellina!

Ma anche al secondo, via...😀

Modificato: da Ricky971
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Così, a sensazione, dovrebbe bastare un amplificatore operazionale con un poco di resistenze intorno. Mi pare che sia già stato detto. Ma se proviamo a sviluppare uno schema, io o qualcun altro, poi lo sai montare su basetta millefori? Oppure hai qualcuno che da uno schema sa farti la scheda finita e funzionante?

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Comunque servirebbe una misura.
Alimenta il trim, con un tester settato a 200mA DC misura sui fili dove va il sensore. Se la lettura è minore di 20mA riduci la portata del tester (ammesso che ne abbia una più piccola....) per avere maggiore precisione.
Attento a non sbagliare fili, con il tester settato in quel modo se sbagli facilmente lo rompi.

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Se potessi misurare con un mA in serie al reostato nei due casi , 0 Ohm e 190 Ohm , sarebbe ottimo .Se come credo io , inserire per prova , una pila tra i 5 V ed il reostato dovrebbe portartelo nella gamma di misura . A naso credo che servano poco più di 9 V , ma per valutare bisogna sapere le due correnti , oppure almeno quella dello 0 Ohm.

Che tempismo ! :superlol:

Modificato: da gabri-z
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