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Relè per pompa smaltimento condensa caldaia


petrus51

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Buongiorno e Buon 2021.

Sto pensando di installare una pompa per lo smaltimento della condensa della caldaia a condensazione ed ho un dubbio su come utilizzare il contatto di allarme presente nella pompa. Questo contatto è in scambio e, non avendo la portata sufficiente per interrompere la linea di alimentazione della caldaia, ha bisogno di essere collegato ad un relè (dotato a sua volta di contatti in scambio) che assolva a detta funzione. Questo relè (a 230V ac) sarà dotato di contatti in scambio e la linea che va ad alimentare la caldaia sarà attestata ad uno dei suoi contatti di scambio come più avanti specificato. A sua volta la bobina del relè può essere collegata al polo NC del contatto di allarme della pompa oppure al polo NO.

Quello che mi preme sottolineare è il collegamento della bobina del relè affinchè vengano soddisfatte due condizioni: sicurezza nell’interrompere l’alimentazione alla caldaia in caso di allarme e preservazione della “vita” della bobina del relè.

Per quanto appena detto, ho supposto due possibili modi di funzionamento della bobina del relè collegata al contatto di allarme della caldaia (vedi schemi allegati). Il primo (schema A) prevede il suo collegamento al polo NC dell’allarme e quindi avremo la bobina del relè sempre in tensione, mentre la linea di alimentazione caldaia sarà attestata sui contatti NO del relé. In caso di allarme, il contatto della pompa commuterà su NO e la bobina del relè, non più alimentata, causerà lo scambio dei suoi contatti e quindi l’interruzione della linea di alimentazione della caldaia.

Il secondo (schema B) prevede che la bobina del relè venga collegata al polo NO dell’allarme della pompa, mentre la linea della caldaia sarà attesta al polo NC del relè. In questo caso, all’attivarsi dell’allarme, il contatto della pompa commuterà su NO alimentando pertanto la bobina del relè che, attivandosi, provocherà la commutazione dei suoi contatti di scambio provocando il distacco della linea diretta alla caldaia.

Secondo il vostro parere, quale dei due schemi risponde ai requisiti di sicurezza impiantistica, preservando anche, se possibile, la vita dei componenti (in particolare la bobina del relè)?

Per maggior chiarezza, le grandezza in gioco sono le seguenti:

assorbimento caldaia a regime: circa 0,7 A;

portata contatto allarme pompa: 0,5 A;

relè tipo Finder 40.52 (o simile) con bobina da 230Vca.

Grazie per un vostro consiglio. Bruno.

 

P.S. spero di aver caricato correttamente il disegno con gli schemi...

collegamenti relè per caldaia.pdf

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Trovo più sensata la soluzione A. In assenza di tensione è meglio che i contatti che alimentano la caldaia siano aperti.

Ma al di la di questo vedo un altro problema. Può essere che lo stato del contatto di allarme in condizioni di allarme presente sia opposto a quello con caldaia disalimentata. In tal caso il NA si chiude in presenza di allarme ma si riapre subito quando alla caldaia viene tolta tensione, eccitando nuovamente la bobina del relè che ridà tensione alla caldaia innescando un ciclo infinito attacca / stacca. Lo stesso accadrebbe utilizzando il contatto NC che si richiuderebbe subito allo speglimento della caldaia. Se è così sarebbe necessario usare un circuito ad autoritenuta che, una volta effettuato diseccitato il relè (spegnendo la caldaia) esso possa essere rieccitato solo tramite un comando manuale. Se invece lo stato del contatto di allarme è lo stesso che a caldaia disalimentata il problema non sussiste. Quindi è importante che ti assicuri di come lavora il contatto di allarme

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Grazie per le vostre risposte. La caldaia è della Immergas, modello Victrix Zeus 25 (con boiler da 45 litri incorporato). 

Per hfdax: allo stato attuale, la linea di alimentazione elettrica alla caldaia viene comandata da un interruttore bipolare posto tra la 230V ed i morsetti d'ingresso della caldaia. Quindi i miei schemi non fanno altro che interporsi tra detto interruttore e l'ingresso della caldaia. Ovviamente l'interruttore bipolare a monte sarà in posizione ON e ci penserà il circuito di allarme a togliere tensione in caso di bisogno. L'interruttore potrà essere sempre commutato in OFF manualmente per spegnere la caldaia quando non serve e/o per manutenzione.

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48 minuti fa, petrus51 ha scritto:

Per hfdax: allo stato attuale....

Hai ragione. Ho interpretato male io il tuo post precedente o forse l'ho letto con troppa fretta. Il contatto di allarme è quello della pompa, non della caldaia. Dunque il problema che ho citato non esiste. Ribadisco solo la mia preferenza per la soluzione A.

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Anch'io avrei una preferenza per la soluzione A. L'unico dubbio riguarda la salvaguardia della bobina del relè che in questa configurazione è sempre percorsa dalla corrente di eccitazione. Il mio timore è che, alla lunga, ne potrebbe pregiudicare la "vita".

Voi cosa ne pensate? Meglio A o B? E perchè?. Grazie.

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I relè monostabili sono fatti per poter funzionare in eccitazione permanente quindi è un problema di cui non mi preoccuperei.

Se per un qualsiasi guasto venisse a mancare la tensione di eccitazione del relè nel caso A la caldaia si spegnerebbe segnalando il problema mentre nel caso B la caldaia continuerebbe a funzionare ma in caso di allarme della pompa non si spegnerebbe.

Comunque se la caldaia fosse dotata di un ingresso di consenso marcia sarebbe meglio usare quello collegandolo direttamente al contatto di allarme della pompa

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Secondo il manuale della Victrix Zeus 25 che ho reperito in rete il contato esterno di consenso marcia:

Quote

...va collegato ai morsetti 40 e 41 eliminando il ponte X40 (Fig. 38-39)...

Quindi puoi collegare il contatto di allarme NC della pompa (purchè sia un contatto pulito) direttamente a questi morsetti della caldaia, evitando l'uso del relè.

Modificato: da hfdax
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Il contatto di "consenso marcia" da collegare ai morsetti 40 - 41 è quello proveniente da un cronotermostato ambiente ed influisce solo sul funzionamento della caldaia in riscaldamento, ma NON sul circuito di alimentazione del boiler interno, per cui la caldaia continuerebbe a funzionare anche se solo per produrre AC sanitaria.

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16 ore fa, petrus51 ha scritto:

per cui la caldaia continuerebbe a funzionare anche se solo per produrre AC sanitaria

 

è un falso problema visto che la sanitaria di solito viene scaldata fuori dalla temperatura di condensazione, quindi semmai in quel caso un po' di condensa la fa alla fine del tubo di scarico

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Per Darlington: Grazie per il tuo intervento. Il tuo parere, pur condivisibile, non tiene conto, secondo il mio punto di vista, del fattore "tranquillità". Mi spiego meglio. Mettiamo che l'allarme scatti quando non c'è nessuno in casa, magari per molto tempo. Ecco, io mi sentirei molto più tranquillo sapendo che la caldaia si è spenta del tutto perchè l'allarme le ha tolto l'alimentazione elettrica. Grazie comunque a tutti. Buon 2021. Bruno.

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Le caldaie moderne solitamente hanno un contatto predisposto per essere usato come allarme, il relè lo colleghi lì (nel tuo caso il contatto X70).

 

Se vuoiù spegnere la caldaia, prendi un monostabile che fai comandare alla pompa e che interrompa fase e neutro lla caldaia (se prendi un relè a doppio contatto, ad esempio un finder 41.62.8.230

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Il 11/1/2021 alle 12:23 , petrus51 ha scritto:

quando non c'è nessuno in casa, magari per molto tempo

 

quando non c'è nessuno in casa per molto tempo per chi dovrebbe produrre la sanitaria, per il gatto? per i sorci? ma soprattutto cosa produce, 200 litri di condensa al minuto??

 

interrompere il consenso al riscaldamento è più che sufficiente, anzi io non interromperei nulla a nessuno, tanto le possibilità di guasto della pompa sono già poche e se anche dovesse capitare il peggio che può succedere è trovare una pozza di acqua per terra e non certo una fusione nucleare incontrollata

 

a me pare che tu voglia fare una cosa che prima di tutto è inutile, e poi rischia di essere anche dannosa: a caldaia disalimentata non hai più la protezione antigelo.

 

Fai quel che ti pare.

 

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1 ora fa, Darlington ha scritto:

.... e poi rischia di essere anche dannosa: a caldaia disalimentata non hai più la protezione antigelo.

Per Darlington: Grazie per aver posto alla mia attenzione il fatto che a caldaia disalimentata non avrei più la funzione antigelo (a cui non avevo pensato...)

2 ore fa, DavideDaSerra ha scritto:

Le caldaie moderne solitamente hanno un contatto predisposto per essere usato come allarme, il relè lo colleghi lì (nel tuo caso il contatto X70).

Per DavideDaSerra: Grazie per il tuo suggerimento. Ho trovato le istruzioni per il termostato di sicurezza bassa temperatura che andrebbe al posto del ponte X70 (vedi allegato) e dice che, in caso di suo intervento, la caldaia andrebbe in blocco. Ovviamente la funzione del termostato sarebbe sostituita dai contatti del relè azionato dall'allarme della pompa. Ora chiedo: nella condizione di caldaia in blocco, la funzione antigelo sarebbe ancora operante? In caso positivo risolverebbe del tutto la questione.

Scusate le domande, magari per voi ovvie, ma io sono abbastanza digiuno riguardo il funzionamento di una caldaia.

Immergas - kit termostato di sicurezza bassa temperatura.pdf

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