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PLC Forum


domanda: che rapporto devono avere evaporat & condensatore ? (volume-superficie o altro...)


g3g3

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Buongiorno a tutte/i

 

spero di non far ridere nessuno chiedendo questa cosa.......

nonostante cerco di leggere molti post, non sono riuscito a comprendere che tipo di rapporto esiste, o meglio che tipo di "formula" di semplice comprensione per un "profano con interesse alla materia" come me possa vedere applicata per poter capire che rapporto esiste tra la DIMENSIONE DI UN EVAPORATORE e la DIMENSIONE DI UN CONDENSATORE in un circuito frigo.

 

Posto schizzo perchè non ci dormo la notte (o meglio, prendo sonno ormai a mattino sopraggiunto)

 

caso 1 : con evaporatore troppo grande ( per troppo grande penso al volume interno dato dalla somma del volume dei tubi che compongono i ranghi ) si ha troppa pressione sul condensatore

caso 2. con condensatore troppo grande non raggiungiamo mai la pressione-temperatura di condensazione

caso 3: giusto dimensionamento

 

formula che tenga magari in considerazione; tipo di gas, cilindrata del compressore, potenza assorbita del compressore, volume evapor, volume condens, resistenza dell' elemento di laminazione, in funzione delle temperature di evap-cond che si vogliono ottenere, etc

oppure

una serie di pagine da leggere (non un testo da 300 pagine) su questo argomento "specifico"

 

Mille Grazie !

rapporto volume cond-evap.jpg

Modificato: da g3g3
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se fosse semplice il dimensionamento tutti se lo farebbero da se...

 

la cosa semplice e che un condensatore deve sempre smaltire la potenza dell'evaporatore più quella del compressore

:lol:

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avrei una vaga idea di come fare praticamente per poter fare un "primo" ragionamento........

dovrei avere un frigorifero da "disintegrare"........

calcolerei il volume interno dalla tubazione (e magari anche la massa) che compone il condensatore ( quello che si vede-tocca esternamente + il percorso del tubo che viaggia dentro la schiuma a contorno delle porte) e il volume (magari anche la massa) di tutto quello che riguarda l' evaporatore annegato nella schiuma della cella e della schiena

 

in teoria avrei che per un certo gas, una certa cilindrata e un certo diametro-lunghezza del capillare, un rapporto in volume di x-y (per rapportare pressioni) e di massa z-j (per rapportare lo scambio termico).........

........stò dicendo troppe castronate.........?!?!

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Alessio Menditto

Nel tuo ragionamento manca la cosa essenziale che è la risposta alla tua domanda, ossia a quanti gradi evapora il liquido nell evaporatore.

Perché più la temperatura di evaporazione è alta, più il refrigerante “rende”, ossia scalda, e questo calore dev’essere smaltito dal condensatore.

Per cui la tua domanda posta così non ha senso, devi decidere PRIMA la temperatura di lavoro dell evaporatore (es -10, -20), poi leggi dai dati tecnici DI QUELL EVAPORATORE che resa ha a -10 o -20, e in base a quello (sommando il calore ELETTRICO del compressore ad una determinata temperatura di condensazione) hai la taglia Dell condensatore.

Ovviamente la questione è più complessa perché all avvio, con  la cella a temperatura ambiente, il condensatore che avevo calcolato a -10 o -20 “è piccolo”, in determinati casi bisogna proteggere il compressore con determinate valvole di controllo pressione evaporazione e altro, ma questi sono casi un po’ limite me che vanno considerati.

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Alessio ciao,

la mia domanda era a carattere "teorico e generale" perchè se esisteva una regola di base , poi portavo il calcolo a quello che mi serviva realizzare

 

volevo arrivarci concretamente da solo senza porre a voi la domanda specifica e avere la vita-risposta facile......

 

ho un frigo-congelatore verticale da 275 litri rotto e quindi volevo utilizzarlo per raffreddare le bibite in estate quando faccio in giardino le feste (quindi senza pretese di dover avere chissà che caratteristiche di controllo della temperatura etc etc )

 

ho unito il vano congelatore che stà sopra con il vano frigo che stà sotto e volevo usare il vano superiore per porre un "EVAPORATORE AUTOCOSTRUITO"  avvolgendo del tubo di rame creando quindi un evaporatore a spire.

La proporzione tra condensatore e evaporatore, se si può usare come "metro di misura", mi serviva per calcolare quanto tubo avvolto mi serviva per soddisfare i componenti del circuito che già sono montati e che riutilizzerò ( compressore + condensatore senza il tratto a cornice delle porte )

 

gas r600a

compressore acc hpy 16 aa

cilindrata 16,1 cc - 181 w a -25/55  -  m cubi/h  2,8   -  rsir   -  1/4    -   lst

capillare  0,66 mm interno x 1,83 mm esterno ( sostituirò con 1,60 mm interno x 3 metri )

filtro da 15 g

immagino che le temperature siano abbastanza classiche ossia tevap -25°      e T cond  50°

 

metterò un termostato quasi sul fondo del frigorifero in modo che il compressore si fermi a circa 5° ( rimarrà la zona della serpentina a ca -20 che continuerà a cedere frescura al vano sottostante )

faro un vassoi raccogli condensa subito sotto l' evaporatore

 

 

 

 

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Alessio ciao,

la mia domanda era a carattere "teorico e generale" perchè se esisteva una regola di base , poi portavo il calcolo a quello che mi serviva realizzare

 

volevo arrivarci concretamente da solo senza porre a voi la domanda specifica e avere la vita-risposta facile......

 

ho un frigo-congelatore verticale da 275 litri rotto e quindi volevo utilizzarlo per raffreddare le bibite in estate quando faccio in giardino le feste (quindi senza pretese di dover avere chissà che caratteristiche di controllo della temperatura etc etc )

 

ho unito il vano congelatore che stà sopra con il vano frigo che stà sotto e volevo usare il vano superiore per porre un "EVAPORATORE AUTOCOSTRUITO"  avvolgendo del tubo di rame creando quindi un evaporatore a spire.

La proporzione tra condensatore e evaporatore, se si può usare come "metro di misura", mi serviva per calcolare quanto tubo avvolto mi serviva per soddisfare i componenti del circuito che già sono montati e che riutilizzerò ( compressore + condensatore senza il tratto a cornice delle porte )

 

gas r600a

compressore acc hpy 16 aa

cilindrata 16,1 cc - 181 w a -25/55  -  m cubi/h  2,8   -  rsir   -  1/4    -    assorbimento energetico  160 w  -   lst   -   cop 1.13  (non ho ancora compreso stò cop cosa sia....)

capillare  0,66 mm interno x 1,83 mm esterno ( sostituirò con 1,60 mm interno x 3 metri )

filtro da 15 g

immagino che le temperature siano abbastanza classiche ossia tevap -25°      e T cond  50°

 

metterò un termostato esterno con la sonda posta quasi sul fondo del frigorifero in modo che il compressore si fermi a circa 5° ( rimarrà la zona della serpentina a ca -20 che continuerà a cedere frescura al vano sottostante )

faro un vassoi raccogli condensa subito sotto l' evaporatore

 

quindi l' attuale condensatore ha 181 w di resa + 160 w di energia elettrica assorbita = 341 w

DA TOGLIERE a 341 w la potenza persa per aver eliminato il tratto anticondensa a cornice delle porte ( COSA SI PERDE, 10 / 20 5 ...?!?!?! )

l' evaporatore dovrebbe rendere ca 280-300 w ????

 

 

 

 

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Alessio Menditto

Eh ma la regola base te l’ho detta...tutto quello che scrivi fa parte di esperimenti ai quali io personalmente non so rispondere.

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Ragazzi mille grazie !!!!!!

 

penso di aver maturato il concetto di massima di "condensazione"........... verificate se le mie poche idee sono anche ben confuse

 

1 - per ottenere un dimensionamento di un condensatore si devono consultare i dati del costruttore del condensatore in "watt" e normalmente si sceglie quello che ha per somma:  (watt dati dal compressore in funzione dalla T evap - T cond adottata) + (watt dati dall' assorbimento energetico del compressore stesso ovviamente alla stessa T evap - T cond adottata)

 

2 - se ne devo costruirne uno, di condensatore, vado ad occhio come le caciotte, l' importante è che condensi a 50°, quindi se mi trovo con l' evaporatore troppo grande lo devo coprire con coperte etc etc, mentre se risulta troppo piccolo lo devo rendere super efficiente nello smaltimento del calore ponendolo di traverso alla bora di trieste o mettendolo sotto acqua corrente fredda di fonte montana

 

per autocostruirne uno di più idoneo dovrò alla nuova realizzazione aggiungere ranghi o levarne

 

3 - l' importante è sempre che la temperatura (e diretta conseguenza anche la pressione) di condensazione sia portata e stabilizzata il più possibile sul valore ottimale !!!!!!

 

.......inizio a capire qualcosina ?!

 

 

 

 

Modificato: da g3g3
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mah la tua domanda non è molto chiara....cosa intendi costruire un condensatore??

 

Per assemblare un circuito frigo le cose sono in realtà molto semplici basta partire dal punto giusto....hai una cella che in base alle sue dimensioni contenuto aperture e temperatura desiderata all'interno necessità di una certa "potenza" frigorifera

 

Bene il primo componente è l'evaporatore....deve avere una resa maggiore od uguale al fabbisgono della cella..nello sceglierlo devi considerare anche quante ore di lavoro si prevedono per il compressore..è meglio per ovvi motivi che possa lavorare non h24 ma tipo 15 o 16 ore massimo al giorno nei momenti peggiori

Occhio che la resa dell'evaporatore è quella nominale del catalogo se lo fai lavorare nelle condizioni date dal catalogo..se sono diverse esempio tu per motivi vari evapori più alto come gas la sua resa diminuisce ma icostruttori solitamente allegano una formula per calcolare la resa in condizioni diverse dalla cominale

 

Dall'evaporatore si passa al compressore..deve avere ovviamente la resa che necessita alla cella sempre col discorso fatto sopra e sempre cosiderando che anche il compressore ha rese diverse in base alle condizioni di lavoro solitamente sono dichiarate nella scheda tecnica

 

Una volta che scegli le taglie commerciali perchè ovviamente evaporatori compressori etc sono disponibli con salti fra un modello e un altro e difficilmente hai il modello giusto per le tue esigenze per cui devi scegliere fra i disponibili quale sia meglio tipicamente avrai qualcosa di più piccolo o più grande

 

Per ultimo arrivi al condensatore che anche lui nelle condizioni in cui si troverà a lacvorare dovrà smaltire il calore che assorbe l'evaporatore più il consumo elettrico del compressore che alla fine diventa pure calore anche lui

 

Stesso discorso sulle rese del condensatore..sono quelle dichiarate nelle condizioni dichiarate ma nel tuo caso potrebebro essere diverse

 

Va detto che più basso condensi e meglio è l'unica cosa che discende dalle condizioni di condensazione sono il dimensionamento della valvola etrmostatica o del capillare che sono dipendenti dalle pressioni di alta e di bassa

 

impiccare un comrpessore a codensare sempre a 50 gradi per alimentare una valvola temostatica è  sbagliato meglio montare un ugello con una capacità maggiore e permettere di condensare più basso

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