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PLC Forum


2/3 domande di un neofita appassionato


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Buongiorno a tutti,

sono un nuovo utente del forum ma vi seguo da un po', ho un diploma di informatica ma ho trovato lavoro come elettricista e principalmente mi occupo di cablare quadri di automazione... insomma  per quanto riguarda l'informatica sono messo bene, elettrotecnica diciamo che ho le nozioni base avendo studiato molto da solo siccome a lavoro sono partito da 0 ma mi sono impegnato molto. Mi diletto da un po' a fare programmi con il TIA e simulo il tutto con PLCsim... venendo al dunque avrei delle domande:

1.  Le mie conoscenze di elettronica si fermano alla conoscenza dell'algebra di Boole e al sapere come funzionano i diversi componenti, per diventare un programmatore di PLC quali conoscenze di elettronica sono sufficienti?

2. Che genere di programmi si deve essere in grado di programmare affinché ci si possa proporre come programmatore junior? e quali conoscenze sono indispensabili?

3. Consigli generali? 😃

 

Grazie a tutti in anticipo e Buona Domenica!

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1. Secondo me l'algebra di Boole non è solo elettronica, ma anche informatica. Ma per fare il programmatore di PLC non serve alcuna base elettronica o elettrotecnica, anche se non sarebbe male averle.

2. Ah, che domanda. Per venire da me, dovresti saper usare Syswin e Sysmac Studio di Omron e GX Works3 di Mitsubishi, e il TIA come ruota di scorta. Poi importante l'uso di HMI, per esempio Weintek (quelli si Omron, Mitsubishi e Siemens non sono un gran che come rapporto qualità/prezzo). Come vedi, dipende tutto da dove andrai a lavorare.

3. Imparare a strutturare bene i programmi, utilizzando possibilmente tutto in simbolico, imparare a gestire bene i dati e possibilmente l'utilizzo del ST (Structured Text). Uso di software IEC-61131-3.

Buon lunedì...

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2 ore fa, Ctec ha scritto:

Ma per fare il programmatore di PLC non serve alcuna base elettronica o elettrotecnica, anche se non sarebbe male averle.

Su questo sono solo parzialmente d'accordo.

Non servono per la programmazione in senso stretto ma, di solito, chi fa il programma poi fa anche il collaudo. E, per il collaudo, sapersi destreggiare tra motori, inverter, trasduttori di vari tipi e tutto il resto, è quasi indispensabile.
Anche per la programmazione poi, solo per fare un esempio, se non sai come si comporta un inverter avrai delle difficoltà a gestire correttamente l'inverter.
Secondo me, per un programmatore di PLC, quando hai imparato a programmare il PLC sei a metà strada.

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2 ore fa, batta ha scritto:

Secondo me, per un programmatore di PLC, quando hai imparato a programmare il PLC sei a metà strada.

Diciamo che prima in genere si può imparare a avere dimestichezza con con il cablaggio dei quadri e la sua preogettazione e poi si può anche passare alla programmazione dei PLC, c'è chi passa direttamente alla programmazione PLC e poi in sede di collaudo non sa nemmeno come si parametrizza un inverter, diciamo che prima è meglio se si fa un po' di esperienza pratica e poi si passa alla programmazione

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Dipende da cosa vuoi fare.

Nel mio caso io conoscevo bene i processi da automatizzare perché ci sono nato in mezzo, ho studiato elettronica e mettendo insieme tutto riesco ad avere una visione a 360 gradi.

Conosco programmatori che sono solo capaci di scrivere il programma se gli si dà il programma scritto su carta, loro di limitano a tradurre i comandi. Quando devono fare modifiche non vengono fuori.

Se devi fare anche la messa in marcia allora devi conoscere tutto, altrimenti la prima cosa che dicono è che non funziona il se non che i tubi dell'aria sono piccoli o cose di questo genere.

Buona fortuna

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Io mi reputo fortunato, dopo la scuola, ho lavorato per un buon periodo in manutenzione, questo mi ha dato un'esperienza su come affrontare i problemi, conoscenza e visione di impianto  e problem resolver, che sicuramente ancora adesso metto nei miei lavori.

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4 ore fa, acquaman ha scritto:

Io mi reputo fortunato, dopo la scuola, ho lavorato per un buon periodo in manutenzione, questo mi ha dato un'esperienza su come affrontare i problemi, conoscenza e visione di impianto  e problem resolver, che sicuramente ancora adesso metto nei miei lavori.

come non quotare, l'esperienza conta eccome se conta

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17 ore fa, max.bocca ha scritto:

Conosco programmatori che sono solo capaci di scrivere il programma se gli si dà il programma scritto su carta, loro di limitano a tradurre i comandi.

Sono anche comodi alcuni quelli! DI solito come dipendenti. Non si fanno troppe domande, gli dai una imboccata e scrivono a testa bassa, magari le parti più noiose senza lamentarsi. Non significa che non valgano nulla, semplicemente sono più adatti ad una mansione piuttosto che un'altra. Non devono per forza essere tutti analisti.

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