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scelta del tipo di tubo flessibile e spessore cavi per linea elettrica dorsale


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Buongiorno, sto progettando un rifacimento di un impianto elettrico di tipo civile e sto prevedendo dal quadro generale una linea dorsale per le prese ed un'altra per le luci, a loro volta divise per ogni stanza delle 11 stanze/ambienti quindi per un totale di 22 interruttori magnetotermici differenziali;

All'inizio di ogni stanza in prossimità della porta di ingresso ho previsto una scatola di derivazione di arrivo dal quadro generale;  I cavi della linea dorsale principale cioè quella che va dal quadro principale alle scatole di derivazione sono stati previsti da 2,5mm sia per le luci che per le prese mentre i cavi che vanno dalle scatole di derivazione all’interno delle stanze alle scatole frutto etc sono da 2,5mm per le prese e 1,5mm per le luci;

La mia incertezza è con quanti tubi e di che spessore devo collegare il quadro generale con le scatole di derivazione poste ad inizio di ogni stanza?

Sono indeciso se mettere 2 o 3 tubi flessibili da 16mm oppure 2 o 3 tubi da 20mm;

Posso mettere un unico cavo di messa a terra con un unico tubo flessibile, che parte dal quadro generale e unisca tutte le scatole di derivazione (di inizio stanze) sia per le luci che per le prese? Se si di che spessore il tubo e di che spessore il cavo?  

 

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1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

per un totale di 22 interruttori magnetotermici differenziali;

Dove sono collocati? Perché non chiaro se:

hai due dorsali (prese e luce) in partenza dal quadro e in ogni stanza i 2 mangetotermici;

oppure hai i 22 magnetotermici nel quadro di distribuzione e in questo caso non hai 2 dorsali ma 22 linee (due per ogni locale) in partenza dal quadro.

Perché tu giustamente ti chiedi

2 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

...con quanti tubi e di che spessore devo collegare il quadro generale con le scatole di derivazione poste ad inizio di ogni stanza?

ma la quantità e il diametro dei tubi dipende dalla quantità e sezione dei conduttori che ci devono passare. Finché non si sa questo nulla ti si può suggerire.

 

2 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

Posso mettere un unico cavo di messa a terra con un unico tubo flessibile, che parte dal quadro generale e unisca tutte le scatole di derivazione (di inizio stanze) sia per le luci che per le prese? Se si di che spessore il tubo e di che spessore il cavo?  

Certo che puoi. Anzi avrebbe poco senso posare un PE per ogni linea in partenza dal quadro perché alla fine tutti i PE presenti dovrebbero essere comunque collegati insieme.

Inoltre in un impianto domestico non c'è ragione perché il PE debba correre in un proprio tubo corrugato.

Infine la sezione del PE deve essere non inferiore alla sezione della linea che protegge.

Quindi Il PE dorsale che va dal quadro alla cassetta di derivazione avrà almeno la medesima sezione della linea più grossa che fa il medesimo percorso.

Il PE terminale che dalla cassetta va alla presa alimentata tramite conduttori da 2,5 mm2 sarà almeno da 2,5 mm2.

Il PE terminale che va al punto luce alimentato con fili da 1,5 sarà almeno da 1,5.

 

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Le linee dorsali le devo fare io adesso, e dal quadro generale ho pensto di creare due lineee dorsali una per le prese cavi 2,5mm l'altra per le luci cavi 2,5mm.

Così facendo vorrei creare linee indipendenti cioè tubi per conto loro che vanno dalla cassetta del quadro generale alla cassetta di derivazione di ogni stanza, quindi se sono 11 stanze dovrei fare 11 lineee dorsali per le prese e 11 linee dorsali per le luci ovvero 11 magnetotemrici per le prese e 11 magnetotermici per le prese, tutti cavi da 2,5mm; quindi quanti tubi dovrei mettere e di che spessore sono indeciso dal sceglere tra 2 o 3 tubi da 16mm o 2 o 3 tubi da 20mm o altro. il cavo di Terra pure da 2,5 vorrei passarlo in un apposio tubo in modo che stia isolato per fatti suoi.. .

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Tu parli di due linee dorsali separate per prese e luce.

Contemporaneamente parli di 22 linee dorsali distinte per prese e luce di ogni locale.

Allora dobbiamo prima fare a capirci. come dicono a Roma ;).

Linea dorsale è quella che parte al quadro di distribuzione e percorre l'appartamento per collegarsi alle varie linee periferiche tramite giunzioni nelle cassette di derivazione.

Una linea che parte dal quadro e arriva direttamente nel locale che deve servire non è una dorsale. È una linea punto e basta, normalmente la chiamiamo linea dedicata solo per distinguerla da quelle che derivano dalla dorsale. Nel tuo caso è una distinzione superflua visto che nel tuo progetto non ci sono linee dorsali.

Detto questo, a proposito del numero e diametro dei tubi posso solo darti qualche indicazione dettata dalla mia esperienza personale.

In un tubo da 20mm non ci faccio passare più di 8 conduttori da 1,5 quadri oppure 5 da 2.5 oppure 3 da 4.

In un tubo da 25 al massimo 14 x 1,5 o 8 x 2,5 o 5 x4

se nel tubo devono passare conduttori di sezioni diverse ci si regola cercando di mantenere più o meno lo stesso ingombro.

Se vuoi un riferimento normativo, secondo la 64-8, il diametro del cerchio circoscritto al fascio di conduttori non deve superare i 2/3 del diametro del tubo.

 

Modificato: da hfdax
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🤓Dunque, cerco di riassumere il progetto, innanzitutto chiarisco che la linea montante è quella che dal contatore arriva al quadro generale dell'appartamento (cavi 4mm), la linea dorsale è quella che unisce il quadro appartamento con le scatole di derivazione poi ci sono le diramazioni;

Il progetto l’ho così impostato:

Partendo dal quadro appartamento posto nell’ingresso ho previsto una scatola di derivazione posta al centro di ogni porta (bussola) di ingresso alle singole stanze/bagni/etc quindi 11 scatole di derivazione;

Come dicevo avendo previsto una linea dorsale (principale) separata per le luci e un’altra dorsale (principale) per le prese, dal quadro appartamento prevedo un collegamento separato  per ogni scatola di derivazione che ho detto prima sono 11 perché le stanze sono 11;

Questo collegamento siccome deve prevedere una linea dorsale  dedicata alle prese e un’altra dorsale dedicata alle luci( protette tutte da magnetotermici installati nel quadro appartamento), ritengo dovrebbero avere un tubo flessibile per ogni linea, ad esempio un tubo min. da 16mm per la linea dorsale prese (con n.2 fili da 2,5mm) e un altro tubo flessibile da 16 mm per la linea dorsale luci (n.2 fili da 2,5mm), quindi n.2 tubi per ogni scatola di derivazione ( che sono 11 scatole) che collegano appunto come già detto le scatole con il quadro appartamento; facendo due conti, 11X2 = 22 quindi sono 22 magnetotermici per minimo 22 tubi flessibili (almeno di spessore 16mm) che in coppia di due uniscono le scatole con il quadro; poi come chiarito già, prevedo un solo tubo flessibile (pure spessore da 16mm) che unisce quadro appartamento e tutte le n.11 scatole per la T con cavo da 2,5mm;

Poi dalle n.11 scatole di derivazione poste agli ingressi delle n.11 stanze proseguo all’interno delle stanze con la linea dedicata alle stanze (da me denominata nel progetto linea dorsale secondaria) la quale è sempre sdoppiata una per le prese con cavi da 2,5mm e un’altra per le luci con cavi da 1,5mm;

Preciso che la linea dorsale principale e quella dorsale secondaria si sviluppano orizzontalmente e ad un altezza dal pavimento di circa 210cm;

In ciascuna stanza, dalle rispettive linee dedicate e/o linee dorsale secondaria, prevedo le diramazioni alle opportune ulteriori scatole o cassette di derivazione dalle quali poi si andrà a servire le luci le prese ovvero i frutti;

 🤓

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54 minuti fa, Lollo2019 ha scritto:

🤓Dunque, cerco di riassumere il progetto, innanzitutto chiarisco che la linea montante è quella che dal contatore arriva al quadro generale dell'appartamento (cavi 4mm), la linea dorsale è quella che unisce il quadro appartamento con le scatole di derivazione poi ci sono le diramazioni;

Il progetto l’ho così impostato:

Partendo dal quadro appartamento posto nell’ingresso ho previsto una scatola di derivazione posta al centro di ogni porta (bussola) di ingresso alle singole stanze/bagni/etc quindi 11 scatole di derivazione;

Come dicevo avendo previsto una linea dorsale (principale) separata per le luci e un’altra dorsale (principale) per le prese, dal quadro appartamento prevedo un collegamento separato  per ogni scatola di derivazione che ho detto prima sono 11 perché le stanze sono 11;

Questo collegamento siccome deve prevedere una linea dorsale  dedicata alle prese e un’altra dorsale dedicata alle luci( protette tutte da magnetotermici installati nel quadro appartamento), ritengo dovrebbero avere un tubo flessibile per ogni linea, ad esempio un tubo min. da 16mm per la linea dorsale prese (con n.2 fili da 2,5mm) e un altro tubo flessibile da 16 mm per la linea dorsale luci (n.2 fili da 2,5mm), quindi n.2 tubi per ogni scatola di derivazione ( che sono 11 scatole) che collegano appunto come già detto le scatole con il quadro appartamento; facendo due conti, 11X2 = 22 quindi sono 22 magnetotermici per minimo 22 tubi flessibili (almeno di spessore 16mm) che in coppia di due uniscono le scatole con il quadro; poi come chiarito già, prevedo un solo tubo flessibile (pure spessore da 16mm) che unisce quadro appartamento e tutte le n.11 scatole per la T con cavo da 2,5mm;

Poi dalle n.11 scatole di derivazione poste agli ingressi delle n.11 stanze proseguo all’interno delle stanze con la linea dedicata alle stanze (da me denominata nel progetto linea dorsale secondaria) la quale è sempre sdoppiata una per le prese con cavi da 2,5mm e un’altra per le luci con cavi da 1,5mm;

Preciso che la linea dorsale principale e quella dorsale secondaria si sviluppano orizzontalmente e ad un altezza dal pavimento di circa 210cm;

In ciascuna stanza, dalle rispettive linee dedicate e/o linee dorsale secondaria, prevedo le diramazioni alle opportune ulteriori scatole o cassette di derivazione dalle quali poi si andrà a servire le luci le prese ovvero i frutti;

 🤓

Domanda a monte di tutto: perchè proteggere singolarmente la linea luce e la linea prese di ogni stanza?!

Fai una suddivisione esterno, giorno, notte ed utilizza le linee dedicate per i circuiti che veramente necessitano (caldaie, pdc, vmc, condizionatori, elettrodomestici, ecc ecc).

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La protezione singola per luci e prese per ogni stanza viene così progettata, per una serie di motivi,

il primo è che si è previsto di installare interruttori magnetotermici differenziali interconnessi e quindi faranno rapporto al server sullo stato dell’impianto interruzioni di corrente caduta a massa etc,

il secondo motivo legato al primo è che nella abitazione viene previsto un server nel quale convoglieranno (quasi) tutti gli impianti, ovvero l’impianto elettrico come ho detto prima, la linea del fotovoltaico, la linea degli accumulatori, la linea rete ethernet, la linea tv., la linea SAT, linea TEL, la linea VDS/Allarme, la linea videocitofono, ed anche le linee di almeno 10 comandi a distanza o in remoto quali cancello scorrevole cancello piccolo luci esterne, portone scala di ingresso portone appartamento ed altro..

la caldaia avrà un quadro alternativo alimentato sempre dal quadro generale

gli elettrodomestici verranno alimentati dalle prese protette per singola stanza come tutto il resto e per questo, per quelli che saranno predisposti sarà previsto anche il collegamento in rete, esempio il frigo interconnesso, il ventilconvettore interconnesso con gestione da remoto, il piano cottura elettrico interconnesso, etc etc etc.

Quindi tornando alla mia domanda iniziale, resto indeciso sul usare per i collegamenti tra il quadro generale appartamento e le scatole di derivazione che ho meglio precisato nei messaggi precedenti, n.2 o più tubi  da 16mm o superiore per la linea prese e n.2  o più tubi da 16mm o superiori per la linea luci;

Sintetizzando, quindi, almeno dal quadro generale (a 32 moduli) dovranno partire almeno n.22 tubi (11 per le prese cavi 2,5mm e 11 per le luci cavi 2,5mm che andranno alle relative 11 scatole di derivazione delle 11 stanze) poi n.1 tubo da almeno 16mm cavo 2,5mm per la linea T;  n.1 tubo da almeno 25mm o n.2 tubi per la linea che va al quadro alternativo nel locale caldaie in quest’ultima vi sarà anche la linea del fotovoltaico (circa 10Kw);

Penso che in un tubo da16mm ci vadano bene n.2 cavi da 2,5mm Neutro e Positivo?????

Si potrebbe anche mettere un solo tubo da almeno 20mm e metterci dentro n.4 cavi da 2,5mm??? Cioè sia la linea delle prese che delle luci per singola stanza messa in un unico tubo? Non potrebbero crearsi interferenze tra loro????

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Dimenticavo che anche il quadro da 36 moduli 32 non esiste  mi sembra sottodimensionato ,basta un alimentatore del citofono o di qualche led per occupare spazio ,poi deve disperdere calore e non può essere interamente occupato.esistono appositi programmi per il calcolo.

 

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Concordo con elettromega, Un quadro del genere, come minimo lo farei da 54 moduli ma potendo anche 72.

Anche ipotizzando di usare magnetotermici 1P+N da un modulo (che non è certo la scelta migliore) ai 22 moduli dovresti aggiungere:

2 moduli per un interruttore generale quadro;

4 moduli per almeno due (ma due è proprio il minimo) differenziali,

4 moduli minimo per l'alimentatore videocitofono, ma anche 7 per certi modelli.

1 moduli per magnetotermico caldaia

1 moduli per magnetotermico circuiti esterni esterna (cancello elettrico, luci esterne ecc)

1 modulo per magnetotermico centrale allarme

siamo già ad un totale minimo tra i 33 e i 36 moduli ma come già accennato:

1 ora fa, elettromega ha scritto:

deve disperdere calore e non può essere interamente occupato

 

Poi in un impianto del genere non ci metti un climatizzatore, almeno come predisposizione? Se si, 1 modulo per ogni macchina.

Per quanto riguarda i tubi ti ho già risposto.

Per quanto riguarda le interferenze tra due linee adiacenti si, può anche succedere, ma finora a quanto ho visto in ambito domestico gli unici dispositivi che ne possono risentire in modo apprezzabile sono le lampade a led ma ci sono metodi molto più pratici ed economici per ovviare che non separare ogni singola linea. Che poi è tutto da vedere nella pratica se far correre due linee in due tubi separati ma affiancati sia sufficiente per annullare tali interferenze.

 

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Il tubo da 16mm è il minimo previsto e ancora presente nel tariffario ed era per ridurre al minimo l'ingombro dei tubi visto che sono 22 tubi solo per le linee elettriche delle stanze, quindi tu stai dicendo che dovrei usare il tubo da 20mm per passarci dentro i due cavi da 2,5mm?? 

riguardo al quadro sempre in riferimetno al tariffario io trovo questo :

Quadri modulari da incasso Quadro modulare da incasso con pannello e portello verniciati con resine epossidiche, equipaggiato con guida DIN 35, grado di protezione IP 30, chiusura del portello con cristallo mediante serratura a chiave, conforme alle norme CEI, 36 moduli 340x590x90 mm

 

Se pensi che non vada bene puoi proporre in riferimento sempre al tariffario quale quadro mettere??

 

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Preciso per hfdax che per la caldaia è previsto un altro quadro alternativo nel locale caldaie da 12 moduli.

Sono previsti ventilconvettori caldo/freddo e per ognuno di essi è prevista una presa Shuko sempre alimentata dalla linea prese e alla singola presa shuko è previsto un interruttore bipolare nella scatola frutto;

Per quanto riguarda il doppio tubo o unico tubo che collega quadro appartamento e scatole (inizio) stanze, è proprio questo il quesito che mi ponevo, quindi dici che potrei tranquillamente mettere in un unico tubo da 20mm o 25 mm i 4 fili da 2,5mm cioè 2 per le prese e 2 per le luci??

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7 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

Preciso per hfdax che per la caldaia è previsto un altro quadro alternativo nel locale caldaie da 12 moduli.

Si ma ho pensato che la linea che alimenta quel quadro parta dal quadro di cui stiamo parlando, se è così deve avere un interruttore. Ma forse mi sbaglio e il quadro caldaia è alimentato direttamente dal contatore.

 

7 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

Per quanto riguarda il doppio tubo o unico tubo che collega quadro appartamento e scatole (inizio) stanze, è proprio questo il quesito che mi ponevo, quindi dici che potrei tranquillamente mettere in un unico tubo da 20mm o 25 mm i 4 fili da 2,5mm cioè 2 per le prese e 2 per le luci??

senz'altro.

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Si, hai pensato bene, cioè la linea montante arriva al quadro appartamento e poi da qui partono le 11 doppie linee per le 11 stanze (prese e luci) e poi parte la linea per il quadro del locale caldaie, nel quadro caldaie ho previsto un interruttore generale e poi almeno 4 o 5 magnetotermici differenziali. uno per la caldiaia un altro per il sistema trattamento acque, un altro ancora per l’allarme/VDS, un altro per il fotovoltaico, un altro per la colonnina autoricarica e altri servizi eventuali;

in base al tuo consiglio (di hfdax) (in un tubo da 20mm andrebbero bene 4 cavi da 2,5mm)

quindi:

per il quadro appartamento (situato nell’ingresso) utilizzo un quadro da 54 moduli o 72?

 per le doppie linee prese e luci delle 11 stanze utilizzo un tubo da 20mm con i 4 cavi da 2,5mm

per la linea di T utilizzo un unico tubo da 16mm?? con 1 cavo da 2,5mm

per il quadro locale caldaie (situato nella parte opposta dell’ingresso) utilizzo un quadro da 12 o 36 moduli?

quindi se come ho detto sopra nel quadro locale caldaie metto un interruttore generale e poi i magnetotermici differenziali, questo quadro devo ulteriormente proteggerlo (con un altro interruttore generale nel quadro generale dell’appartamento???

 

 

 

 

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Sei il progettista od il committente?

Te lo chiedo perchè il 99% delle soluzioni di cui parli hanno poco senso tecnico ed ancor meno funzionale.

Anche se predisponi degli interruttori automatici di protezione con bus dati di segnalazione (modbus, knx e via discorrendo) non vuol dire che devi proteggere ogni singola stanza in maniera indipendente, per poi usare dei semplici sezionatori da serie civile per interrompere l'alimentazione ad un elettrodomestico sempre collegato.

Molto meglio una suddivisione di linee in base agli utilizzatori, una suddivisione per quanto riguarda la forza motrice o servizio o prese generiche (dir si voglia) per macro zone e non per singole stanze.

La paura è che un cortocircuito od una dispersione di un faretto bagno (ipotizzando un LED a 12VDC) possa in qualche modo creare un'assenza luce negli altri ambienti in parallelo con il primo?!

Mi sembra un progetto un po' campato in aria.

Comunque per quanto riguarda le tubazioni 20 e fine.

Il problema dei fenomeni di induzione in un corrugato da 20 con 4 conduttori attivi da 2.5mm2 non è da calcolare.

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Sono il progettista:

Tu "ttthh” sei un tecnico progettista o un elettricista?

Riguardo alla funzionalità, ti preciso che così facendo cioè controllando ogni stanza con linee luce e linea prese, il tutto interconnesso con il server con i magnetotermici come parlavo nei messaggi precedenti e quindi anche con l'impianto di videosorveglianza e allarme ed anche con l'impianto anti-incendio, si ha la possibilità sia in sito ma anche in remoto di spegnere o accendere le singole stanze ovvero di togliere o alimentare le singole stanze, ciò è necessario anche per quanto riguarda un ipotesi di incendio, nel quale la centralina intelligente con opportuno software valuterà dove togliere la corrente, esempio se scoppia l’incendio solo nella sala cucina, toglierà la corrente solo nella sala cucina etc.. lasciando la corrente nelle altre stanze nelle quali può essere necessario un intervento di emergenza e quindi necessitando della corrente elettrica, ulteriore esempio se l’incendio scoppia di notte non resta al buio tutta la cassa ma solo la stanza o le stance dove l’incendio si verifica,,

altro esempio può essere nel caso di tentativo di furto, la casa può essere isolata in parte, tipo nelle stanze dove viene rilevata la presenza di ladri viene tolta la corrente o viceversa viene attivata la corrente dove vi è rilevamento di presenza per poter effettuare le dovute riprese con le telecamere per identificare gli intrusi; ad ogni elettrodomestico o punto di presa per elettrodomestici viene previsto insieme al punto presa Shuko  con interruttore bipolare, un punto rete, per permettere, laddove l’elettrodomestico abbia la possibilità di essere interconnesso, di essere gestito in rete e quindi anche in remote, esempio azionare o spegnere la lavatrice mentre si è a lavoro o fuori casa, o lasciare la pentola con il minestrone già preparato sul piano cottura (elettrico) e accendere la piastra quando si parte dal lavoro per risparmiare tempo e trovare già pronto etc etc etc etc

E chiaro che “ttthhh” ha la politica (che era utilizzata molto quando internet non era cosi avanzato) delle linee in base agli utilizzatori, ognuno ha la propria veduta, francamente questo tipo di suddivisione degli impianti non la ritengo appropriata in prospettiva delle nuove case tecnologiche interconnesse e green;

Anche l’ipotesi del faretto in corto nel bagno è un ipotesi che viene gestita lasciando al buio solo il bagno adottando la mia impostazione progettuale;

Il progetto è già in fase di esecuzione tracce e non campato in aria;

Infine torno al mio quesito iniziale, sto valutando una volta finito le tracce, se far mettere 2 tubi da 16mm o 1 tubo da 20mm, visto che sia “hfdax” che “ttthhh” dicono che 4 fili da 2,5mm cioè un positivo e un neutro per le prese e un positivo e un neutro per le luci vanno bene messi in un unico tubo da 20mm;

Nei precedenti messaggi “elettromega” affermava che non si usano più i tubi da 16mm ma forse intendeva per scelta della gran parte degli elettricisti, non che questo spessore non si possa usare;

Rimarco la possibilità di usare i tubi da 16mm, perché fatte le tracce per la linea elettrica e scelto i tubi (probabile scelgo il 20mm come da voi consigliato), poi restano le altre linee:

linea TV/SAT che metto un tubo da 20mm?? non basta quello da 16mm?

linea RETE pure penso basti un tubo da 16mm o devo mettere anche per la linea rete un tubo da 20mm?

linea allarme e videosorveglianza ALL/VDS  anche qui penso basti un tubo da 16mm   

linea videocitofono  pure penso sia sufficiente un tubo da 16mm

linea TEL in un tubo da 16mm

linea impianto HI-FI

Oppure allo stesso modo come per le linee prese e luci, dovrei accomunarne alcune, ma torno al mio dubbio sulla possibilità che i cavi (tra l’altro di diversa funzione) possano darsi “fastidio” tra loro e quindi non so quali e se posso accomunarli, avete proposte?

esempio potrei accomunare linea TV/SAT con linea rete in un unico tubo da 20 o 25mm ma siamo sicuri che in particolare il cavo per il segnale satellitare non disturbi o non sia disturbato dal cavo per il segnare di rete?

Avrei una ipotesi sempre che per tipologia di impianto i cavi non si diano “fastidio” tra loro:

tubo comune per impianto di  VDS/TEL/RETE tubo da 25mm

tubo comune per impianto di TV/SAT/HI-FI tubo da 25mm

 

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
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51 minuti fa, Lollo2019 ha scritto:

Sono il progettista:

 

Tu "ttthh” sei un tecnico progettista o un elettricista?

 

Riguardo alla funzionalità, ti preciso che così facendo cioè controllando ogni stanza con linee luce e linea prese, il tutto interconnesso con il server con i magnetotermici come parlavo nei messaggi precedenti e quindi anche con l'impianto di videosorveglianza e allarme ed anche con l'impianto anti-incendio, si ha la possibilità sia in sito ma anche in remoto di spegnere o accendere le singole stanze ovvero di togliere o alimentare le singole stanze, ciò è necessario anche per quanto riguarda un ipotesi di incendio, nel quale la centralina intelligente con opportuno software valuterà dove togliere la corrente, esempio se scoppia l’incendio solo nella sala cucina, toglierà la corrente solo nella sala cucina etc.. lasciando la corrente nelle altre stanze nelle quali può essere necessario un intervento di emergenza e quindi necessitando della corrente elettrica, ulteriore esempio se l’incendio scoppia di notte non resta al buio tutta la cassa ma solo la stanza o le stance dove l’incendio si verifica,,

 

altro esempio può essere nel caso di tentativo di furto, la casa può essere isolata in parte, tipo nelle stanze dove viene rilevata la presenza di ladri viene tolta la corrente o viceversa viene attivata la corrente dove vi è rilevamento di presenza per poter effettuare le dovute riprese con le telecamere per identificare gli intrusi;

 

ad ogni elettrodomestico o punto di presa per elettrodomestici viene previsto insieme al punto presa Shuko  con interruttore bipolare, un punto rete, per permettere, laddove l’elettrodomestico abbia la possibilità di essere interconnesso, di essere gestito in rete e quindi anche in remote, esempio azionare o spegnere la lavatrice mentre si è a lavoro o fuori casa, o lasciare la pentola con il minestrone già preparato sul piano cottura (elettrico) e accendere la piastra quando si parte dal lavoro per risparmiare tempo e trovare già pronto etc etc etc etc

 

E chiaro che “ttthhh” ha la politica (che era utilizzata molto quando internet non era cosi avanzato) delle linee in base agli utilizzatori, ognuno ha la propria veduta, francamente questo tipo di suddivisione degli impianti non la ritengo appropriata in prospettiva delle nuove case tecnologiche interconnesse e green;

 

Anche l’ipotesi del faretto in corto nel bagno è un ipotesi che viene gestita lasciando al buio solo il bagno adottando la mia impostazione progettuale;

 

Il progetto è già in fase di esecuzione tracce e non campato in aria;

 

Infine torno al mio quesito iniziale, sto valutando una volta finito le tracce, se far mettere 2 tubi da 16mm o 1 tubo da 20mm, visto che sia “hfdax” che “ttthhh” dicono che 4 fili da 2,5mm cioè un positivo e un neutro per le prese e un positivo e un neutro per le luci vanno bene messi in un unico tubo da 20mm;

 

Nei precedenti messaggi “elettromega” affermava che non si usano più i tubi da 16mm ma forse intendeva per scelta della gran parte degli elettricisti, non che questo spessore non si possa usare;

 

Rimarco la possibilità di usare i tubi da 16mm, perché fatte le tracce per la linea elettrica e scelto i tubi (probabile scelgo il 20mm come da voi consigliato), poi restano le altre linee:

 

linea TV/SAT che metto un tubo da 20mm?? non basta quello da 16mm?

 

linea RETE pure penso basti un tubo da 16mm o devo mettere anche per la linea rete un tubo da 20mm?

 

linea allarme e videosorveglianza ALL/VDS  anche qui penso basti un tubo da 16mm   

 

linea videocitofono  pure penso sia sufficiente un tubo da 16mm

linea TEL in un tubo da 16mm

linea impianto HI-FI

Oppure allo stesso modo come per le linee prese e luci, dovrei accomunarne alcune, ma torno al mio dubbio sulla possibilità che i cavi (tra l’altro di diversa funzione) possano darsi “fastidio” tra loro e quindi non so quali e se posso accomunarli, avete proposte?

esempio potrei accomunare linea TV/SAT con linea rete in un unico tubo da 20 o 25mm ma siamo sicuri che in particolare il cavo per il segnale satellitare non disturbi o non sia disturbato dal cavo per il segnare di rete?

Avrei una ipotesi sempre che per tipologia di impianto i cavi non si diano “fastidio” tra loro:

tubo comune per impianto di  VDS/TEL/RETE tubo da 25mm

tubo comune per impianto di TV/SAT/HI-FI tubo da 25mm

 

 

 

Sono un progettista elettronico, anche se ormai da anni mi occupo di system integration.

Te l'ho chiesto perchè mi pare strano che un progettista non riesca a dimensionare delle tubazioni per 5/6 cavi da 2.5 mm2.

In più il discorso della selettività in caso di incendio - permettimi - non ha alcun senso; nel caso di incendio infatti sarebbe opportuno sezionare l'intero impianto elettrico eccetto i sistemi atti alla segnalazione ed alla gestione del rischio, il tutto condito con i rispettivi soccorritori.

Insomma soluzioni che non si ottengono di certo con un magnetotermico per luci stanza ed uno per prese generiche.

Per di più non scambiamo i sistemi di protezione con quelli di sezionamento e controllo: contattori e relè, con aggiunta di PLC, permettono un sezionamento locale e remoto capillare.

In più il discorso server mi pare molto riduttivo: stiamo parlando di un supervisor?

Le integrazioni tra i vari sistemi in che modo vengono effettuate?

Le interconnessioni utilizzano bus seriali, dry contacts, rete o cos'altro?

Scusami se *insisto* ma molte volte parlando di un problema si affina il progetto intero.

Modificato: da ttthhh
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1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

positivo e un neutro per le prese e un positivo e un neutro per le luci

positivo e negativo (+, -) in regime di corrente continua; neutro e fasi (N, L1, L2, L3) in regime di corrente alternata.

1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

linea TV/SAT che metto un tubo da 20mm?? non basta quello da 16mm?

 

linea RETE pure penso basti un tubo da 16mm o devo mettere anche per la linea rete un tubo da 20mm?

 

linea allarme e videosorveglianza ALL/VDS  anche qui penso basti un tubo da 16mm   

 

linea videocitofono  pure penso sia sufficiente un tubo da 16mm

linea TEL in un tubo da 16mm

linea impianto HI-FI

rete, videosorveglianza e telefono faranno riferimento al medesimo cablaggio strutturato, utilizzando cavo in rame U/UTP ... SF/UTP solid, come minimo categoria 6, cioè cavi rigidi che non possono essere torsionati e fare curve troppo secche, quindi in questi casi corrugato da 25.

Considerare sempre di adottare specifico sistema di permuta realizzato attraverso patch panels e relativa messa a terra qualora si scelga l'utilizzo di un cavo schermato.

terrestre e satellitare - dipendenti dal tipo di impianto - minimo 20.

linea impianto Hi-Fi intendi linea elettrica dedicata con trasformatori di isolamento e filtri come piace tanto agli idiofili oppure corrugati per segnale e potenza? Nel primo caso 20 e passa la paura (3x 4mm2 FS17 con derivazione a stella, morsetto a serraggio indiretto e 3x 2.5mm2 alle prese che serviranno gli utilizzatori-componenti A/V), nel secondo e terzo caso dipende da che cavi di segnale vogliamo utilizzare, se linee analogiche bilanciate o sbilanciate e da quai tipi di cavi di potenza, in ogni caso 25, non di meno.

videocitofono dipende cosa utilizziamo, se ip stesso discorso per rete e TVCC, altrimenti se a bus 20.

Alla luce di queste considerazioni ti congilio di interpellare progettista, system integrator e relative maestranze.

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Beh, un progettista elettronico è una figura specifica per gli impianti elettrici, io sono un tecnico progettista generale, per cui scusami se non utilizzo i termini appropriati  ne scendo nei dettagli dei vari componenti o schemi;

Il ruolo del tecnico progettista “generale” è quello di impostare e preparare un progetto generale, come in questo caso (pure con la normativa per richiederne il superbonus), capirai bene che se dovessi soffermarmi sulla terminologia specifica per ogni componente e per ogni sezione del progetto dovrei scrivere  un romanzo sia come relazione tecnica nel progetto e sia qui nel forum;

Comunque per darti una idea della progettazione generale in questione, il progetto si divide in più sottoprogetti o sub progetti;

1)Progetto per il miglioramento antisismico (ma non ti sto a parlare/scrivere di incamiciatura cerchiatura pressoflessione etc);

2)Progetto per l’ampliamento/miglioramento e ammodernamento dell’impianto fotovoltaico e colonnina autoricarica (evito di parlare/scrivere di  inverter accumulatori policristallino  etc etc;

3)Progetto per il rifacimento dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento (evito di parlare/scrivere di valvole a 3vie, circolatori, temperatura di progetto etc etc);

4)Progetto per l’isolamento termo acustico (evito di parlare/scrivere di trasmittanza termica conduttività termica resistenza termica infissi involucro trasparente etc etc etc);

6)Progetto per il rifacimento dell’impianto elettrico/elettronico (qui cercando di sintetizzare senza scendere nei dettagli linguistici ho parlato/scritto e aperto questa discussione);

Tornando ora all’ultimo messaggio di “ttthhh”:

Non essendo un progettista elettrico ma un progettista generale, ovviamente non posso avere la padronanza nello specifico tale da rendermi sicuro nel dimensionamento dei cavi o altri dettagli;

Normalmente il progettista generale si rivolge al progettista specifico per chiarire i vari dimensionamenti, quindi al progettista elettrico (o elettricista) per l’impianto elettrico, al progettista idraulico (o impiantista idraulico) per l’impianto termoidraulico etc etc etc;

Riguardo ai cavi e tubi da utilizzare, posso solo ribadire che non è sbagliato utilizzare 2 tubi da 16mm al posto di 1 tubo da 20mm sempre che nello spessore del tubo scelto ci stiano con un dovuto margine di spazio il numero di cavi necessari;  (l’impianto o la linea funzionerebbe comunque!!!)

Se invece poi vogliamo valutare un rapporto costi e benefici, allora in quel caso è ovvio che se come ho già detto nei messaggi precedenti, 4 cavi da 2,5mm (2 per prese e 2 per luci) vanno bene in un unico tubo da 20mm AMMMENNN!!!!

Per il discorso antincendio, l’ipotesi da te avanzata è logicamente più efficace e adeguata, ma questo comporterebbe un aumento dei costi perché si dovrebbero prevedere linee alternative e indipendenti e resistenti al fuoco che (in caso di incendio) dovrebbero continuare a lavorare in completa protezione come pure i sistemi di gestione e soccorritori (prevedo solo la linea anti fuoco per l’azionamento delle valvole poste tutte nel locale caldaie, per gli idranti posti nel controsoffitto di ogni stanza);

La scelta progettuale di prevedere due magnetotermici (interconnessi) per ogni stanza (uno per luci e un altro per prese) è un mix che con costi sostenuti rende in qualche maniera gestibile e/o controllabile i vari scenari già descritti; ulteriore esempio: si parte per il mare e si dimentica una luce accesa nella stanza da letto, in quel caso via APP si staccherebbe solo il magnetotermico delle luci  di quella stanza, oppure viceversa si va via di casa e si lasciano le luci accese in tutte o alcune stanze staccando però i magnetotermici, di sera si potrebbero riaccenderle tutte o alcune anche come antifurto…  etc etc etc   

Tornando poi alla “linguistica” se vogliamo descrivere in modo articolato tutti i componenti credo che occupiamo tutta la memoria del forum (questa era una battuta!!!!)

Per server intendevo tutto il “gruppo server” cioè server (computer) , armadio rack, router, switch, HUB, quadro arrivo 20 canali relè,  scheda ethernet,  etc etc etc !!!

Certo, si cerca di non scambiare i sistemi ma si cerca anche di realizzare i lavori di un progetto, perché se vogliamo impostare un progetto secondo il 100% della teoria  esso avrà un costo di realizzazione di (numero simbolico) 100’000€ quindi il committente non lo realizzerebbe mentre se impostiamo un progetto con qualche compromesso ad un costo di realizzazione di 50’000€ probabilmente verrà realizzato;  

Quindi tornando al “gruppo server” scusami se non ti scrivo i nomi di tutti i componenti necessari (anzi per questi dovrei chiedere a te supporto!!!) per altro già in gran parte descritti sopra, ma in linea generica il progetto del “gruppo server” è così strutturato, circa 20 canali relè che comandano varie periferiche come cancello ingresso portone scala portone appartamento luci esterne, ulteriore cancello di ingresso serranda garage etc etc etc stimati tutti per un totale massimo di 20 canali, questa centralina a 20 canali relè viene connessa al server che tramite rete domestica via cavo e anche in remote e quindi tramite opportuna APP possono essere azionati … nello stesso gruppo server convoglierà anche la linea HI-FI/SAT/TV/VDS/TEL  eventualmente interconnettendola, sia per essere ascoltata/vista via rete domestica via cavo e quindi in ogni stanza (prevedendo anche la possibilità di installare una periferica per ogni stanza come interfono) e sia per essere ascoltata via APP (parlo di riproduzione di CD e o DVD etc o film o progammi TV) esempio stasera danno un bel film su un canale satellitare o anche terrestre ma non potendo essere a casa, via app lo si può vedere, oppure se suona il telefono fisso a casa, non essendoci,  si può rispondere al telefono in remote via internet,  gestire poi anche le mob cam sia con la loro app specifica ma anche tramite la rete domestica etc etc etc

Insomma cercando di non scambiare i sistemi, integrandoli tra di essi e rendendoli interconnessi ovviamente con tutti i limiti imposti dagli euri spendibili, si cerca di ottenere una casa piu o meno 5.0!!!

 

 

 

 

 

 

 

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Scusami per positivo e neutro volevo intenere fase e neutro corrente alternata monofase!!

quindi riepilogando premesso che per i cavi si valuterà in una seconda fase ma per poter utilizzare tutte le opzioni tipologie cavi dovrei utlilizzare:

tubo corrugato comune per impianto di  VDS/TEL/RETE tubo da 25mm

tubo corrugato comune per TV/SAT da 20mm

tubo corrugato dedicato a impianto HI-Fi da 25mm

tubo corrugato dedicato per videocitofono 25mm

 

 

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11 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

per il quadro appartamento (situato nell’ingresso) utilizzo un quadro da 54 moduli o 72

Dipende anche dallo spazio disponibile. Il 72 è bello grosso. Io, potendo, userei un 72 e con magnetotermici a un modulo per polo invece dei compatti, praticamente obbligatori in un 54.

 

11 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

se come ho detto sopra nel quadro locale caldaie metto un interruttore generale e poi i magnetotermici differenziali, questo quadro devo ulteriormente proteggerlo (con un altro interruttore generale nel quadro generale dell’appartamento???

Non è obbligatorio. Il fatto è che è la linea in uscita che va protetta da sovraccarico e corto circuito. Per la protezione da sovraccarico il magnetotermico può trovarsi sia all'inizio sia alla fine della linea. Mentre per il corto circuito deve trovarsi per forza all'inizio. A questo punto vale la pena metterlo all'inizio.

L'interruttore generale del quadro è obbligatorio non solo per proteggere il quadro ma (anzi soprattutto) per permettere di togliere tensione al quadro stesso in caso si debba metterci mano, e per questa funzione non serve un magnetotermico, basta un semplice interruttore non automatico /sezionatore.

Quindi nel tuo caso potresti anche usare un magnetotermico come generale quadro che proteggerebbe anche la linea in arrivo dal sovraccarico. La protezione da corto sarebbe demandata al primo magnetotermico a monte di quella linea che ovviamente sarebbe o il generale del quadro principale (da cui la linea parte) o addirittura quello posto ancora più a monte (sotto il contatore). In queste condizioni saresti a posto ai fini delle protezioni ma un corto circuito su quella linea metterebbe fuori tensione l'intero impianto. Con un magnetotermico a monte della linea in caso di corto circuito sulla stessa non avresti comunque la garanzia che scatti solo lui ma una buona probabilità si, soprattutto se non fosse un corto molto forte.

Io comunque ho sempre evitato di mettere le protezioni da sovraccarico alla fine della linea, anche se la norma lo consente, le ho sempre messe all'inizio perché lo ritengo più sensato e più efficace.

 

Inoltre, per completezza,a proposito dei corrugati aggiungo che la scelta del diametro dipende anche dalla lunghezza della tratta e dalla quantità di curve. A parità di questi ultimi due fattori è più facile infilare in un tubo più largo. Mi è capitato di infilare una terna del 2.5 in un tubo da 25 solo perché faceva un bel po di curve e con un 20 avrei dovuto inveire in cinese, magari senza riuscire nell'impresa.

 

2 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

La scelta progettuale di prevedere due magnetotermici (interconnessi) per ogni stanza (uno per luci e un altro per prese) ...

Cosa intendi esattamente con interconnessi?

 

2 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

è un mix che con costi sostenuti rende in qualche maniera gestibile e/o controllabile i vari scenari già descritti; ulteriore esempio: si parte per il mare e si dimentica una luce accesa nella stanza da letto, in quel caso via APP si staccherebbe solo il magnetotermico delle luci  di quella stanza, oppure viceversa si va via di casa e si lasciano le luci accese in tutte o alcune stanze staccando però i magnetotermici, di sera si potrebbero riaccenderle tutte o alcune anche come antifurto…  etc etc etc   

Guarda che il comando remoto sui magnetotermici di questo tipo non è possibile. I magnetotermici possono aprire tramite comando remoto con opportuni accessori ( ma scordati di farlo con i compatti) ma non possono chiudere. Almeno che sappia io. È una possibilità riservata agli scatolati industriali che possono avere un comando motorizzato. Se vuoi poter "accendere e spegnere" le tue linee da remoto devi ricorrere a relè o contattori.

 

Infine per quanto riguarda la coesistenza di linee di segnale (TV, ethernet, telefono, videosorveglianza, antifurto, comandi remoti ecc) negli stessi tubi non c'è alcun impedimento. Le correnti in gioco in questi conduttori sono talmente basse che l'induzione reciproca è praticamente inesistente.

L'unico segnale che conviene tener separato in un proprio tubo è l'audio di potenza che alimenta le casse passive ma va tenuto lontano dalle linee di potenza più che da quelle di segnale.

 

 

 

Modificato: da hfdax
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il solitario che intendi per potenza contrattuale?

riepilogando:

dal quadro contatore mettere un ulteriore interruttore differenziale puro per la linea montante che va al quadro appartamento?

interruttore generale differenziale puro nel quadro appartamento

interruttore differenziale puro nel quadro appartamento per il quadro locale caldaie

quadro appartamento 72 moduli

con a partire da n.22 magnetotermici (eventualmente interconnessi) per polo invece dei compatti praticamente obbligatori in un 54

quadro locale caldaie da 36 moduli per linea caldaia, fotovoltaico, colonnnina autoricarica, linea n.2 mod cam, linea gruppo sistema trattamento acque, linea sensori esterni rilevamento allarme,

interruttore generale differenziale puro nel quadro locale caldaie (un di più)

con a partire da n.8 magnetotermici per polo invece dei compatti praticamente obbligatori in un 54

per interconnessi intendo questi:

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwip477B48HuAhXS8OAKHQSiDGMQFjALegQIDRAC&url=http%3A%2F%2Fwww.catalogo.bticino.it%2Fapp%2Fwebroot%2Flow_res%2F479769_479780_IDP000146IT_01__EMS_btdin_Modulo_ausiliario_CA_SD__v0.pdf&usg=AOvVaw3dOfP5K1TGSxz77iNZjOlq

Per quanto riguarda le linee di basso voltaggio TV, SAT, VDS ETC, ok non si danno fastidio però nemmeno posso mettere un unico tubo che sarebbe troppo grande anche per fare le curve strette diventerebbe più complicato e poi per tirare i cavi anche in futuro per manutenzione straordinaria etc tanti cavi in un unico tubo sarebbero più difficili da tirare almeno così penso..

quindi:

tubo corrugato comune per impianto di  VDS/TEL/RETE tubo da 25mm

tubo corrugato comune per TV/SAT da 20mm

tubo corrugato dedicato a impianto HI-Fi da 25mm

tubo corrugato dedicato per videocitofono 25mm

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Maurizio Colombi

Mi permetto di commentare qualche affermazione di questi prosaici interventi.

 

3 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

Il ruolo del tecnico progettista “generale” è quello di impostare e preparare un progetto generale, come in questo caso (pure con la normativa per richiederne il superbonus), capirai bene che se dovessi soffermarmi sulla terminologia specifica per ogni componente e per ogni sezione del progetto dovrei scrivere  un romanzo sia come relazione tecnica nel progetto

È giusto che il tuo ruolo non ti debba far soffermare su qualche specifica tecnica, non si può essere onniscienti e ci si deve fidare ciecamente dei collaboratori, ma rigorosamente uno per settore, al massimo uno per due settori... non di più. Si potrebbero scrivere e dire stupidaggini immani.

Il corrugato da 16 è praticamente in disuso da qualche decennio, lo si utilizza solo per brevissimi tratti, in ristrutturazioni particolari e dove il tubo da 20 risulterebbe al limite dello spazio. Ma solo per quelle ipotesi... e basta!

Il tubo da 20 sta seguendo le sorti del tubo da 16 e rimarrà in uso solo per limitate esigenze.

Il tubo da 25 è all'ordine del giorno. Solo per "buttare" in pratica questa tendenza, Gewiss ha rivisto il formato delle "matasse" di tubo da 25 tralasciando il vecchio standard da 50 metri, per il nuovo da 75... tanto per dirne una.

Un progettista (elettrico) che si rispetti, si limita a calcolare e proporre le linee di distribuzione, le protezioni delle stesse ed il tipo di conduttura da utilizzare. Se ne "sbatte altamente" delle dimensioni e del tipo di corrugato, non è compito suo calcolare la dimensione della traccia ed il costo del materiale. Il progetto è quello e l'importo del lavoro e del materiale sarà proporzionato al progetto stesso.

Ma poi mi accorgo che ritorni in carreggiata dicendo

3 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

Normalmente il progettista generale si rivolge al progettista specifico per chiarire i vari dimensionamenti, quindi al progettista elettrico (o elettricista) per l’impianto elettrico, al progettista idraulico (o impiantista idraulico) per l’impianto termoidraulico etc etc etc;

che mi sembra la soluzione che ho appena prospettato e che ti esula dal compito di dimensionare le tubazioni e lo "spessore" delle condutture, lavoro che dovrà essere svolto dal "subalterno" di turno.

 

In ogni modo:

stiamo lottando da ottobre con preventivazioni per questi benedetti "superbonus" e stiamo navigando a fari spenti. Ci stiamo affidando a personaggi che nascono da mezzogiorno all'una che, a loro volta si affidano a consulenti globali che pendono dall'esperienza di consulenti di parte che chiedono consulenza a... un lavoro strategico, mostruoso, infinito, fatto di carte che girano e numeri che si sovrappongono. Un lavoro basato su conti al ribasso per entrare nel benedetto importo stanziato e per ingrassare istituti di credito che non si accontentano del 10% in cinque anni. Un lavoro fatto di rincorse percentuali a chi propone il progetto più mastodontico, a chi richiede in progetto 55kW di fotovoltaico con accumulo per un condominio di 15 appartamenti, a chi propone (sempre in progetto) tre colonnine di ricarica (a due posti) in un condominio di 10 appartamenti... ma stiamo scherzando?

Se andasse in porto un quarto (ripeto, un quarto) dei preventivi che mi sono stati richiesti, avrei lavoro assicurato per tutto il 21, il 22 ed una parte del 23... se andasse in porto qualcosa, però!

 

Infine, mi permetto di osservare che, con queste affermazioni:

1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

il solitario che intendi per potenza contrattuale?

 

4 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

(evito di parlare/scrivere di  inverter accumulatori policristallino  etc etc;

 

6 ore fa, Lollo2019 ha scritto:

potrei accomunare linea TV/SAT con linea rete in un unico tubo da 20 o 25mm ma siamo sicuri che in particolare il cavo per il segnale satellitare non disturbi o non sia disturbato dal cavo per il segnare di rete?

 

Il 28/1/2021 alle 12:57 , Lollo2019 ha scritto:

Penso che in un tubo da16mm ci vadano bene n.2 cavi da 2,5mm Neutro e Positivo?????

 

perdiamo qualche punto...

IMHO

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1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

il solitario che intendi per potenza contrattuale?

La potenza in KW che il contratto di fornitura ti permette di raggiungere, oltre la quale scatta il contatore per esubero.

 

1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

dal quadro contatore mettere un ulteriore interruttore differenziale puro per la linea montante che va al quadro appartamento?

interruttore generale differenziale puro nel quadro appartamento

interruttore differenziale puro nel quadro appartamento per il quadro locale caldaie

quadro appartamento 72 moduli

con a partire da n.22 magnetotermici (eventualmente interconnessi) per polo invece dei compatti praticamente obbligatori in un 54

quadro locale caldaie da 36 moduli per linea caldaia, fotovoltaico, colonnnina autoricarica, linea n.2 mod cam, linea gruppo sistema trattamento acque, linea sensori esterni rilevamento allarme,

interruttore generale differenziale puro nel quadro locale caldaie (un di più)

con a partire da n.8 magnetotermici per polo invece dei compatti praticamente obbligatori in un 54

Cosa centrano i differenziali. Si parlava dei magnetotermici.

La protezione da sovraccarico e corto la fanno i magnetotermici. i differenziali sono un altra cosa.

La linea montante deve essere tassativamente protetta con un proprio magnetotermico.

Ogni linea in partenza da un quadro deve la protezione magnetotermica di corrente nominale (In) adeguata alla sezione del conduttore secondo i principi che ho spiegato più sopra.

Volendo un magnetotermico può anche proteggere più linee basta che la sua In sia adeguata alla linea di sezione inferiore.

Le linee (conduttori) devono avere anche la protezione differenziale solo in certi casi. In particolare i montanti spesso non ne hanno bisogno mentre quasi sempre è necessario per le linee terminali.

Anche i differenziali puri devono essere protetti in corrente tramite magnetotermici. Nella fattispecie se ho n magnetotermici a valle di un differenziale esso risulta protetto quando la somma delle In dei magnetotermici non supera la In del differenziale. Oppure se a monte del diff. ho un magnetotermico la cui In non è superiore a quella del diff. In pratica bisogna fare in modo che la massima corrente che può attraversare il Diff. non superi la sua In.

Poi nulla ti impedisce di mettere un differenziale per ogni singola linea uscente dal quadro ma non è affatto necessario. Normalmente si divide l'impianto in (2-5) porzioni ognuna con il suo differenziale.

 

1 ora fa, Lollo2019 ha scritto:

nemmeno posso mettere un unico tubo...tanti cavi in un unico tubo sarebbero più difficili da tirare almeno così penso..

Ma mica ho scritto questo. Ho scritto che non serve fare un tubo per ogni cavo ai fini delle interferenze. Tra fare un tubo per cavo e un tubo solo per tutti i cavi una via di mezzo ci sarà pure o no?

 

Edit:

Aggiungo, senza offesa, che concordo in pieno con l'ultimo post di Maurizio.

Modificato: da hfdax
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