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Motore trifase 260V


ac445ab

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Salve,

Mi chiamo Giuliano 

Ho un motore San Giorgio del 1949 che vorrei provare, sempre che sia possibile, ad utilizzare con la corrente di casa a 220V monofase, con un inverter p.e. o un condensatore. 

L’ho aperto per fare una manutenzione , a parte i quintali di polvere, mi sembra in buone condizioni. 

Vorrei un parere sulla fattibilità del progetto visto che sono poco pratico di questi argomenti. Applicherei il motore ad una vecchia sega a nastro che sto restaurando e che manca appunto del motore.

Nel caso si potesse recuperare che perdita di potenza potrei riscontrare?

Allego delle immagini:

Grazie 

 

 

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Maurizio Colombi

Senza approfondire il discorso con calcoli trigonometrici, mi permetto di sconsigliare il progetto di riutilizzo del motore in oggetto.

Stiamo parlando di un avvolgimento concepito per lavorare a stella ad una tensione trifase di 260 volt che implica di avere a disposizione tale tensione per farlo funzionare e questo è il primo ostacolo, la distribuzione trifase a quella tensione risulta essere abbandonata da diversi decenni.

Esiste la possibilità di farlo funzionare in monofase con l'ausilio di un condensatore che "ingannerebbe" il flusso magnetico sfasando le correnti e facendogli credere di essere attraversato da tre correnti correttamente (o quasi) sfasate. Con questo trucco si ottiene, però, una riduzione della potenza di circa il 30/40 % che, unita alla più bassa tensione di alimentazione, potrebbe diventare anche del 50 % e questa riduzione di potenza si farà sentire soprattutto nella fase di avviamento.

Quindi, da come la vedo io, se intendo riutilizzare il motore perchè la struttura esterna si adatta alla macchina che stai realizzando, credo che sia opportuno rivolgersi ad un buon riavvolgitore che calcolerà il nuovo avvolgimento in base alle caratteristiche di alimentazione e lo sostituirà all'esistente.

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Concordo con quanto scritto da Maurizio.

Aggiungo che è assolutamente sconsigliabile l'uso di un inverter, perchè ci sono altissime probabilità che l'isolamento di questo vecchissimo motore non regga gli elevatissimo dv/dt degli inverter moderni.

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1 ora fa, Maurizio Colombi ha scritto:

………

Esiste la possibilità di farlo funzionare in monofase con l'ausilio di un condensatore che "ingannerebbe" il flusso magnetico sfasando le correnti e facendogli credere di essere attraversato da tre correnti correttamente (o quasi) sfasate. Con questo trucco si ottiene, però, una riduzione della potenza di circa il 30/40 % che, unita alla più bassa tensione di alimentazione, potrebbe diventare anche del 50 % e questa riduzione di potenza si farà sentire soprattutto nella fase di avviamento.

Quindi, da come la vedo io, se intendo riutilizzare il motore perchè la struttura esterna si adatta alla macchina che stai realizzando, credo che sia opportuno rivolgersi ad un buon riavvolgitore che calcolerà il nuovo avvolgimento in base alle caratteristiche di alimentazione e lo sostituirà all'esistente.

Grazie Maurizio,

In effetti si adatterebbe alla macchina che sto restaurando che è degli anni ‘30-‘40 quindi più o meno siamo lì, perciò il consiglio del riavvolgimento lo prendo in considerazione.

Una prova con un condensatore costa poco e se non ha controindicazioni sull’integrità del motore magari la farei per vedere cosa riesco ad ottenere.

Che capacità dovrei utilizzare? Come si calcola? Dovrei predisporre un collegamento a triangolo?

 

1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Concordo con quanto scritto da Maurizio.

Aggiungo che è assolutamente sconsigliabile l'uso di un inverter, perchè ci sono altissime probabilità che l'isolamento di questo vecchissimo motore non regga gli elevatissimo dv/dt degli inverter moderni.

 

Grazie Livio,

Non avevo pensato all’isolamento che potrebbe essere rovinato. Ma non c’è modo di verificare con qualche misurazione la sua integrità?

Se il motore non dovesse reggere ad un inverter (220 monofase/220 trifase, giusto?) avrei comunque la possibilità del riavvolgimento, o no?

Grazie ancora e perdonate se ho detto qualche corbelleria….

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Maurizio Colombi
3 ore fa, ac445ab ha scritto:

Che capacità dovrei utilizzare?

Sempre senza rompersi il cervello con calcoli strani e valutando che ci sono in giro diverse formule per il calcolo del condensatore (e tutte danno risultati diversi, di poco, ma diversi) direi che una capacità da 50 sia piccola ed una da 70 sia esagerata.

Restando nei valori commerciali dei condensatori, personalmente me ne procurerei uno da 40, uno da 20 e due da 5 (una spesa di 30/40 euro) in modo da testare il migliore. 

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Questa è la discussione in evidenza in questa sezione, che tratta propio del collegamento di un motore trifase ad una rete monofase.

Magari una lettura avrebbe chiarito molti dubbi.

 

Subito, al secondo messaggio, c'è la formula che applicata al tuo caso da proprio 50µF.

Comunque nel tuo caso, avendo 260V di alimentazione nominale, il motore oltr a perdere quasi il 43% di potenza per l'alimentazione monofase, perderà ancora oltre 11% per la sottoalimentazione totale, invece di 1CV ne renderà circa 0.38!!

 

Vale la pena?

 

10 ore fa, ac445ab ha scritto:

avrei comunque la possibilità del riavvolgimento, o no?

 

Già con la sola spesa dell'inverter ti compreresti un motore nuovo monofase da 1CV, se poi pensi di farlo riavvolgere ti compri anche la sega a nastro.

Modificato: da Livio Orsini
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7 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Questa è la discussione in evidenza in questa sezione, che tratta propio del collegamento di un motore trifase ad una rete monofase.

Magari una lettura avrebbe chiarito molti dubbi.

 

In realtà leggendo la discussione in oggetto i dubbi sono aumentati.

Io come devo collegare questo motore con la 220 monofase e utilizzando un condensatore? A stella o a triangolo?

 

7 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Subito, al secondo messaggio, c'è la formula che applicata al tuo caso da proprio 50µF.

Comunque nel tuo caso, avendo 260V di alimentazione nominale, il motore oltr a perdere quasi il 43% di potenza per l'alimentazione monofase, perderà ancora oltre 11% per la sottoalimentazione totale, invece di 1CV ne renderà circa 0.38!!

 

Vale la pena?

 

0,38 CV sono effettivamente pochi però penso che vale la pena: piuttosto che portare il motore in discarica lo potrei usare per qualche altra applicazione che richieda minori prestazioni.

Detto ciò penso che per la mia applicazione lo farò riavvolgere (il look vintage lo preferirei) o prenderò un nuovo motore monofase 

 

Ringrazio entrambi per il supporto

 

 

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1. Lo lasci collegato come è ora.

2. Invece di riavvolgere metti un autotrasformatore 230 / 260, così non perdi il 12%per sotto alimentazione.

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Il 22/8/2021 alle 14:31 , Livio Orsini ha scritto:

1. Lo lasci collegato come è ora.

2. Invece di riavvolgere metti un autotrasformatore 230 / 260, così non perdi il 12%per sotto alimentazione.

Buonasera,

Riguardo al punto 2 ho cercato un po’ in rete ma non ho trovato nulla che trasforma a 260V. Si fa fare su commissione?

Grazie

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Penso proprio di si.

Un tempo, si parla degli anni 50-60 del secolo scorso, c'erano reti di distribuzione con tensione 260V, ma dall'avvento dell'ENEL si è uniformato tutto a 220V e dal dal 2000 è tutto a 230V.

Un auto trasfo 230V/260V da 1000VA (1kVA), dovrebbe costare comunque meno di un riavvolgimento del vecchio motore.

Comunque prova a chiedere i 2 preventivi.

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Ciao,

dopo aver ripulito e riverniciato il motore e cambiato i cuscinetti ho fatto una prova collegando alla 220V di casa un condensatore da 50 microfarad.

Il motore sembra girare bene, la pinza amperometrica segna 2,34A. Facendolo girare nell’altro senso  ho misurato 2,6A.

Siamo quindi intorno al 70-75% del valore di targa (1 CV)?

Mi consigliate di sperimentare aumentando ancora un po’ la capacità del condensatore?

 

 

 

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11 ore fa, ac445ab ha scritto:

Siamo quindi intorno al 70-75% del valore di targa (1 CV)?

No, con un MAT non c'è corrispondenza diretta tra assorbimento di corrente e coppia erogata, come c'è con un motore cc ad eccitazione costante.

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3 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

No, con un MAT non c'è corrispondenza diretta tra assorbimento di corrente e coppia erogata, come c'è con un motore cc ad eccitazione costante.

E in questo caso come si calcola, sempre che sia possibile, la perdita che ho ottenuto usando quel condensatore e la 220 monofase invece della 260 trifase?

E’ andata come previsto? Circa 0,38 KW o peggio?

 

 

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7 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

I conti te li ho fatti prima; purtroppo per te le leggi dell'elettrotecnica son quelle.

Perdonami, le conosco poco: avevo erroneamente compreso che usando un condensatore per alimentare un motore trifase con la corrente monofase si potesse avere un risultato di potenza variabile (in base anche al condensatore utilizzato) e misurabile. 
Ciao

Giuliano

 

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Maurizio Colombi

A me sembra un buon risultato!

Il condensatore non fa altro che sfasare la fase che arriva ad un avvoglimento ed un aumento della capacità non da nessuna variazione sulla potenza, credo che si sia azzeccato il giusto valore del condensatore, adesso bisogna provarlo sotto carico.

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4 ore fa, ac445ab ha scritto:

si potesse avere un risultato di potenza variabile (in base anche al condensatore utilizzato) e misurabile. 

 

Se il condensatore ha una capacità inferiore al giusto perdi coppia ed il motore zoppica; se la capacità è maggiore del giusto...il surplus di capacitànon serve

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3 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

A me sembra un buon risultato!

Il condensatore non fa altro che sfasare la fase che arriva ad un avvoglimento ed un aumento della capacità non da nessuna variazione sulla potenza, credo che si sia azzeccato il giusto valore del condensatore, adesso bisogna provarlo sotto carico.

Grazie Maurizio, 

in effetti ho provato una bella soddisfazione a vederlo girare dopo chissà quanti anni e sicuramente ho imparato qualcosa in più da questa discussione.

Lo proverò sotto carico non appena avrò finito anche con il restauro della macchina.

Ciao 
Giuliano

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