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Tolleranza resistenze


pluto63

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Una domanda sulle resistenze, anche se può sembrare stupida, la tolleranza riportata tramite il colore argento o oro e riferito alla variazione del valore ommico in fase di costruzione oppure è riferito alla variazione che potrebbe avere la resistenza nel tempo o variazione di temperatura o altro? 

Nello specifico se prendo una resistenza con tolleranza 1% e misurandola con un tester mi segna 10 ohm e possibile sostituirla con un altra con tolleranza 10% che il tester nella misurazione mi da sempre 10 ohm precisi come quella con tolleranza 1%? 

 

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39 minuti fa, pluto63 ha scritto:

alla variazione del valore ommico in fase di costruzione

👍

40 minuti fa, pluto63 ha scritto:

Nello specifico se prendo una resistenza con tolleranza 1% e misurandola con un tester mi segna 10 ohm e possibile sostituirla con un altra con tolleranza 10% che il tester nella misurazione mi da sempre 10 ohm precisi come quella con tolleranza 1%? 

si, rimane solo la tolleranza dello strumento

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Come già è stato scritto, ufficialmente la tolleranza indica la tolleranza iniziale dovuta alla variabilità nella produzione.

 

Il coefficiente di temperatura (e quindi la variazione della resistenza al variare della temperatura) è indicato, a volte, sui resistori di precisione, da un'altra banda.

 

In assenza di indicazioni esplicite del coefficiente di temperatura, in prima battuta si potrebbe pensare di sostituire un resistore all'1% con uno al 10% se un buon tester indica che il valore iniziale rientra nella tolleranza dell'1%.

 

*Tuttavia*, quasi sempre le resistenze 1% sono realizzate in materiali più stabili rispetto a quelle al 10%. Ovvero metallo al posto di composti al carbone.

 

Dunque è prassi che scegliendo resistori all'1% si abbia automaticamente un coefficiente di temperatura molto migliore, una stabilità nel tempo molto migliore e una stabilità all'umidità molto migliore.

 

Per questo motivo sconsiglio fortemente di sostituire un resistore avente bassa tolleranza con uno ad alta tolleranza, anche se misurassero identici inizialmente.

Solo una certosina analisi del circuito potrebbe indicare come possibile la sostituzione con un resistore di tolleranza più elevata

Modificato: da davide_m
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13 ore fa, davide_m ha scritto:

Come già è stato scritto, ufficialmente la tolleranza indica la tolleranza iniziale dovuta alla variabilità nella produzione.

 

Il coefficiente di temperatura (e quindi la variazione della resistenza al variare della temperatura) è indicato, a volte, sui resistori di precisione, da un'altra banda.

 

In assenza di indicazioni esplicite del coefficiente di temperatura, in prima battuta si potrebbe pensare di sostituire un resistore all'1% con uno al 10% se un buon tester indica che il valore iniziale rientra nella tolleranza dell'1%.

 

*Tuttavia*, quasi sempre le resistenze 1% sono realizzate in materiali più stabili rispetto a quelle al 10%. Ovvero metallo al posto di composti al carbone.

 

Dunque è prassi che scegliendo resistori all'1% si abbia automaticamente un coefficiente di temperatura molto migliore, una stabilità nel tempo molto migliore e una stabilità all'umidità molto migliore.

 

Per questo motivo sconsiglio fortemente di sostituire un resistore avente bassa tolleranza con uno ad alta tolleranza, anche se misurassero identici inizialmente.

Solo una certosina analisi del circuito potrebbe indicare come possibile la sostituzione con un resistore di tolleranza più elevata

Grazie di cuore Davide,mi hai chiarito davvero tanti dubbi.

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