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Cyclette che produce energia


nicofossa01

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Salve, sono poco pratico riguardo la materia, avrei bisogno di alcune delucidazioni. Il mio obiettivo è di collegare alla cyclette un impianto che produce energia elettrica. Per ora ho un regolatore di tensione, un ponte di diodi e un alternatore di un auto, mi manca la batteria ancora. Quello che voglio capire principalmente è quali sono i poli dell'alternatore, vi allego la foto di seguito.  

alternatore.jpg.9ebce7d4b424785e96eaa4b4414dd460.jpg

 

Modificato: da Maurizio Colombi
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Buona l'idea del generatore , dovrebbero farlo in molti questo esperimento o esperienza , cosi capirebbero meglio quanta fatica costa produrre energia .Mi ricorda la vecchia dinamo della bicicletta , che quando la inserivo si sentiva la differenza sulle pedivelle .

Cosa vorresti alimentare ? una radio ? un tv ? non penserai  di alimentare l'appartamento .

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11 ore fa, luigi69 ha scritto:

Non può funzionare Nico, per i bassi giri della cyclette rispetto al motore di un 'auto

 

quello non è un problema (basta una moltiplica), piuttosto... un ciclista mediamente "produce" sui 400W, ed intendo un atleta allenato. Un ciclista amatoriale arriva quindi a fatica ai 200, da cui poi bisogna togliere le perdite per trasmissione ed attrito delle ruote.

 

Qua non c'è l'asfalto quindi si toglie la potenza persa nella trasmissione e quella sprecata dall'alternatore stesso... quanta ne resta? così a naso molto poca, forse si riescono a compensare le perdite dell'alternatore stesso... e niente altro.

 

E' per quello che hanno inventato le dinamo a mozzo per le biciclette, per minimizzare le perdite visto che l'energia in partenza è già poca

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1 ora fa, Darlington ha scritto:

. un ciclista mediamente "produce" sui 400W, ed intendo un atleta allenato

 

Questa è la potenza di picco che può esseremantenuta per pochi km.

Tanto per rendere l'idea riporto questo dato

Quote

Vincenzo Nibali nella seconda vittoria di tappa a Sheffield ha sviluppato una media di 495 W (7.6 W/kg) nel corso degli ultimi 2 minuti (1500m), con due grandi (anche se brevi) picchi ad oltre 900W,

 

Nelle gare di velocià su pista, negli ultimi 200m i campioni riescono anche a superare 1500W, ma il tempo a cui lavorano a piena otenza è inferiore ai 20"

 

Particolare curioso. Prima ancora che Lance Amstrong fosse dichiarato uffiicialmente "dopato" al Tour, un professore di biomeccanicadell'università di Pavia, intervistato dalla TSI, analizzando la prestazione del corriduro durante la cronoscalata del Mont Vantoux potendo conoscere con precisione dislivello e tempo di percorrenza, peso dell'atleta e del materiale stabili che sviluppare quella potenza per tutto quel tempo era necessario un robusto aiuto chimico o un robusto aiuto meccanico (pedalata assistita da motore elettrico).

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Grazie per le risposte, avrei una domanda. Nel caso si riuscisse a produrre energia come faccio ad immagazzinarla? Si usano solo batterie dell'auto? Domanda stupida: Se avessi una semplice batteria in litio di un computer portatile, quindi avendo la certezza che sia ricaricabile è possibile?

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47 minuti fa, nicofossa01 ha scritto:

Nel caso si riuscisse a produrre energia come faccio ad immagazzinarla?

Hai nel complesso bisogno di un generatore, un controllo di carica, una batteria, e un utilizzatore.

Fatti uno schema a blocchi, fai delle misure, e alla fine puoi dimensionare correttamente i componenti necessari al tuo progetto.

Il generatore (che puo essere un pannello solare, una dinamo, o un alternatore, per esempio) avrà delle caratteristiche di tensione/corrente massime, con le quali alimentare un apposito regolatore di carica.

Da quest'ultimo uscirà la potenza necessaria a caricare la tipologia di batteria per la quale è progettato.

Il Litio, in particolare, ha bisogno di una carica e scarica controllata da appositi circuiti multicella, per evitare danni alla batteria o esplosione.

Il Piombo, usato nelle batterie da auto o antifurti, è meno "permaloso" e comunque va caricato da apposito circuito, e in ambiente arieggiato.

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Dunque dovrei aggiungere questo ?circuito-protezione-batteria-1S.png.64f9e188c9649b15ec3501560c423d48.png

Dovrei collegare i poli della batteria dove indicato (polo positivo con positivo ,negativo con negativo?).

E dove c'è scritto connessione caricatore/carico? Nel caso avessi un alternatore trifase con 3 cavi dove dovrei collegarli? Grazie patatino59.

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
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2 ore fa, nicofossa01 ha scritto:

Nel caso avessi un alternatore trifase con 3 cavi dove dovrei collegarli?

 

Dovresti prima interporre un raddrizzatore a ponte trifase.

Le tre fasi del generatore intrano dal lato alternata del ponte; dal ponte escono 2 fili corrispondenti al positivo ed al negativo, che collegherai all'ingresso del regolatore di carica della batteria.

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In genere sugli alternatori delle vetture già è presente un ponte ed un regolatore (ho detto in genere non su tutti) il positivo dovrebbe essere quel bulloncino da 8 sulla sinistra mentre il negativo è la carcassa dello stesso, mentre quella spinetta sarà qualche controllo che va alla centralina della vettura.

 

Quindi io ti consiglierei di provarlo a farlo girare e misurare cosa esce normalmente intorno ai 14 o più  V se non ci colleghi una batteria per auto

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3 ore fa, Colonial54 ha scritto:

Per aumentare la velocita' della ciclette basta usare un peperoncino ultrapiccante.

 

Intendi spalmanolo sul sellino e pedalando nudi.🙂

 

E OT, maun sorriso ogni tanto ci stà

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Il 13/9/2021 alle 17:00 , Livio Orsini ha scritto:

 

Dovresti prima interporre un raddrizzatore a ponte trifase.

Le tre fasi del generatore intrano dal lato alternata del ponte; dal ponte escono 2 fili corrispondenti al positivo ed al negativo, che collegherai all'ingresso del regolatore di carica della batteria.

Grazie mille ho capito! Ma se nello stesso circuito ho un regolatore di tensione da 220v e 25A insieme ad un raddrizzatore a ponte trifase da 1200V e 50A cosa succede? Come capisco quando il voltaggio e l'amperaggio non sono compatibili? Grazie! Grazie anche Colonial per il consiglio ahaha

Il 14/9/2021 alle 08:20 , Colonial54 ha scritto:

Per aumentare la velocita' della ciclette basta usare un peperoncino ultrapiccante.

 

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Scusa ma non ho capito cosa intendi. Per evitare fraintendimenti fai uno schemettino del circuito che intendi realizzare.

 

Comunque è necessario un circuito per regolare la carica della batteria. Se usi un alternato d'auto, quasi certamente è già tutto previsto all'interno dello stesso; quindi puoi collegarci direttamente una batteria Pb da 12V nominali.

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Il 16/9/2021 alle 07:25 , Livio Orsini ha scritto:

Scusa ma non ho capito cosa intendi. Per evitare fraintendimenti fai uno schemettino del circuito che intendi realizzare.

 

Comunque è necessario un circuito per regolare la carica della batteria. Se usi un alternato d'auto, quasi certamente è già tutto previsto all'interno dello stesso; quindi puoi collegarci direttamente una batteria Pb da 12V nominali.

Vorrei farlo ma non saprei proprio dove collegare il cavo che corrisponde al "centro stella" della seguente immagine. L'immagine rappresenta lo schema delle bobine in rame dell'alternatore trifase.

collegamentostatoretrif.jpg.12aeefb18f615159f388a46801e0d369.jpg

 

Mi spiego meglio: il raddrizzatore trifase ha tre entrate che presumo corrispondano alle tre fasi delle bobine in rame e due uscite che corrispondono al polo positivo e negativo. Dunque cos'è il centro stella?

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Stai cercando di realizzare un alternatore?

 

Se colleghi le bobine corrispondenti alle 3 fasi in modalità a stella il centro di questo collegamentoi si dice centro stella.

Fai riferimento alla lettera "Y", le bobine sono collegate come le tre "gambette" della "Y", il punto di unione delle tre gambette è il centro stella.

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Si esatto quello è l'obiettivo. Dunque partendo da questo tipo di alternatore come posso arrivare ad un polo positivo e uno negativo? Davvero grazie per la pazienza Livio!!

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Collegando le matasse a stella (ma anche a triangolo) avrai 3 fili che fuori escono, quelli che tu hai ecidenziato con i 3 colori. Mandi questi 3 fili all'ingresso di un ponte raddrizzato re trifase, i due reofori di uscita del ponte, marcati con "+" e "-" sono la tua uscita quasi continua scrivo quasi perchè in effetti esce una tensione unidirezionale con parecchia ondulazione.

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Sinceramente continuo a non capire , dal mio alternatore non escono 6 fili? Facendo riferimento all' immagine che ho caricato ho 3 fili corrispondenti alle tre fasi e 3 fili che poi vengono uniti secondo lo schema a stella. Dunque in totale ho più di 3 fili da collegare al raddrizzatore, in cosa sto sbagliando?

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6 ore fa, nicofossa01 ha scritto:

dal mio alternatore non escono 6 fili?

 

Se è trifase escono 3 fili, se ne escono 6 sarà esafase.

Lo hai anche disegnato correttamente collegando a stella le quaterne degli avvolgimenti.

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Il 21/9/2021 alle 17:24 , Livio Orsini ha scritto:

 

Se è trifase escono 3 fili, se ne escono 6 sarà esafase.

Lo hai anche disegnato correttamente collegando a stella le quaterne degli avvolgimenti.

Hai ragione, non so perché ma per quale motivo mi ero convinto che i 3 fili del centro stella dovessero finire in qualche punto del circuito perché non avevo idea di cosa fosse un centro stella, grazie mille per avermi aiutato!! 

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  • 6 months later...

Riprendo questa sezione perché avevo interrotto il progetto.

Sono andato avanti in questa maniera:

image.jpeg.7779aed9d6e5ff1f3cd776d1b5adb92e.jpeg

Scusate la bassa qualità, spero si capisca.. i 9 dischi con la vite sono delle piccole bobine di rame intrecciate (come potete vedere da schema) a tre fasi. I tre cavi del centro stella li ho semplicemente intrecciati tra loro. onestamente ho faticato a capire come avrei dovuto fare diversamente. Gli altri tre li ho inseriti nelle tre entrate del raddrizzatore trifase(allego foto).

Ho poi provato a fare dei test con il multimetro mentre ruotavo il rotore con le calamite(allego anche questo per completezza) ma non vedo cambiamenti di tensione..  In cosa ho sbagliato? Grazie

WhatsApp Image 2022-04-22 at 5.42.56 PM.jpeg

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