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Validità caricabatterie


ciccioilgrande

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Ciao a tutti, io ho 2 caricabatterie auto uno di tipo intelligente con il desolfatatore ed un altro di qualche anno fa ma che ancora funziona ,costituito semplicemente da un trasformatore da un ponte diodi  e da un amperometro; ho fatto questa prova: ho caricato la batteria dell'auto fuori veicolo, prima con il caricabatterie elettronico, finita la carica, poi l'ho tolto e ci ho collegato quello con il trasformatore,succede che ancora quest'ultimo mi carica la batteria con 1,5A e non va mai zero, com'è possibile? Grazie

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1 ora fa, ciccioilgrande ha scritto:

poi l'ho tolto e ci ho collegato quello con il trasformatore,succede che ancora quest'ultimo mi carica la batteria con 1,5A e non va mai zero, com'è possibile?

 

E possibile, perchè forse sta rovinando la batteria.

Misura la tensione ai capi della batteria con carica batteria attaccato, non deve superare 14.9V.

Se superi questo valore, stai danneggiando la batteria. Se invece la tensione si attesta nell'intorno dei 14.7 V, significa che il carica batteria "intelligente" o non è ben tarato o ha qualche problem,a.

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Ho fatto queste prove con il caricabatterie collegato alla batteria ,la tensione risulta 14,1V, poi  l'ho staccato dalla batteria e l' ho collegato ad  un condensatore elettrolitico da 10000uF per misurare la tensione massima che risulta 18,3 V ,mi sembra un po' alta, ho sbaglio?

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30 minuti fa, Dumah Brazorf ha scritto:

Fusibile?

Il fusibile c'è, e di tipo autoripristinabile( in pratica una  linguetta metallica saldata sul positivo del ponte) ,secondo te possiamo migliorarlo questa caricabatterie?

Modificato: da ciccioilgrande
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vorrei capire una cosa, questo caricabatteria è stato costruito per caricare batterie da 12V ma ha una tensione massima di 18,3V (sarebbe la tensione di picco),allora fintanto che la batteria è scarica, questa tensione non crea problemi ma quando la batteria si carica alla sua tensione massima cioè  13,8V,il caricabatterie continua a caricare ho sbaglio? fintanto che non si arriva ai 18,3 V della sua tensione di picco, allora vi chiedo ,è stato progettato male questo caricabatterie?

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Ci sono tre considerazioni da fare.

La prima è che la carica con trasformatore e ponte NON richiede livellamento, e che è normale la tensione misurata col condensatore aggiunto.

La seconda è che la tensione di rete nominale di 220 volt è stata portata a 230 con logico aumento della tensione raddrizzata.

Infine, un caricatore semplice deve essere usato per il tempo necessario a fare il suo lavoro, dopodiché va spento (magari con un timer a spina esterno)

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4 minuti fa, patatino59 ha scritto:

 

Infine, un caricatore semplice deve essere usato per il tempo necessario a fare il suo lavoro, dopodiché va spento (magari con un timer a spina esterno)

ok ma come faccio a sapere con questo caricabatterie, quando la batteria è carica se l'amperometro mi segna sempre una corrente consistente cioè 1,5A?

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Metti una lampada da faro in serie e tutto si risolve , a batteria scarica andrà con la lampada quasi accesa e quando la batteria sarà carica , vedrai che la lampada sarà quasi spenta .Farà da protezione anche nel caso la batteria avesse degli elementi in corto , almeno non prendi fuoco .

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Quel tipo di caricabetteria non deve avere il condensatore di livellamento.

Sono fatti proprio così.

I picchi dovuti alle creste della sinusoide svolgono anche la funzione di una blanda desolfatizzazione della batteria.

Si lascia la batteria in carica per un certo tempo, poi la si stacca.

Con un po' di cura nell'usarlo è un ottimo caricabatteria; se non dimentichi di staccare la batteria la termine della carica, le batterie cosìcaricate hanno un alunga vita.

 

Per verificare se la batteria è carica al 100%.

La tensione >14V la leggi solo immediatamente dopo aver disconnesso la batteria al temine della carica al 100%. Lasciando il voltmentro collegato vedi che il valore di tensione diminuisce lentamente con il trascorrere del tempo, dopo alcuni minuti siamo a circa 13.5V

Dopo 24h di riposo post carica completa, con temperatura di 25°C, la tensione si assesta a 12.9V

Poi dipende dalla qualità della batteria. Una batteria che ha già iniziato a degradarsi non impiega molta ad assestarsi nell'intorno dei 12.4V - 12.7V.

 

Questi sono i dati di tensione che stabiliscono se una battaria è stata caricata al 100%, e se la batteria è effciente al 100%

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volevo aggiungere questo semplice circuito che mi permette di caricare la batteria al massimo senza rischiare di danneggiarla, in pratica dopo un certo numero di ore che l'amperometro mi segnala 1,5A ,alimento la batteria tramite un circuito stabilizzato(14V) portando il commutatore nella posizione 2 ,se con questa tensione la batteria continua ad assorbire corrente vuol dire che ancora non è carica ,altrimenti se l'assorbimento è minimo vuol dire che si è caricata, cosa ne pensate?

 

 

caricabatterie2.png

Modificato: da ciccioilgrande
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11 ore fa, ciccioilgrande ha scritto:

cosa ne pensate?

 

Che non va bene.

Se vuoi un automatismo devi caricare a tensione costante di 14.7V e limitare la corrente a 1/20 -1/10 della capacità della batteria; ad esempio se la tua batteria fosse da 100Ah devi limitare la corrente di carica al massimo a 10A.

Così facendo la batteria si carica al 100% senza andare in sovraccarica, perchè alla fine lacorrente si riduce alla compensazione dell'auto scarica.

 

Il sistema che hai in mente potrebbe andar bene se regoli la tensione a 14.7V - 14.9V ed esegui la commutazione quando lacorrente assorbita scende sotto un determinato valore.

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23 ore fa, ciccioilgrande ha scritto:

che risulta 18,3 V ,mi sembra un po' alta

 

tutti i trasformatori a vuoto danno una tensione più alta di quella nominale.

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9 minuti fa, DavidOne71 ha scritto:

forse è meglio un generatore di corrente costante che un generatore di tensione costante

 

no, le piombo e le litio vanno caricate a tensione costante, con limitazione di corrente perché appena collegate, tendono ad assorbire correnti elevatissime.

 

Le chimiche basate sul nickel invece vanno caricate a corrente costante perché il loro assorbimento non varia in base allo stato di carica come per litio e piombo: una ni-mh assorbe la stessa corrente sia da carica che da scarica, con la differenza che quando è carica, la corrente che assorbe la smaltisce in calore

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2 ore fa, Dumah Brazorf ha scritto:

Non comprendo. Se limiti la corrente di conseguenza anche la tensione è limitata. Limiti la corrente affinchè la tensione rimanga sotto l'impostato.

 

non hai mai usato un alimentatore stabilizzato con limitatore di corrente impostabile?

Il caricabatterie per accumulatori al Pb o litio si comporta esattamente nello stesso modo.

 

Esempio: caso di una batteria la Pb da 50Ah e 12V nominali.

Imposti una tensione di 14.7V euna corrente  limite compresa tra 2.5A e 5A, visto che il limite deve essere compreso tra 1/20 ed 1/10 della capacità.

 

Ci possono essere 2 casi: la batteria è carica a meno del 60% della sua capacità, la batteria è carica oltre il 60%, ma meno del 100%.

Nel primo caso richiederebbe una corrente iniziale oltre 5A, quindi interviene il limitatore a 5A e la tensione si abbassa per non superare questo limite. Man mano che la batteria si carica la tensione cresce sino a raggiungere il valore di 14.7V. A questo punto termina il tratto di carica a corrente costante ed inizia quello a tensione costante. Da questo punto in poi la corrente continua a decrescere sino a quando raggiunge un valore inferiore ad 1/100 della capcità,< 0.5A in questo caso. Ora l'accumulatore è praticamente carico al 100%, però si può continuare a lasciarlo in carica perchè la corrente che fornisce alla batteria compensa la soloa autoscarica.

 

Se avessi usato un alimentatore a corrente costante,non ci sarebbero state differenze nel primo tratto, poi si finirebbe per andare in extra carica, perchè l'alimentatore fornirebbe sempre quel valore di corrente.

 

CI cascano in parecchi, e non comprendono perchè poi le batterie si danneggiano.😉

 

Per le batterie al litio il sistema è del tutto simile se sono del tipo monocella. Se invece sono pluricella è ncecessario anche un dispositivo di bilanciamento di carica: il Battery Management System o BMS.

Modificato: da Livio Orsini
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nel tentare di diminuire la tensione che caricava la batteria perche stava superando i 15V, ed una tensione superiore a 14,9 V danneggia la batteria(come detto da Livio), ho interposto sul filo positivo un diodo P600,come in figura, poi ho misurato la tensione ai capi di questo diodo e risulta addirittura -3,8V ma come è possibile? il filo positivo del tester l'ho collegato all'anodo del diodo ed il filo negativo al catodo, ma quello che più mi sconcerta è questa cdt, non dovrebbe essere 0,6-0,8V?

 

caricabatterie2.png

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12 ore fa, ciccioilgrande ha scritto:

non dovrebbe essere 0,6-0,8V?

 

Così dice anche il data sheet di questo diodo. Tra l'altro anche la tensione misurata dovrebbe essere comunque positiva. verifica meglio il tuo circuito.

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Il diodo serve a impedire che la corrente torni indietro nel caricabatterie quando lo spegni. Senza di esso il caricatore può anche scioppare!

Solita analogia idraulica: vedi la tensione come pressione ed il diodo come una valvola di non ritorno. In quel momento la tensione del caricabatterie era 3,91V inferiore a quella della batteria per cui non caricava una mazza ed il diodo bloccava il ritorno della corrente. Quando il caricabatterie applica una tensione superiore a quella della batteria + quei 0,6-0,9V necessari ad aprire il diodo caricherà la batteria.

Modificato: da Dumah Brazorf
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L'amperometro segnava correttamente una corrente di 1,5A  ed è un amperometro con la lancetta, quindi se c'è corrente inversa inverte il suo movimento,inoltre sulla batteria col caricabatterie  collegato ,ci sono 15V

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