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Aggiornamento Impianto Anni 60: Lampadari - è possibile per i soli lampadari mantenere il vecchio cavo murato?


skippermat

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Ciao a tutti,

mi sto accingendo ad aggiornare l'impianto elettrico del mio appartamento ed è un po che seguo con interesse il vostro forum. ricco di informazioni e suggerimenti utili.

Vorrei chiedervi un suggerimento sul lavoro che mi appresto a fare.

L'impianto esistente è di quelli anni 60, con cavi murati, niente terra, cassette di derivazione piccolissime e con cavi collegani con nastro isolante di stoffa.

Visto che il palazzo è stato dotato di terra, vorrei aggiornare tutto l'impianto elettrico,.

Ho solo il dubbio su come procedere per i lampadari: lasciare i vecchi fili murati nel soffitto, facendoli arrivare nella cassetta di derivazione per collegarli all'impianto nuovo oppure trovare il modo di fare passare un corrugato nel soffitto e rifare anche questa parte exnovo? Mi preoccupa un po far passare il corrugato nel soffitto: non vorrei fare danni :unsure: .

E' importante avere la terra nei lampadari?

Grazie per i suggerimenti

Matteo

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Mi sembra che ci siano dei lampadari a doppio isolamento, i quali non hanno bisogno di collegare la terra.

Però, se vuoi usare lampadari metallici, devi collegarla; in sostanza se il lampadario ha un morsetto per la terra, la terra va collegata.

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Luca Bettinelli

Probabilmente i lampadari anni 60, anche se metallici, il morsetto di terra non l'avranno neppure, ma se vuoi fare una cosa fatta bene devi collegare comunque le masse metalliche a terra.

Certo che rifare le tracce che vanno al lampadario non sarà una cosa semplice, specialmente se non stai facendo delle opere murarie nella casa.

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Ing. Michelangelo

Potresti fare dei controssoffiti in cartongesso (quindi migliorando anche l'isolamento termico e acustico) e far passare un cavo nuovo FG70R appoggiato lla struttura del controsoffitto senza dover spaccare tutto e murare dei corrugati.

La terra comunque va sempre collegata in presenza di masse metalliche.

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E' importante avere la terra nei lampadari?

Sono a casa tua???

I rischi sono legati ad una duplice evenienza: guasto al lampadario e contatto con la massa del lampadario...

Di solito i lampadari stanno appesi e non si toccano, tranne che nelle operaziono di pulizia e cambio della lampadina.

In questo caso sarebbe comunque necessario togliere la luce.... quindi....

Io, personalmente, più che al collegamento a terra e ai controsoffitti starei attento a tutto il resto.

Sono in buone condizioni i portalampada? e i fili? e le giunte (non nastrate) ?

E l'interruttore di comando è messo sulla fase?

Tieni conto che potrebbe essere non difficile trasformare in doppio isolamento un lampadario (se non lo è già). IN questo caso il collegamento aterra non solo sarebbe inutile, ma sarebbe proibito. Sostituisci, se possibile, il cavo con un cavetto a doppio isolamento. Soprattutto su un lampadario il doppio isolamento è una protezione molto più efficace del collegamento a terra, che su un lampadario potrebbe essere molto pericoloso se qualcuno decidesse di cambiare una lampadina senza togliere la luce!!!!!!

Infine, ricorda, da un punto di vista formale, sugli impianti ante leggge 46/90, in deroga, la legge permette di sostituire la messa a terra con il differenziale da 30mA. Non dico di farlo in generale, ma sui lampadari direi proprio di sì.

Per ultimissimo ricorda che sono molte di più le persone che muoiono cadendo dalla scala durante il cambio della lampadina che non quelle per la scossa di un lampadario.....

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Si tratta della casa che ho appena acquistato e nella quale sto facendo da solo un po di lavori di ristrutturazione, comprese le tracce nei muri per l'impianto elettrico.

I lampadari sono da comprare: se limito la scelta a modelli con doppio isolamento dovrei essere a posto!

Controfittare tutto è un po impegnativo purtroppo.

Il resto dell'impianto invece ho intenzione di rifarlo completamente.

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se limito la scelta a modelli con doppio isolamento dovrei essere a posto!

potrebbe essere un alternativa, con il doppio isolamento eviti la terra.

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In alcuni lampadari , situati in luoghi particolarmente rilevanti dal punto di vista archittettonico , sia per la struttura edile , sia per la struttura del lampadario stesso ( lampadari antichi in ferro battuto fine 800 ) sarebbe piuttosto "antiestestico " un fg7.

Non si parla quindi neppure di tracce nel muro o canaline.

Se i fili lo permettono ( del lampadario) e di solito non ci sono grossi problemi si puo' mantenere il lampadario tale e quale , collegandolo ad un trasformatore d'isolamento ( tipo quelli che usano i radioriparatori per riparare le TV in sicurezza).

Ma questo rimane comunque un compromesso tra sicurezza ed estetica.

LO SI FA SOLO , se ne vale la pena , dal punto archittettonico.

Altrimenti, o lo si sostitutisce con uno a doppio isolamento , o si mette un cavo provvisto di terra...

Una Idea potrebbe essere quella di usare un cavo in tela attorciliato , con tanto di isolatori in ceramica , ovviamente costruiti ai giorni nostri con isolamento in pvc , ma ricoperti in tela... ( visti da lontano sembrano in tutto e per tutto cavi di 50 anni fa..)

C'e' da saperli montare... e vi assicuro , che anche se sembra una ca***** , non e' proprio cosi' semplice.

Ciao.

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sia per la struttura del lampadario stesso ( lampadari antichi in ferro battuto fine 800 ) sarebbe piuttosto "antiestestico " un fg7.

basta un cavetto piatto con guaina.....

potrebbe essere un alternativa, con il doppio isolamento eviti la terra.

Non solo: dal punto di vista della sicurezza, è molto meglio il doppio isolamento che la messa a terra, soprattutto su un lampadario!

Una Idea potrebbe essere quella di usare un cavo in tela attorciliato , con tanto di isolatori in ceramica , ovviamente costruiti ai giorni nostri con isolamento in pvc , ma ricoperti in tela... ( visti da lontano sembrano in tutto e per tutto cavi di 50 anni fa..)

Be', dipende... non è detto che esteticamente sia una solzione valida. Certo non era in uso 50 anni fa ma prima.

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beh volendo una piccola soluzione potrebbe essere quella di tracciare nei muri fino all'alteza del soffitto, mettere una piccola scatola di derivazione tipo Pt1, ma anche una scatolina tonda da 60 e sul soffitto mettere una minicanala di quelle proprio piccole dove passare fase neutro e terra fino al lampadario...

alla fine sul soffitto a colpo d'occhio la canalina non si vede....a meno che non si guardi apposta verso l'alto...

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Un altra soluzione che mi viene in mente è che attulamente al lampadario arrivano due fasi ed un neutro per comandare due luci separate: se utilizzassi una delle due fasi come terra, ovviamente rendendola riconoscibile agli estremi (e.g. incollando pezzo di guaina giallo verde che però lasci vedere il colore del conduttore originario, giusto come avvertimento se qualcuno dovesse interrompere il cavo) sarebbe un lavoro accettabile?

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Ing. Michelangelo

E usare quel cavo intrecciato rivestito in cotone, a norme CEI, prodotto dalla ditta "Le prolunghe" e dotato di tutti i suoi bei isolatori in ceramica?

Con dei lampadari un po' vecchiotti avrebbe un bell'impatto visivo!

Basta tendere del 3G1.5 dalla cassetta di derivazione al lampadario, magari usando l'apposita cassetta di derivazione in ceramica!

Guarda qui: http://www.leprolunghe.com/content/view/46/55/

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Un altra soluzione che mi viene in mente è che attulamente al lampadario arrivano due fasi ed un neutro per comandare due luci separate: se utilizzassi una delle due fasi come terra, ovviamente rendendola riconoscibile agli estremi (e.g. incollando pezzo di guaina giallo verde che però lasci vedere il colore del conduttore originario, giusto come avvertimento se qualcuno dovesse interrompere il cavo) sarebbe un lavoro accettabile?

Si lo sarebbe........anzi fallo e nastra gli estremi G/V ovviamente la seconda fase che vuoi trasformare in terra arrivera' fino all'interruttore quindi tu facendo attenzione a non rovinare il filo lo dovresti tirare fuori dal muro fino all'angolo del soffitto e li metti una scatola di derivazione e il gioco e' fatto..........io l'ho fatto ma x scavare intorno al vecchio cavo senza dargli una scalpellata devi pregare che l'intonaco sia marcio xche' se e' duro dubito che ce la farai senza rovinare il cavo;)

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  • 2 weeks later...

Mi accodo in questa discussione sperando che sia gradito non creare nuovi topic per argomenti molto affini :unsure:

Sono un nuovissimo utente e ne approfitto anche per presentarmi e salutare tutti gli utenti :)

Io ho un problema analogo. Sto ristrutturando un appartamento con soffitto in arella (o canniccio) nel quale è annegato un cavetto similpiombo con tre conduttori. La sezione dei conduttori (rigidi) è prossima ad 1 mmq. Ricordo, forse male, che in fase "embrionale" la legge 46/90 permetteva di mantenere i centri murati laddove non è possibile agire diversamente.

Vi risulta che ci sia qualche articolo che supporta la mia tesi e mi permetta di lasciare i cavi dei centri, eventualmente proteggendoli con un fusibile di adeguata taratura?

Grazie in anticipo per la pazienza e le risposte.

Buona giornata a tutti ;)

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Domanda da 100 milioni!!!

La 46/90 non entra così in dettaglio!

Il CEI aveva elaborato una guida proprio sull'adeguamento dei vecchi impianti, ove si indicavano le varie deroghe alle norme che si potevano accettare.

Purtroppo questa guida si è.... impantanata!!!

Secondo la mia personale opinione, se il cavo è isolato in plastica ed appare in buone condizioni lo lascerei tranquillamente.

Però è una decisione che devi prendere tu. Non c'è una norma che te lo dice.

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Grazie per la pronta risposta CIA :)

Come sospettavo al solito, il peso della responsabilità è mio :(

Vedrò di valutare anche se mi sento abbastanza confortato dallo stato e dalla sezione dei conduttori :P

Ciao ciao ;)

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  • 4 weeks later...

Chissà se sono a tempo per un'eventuale suggerimento. Dunque: nell'edilizia degli 60 per fare le solette già si usavano i mattoni forati , tavelloni, ma non so se il nome è corretto, in edilizia ciascuna zona usa termini propri. Bene, supponiamo che ssi abbiano i fori che vanno verso un muro divisorio in mattoni forati da 8 cm....ebbene fare questa traccia è semplice e poco faticoso, devi fare un "assaggio" e vedere come è la situazione. In ogni caso per arrivare al centro stanza devi scoprire da che parte vanno i fori.

Fare una piccola traccia, larga quanto un cavo 3x 1,5 mm2 è sconsigliabile. L'intonaco, lo stucco,il gesso tenderanno a screpolarsi.

Tentare una traccia nell'intonaco per u tubo da 16 neanche a parlarne. Fai le tracce nuove e basta. E' scoraggiante lo so... :angry:

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Fai le tracce nuove e basta. E' scoraggiante lo so...

Se è un tuo consiglio va bene. Basta che non si dica che lo obbliga la legge o le norme... perché non è vero.

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Si so che posso utilizzare questo metodo per evitare di bucare totalmente il soffitto, e lo uso spesso, ma la situazione nel mio caso era totalmente diversa. Il solaio è presumibilmente in legno dato che il soffitto è rivestito di arella (o canniccio) stuccata con gesso ;) Se solo provavo a piantare lo scalpello me ne cadeva in testa il 90% :P

Comunque grazie

Ciao ciao :)

Modificato: da Pedro_fe
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Tentare una traccia nell'intonaco per u tubo da 16 neanche a parlarne

ciao nino.......che intendi? non l'ho capita, xche' le tracce non si fanno nell'intonaco :blink:;)

Aspe forse intendi che mettersi a rompere x un SOLO piccolo tubo non ne vale la pena?

comunque si negli anni 60 gia usavano tavelle........tavelloni,pignatte.........TUTTO :thumb_yello:

Modificato: da Gianluca1976
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Se è un tuo consiglio va bene. Basta che non si dica che lo obbliga la legge o le norme... perché non è vero.

Perchè? Dovevo specificare che era un consiglio? Come potevo citare le norme? (Non ho questo brutto vizio).

E poi quali norme? Quella del lavoro a regola d'arte? Il che vuol dire che se Gianluca non fà a se stesso un lavoro a regola d'arte egli si denuncia per ottenere dal giudice un risarcimento danni.

Tornando all'intonaco: sulle pareti hai solitamente 2 cm di intonaco e non bastano per "seppelire" un tubo corrugato da 16....(con intonaco pronto siamo a mezzo cm circa) a soffitto l'intonaco pronto o meno che sia ha uno spessore tanto quanto basta...anche qui mezzo cm. Ecco allora la necessita di scoprire da che parte si dirigono i fori dei tavelloni. Un buco nella stanza al centro...si infila il corrugato...quando esso trova un ostacolo lo si sfila,si prende la misura....si rompe....fino ad arrivare ( si spera) nel muro divisorio con mattoni forati. Si rpocede allo stesso modo, in orizzontale, in verticale la traccia la devi fare per intero. Pensa che botta di fortuna se i fori della soletta si dirigono nello sgabuzzino adiacente ;) , o verso la parete dell'interruttore...

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Perchè? Dovevo specificare che era un consiglio? Come potevo citare le norme? (Non ho questo brutto vizio).

Benissimo.

Ma sai com'è da parte di molti c'è il vizio di inventare o interpretare in modo del tutto personale norme e leggi, al fine di giustificare lavori e scelte che altrimenti non saprebbero come spiegare.

Persone che "citano le norme" senza probabilmente averle mai sfogliate in vita loro.

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Il classico delle fantanorme è il collega che in casa mia, nel lavoro fatto da me e per me mi dice "...che non è a norma"?.

Quale norma? Quelle sul lavoro a regola d'arte o le norme sulla sicurezza? Il primo caso non vale perchè non mi citerò certi in tribunale per ottenere giustizia su un lavoro mlafatto, Il secondo caso? Allora contesta tecnicamente ed in termini di sicurezza perchè non è a norma! C'è pericolo immediato o futuro, diretto o indiretto per le persone? C'è pericolo d'incendio?.....confusione totale del collega ...con si...ma.... però....

C'è anche il cliente avvocato! Il cavetto di antenna non dovrebbe passare nella rete elettrica, lei mi dice di farlo lo stesso e poi mi chiede se è a regola d'arte? Non è a regola d'arte ed in termini di sicurezza c'è qualche rischio....minimo.... terico....

Il filo di terra è a norma? Ma che te ne frega se è a norma oppure no....è la base fondamentale della sicurezza elettrica...

I puntalini nel quadro elettrico sono a norma? ....se c'è puzza di bruciato perchè il cliente lo crede sarà bene metterli...ogni scusa è buona per non pagare.... la norma dice che bisogna mettere un MGT per la linea prese ed per la linea luce....perchè se divido le linee (non lo faccio mai) in LINEA 10A e Linea 16A muore qualcuno?....non è a norma mettere il picchetto di terra in casa...perchè la terra (se c'è) sotto il pavimento di casa non è buona? (Centro storico, miniscolo marciapiede e strada pubblica in quadroni di pietra lavica).

Per carità , anche io sono cascato in buona fede nelle fantanorme, ma a seguito di un ragionamento ben preciso. I cappucci isolanti sono obbligatori, il nastro isolante non è a norma...mi sono detto che c'era un fondamento di verità...il cappuccio ha un grado di isolamento testato dalla fabbrica, il mio nastro adesivo è messo ad occhio..(avvolto 50% su 50%)...naturalmente i rappresentati dicono la loro (convenienza) al fornitore, il fornitore in buona fede ( e per convenienza) ti mette la pulce nell'orecchio, l'elettricista convinto ( e per convenienza) rifila al cliente. Ma è buona norma non citare... le norme. Si evitano figuracce. Non sono convinto di quel che faccio sarà bene informarmi.

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