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Kit impianti bassa temperatura condensing per Hermann Spaziozero Condensing 26...


undertherain

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10 ore fa, robertice ha scritto:

Non è un problema di pressione fissa, la pompa spinge su tutto l'impianto e man mano che si chiudono le teste dei radiatori al raggiungimento della temperatura aumenta la velocità dell'acqua nei circuiti aperti 

restando solo un radiatore aperto e con valvola parzialmente in chiusura (quando si avvicina alla temperatura impostata)

si verificano dei rumori o sibili dovuti alla forza della pompa che è costretta a passare in un piccolissimo passaggio

Un'altra causa di possibili colpi è se le valvole termostatiche sono installate sul ritorno, basta che tocchi entrambi i tubi e vedi quello che si scalda prima.... e lì deve stare la testa termostatica

Sì, come ho capito, però l'idraulico mi ha detto che l'unico modo per non avere tale pressione fissa sarebbe quello di sostituire la pompa o comesichiama in caldaia che attualmente ha la regolazione su 3 posizioni per regolare la portata (ed è anche come da istruzioni Hermann impostata al massimo), non c'è altro modo.
Per questo ti chiedo... non c'è davvero altro modo?

Ti confermo che ho già verificato avendo letto da altra parte del discorso andata/ritorno montate al rovescio di cui molte persone sono vittime (e la cosa mi ha fatto come sempre MOLTO incaxxxare, ma le controllano le cose che fanno o no?!?) e nel nostro caso solo il termoarredo ha la testa termostatica montata sul ritorno (devo dire che prima non aveva manco la testa, ma che centra, sempre al contrario è stata montata la valvola senza parte termostatica che già era presente!).

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

Si vero, ma il bello di domotizzare non coincide con il corretto funzionamento del tuo impianto

Ok ma ti pare che, domotica a parte, sottolineo a parte, anche se chiudi tutti i radiatori MANUALMENTE tranne uno non ci dovrebbero essere questi problemi?
Sarà semplicistico io ma... un lavoro dato che tutti i vari installatori (idraulico, elettricista, etc.) lo definiscono "ad arte" nella salatissima certificazione che rilasciano e che devi avere a norma di legge... beh... che ad arte sia, no?

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

Tutte le vecchie caldaie superavano i 30 anni, poi più sono diventate tecnologiche e meno durano

Mah... non la penso così, nel senso che dipende com'è realizzato un device (in questo caso la caldaia), non stiamo parlando di una TV da 1.000€, comunque certo, capisco e lo prendo così com'è, per un dogma... :)
Ottimo, per cui accesa nel 2011 ma la stiamo usando solo da circa 8 anni... resisterà almeno altri 5? ;)
E che fa quando diventa vecchia, esplode o semplicemente inizia a guastarsi pezzo per pezzo?
O forse rende meno, è questo il vero problema, che so... lo scambiatore che "lavora peggio", o boh... un po' come un'automobile che inizia ad avere le fasce usurate ed aumenta il consumo di carburante (e di olio se non fai mai manutenzione)?
La manutenzione poi sulle caldaie te la raccomando... non viene mai nessuno di qualificato, danno una pulita con aspirapolvere per i fumi e ciaone, ti posso dire che sono venuti in 5 di cui uno tale "tecnico Hermann" perchè lamentavamo che stranamente aprendo solo il bidet l'acqua non si scaldava come invece avveniva aprendo anche un altro rubinetto e poi c'era una valvola montata al contrario dall'installazione, non farmi parlare va...

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

Valvola elettronica serabbe una pompa elettronica a velocità variabile?

Non so se ci entra e non credo che la sceda della tua caldaia possa gestirla, in più quella che hai adesso dovrebbe avere incorporato anche una valvola di scarico aria automatica e a volte hanno attacchi particolari

Bisogna chiedere se si può fare

Vedi la prima risposta, sì, così ci ha detto e ti posso dire che parla di "450€ + 22% IVA + manodopera", per cui se questo è l'unico modo per non sentire il bong! bong! sulle valvole che ne mette a rischio la rottura... toglierò la testa termostatica da radiatore bagno e termoarredo bagno, in modo che siano sempre aperti totalmente, ma mi girano davvero le paxxe, non è un modo di ragionare questo, i problemi si risolvono, non si aggirano, se lavorassi così io... ciao.
Non ci ha detto nulla riguardo il fatto che la scheda della nostra caldaia non possa gestirla, sarebbe bello chiedere questo direttamente ad Hermann come mi avevi fatto tu la scorsa volta per altra cosa rendendomi un uomo felice, e sarebbe stupendo chiedere ad Hermann anche se con la Spaziozero Condensing 26 non usando più il cronotermostato per gestire le temperature per accensione/spegnimento della caldaia (lasciando tutto a TADO via contatto pulito fornito dalla schedina aggiuntiva A00410004 da 50€) non ha più senso far mettere anche la sonda di temperatura esterna per regolazione automatica della mandata dato che... non sarebbe più possibile senza il cronotermostato, appunto...

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

C'è una valvola di zona che comanda i radiatori

non c'è nulla per by-passare e non puoi metterlo a meno di modifiche significative

Per il collettore che dovrai mettere se non ricordo male il modulo che ti avevo indicato dovrebbe avere un by-pass incorporato

La valvola di zona che comanda tutti i radiatori del primo piano (incluso quello sulla scala) è quella della foto che ti ho messo, l'hai vista?

E' quella di colore verde ed è una valvola di zona a due vie con sopra un FAR Art.3005 (230V) (la parte verde).
L'idraulico a visto e ci ha detto che fisicamente non si riesce a rimuoverla per aggiungere o sostituirla (non so) con una valvola di by-pass che risolverebbe il problema rimandando l'acqua che causa la pressione in eccesso se c'è un solo radiatore aperto in caldaia, ho capito bene o come al solito no? ;)
Ti confermo che abbiamo chiesto a scanso di equivoci ed il nuovo collettore che è stato messo in mansarda per impianto radiante (e che sarà collegato a giorni si spera) è come sempre marca FAR (io vorrei capire se 'sta FAR è una marca buona o come mi sono messo in testa è marca economica su cui l'idraulico ci margina un casino, dimmi tu!) ed ha valvola di by-pass integrata.

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5 ore fa, undertherain ha scritto:

Per questo ti chiedo... non c'è davvero altro modo?

L'unico è lasciare un radiatore senza testa 

5 ore fa, undertherain ha scritto:

il termoarredo ha la testa termostatica montata sul ritorno (devo dire che prima non aveva manco la testa, ma che centra, sempre al contrario è stata montata la valvola senza parte termostatica che già era presente

Se non ci sono le teste sulle valvole anche se sono messe al contrario non danno problemi 

5 ore fa, undertherain ha scritto:

ma ti pare che, domotica a parte, sottolineo a parte, anche se chiudi tutti i radiatori MANUALMENTE tranne uno non ci dovrebbero essere questi problemi

Succede perché vuoi adattare la domotica su un impianto "vecchio" 

Se era tutto fatto da nuovo trovavano tutte le soluzioni 

5 ore fa, undertherain ha scritto:

com'è realizzato un device (in questo caso la caldaia), non stiamo parlando di una TV da 1.000€

La tua, come anche la mia caldaia è costata di meno 

Dopo anni non esplodono ma i costi in riparazione iniziano ad essere sempre maggiori e conviene sostituirla 

Come esempio ti dico che la mia ha 18 anni e non ho mai dovuto chiamare l'assistenza oltre che per i controlli obbligatori, da un paio di mesi mi va ogni tanto in blocco sulla richiesta di acqua calda, a detta del tecnico dovrebbe essere la seconda schedina che costa 80 euro 

Ho preso una caldaia nuova e la metto appena non uso più il riscaldamento

Per evitare che adesso è la va schedina... Poi lo scambiatore..poi la scheda madre e quando decido di cambiarla ci ho già speso 500 euro 

Certo dato che il lavoro lo faccio io sono più avvantaggiato nella decisione.

5 ore fa, undertherain ha scritto:

sarebbe bello chiedere questo direttamente ad Hermann come mi avevi fatto tu la scorsa volta per altra cosa rendendomi un uomo felice, e sarebbe stupendo chiedere ad Hermann

Avevi chiesto anche tu, ti hanno mai risposto?

😀

5 ore fa, undertherain ha scritto:

La valvola di zona che comanda tutti i radiatori del primo piano (incluso quello sulla scala) è quella della foto che ti ho messo, l'hai vista?

Certo che l'ho vista 

Si può smontare perché è bocchettonata, ma una valvola deviatrice motorizzata a tre vie con by-pass non ci entra

Si dovrebbe rompere per guadagnare spazio dove vedi il tubo verde 

Ma ti conviene lasciare tutto com'è e togliere una testa termostaticha 

5 ore fa, undertherain ha scritto:

 come sempre marca FAR

Non uso i loro prodotti ma sicuramente sono funzionanti 

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11 minuti fa, robertice ha scritto:

L'unico è lasciare un radiatore senza testa

Ho capito via, lasceremo radiatore e termoarredo bagno senza testa termostatica, se è l'unica "soluzione"...

 

13 minuti fa, robertice ha scritto:

Se non ci sono le teste sulle valvole anche se sono messe al contrario non danno problemi 

Per l'amor del Cielo, chiaro, ma ti pare che se faccio io un lavoro metto le cose correttamente anche se non danno problemi solo perchè tanto so che io non ci metto le teste termostatiche?
Del tipo... magari pensare che un giorno uno ce le mette?
Boh, io 'sto modo di ragionare, devo dire diffuso, non lo comprenderò mai.

 

14 minuti fa, robertice ha scritto:

Succede perché vuoi adattare la domotica su un impianto "vecchio" 

Se era tutto fatto da nuovo trovavano tutte le soluzioni 

Come sopra, ho già scritto che non sto parlando di domotica, tu immagina che un cliente voglia mettere poi teste termostatiche MANUALI da 15€ su ogni radiatore, potrà farlo o non può?
Dico io, eh.

 

15 minuti fa, robertice ha scritto:

La tua, come anche la mia caldaia è costata di meno 

Dopo anni non esplodono ma i costi in riparazione iniziano ad essere sempre maggiori e conviene sostituirla 

Come esempio ti dico che la mia ha 18 anni e non ho mai dovuto chiamare l'assistenza oltre che per i controlli obbligatori, da un paio di mesi mi va ogni tanto in blocco sulla richiesta di acqua calda, a detta del tecnico dovrebbe essere la seconda schedina che costa 80 euro 

Ho preso una caldaia nuova e la metto appena non uso più il riscaldamento

Per evitare che adesso è la va schedina... Poi lo scambiatore..poi la scheda madre e quando decido di cambiarla ci ho già speso 500 euro 

Certo dato che il lavoro lo faccio io sono più avvantaggiato nella decisione.

Non ho capito cosa stai dicendo... ti posso dire che la nostra caldaia è venuta via circa 8.000€, caldaia + 9 radiatori, per cui... vedi tu.

Comunque chiaro il discorso dei costi di riparazione, ma come sempre io sto dall'altra parte, per cui... ti posso dire che stesso problema 5.000€ pagati per impianto allarme, installano e spariscono (tipico della mia zona).

Morale... smontato, venduto su eBay e me ne sono installato uno io, e bene anche, non come avevano fatto loro, imparandomi per filo e per segno tutte le regole della sicurezza.

Certo, una caldaia non potrò mai (e ci mancherebbe altro), ma non ne faccio un discorso economico, vorrei solo che le cose fossero fatte bene, visto che costano oro.

18 minuti fa, robertice ha scritto:

Avevi chiesto anche tu, ti hanno mai risposto?

A me mai, figurati, mentre a te subito dopo... o forse sto confondendo l'utente che mi aveva detto che aveva amico in Hermann...

 

19 minuti fa, robertice ha scritto:

Certo che l'ho vista 

Si può smontare perché è bocchettonata, ma una valvola deviatrice motorizzata a tre vie con by-pass non ci entra

Si dovrebbe rompere per guadagnare spazio dove vedi il tubo verde 

Ma ti conviene lasciare tutto com'è e togliere una testa termostaticha 

Bene dai, mi arrendo... via le teste in bagno...

 

19 minuti fa, robertice ha scritto:

Non uso i loro prodotti ma sicuramente sono funzionanti 

E vorrei vedere, però io quando prendo un PC, uno smartphone, una TV, un componente elettrico, la qualunque... so (o quantomeno provo a saperlo) quali marche/modelli sono meglio di altri, tutto quì, era curiosità la mia... ;)

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Alessio Menditto

Io vi leggo in silenzio, non voglio gufare ma sai le mie perplessità, quando funzionerà bene lo dici?

Io sto sempre aspettando di vedere come un baraccone simile può funzionare BENE , ovviamente sempre contento di essere smentito, anzi mi auguro sinceramente di essermi sbagliato.

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25 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Io vi leggo in silenzio, non voglio gufare ma sai le mie perplessità, quando funzionerà bene lo dici?

Io sto sempre aspettando di vedere come un baraccone simile può funzionare BENE , ovviamente sempre contento di essere smentito, anzi mi auguro sinceramente di essermi sbagliato.

"Baraccone"... perchè baraccone?
Se ti stai riferendo alla domotica con TADO... è uno dei più utilizzati (e fatti meglio), se ti stai riferendo all'utilizzo in doppia temperatura... baraccone de che, si prova, non va, ottimo, si collega liscio e comunque il collettore al piano sopra abbassa la temperatura, fine.
Due caldaie non le abbiamo messe, fine... ;)
E comunque... dì la verità che un po' un romp... come me vi mancherebbe, no? ;)

Modificato: da undertherain
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Alessio Menditto

Si per baraccone intendevo tutto il sistema a doppia temperatura ovviamente, ma infatti siccome ho sollevato tante perplessità, non per gufare ripeto!, ero curioso di sapere se funzionava bene.

Questo bene però è molto complessivo, infatti non ho scritto “se funziona”, ma se “ funziona bene”, perché c’è molta differenza.

Io come ti dicevo, ma ormai sono passate tante pagine, guardo i consumi e la resa complessiva del sistema, a me ad esempio non basta che funzioni, ma che funzioni bene.

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Alessio Menditto

E poi non rompi affatto anzi, discussioni come la tua spero aiutino altre persone per non farsi ingannare da tecnici un po’ sprovveduti che propongono cose complicate per dei sistemi che in realtà sarebbero molto semplici.

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6 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Si per baraccone intendevo tutto il sistema a doppia temperatura ovviamente, ma infatti siccome ho sollevato tante perplessità, non per gufare ripeto!, ero curioso di sapere se funzionava bene.

Questo bene però è molto complessivo, infatti non ho scritto “se funziona”, ma se “ funziona bene”, perché c’è molta differenza.

Io come ti dicevo, ma ormai sono passate tante pagine, guardo i consumi e la resa complessiva del sistema, a me ad esempio non basta che funzioni, ma che funzioni bene.

Non mi sono offeso, siete tutti quanti molto gentili (e pazienti) in questo thread, e se non mi aveste aiutato e dato tante dritte... guarda... lasciamo perdere...

Comunque vedremo come funziona, male che vada smonto la scheda di modulazione in caldaia e collego il tutto in unica modalità ad alta temperatura, che problema c'è, la schedina da 50€ comunque sarebbe sempre servita per avere i contatti puliti che altrimenti la Hermann Spaziozero Condensing 26 non presenta di default.
Comunque sia... dai che manca poco e la tua curiosità sarà soddisfatta... ;)
Mi piacerebbe sapere se rompere le scatole all'idraulico per far aggiungere anche la sonda di temperatura esterna o meno ma andrebbe capito se senza il lavoro del cronotermostato la cosa funziona o meno...

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6 ore fa, undertherain ha scritto:

ma andrebbe capito se senza il lavoro del cronotermostato la cosa funziona o meno.

Se mi ricordo.....e questa è la parte più difficile

Lunedì lo chiedo alla Hermann 

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10 ore fa, robertice ha scritto:

Se mi ricordo.....e questa è la parte più difficile

Lunedì lo chiedo alla Hermann 

Siamo in due, ma la mia non è questione di età, sempre avuto questo problema.
Meno male che da anni c'è Google Calendar.
Comunque sia... grazie ancora di tutto... ;)

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20 ore fa, undertherain ha scritto:
21 ore fa, robertice ha scritto:

Non ho capito cosa stai dicendo... ti posso dire che la nostra caldaia è venuta via circa 8.000€, caldaia + 9 radiatori, per cui... vedi tu.

Intendevo che la sola caldaia costava meno di 1000

Quindi un televisore costa di più 

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12 minuti fa, robertice ha scritto:

Intendevo che la sola caldaia costava meno di 1000

Quindi un televisore costa di più 

Avevo capito, solo che poi non mi sono fatto capire.
La sola caldaia 1.000€ l'hai pagata tu, qua nel profondo nord dove tutti solo onesti e non evadono il fisco (sono ironico) ti ho detto che con 8.000€ hanno messo caldaia + solare + 9 radiatori, per cui vedi tu se è stata pagata 1.000€...

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1 ora fa, robertice ha scritto:

Screenshot_2023-03-21-15-17-09-96_4782ed4105bc0d17bb24362f92b5e168.jpg

Ottimo, mi fa piacere che ho ancora delle "intuizioni" alla mia età... ;)
Bene, per cui avremmo potuto usare la sonda esterna negli ultimi 8 anni circa e non l'abbiamo fatto, ed ora che ho pensato di farla mettere... non si potrà più.

A posto così, e sempre, sempre, sempre grazie a te... ;)

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  • 4 weeks later...

Eccomi qua, vi sono mancato, dite la verità... ;)
Vi aggiorno: ieri l'elettricista ha montato seguendo mie istruzioni che ho preso come sapete dal manuale della caldaia la famosa schedina che tra l'altro mi ha preso l'idraulico dicendo che l'ha pagata tipo 20€ (e certo... tanto tutto affogato nel contone rimane).
Ebbene... pare e sottolineo pare che funzioni tutto in modo egregio, nel senso che ho impostato il cronotermostato in modalità manuale al minimo (7° e mezzo o quello che sono) così non si accende mai e non accende mai la caldaia per nulla dato che la zona gestita ora dal cronotermostato non esiste.
Ho collegato un TADO termostato cablato all'ingresso TA2 della schedina (alta temperatura) regolando la temperatura di mandata tramite parametro 17 (sempre leggendo il manuale) a 53°, fa caldo, via.
Tale termostato tramite cloud TADO gestisce le n teste termostatiche TADO che ho installato sui radiatori del primo piano.
Purtroppo come avevo scritto, per evitare tale rumore di colpi tipo bong! bong! quando c'è aperto tipo un solo radiatore devo lasciare sempre aperto radiatore e termoarredo bagno e radiatore bagno secondario dato che il favoloso idraulico non ha pensato di fare un impianto che gestisse la cosa quando lo realizzò e mi ha sparato tipo 450€ + IVA + montaggio (prezzo gonfiatissimo come sempre) per sostituire la valvola o pompa o quello che è in caldaia che attualmente è la vecchia versione con regolazione manuale della portata dell'acqua su 3 livelli.
Per concludere, sul nuovo ingresso fornito dalla schedina al momento ho collegato i 2 fili che arrivano dalla mansarda collegati alle varie testine delle varie spire nel collettore dell'impianto radiante, tanto per vedere che si accenda la caldaia se chiuso il circuito e... si accende... ;)
Non ho ancora testato se funziona, però, in doppia temperatura dato che l'impianto radiante ancora deve passare idraulico ad accenderlo perchè deve regolare il tutto.
Già ho visto che ha messo la valvola o pompa di rilancio o quello che è accazzum che non si riesce a collegare la spina dell'alimentazione dato che sotto c'è un sensore che va inserito che suppongo sia di sicurezza, nel senso che legge la temperatura tramite sonda che pare in rame e se è troppo elevata spegne il tutto (suppongo sempre che serva come sicurezza se la regolazione del miscelatore andasse a farsi benedire).
Detto questo, cercando si spiegare il tutto, eccovi le solite domande del caso:

1) Ho notato che il cronotermostato, sebbene non sia lui ad accendere la caldaia tramite bus ma sia il TADO via ON/OFF contatto pulito, comunque dia segnalazione del funzionamento del caldaia stessa, con icona a forma di radiatore che lampeggia (richiesta accensione) e la fiammella che appare (accensione caldaia reale), siamo sicuri che l'installazione della sonda esterna non sarebbe comunque gestita anche se la caldaia non viene accesa dal cronotermostato? Alla fine la temperatura la segna...
2) Mi ha dato una dritta l'elettricista dicendomi che suo amico idraulico espertone gli ha detto che se la pompa in caldaia è regolata con una portata un po' troppo esagerata per un impianto, la cosa crea aria nello stesso. Il mio impianto è formato da 8 radiatori tutti su un unico piano + 1 radiatore più in basso di un mezzo piano perchè si trova sulla scala. La pompa in caldaia o quello che è è regolata ovviamente a manetta, livello 3 di 3. Che faccio... dite di provare a regolarla a 2 per vedere se comunque funziona il tutto e magari il prossimo inverno avrò miglioramenti lato bong! bong!? L'idraulico mi ha detto che non è sufficiente che lasci aperto 2 radiatori più un termoarredo sull'impianto che ho descritto, a me pare che dica a caso.
3) Insito sul fatto che l'idraulico mi dice che anche il rumore tipo gocciolamento, acqua che scorre, etc., non è legato alla presenza di aria ma che si risolve solo se cambio la famosa valvola/pompa o quello che è in caldaia pagando 450€ + IVA + montaggio. Dico una bestialità od i vari rumori di scorrimento acqua, gocciolamento, etc. che si sentono nei radiatori sono legati SOLO alla presenza di aria?

Grazie a tutti, ed appena provo bene anche l'impianto a bassa temperatura e controllo se effettivamente la caldaia funziona in doppia temperatura... vi aggiorno... ;)

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2 ore fa, undertherain ha scritto:

Ho notato che il cronotermostato, sebbene non sia lui ad accendere la caldaia tramite bus ma sia il TADO via ON/OFF contatto pulito, comunque dia segnalazione del funzionamento del caldaia stessa

Si questo è normale, indica sempre se si accende la fiamma 

2 ore fa, undertherain ha scritto:

siamo sicuri che l'installazione della sonda esterna non sarebbe comunque gestita anche se la caldaia non viene accesa dal cronotermostato?

Se mettiamo in discussione anche quello che dice un ingegnere della Hermann non ne veniamo più fuori 

2 ore fa, undertherain ha scritto:

Mi ha dato una dritta l'elettricista

Può creare turbolenze, ma non la pompetta della tua caldaia che sta bene alla terza velocità 

2 ore fa, undertherain ha scritto:

L'idraulico mi ha detto che non è sufficiente che lasci aperto 2 radiatori più un termoarredo

Non sono d'accordo 

2 ore fa, undertherain ha scritto:

Insito sul fatto che l'idraulico mi dice che anche il rumore tipo gocciolamento, acqua che scorre, etc., non è legato alla presenza di aria ma che si risolve solo se cambio la famosa valvola/pompa o quello che è in caldaia pagando 450€ + IVA

Per me è aria tutta la vita, casomai aspettiamo altri pareri da chi ci legge 

E comunque non credo che la scheda della tua caldaia possa gestire una pompa a velocità variabile, e bisogna anche vedere se gli attacchi sono compatibili essendo sempre più monoblocchi stampati con integrati altri componenti

 

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10 ore fa, robertice ha scritto:

Si questo è normale, indica sempre se si accende la fiamma 

Ah, ok, l'ho pensato pure io che effettivamente essendo un cronotermostato, per cui un display che riporta quello che accade in caldaia senza dover andare davanti ad essa per vedere... così è.

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

Se mettiamo in discussione anche quello che dice un ingegnere della Hermann non ne veniamo più fuori 

Hai ragione anche tu, ci mancherebbe, solo che ne ho sentiti altri, sempre Hermann, per i quali non si sapeva se la schedina che ho messo ieri sarebbe funzionata...

C'è da dire che comunque sul manuale leggo:

 

"MODO FUNZ: Questo parametro determina il tipo di termoregolazione ambiente, cioè l’andamento della temperatura di mandata del riscaldamento in funzione della temperature ambiente.
I valori selezionabili sono 1, 2, 3 e 4. Impostazione di fabbrica: 1.
1 Termoregolazione ambiente di tipo ON-OFF (termostatica) con temperatura di mandata
fissa al valore prestabilito.
2 Termoregolazione ambiente con temperatura di mandata calcolata dal Cronocomando
in funzione della temperatura ambiente.
3 Termoregolazione ambiente con temperatura di mandata calcolata dal Cronocomando
in funzione della temperatura ambiente e della temperatura esterna.
4 Termoregolazione ambiente disabilitata. La temperatura di mandata è in funzione del
livello di temperatura previsto dalla programmazione automatica, con il criterio:
T0 = riscaldamento spento
T1 = mandata al valore minimo di temperatura riscaldamento
T2 = mandata al valore massimo di temperatura riscaldamento".

 

Al momento è ovviamente configurato ad 1, ma avendo controllato parametro per parametro (sia quelli utente che quelli tecnico diciamo) ed avendo visto che sono tutti impostati al valore di default... secondo me l'idraulico (che è lo stesso) ha montato la caldaia e via, figurati se ha configurato qualcosa, manco sa che ci siano questi parametri, credimi.

Detto questo... in effetti impostandolo a 3 comunque anche se funzionasse la cosa leggerebbe la temperatura del cronotermostato che si trova nel salotto del piano ad alta temperatura, collegato ad una zona che non esiste (in pratica il cronotermostato ora non pilota nulla, lo lascio a 7 gradi), per cui che regolerebbe... leggerebbe sempre la temperatura del TADO termostato cablato del salotto appunto... lasciamo stare va.

10 ore fa, robertice ha scritto:

Può creare turbolenze, ma non la pompetta della tua caldaia che sta bene alla terza velocità 

Ok, ma che farebbe se regolata a 2, nel senso, spingerebbe meno litri d'acqua al secondo/minuto o quello che è, e quindi, scalderebbero di meno i radiatori o si guasterebbe qualcosa?
Per fare una prova dico, che male può fare.

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

Non sono d'accordo 

Idem, dopo aver sentito varie persone che hanno montato TADO ed aver visto che tutti quanti lasciando aperto anche solo il radiatore del bagno se la cavano, più o meno.

 

10 ore fa, robertice ha scritto:

Per me è aria tutta la vita, casomai aspettiamo altri pareri da chi ci legge 

E comunque non credo che la scheda della tua caldaia possa gestire una pompa a velocità variabile, e bisogna anche vedere se gli attacchi sono compatibili essendo sempre più monoblocchi stampati con integrati altri componenti

Ok, ma esattamente come diavolo devo fare per sistemare la cosa?
Dobbiamo aprire la valvolina di tutti i radiatori che fanno il rumore, dobbiamo aprire le valvoline di tutti i radiatori, va fatto uscire mezzo bicchiere d'acqua, va fatto uscire mezzo litro d'acqua, va svuotato l'impianto, va fatto pulire dall'idraulico con apposito liquido che qualcuno mi ha detto... insomma... vorrei capire qualche sia la cosa migliore, la facciamo una volta per tutte e chiuso.

In aggiunta, ed anche qua non ho ancora capito, ma va fatto uscire mezzo bicchiere d'acqua da ogni radiatore tutti gli anni prima di accendere il riscaldamento ad inizio inverno oppure non va aperto mai nulla (così poi ti intoppano tutte le valvoline come le avevamo noi e l'idraulico a dire che è normale che non esca acqua... non farmi parlare va...).

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3 ore fa, undertherain ha scritto:

Ok ma che farebbe se regolata a 2

L'acqua resta più tempo nello scambiatore, la caldaia arriva prima alla temperatura impostata 

E rallenta anche la resa dei terminali...che siano radiatori fancooil o pavimento 

Ma non si rovina nulla puoi fare tutte le prove che vuoi 

3 ore fa, undertherain ha scritto:

come diavolo devo fare per sistemare la cosa

Per disareare bene l'impianto a radiatori freddi aumenta la pressione in caldaia e inizia a spurgare partendo dai radiatori più bassi a scalare lasciando quelli alti alla fine togliendo un bicchiere d'acqua appena finisce l'aria 

Non lasciare mai andare la caldaia a zero, tienila sempre su di pressione ricontrollando alla fine di ogni radiatore 

Quando farai l'ultimo toglierai più acqua per regolare la pressione 

Se non sbaglio la tua caldaia si carica da sola(probabilmente è quello il problema perché non ricarica se la pressione non scende sotto un certo minimo) ma puoi aumentare la pressione ruotando una vite posta sull'elettrovalvola in caldaia ma attento a lasciarla perfettamente in verticale 

Fai così un paio di volte a distanza di giorni e vedi che migliora 

Controlla se i jolly nei punti alti sono aperti e funzionanti

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Il 15/4/2023 alle 12:59 , robertice ha scritto:

L'acqua resta più tempo nello scambiatore, la caldaia arriva prima alla temperatura impostata 

E rallenta anche la resa dei terminali...che siano radiatori fancooil o pavimento 

Ma non si rovina nulla puoi fare tutte le prove che vuoi 

Provare per provare... proveremo.

 

Il 15/4/2023 alle 12:59 , robertice ha scritto:

Per disareare bene l'impianto a radiatori freddi aumenta la pressione in caldaia e inizia a spurgare partendo dai radiatori più bassi a scalare lasciando quelli alti alla fine togliendo un bicchiere d'acqua appena finisce l'aria 

Non lasciare mai andare la caldaia a zero, tienila sempre su di pressione ricontrollando alla fine di ogni radiatore 

Quando farai l'ultimo toglierai più acqua per regolare la pressione 

Se non sbaglio la tua caldaia si carica da sola(probabilmente è quello il problema perché non ricarica se la pressione non scende sotto un certo minimo) ma puoi aumentare la pressione ruotando una vite posta sull'elettrovalvola in caldaia ma attento a lasciarla perfettamente in verticale 

Fai così un paio di volte a distanza di giorni e vedi che migliora 

Controlla se i jolly nei punti alti sono aperti e funzionanti

Perdonami se magari faccio domande stupide, ma che intendi con "aumenta la pressione in caldaia"?
Come dici tu la Spaziozero Condensing 26 ha riempimento automatico (si può disabilitare tramite switch su scheda di modulazione) e sinceramente non ho mai capito come funzioni, nel senso... qualche volta (anche se forse 2 in 8 anni) ha dato errore sul cronocomando che identificava che la caldaia aveva tentato per 3 volte di riempirsi e non era riuscita, da manuale diceva di provare a spegnere ed accendere, l'abbiamo fatto ed è andato via l'errore, ma da informatico... un errore non esce mai a caso e non è che si spegne ed accende, mah, non capirò mai chi scrive i manuali delle caldaie.
Detto questo, non capisco come funzioni il riempimento automatico, nel senso che mi di disse di lasciarla a 1.5 (tra 1 e 2) come pressione, suppongo siano bar, ma come fa la caldaia ha riempirsi in automatico non essendo un parametro che identifica la pressione che uno vorrebbe, è una pressione fissa impostata da Hermann?
Chiedo perchè alcune volte dopo qualche svuotino da qualche radiatore abbiamo dovuto riempirla a mano girando apposita vite che poi va lasciata in verticale come dici tu (altrimenti continua ad entrare acqua più che altro...), per cui mica ho capito come diamine funziona il riempimento.
Sarò un informatico sempliciotto, ma io avrei aggiunto un parametro in caldaia tra i vari non utilizzati (non ti dico che ho trovato sul manuale, in pratica fanno un software unico per 100 modelli, mah, a me pare proprio fatto col cul...) che identifica la pressione che la caldaia mantiene in automatico, tutto qua, semplice e comodo.
Detto questo, quindi dici di mettere la pressione tipo a più di 2, a 3 o cosa, e di iniziare la procedura da te descritta?
Non ho capito poi se dicendo "ma puoi aumentare la pressione ruotando una vite posta sull'elettrovalvola in caldaia ma attento a lasciarla perfettamente in verticale" intendi la vite che vedi nella pagina del manuale, che serve a riempire la caldaia e, quindi, di conseguenza ad aumentare la pressione o se ne esiste una seconda che regola la pressione che la caldaia mantiene col suo sistema di riempimento automatico...
Infine... cos'è il "jolly" e cosa intendi con "Controlla se i jolly nei punti alti sono aperti e funzionanti"?
Con jolly intendi le "valvoline" che sono presenti nella parte alta di ogni radiatore dal lato opposto a dove c'è la valvola dove si apre e chiude il radiatore (dove io ho installato i TADO in pratica)?
Se sì, come sai erano tutti intoppati dal calcare e non c'era un che fosse un radiatore che aprendola facesse uscire dell'acqua...
Grazie ancora di tutto e buona domenica a te ed a tutti... ;)

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Il 16/4/2023 alle 13:46 , undertherain ha scritto:

si può disabilitare tramite switch su scheda di modulazione

Non devi disabilitarlo

Il 16/4/2023 alle 13:46 , undertherain ha scritto:

e sinceramente non ho mai capito come funziona

Quando la pressione scende sotto i 0,6(credo) genera un allarme e in automatico attiva l'elettrovalvola che ricarica fino a 1 bar

i primi modelli dava l'allarme sul cronotermostato e solo premendo il tasto A ricaricava

Adesso va in automatico ma si blocca dopo 3 richieste di ricarica per evitare di allagare nel caso fosse una perdita ad abbassare la pressione dell'impianto, se succede questo si resetta togliendo l'alimentazione alla caldaia (quindi richiede uno sblocco manuale)

e ti permette altre tre ricariche

Il 16/4/2023 alle 13:46 , undertherain ha scritto:

Detto questo, non capisco come funzioni il riempimento automatico

 

Non esiste un riempimento manuale, il ruotare la vite sull'elettrovalvola serve per riempire l'impianto nel caso non c'è corrente da parte del tecnico o idraulico in fase di montaggio

Ti ho consigliato di fare così perchè è l'unico modo per dare più pressione 

Il 16/4/2023 alle 13:46 , undertherain ha scritto:

quindi dici di mettere la pressione tipo a più di 2, a 3

Massimo 2, a 3 si apre la valvola di sicurezza

Il 16/4/2023 alle 13:46 , undertherain ha scritto:

o se ne esiste una seconda che regola la pressione che la caldaia mantiene col suo sistema di riempimento automatico.

No è l'unica 

Il 16/4/2023 alle 13:46 , undertherain ha scritto:

Con jolly intendi le "valvoline" che sono presenti nella parte alta di ogni radiatore dal lato opposto

No, hanno la stessa funzione ma quelle sul radiatore si chiamano valvolini e sono ad uso manuale

I jolly sono valvole di scarico automatiche che in presenza di aria la scaricano da soli

Di solito sono nei punti alti, sul collettore oppure in alto se l'impianto è aereo ( passa in alto sulle pareti) a vista o in una scatola tipo elettrica murata

Se non riesci a togliere l'aria dai radiatori puoi mettere un tappo jolly automatico dove c'è il valvolino manuale, così rendi automatico ogni radiatore

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36 minuti fa, robertice ha scritto:

Non devi disabilitarlo

Certo, non è mia intenzione, era solo per dirtelo ma da come scrivi conosci più tu questa caldaia dai vari tizi (Hermann e non che ho sentito io).

 

36 minuti fa, robertice ha scritto:

Quando la pressione scende sotto i 0,6(credo) genera un allarme e in automatico attiva l'elettrovalvola che ricarica fino a 1 bar

i primi modelli dava l'allarme sul cronotermostato e solo premendo il tasto A ricaricava

Adesso va in automatico ma si blocca dopo 3 richieste di ricarica per evitare di allagare nel caso fosse una perdita ad abbassare la pressione dell'impianto, se succede questo si resetta togliendo l'alimentazione alla caldaia (quindi richiede uno sblocco manuale)

e ti permette altre tre ricariche

Posso dirti che in 8 anni è accaduto forse 2/3 volte che era bloccata con allarme su cronocomando, poi passò idraulico che provvedette a svuotare tale "vaso di espansione" che mi chiedo che sia è perchè vada svuotato, boh, secondo me assistenza zero, altro che controllo periodico che ci fanno.
Ti confermo che la caldaia è del 2011 ma che carica in automatico da sola e che da allarme se per 3 volte non riesce, per sicurezza, come dici tu.

 

36 minuti fa, robertice ha scritto:

Non esiste un riempimento manuale, il ruotare la vite sull'elettrovalvola serve per riempire l'impianto nel caso non c'è corrente da parte del tecnico o idraulico in fase di montaggio

Ti ho consigliato di fare così perchè è l'unico modo per dare più pressione

Questa cosa non capisco, perdonami: se mi dici che la caldaia carica fino ad 1 bar e che a questo punto non si può impostare il limite massimo, da quando ho capito, perchè mi si è detto (non quì) di tenerla sempre tra 1 e 2 (per cui tipo 1.5)?
Oh, sarò un informatico precisino, ma a me 1 pare differente da 1.5 bar (come le gomme, se le gonfio a 2.6 non è come tenerle 2.2)...

 

36 minuti fa, robertice ha scritto:

Massimo 2, a 3 si apre la valvola di sicurezza

Yes, non passerei mai i 2, era per dire.

 

36 minuti fa, robertice ha scritto:

No è l'unica 

Perfetto, ora mi è chiaro.

 

36 minuti fa, robertice ha scritto:

No, hanno la stessa funzione ma quelle sul radiatore si chiamano valvolini e sono ad uso manuale

I jolly sono valvole di scarico automatiche che in presenza di aria la scaricano da soli

Di solito sono nei punti alti, sul collettore oppure in alto se l'impianto è aereo ( passa in alto sulle pareti) a vista o in una scatola tipo elettrica murata

Se non riesci a togliere l'aria dai radiatori puoi mettere un tappo jolly automatico dove c'è il valvolino manuale, così rendi automatico ogni radiatore

Tu pensa che se non erro li ho visti nell'impianto di riscaldamento con radiatori in ghisa di 40 anni della casa dei miei genitori, figurati se ho visto qualcosa qua dove sto... ma di che stiamo parlando...

Comunque appena ho un attimo faccio la procedura come spiegata, riempio la caldaia manualmente tramite vite fino a 2 bar, parto dal radiatore del bagnetto che è di tipo "stretto ed alto", tolgo un bel bicchiere, riempio ancora a 2 bar e passo al termoarredo del bagno, poi via via tutti i radiatori, ultimo quello della scala che si trova più in basso.
Conta solo l'altezza, non la distanza dal collettore, giusto?
Grazie ancora, e speriamo di risolvere.
Comunque in settimana dovrebbe passare idraulico per prima accensione impianto radiante che andrà lasciato andare tipo per 2 settimane per lo shock termico (assestamento del massetto), mi si è detto.
Ovviamente se e come scalda lo si scoprirà l'anno prossimo, mi vedo già l'idraulico un giorno qua e l'altro pure con quel macchinario tipo carrellino che serve a svuotare l'aria negli impianti...
Lo vidi nell'appartamento dove stavo anni fa, con riscaldamento radiante, mi chiedo se non andrebbe bene anche per togliere aria da un impianto a radiatori.

Modificato: da undertherain
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1 ora fa, undertherain ha scritto:

ma da come scrivi conosci più tu questa caldaia dai vari tizi (Hermann e non che ho sentito io

Ne ho solo installato qualche centinaio 😀 

1 ora fa, undertherain ha scritto:

perchè mi si è detto (non quì) di tenerla sempre tra 1 e 2 (per cui tipo 1.5)?
Oh, sarò un informatico precisino, ma a me 1 pare differente da 1.5 bar (come le gomme, se le gonfio a 2.6 non è come tenerle 2.2)...

Perché è buona norma tenerla a 1,5 ma evidentemente chi te l'ha detto non sapeva che la tua ricarica automaticamente oppure che in quelle che ricaricano in automatico non si può decidere a che pressione fermarsi 

1 ora fa, undertherain ha scritto:

ultimo quello della scala che si trova più in basso

No al contrario, devi fare prima i più bassi 

La distanza dalla caldaia non importa 

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4 ore fa, undertherain ha scritto:

Comunque in settimana dovrebbe passare idraulico per prima accensione impianto radiante che andrà lasciato andare tipo per 2 settimane per lo shock termico (assestamento del massetto), mi si è detto.

Ti faccio un copia incolla

 

Prima della posa del pavimento (piastrelle, marmo o parquet) e con infissi e porte montati, occorre realizzare lo shock termico del massetto che sormonta il riscaldamento a pavimento (pannelli radianti). In realtà non è obbligatorio per tutti i tipi di installazione, ma viene fortemente consigliato per gli impianti riscaldati ad acqua e galleggianti che rientrano nell’ambito della UNI EN 1264, mentre per gli altri, si devono semplicemente seguire le prescrizioni dei produttori.

Lo shock termico, o pre-accensione, o messa in funzione graduale dell'impianto di riscaldamento, stabilizza il massetto, scaricandolo lentamente da eventuali tensioni e lo portandolo ad un grado di essiccazione corrispondente alle condizioni di esercizio. Inoltre, svolge l'importante funzione di segnalare l'eventuale scorretta posa del massetto, prima di pavimentare;

Fasi e temperature. Quanto dura?

In base alla norma UNI EN 1264-4, dovrai procedere ad un’iniziale accensione dell’impianto una volta trascorso un periodo di almeno:

    • 21 giorni dopo la posa del massetto in cemento o in conformità alle istruzioni del fabbricante;
    • 7 giorni in caso di massetti a base di anidride;
    • 3/4 giorni secondo le istruzioni del fabbricante, nel caso di massetti cementizi a presa rapida e rapidissima essiccazione.

Questo processo viene eseguito allo scopo di asciugare i massetti dall’umidità ed evitare criccature, favorendo così il lavoro del pavimentista. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di alimentazione compresa tra 20°C e 25°C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni. Questa fase è detta di acclimatamento.

Successivamente, occorre impostare la temperatura massima di progetto (in genere 50°), che deve essere mantenuta per almeno altri 4/7 giorni.

Si consiglia comunque di passare gradualmente dalla temperatura iniziale a quella massima di progetto (circa 3°C al giorno), anche a costo di prolungare i tempi del preriscaldamento.

Ti consiglio di impostare come temperatura iniziale di riscaldamento, un valore che non sia superiore di 5°C rispetto alla temperatura esterna, in modo da evitare un eventuale shock termico del massetto troppo repentino con conseguenti rotture dello stesso.

Infine, occorre attendere ulteriori 5 giorni prima di posare il pavimento.

Per rispettare la scala delle temperature è necessario installare una delle seguenti componenti:

    • valvola miscelatrice termostatica a punto fisso;
    • valvola miscelatrice con servomotore collegato a centralina climatica;
    • caldaia a bassa temperatura con taratura della mandata elettronica.

Secondo la norma UNI EN 1264-4, il processo di avviamento del riscaldamento deve essere documentato mediante apposito protocollo da consegnare al committente

Per concludere , nel caso di parquet, il posatore deve verificare se l’umidità residua del massetto è compatibile con la posa.

4 ore fa, undertherain ha scritto:

mi vedo già l'idraulico un giorno qua e l'altro pure con quel macchinario tipo carrellino che serve a svuotare l'aria negli impianti..

Non occorre nessun macchinario, probabilmente ha una pompa con serbatoio usata per lavare l'impianto che può anche essere usata per disareare 

Ma si può fare anche senza.

4 ore fa, undertherain ha scritto:

mi chiedo se non andrebbe bene anche per togliere aria da un impianto a radiatori.

No

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59 minuti fa, robertice ha scritto:

Ti faccio un copia incolla

 

Prima della posa del pavimento (piastrelle, marmo o parquet) e con infissi e porte montati, occorre realizzare lo shock termico del massetto che sormonta il riscaldamento a pavimento (pannelli radianti). In realtà non è obbligatorio per tutti i tipi di installazione, ma viene fortemente consigliato per gli impianti riscaldati ad acqua e galleggianti che rientrano nell’ambito della UNI EN 1264, mentre per gli altri, si devono semplicemente seguire le prescrizioni dei produttori.

Lo shock termico, o pre-accensione, o messa in funzione graduale dell'impianto di riscaldamento, stabilizza il massetto, scaricandolo lentamente da eventuali tensioni e lo portandolo ad un grado di essiccazione corrispondente alle condizioni di esercizio. Inoltre, svolge l'importante funzione di segnalare l'eventuale scorretta posa del massetto, prima di pavimentare;

Fasi e temperature. Quanto dura?

In base alla norma UNI EN 1264-4, dovrai procedere ad un’iniziale accensione dell’impianto una volta trascorso un periodo di almeno:

    • 21 giorni dopo la posa del massetto in cemento o in conformità alle istruzioni del fabbricante;
    • 7 giorni in caso di massetti a base di anidride;
    • 3/4 giorni secondo le istruzioni del fabbricante, nel caso di massetti cementizi a presa rapida e rapidissima essiccazione.

Questo processo viene eseguito allo scopo di asciugare i massetti dall’umidità ed evitare criccature, favorendo così il lavoro del pavimentista. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di alimentazione compresa tra 20°C e 25°C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni. Questa fase è detta di acclimatamento.

Successivamente, occorre impostare la temperatura massima di progetto (in genere 50°), che deve essere mantenuta per almeno altri 4/7 giorni.

Si consiglia comunque di passare gradualmente dalla temperatura iniziale a quella massima di progetto (circa 3°C al giorno), anche a costo di prolungare i tempi del preriscaldamento.

Ti consiglio di impostare come temperatura iniziale di riscaldamento, un valore che non sia superiore di 5°C rispetto alla temperatura esterna, in modo da evitare un eventuale shock termico del massetto troppo repentino con conseguenti rotture dello stesso.

Infine, occorre attendere ulteriori 5 giorni prima di posare il pavimento.

Per rispettare la scala delle temperature è necessario installare una delle seguenti componenti:

    • valvola miscelatrice termostatica a punto fisso;
    • valvola miscelatrice con servomotore collegato a centralina climatica;
    • caldaia a bassa temperatura con taratura della mandata elettronica.

Secondo la norma UNI EN 1264-4, il processo di avviamento del riscaldamento deve essere documentato mediante apposito protocollo da consegnare al committente

Per concludere , nel caso di parquet, il posatore deve verificare se l’umidità residua del massetto è compatibile con la posa.

Meraviglioso, se ci fosse emoticon con l'inchino te l'avrei messa... ;)

 

Ho provveduto poco fa a fare la procedura relativa alla fuoriuscita di aria dall'impianto a radiatore, come da te descritta.
Stiamo a vedere nei prossimi giorni, ma già noto che il calorifero più alto di tutti (stretto ed alto) del bagnetto (l'unico che ha fatto uscire dell'aria) non fa più rumore...
Domanda: il termoarredo del bagno non ha alcuna valvolina di sfiato ne altro.
Dato che a mio parere è una di quelle cose che l'idraulico ha realizzato montando lui i vari componenti (non come un radiatore od un collettore che arrivano, sempre secondo me, quasi sempre già belli che assemblati), vuoi dire che ha pensato bene di non installarcela?
O non serve far alcun controllo ad un termoarredo... mah... a me pare 'na strunz...

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