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Generatore corrente KO


Luc66a

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Salve, ho cercato in molti post ma non trovo una soluzione.

 

Ho un generatore tipo cinese (ahimè) 220-380V 5kw (così dichiarano) che ha lavorato bene per un paio di settimane, poi, o per un carico eccessivo o per una saldatrice elettrica che ho collegato (scoperto poi cosa non compatibile) il gruppo si è guastato.

Ora quando lo avvio parte con pochi volt in uscita e appena tiro su un pò i giri manualmente si stabilizza a 150 volt (alle spazzole arrivano circa 14 volt) ma questo solo a vuoto. Appena gli metto un dispositivo (un aspirapolvere da 1200w) la tensione cade quasi a 0 e si rialza a 150 solo se tolgo il carico.

Se provo a dare tensione continua alle spazzole con un alimentatore da banco esterno rieco a raggiungere i 200 volt circa con 29 volt di alimentazione in CC e 0,5 A di assorbimento alle spazzole (di più l'alimentatore non va) ma con quei 200 volt il carico tiene, scende un pò ma funziona.

Ho verificato cosa entra nell'AVR sul connettore a 4 cavi e dai marroni arrivano circa 37-43 volt alternati e sui due gialli circa 5-7 volt alternati ma quasti cadono entrambi a quasi zero quando attacco il carico e quindi a questo punto l'AVR da una tensione di 0,6 volt alle spazzole e la tensione in uscita muore.

Ho già cambiato due AVR e spazzole ma la situazione è identica.

Come faccio a verificare il corretto funzionamento delle tensioni che arrivano all'AVR? Perchè queste cadono quando attacco un carico?

Quando il gruppo funzionava regolarmente si vedeva il voltmetro segnare a vuoto circa 300 volt per poi stabilizzarsi a 220 quando si accendeva il dispositivo inserito.

 

Ringrazio per ogni suggerimento. (A parte comprarne uno serio la prossima volta!)

20220224_163135.jpg

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oppure hai shuntato tra di loro gli avvolgimenti di uscita, può essere che abbiano preso una scaldata e c'è una perdita di isolamento tra le varie spire presenti e per questo non raggiunge più la tensione corretta di uscita proprio perchè la tensione in uscita è direttamente proporzionale al numero di spire, andrebbe controllata la resistenza dell'avvolgimento se è possibile averla, oppure se trovi qualche riavvolgitore che ne ha voglia ti fai riavvolgere l'avvolgimento ma non penso sia un lavoro minore di una giornata e quindi con i dovuti costi

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Misura la resistenza dell'avvolgimento di eccitazione , anche per verificarne l'integrità e il contatto delle spazzole, poi, se questa è ok,  si potrebbe eccitare con un alimentatore variabile in corrente continua e collegandolo sui due fili delle spazzole, partendo da 12 Vcc in questo modo se ci sono difetti sull'avvolgimento di statore si manifestano  con una richiesta di carico del motore endotermico udibile. Se invece l'uscita della tensione alternata comincia a crescere in modo proporzionale all'eccitazione, allora potrebbe essere imputabile al regolatore di tensione. Se ricordo bene la tensione di eccitazione per tensione nominale di 230 V in alternatori simili è altina, verso i 100V cc.

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Posto una foto con le misure effettuate.

Sui dischi dove appoggiano le spazzole ho una restistenza di 21 Ohm, sui contatti delle spazzole 42 Ohm.

Ho fatto anche misure su ogno polo, compreso il connettore che va all'AVR, verso terra e almeno là non ho alcuna dispersione.

Ho notato che con un alimentatore esterno al salire della tensione alle spazzole sale anche la tensione in uscita a si assesta intorno ai 160/170V CA con carico acceso e riesce anche a tenerlo ma purtroppo oltre i 30V CC con il mio alimentatore non riesco andare. Non credevo comunque che si arrivasse all'ordine dei 100V CC sulle spazzole. Se è così allora credo che gli avvolgimenti sono buoni e forse va in basso isolamento solo la bobina che serve l'AVR. Avevo letto da qualche parte che all'AVR dovrebbero arrivare anche 220V e io a malapena ne ho 40.

 

 

Immagine 1.jpg

Modificato: da Luc66a
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a questo punto penso che il mancato funzionamento sia imputabile all'AVR, quello originale, gli altri che hai comperato forse non sono compatibili, verifica se hanno gli stessi colori dei fili che partono dal connettore quadrato?, perché questo se ricordo bene è un dato per stabilire la compatibilità. Non prendere per buono i 100V, i  40 V potrebbero essere sufficienti, con quella resistenza di rotore, io in un caso ho misurato 0,6 A a tensione nominale e a vuoto, ma ripeto in un caso di alternatore monofase da 2800 W uguale alla tua foto, ma solo alla foto, tanto per darti un ordine di grandezza. 

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13 ore fa, Luc66a ha scritto:

Avevo letto da qualche parte che all'AVR dovrebbero arrivare anche 220V e io a malapena ne ho 40.

 

La tensione di uscita del generatore dipende dal flusso, quindi dalla corrente di eccitazione.

Ovviamente salendo di tensione di eccitazione sale anche la corrente e aumenta la tensione di uscita, almeno sino alla saturazione del flusso.

 

Dalla prova che hai eseguito si evidenia che il problema sta nell'eccitazione.

 

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Prima di comprare l'ennesimo AVR vorrei però capire qual'è l'ordine di grandezza delle tensioni che tale AVR dovrebbe avere in entrata.

E' corretto fare la misura tra in due marroni e poi tra i due gialli?

Perchè l'AVR ha 4 cavi in ingresso con impedenze e tensioni diverse?

Se, come ho detto precedentemente, i 37-43 volt (sui cavi marroni) e 5-5 volt (sui cavi gialli) del circuito di eccitazione che ho sono assolutamente insufficienti per pilotare l'AVR (senza contare che si riducono a pochi volt quando accendo il carico) allora credo che sia proprio l'indotto di eccitazione guasto e non l'AVR.

Ho misurato inoltre che quando alimento le spazzole con alimentatore da banco e quindi inizio a realizzare una buona tensione in uscita, i fatidici 37-43 volt che arrivano all'AVR non aumentano comunque e rimangono costanti, con o senza carico acceso come se non pilotassero nulla.

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All'AVR arrivano 4 fili, due sono l'alimentazione che proviene dallo statore e quindi una tensione alternata, gli altri due vanno alle spazzole di eccitazione in corrente continua, cominciamo a battezzarli con il rispettivo colore, poi se l'avr è scollegato  e tu provvedi a fornire la corrente di eccitazione troverai solo sui due fili di  l'alimentazione dell'AVR una certa tensione, che in condizioni normali oltre ad alimentare l'AVR  è anche la variabile per il regolatore. Tieni anche presente che inizialmente l'AVR inizia a lavorare con la tensione prodotta dal magnetismo residuo, quindi verifica che tensione ca  hai in uscita a giri nominali senza carico, verifica anche se c'è un condensatore tipo da motori che serve appunto, assorbendo corrente capacitiva, a favorire l'eccitazione iniziale. A volte succede che applicando al generatore un carico molto induttivo (motore) si crei una smagnetizzazione dello statore e non riesci più a partire, allora si dà un aiutino momentaneo con un condensatore collegato all'uscita dell'alternatore, sui 230 V.

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Allora, ho trovato un video in inglese di un tipo che aveva i miei stessi problemi e dopo numerose prove ha fatto vedere come si erano cotti gli avvolgimenti del statore, ed ho seguito i suoi passi trovando lo stesso problema. Lo statore presenta una parte di avvolgimenti anneriti e cotti e molte cordine risultano bruciate. Aveva ragione Livio di ricercare subito il guasto nella bobina di eccitazione. Vi farò sapere se trovo un ricambio idoneo e mi imbarco in quasta impresa oppure lascio perdere.

Intanto grazie per la collaborazione.

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