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Unire due o più termostati di generatori di aria calda (aerotermi)


MarcoPau

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Ciao a tutti, in azienda abbiamo un capannone con 3 aerotermi di questo tipo:

 

https://www.ebay.it/itm/115151581985?mkevt=1&mkcid=1&mkrid=724-53478-19255-0&campid=5338722076&customid=&toolid=10050

 

Poiché il termostato di uno di questi è andato e dobbiamo metter mano all'impianto elettrico, mi chiedevo se, mettendo una scatoletta di derivazione a monte dei comandi e morsettando tra loro i fili elettrici dei 3 aerotermi, io possa portarli su un unico termostato.

 

Gli aerotermi li usiamo sempre e comunque tutti e tre insieme... non ho una foto del termostato aperto, ma arrivano i 6/8 fili su una schedina, e l'aerotermo funziona sostanzialmente così:

 

- si accende prima la caldaia, poi quando è in temperatura parte la ventola

- si spegne la caldaia quando l'ambiente raggiunge la temperatura impostata sul termostato a rotella

- fa il ciclo di raffreddamento quando si mette l'interruttore sul comando a zero

- parte solo la ventola quando si mette l'interruttore sul comando su estate

 

Idea malsana? 😄 

 

Grazie a tutti!

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da una breve ricerca in rete, non sono riuscito a trovare la documentazione necessaria , ovvero lo schema elettrico dell'apparecchio .  

Sarebbero utili due foto : quella del termostato e la morsettiera dell'apparecchio .

Questi generatori sono molto simili fra di loro , ed in genere  NON hanno sul loro termostato una predisposizione esterna .  il termostato può essere di mille tipi...elettronico , elettromeccanico , eccc, ecc.. tipico dei robur , dei Biemmedue , cmtclima,Accoroni ,  ecc ecc 

14 ore fa, MarcoPau ha scritto:

- si accende prima la caldaia, poi quando è in temperatura parte la ventola

- si spegne la caldaia quando l'ambiente raggiunge la temperatura impostata sul termostato a rotella

- fa il ciclo di raffreddamento quando si mette l'interruttore sul comando a zero

- parte solo la ventola quando si mette l'interruttore sul comando su estate

si si , un classico , come funzionamento

 

in genere  , la predisposizione  è nella morsettiera a bordo .

Converrebbe che tu tenessi sempre il termostato originale, anche perchè dovrebbe esserci a bordo il tasto di reset blocco fiamma o la regolazione della velocità del ventilatore 

 

se trovi la predisposizione ,in genere un ponticello , si può disegnare uno schema dove un termostato a tuo piacere , marca e modello che vuoi tu , comanda un rele ausiliario , anche soo un undecal , ed ogni contatto , comanda il singolo generatore

 

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16515783142527185388311166287614.thumb.jpg.4f87c5454e5316f744f3b3081ffb58d8.jpg

Eccoli, questi sono gli originali e portano 7 fili ciascuno, sotto il nastro nero c'è la rotella per la temperatura. Schemi non ne ho. Il modello è IHP/S 40.

 

Li ho tutti uguali a parte la taglia: un paio sono più grossi come potenza. 

 

La tua proposta sarebbe quella di avere un selettore per poter far sì che uno stesso termostato possa comandare più macchine? Perdonami ma non conosco gli undecal e non comprendo il tuo ragionamento. 

 

Ti ringrazio infinitamente per il supporto! 

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41 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

e portano 7 fili ciascuno,

si in genere fase e neutro , il contatto del selettore estate inverno , il contatto del termostato e il reset blocco...piu o meno 7..8...anche in altre marche  è cosi

 

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

Schemi non ne ho

questo  è un problema   in rete, con una breve ricerca , io non ho trovato nulla

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

La tua proposta sarebbe quella di avere un selettore per poter far sì che uno stesso termostato possa comandare più macchine?

si  ,  è quello che cerchio tu , giusto ?   ma un termostato a parte , non è possibile con uno di quelli comandarne tre

 

43 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

Perdonami ma non conosco gli undecal e non comprendo il tuo ragionamento. 

sono dei relè ausiliari

io te lo posso anche spiegare , con esempio e numerazione dei morsetti del relè , ma è fondamentale avere lo schema dell'apparecchio .

ripeto , non ti concentrare su quei termostato....serve lo schema del tutto...aprendo lo sportello del generatore di calore , non hai un foglio adesivo con lo schema , appiccicato all'interno ? ?

dovresti vedere la morsettiera, che in genere arriva di fabbrica con un ponticello , che appunto serve a collegar eun termostato od un consenso esterno

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23 ore fa, luigi69 ha scritto:

 

sono dei relè ausiliari

io te lo posso anche spiegare , con esempio e numerazione dei morsetti del relè , ma è fondamentale avere lo schema dell'apparecchio .

ripeto , non ti concentrare su quei termostato....serve lo schema del tutto...aprendo lo sportello del generatore di calore , non hai un foglio adesivo con lo schema , appiccicato all'interno ? ?

dovresti vedere la morsettiera, che in genere arriva di fabbrica con un ponticello , che appunto serve a collegar eun termostato od un consenso esterno

Questo in foto può essere ok? 

IMG_20220504_132142.jpg

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nella foto hai l'apparecchiatura di controllo fiamma , che  è il dispositivo che temporizza il ventilatore per il lavaggio ( connettore J2 )  controlla lo scambio del pressostato fumi , stesso connettore in alto , comanda valvola gas   connettore ein asso a sx  scintilla di accensione e elettrodo di rilevazione  connettori con cavi HT a sx in alto , e blocco di alimentazione con  spia blocco e pulsante rese   in basso fili neri

 

in teoria , dico in teoria , il termostato ambiente dovrebe tagliare  il filo segnato L  vicino al disegno del portafusibile  in teoria

in questo modo , se  la camera di combustione è calda, gira il raffreddamento con un ventilatore collegato diversamente

 

purtroppo nono  non basta questo...

adesso non sono in ditta, domani spero di mandarti le foto di un prodotto ROBUR  , per farti capire come funziona il tutto e darti una idea

 

Per completezza , la sigla TW  sta per time Watch , ovvero il tempo di sorveglianza dopo scoccata la scintilla per accensione fiamma , 1,5 se condi , per evitare accumuli di miscele gas ossigeno se non dovesse accendere subito

Modificato: da luigi69
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1 ora fa, luigi69 ha scritto:

nella foto hai l'apparecchiatura di controllo fiamma , che  è il dispositivo che temporizza il ventilatore per il lavaggio ( connettore J2 )  controlla lo scambio del pressostato fumi , stesso connettore in alto , comanda valvola gas   connettore ein asso a sx  scintilla di accensione e elettrodo di rilevazione  connettori con cavi HT a sx in alto , e blocco di alimentazione con  spia blocco e pulsante rese   in basso fili neri

 

in teoria , dico in teoria , il termostato ambiente dovrebe tagliare  il filo segnato L  vicino al disegno del portafusibile  in teoria

in questo modo , se  la camera di combustione è calda, gira il raffreddamento con un ventilatore collegato diversamente

 

Per completezza , la sigla TW  sta per time Watch , ovvero il tempo di sorveglianza dopo scoccata la scintilla per accensione fiamma , 1,5 se condi , per evitare accumuli di miscele gas ossigeno se non dovesse accendere subito

Effettivamente dalla tua descrizione ritrovo tutti i passaggi che compie la caldaia nelle varie situazioni da te descritte. 

 

Detto ciò, credi valga la pena fare un lavoro con un relè o faccio prima a comprare dei nuovi comandi? 

 

A memoria, costavano un patrimonio. Magari li trovo usati? 

 

Purtroppo il capannone è a uso palestra e il costruttore li aveva messi in centro parete ad altezza uomo: negli anni han collezionato colpi su colpi e 2 o 3 di quei comandi sono massacrati e con ogni probabilità irrecuperabili. 

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2 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Effettivamente dalla tua descrizione ritrovo tutti i passaggi che compie la caldaia nelle varie situazioni da te descritte. 

Più o meno tutti i sistemi a combustione funzionano così....cambiamo i tempi di sicurezza  e di controllo fiamma,  cambia il sistema di rilevazione,  elettrodo a ionizzazione o cellula un,  controllo pressostato per lavaggio   ecc ecc

2 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Detto ciò, credi valga la pena fare un lavoro con un relè o faccio prima a comprare dei nuovi comandi? 

 

A memoria, costavano un patrimonio. Magari li trovo usati? 

No.....te lo ho già scritto....quel tipo di termostati NON sono standard , ogni costruttore  usa un suo schema 

Conviene si centraluxzarli su uno unico   interfacciando un rele

 

Domani ti mando un esempio come ti avevo accennato

 

Potresti scrivere al costruttore   dicendo  che sei subentrato in un locale dove hai trovato queste macchina , modell xx , numero di serie yy , sicuramente ti inviano una copia drl manuale con lo schema

 

Ripeto , ben volentieri ti faccio un esempio ma DEVI procurarti ol loro schema,  e cercare un elettricista che ti affianchi nel lavoro 

 

Non toccherei quelli o non modificherei il circuito,  pena la decadenza della Marchiatura CE del costruttore , semplicemente interverrei su in consenso esterno

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2 ore fa, luigi69 ha scritto:

Potresti scrivere al costruttore   dicendo  che sei subentrato in un locale dove hai trovato queste macchina , modell xx , numero di serie yy , sicuramente ti inviano una copia drl manuale con lo schema

 

Ripeto , ben volentieri ti faccio un esempio ma DEVI procurarti ol loro schema,  e cercare un elettricista che ti affianchi nel lavoro 

 

Non toccherei quelli o non modificherei il circuito,  pena la decadenza della Marchiatura CE del costruttore , semplicemente interverrei su in consenso esterno

Sì in realtà avevo pensato di scrivere alla blowtherm - tra l'altro sono di zona - chiedendo i manuali in ragione del fatto che stiamo facendo degli interventi all'impianto elettrico.

 

A dire il vero di caldaie ne ho 6 per capannone (sono due capannoni) e, 3 per parete lunga. Ma ne uso max 3 o 4.

 

L'intenzione era quella di raggruppare i 3 di ogni parete lunga, immaginando che per raggrupparli tutti e 6 io debba portare tutti e 7 i fili di ogni macchina alla scatola del relè. Portare 21 fili da una parete all'altra potrebbe essere un problema per la capienza dei tubi, mentre invece per i 21 di ogni parete dovrei starci tranquillamente.

 

Il relè con che tipo di frutto si comanderebbe? Mi chiedo questa cosa perché abbisogno di una soluzione molto intuitiva per gli istruttori, perché di fatto ogni giorno il primo che arriva attacca e l'ultimo stacca. Vorrei comunque poter mantenere una certa facilità nello scegliere il numero delle caldaie da far partire perché 6 normalmente parzializziamo sulla base delle zone di lavoro e/o della quantità di freddo 🙂

 

Ciaooo

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17 ore fa, MarcoPau ha scritto:

immaginando che per raggrupparli tutti e 6 io debba portare tutti e 7 i fili di ogni macchina alla scatola del relè. Portare 21 fili da una parete all'altra potrebbe essere un problema per la capienza dei tubi, mentre invece per i 21 di ogni parete dovrei starci tranquillamente.

 

ma no.....  lascia i termostati in posizione comoda, perchè come scritto prima , ti serve per fare il reset in caso di bocco fiamma

 

17 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Il relè con che tipo di frutto si comanderebbe? Mi chiedo questa cosa perché abbisogno di una soluzione molto intuitiva per gli istruttori, perché di fatto ogni giorno il primo che arriva attacca e l'ultimo stacca. Vorrei comunque poter mantenere una certa facilità nello scegliere il numero delle caldaie da far partire perché 6 normalmente parzializziamo sulla base delle zone di lavoro e/o della quantità di freddo 🙂

Procurati lo schema ed un elettrricista....al resto ci penso io a suggerire....

 

ti allego foto della morsettiera di un apparecchio ROBUR , con il collegamento di un termostato esterno , in questo caso , i morsetti Z9

vedi dalle foto ?  cosi accendi e spegni da remoto senza toccare altro , è piu semplice di quanto si pensi , e non modifichi piu di quel tanto i circuiti

20220505_152052.thumb.jpg.17b4227c97a5d72ae7c0c119e0c0fda2.jpg20220505_152110.thumb.jpg.07339494762fe2fb6a209f8ba42b4b16.jpg

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7 ore fa, luigi69 ha scritto:

 

Il 4/5/2022 alle 19:42 , luigi69 ha scritto:

 

A scanso di equivoci: la soluzione che mi vuoi proporre prevede che io continui ad avere i 6 comandi per le 6 macchine? Perché magari non mi sono spiegato bene, ma di comandi buoni ne ho solo 3-4 su 6... L'idea era quella di usare un comando per più macchine per evitare l'acquisto...! 

 

L'elettricista è già in cantiere, ne avremo per un'altra settimanella... 😅

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Il 5/5/2022 alle 23:21 , MarcoPau ha scritto:

A scanso di equivoci: la soluzione che mi vuoi proporre prevede che io continui ad avere i 6 comandi per le 6 macchine?

sei obbligato..... perchè come ti ho detto gia prima, il termostato non devi vederlo solo come "termostato che si  è rotto e mi darà problemi" ma  è parte integrante della macchina, perchè non regola solo il punto di accensione in base alla temperatura , ma inserisce il ventilatore o meno ( estate/inverno) e ti da la segnalazione di blocco e la possibilità del ripristino .

Se decidi di scollegarli... non funzionerà piu nulla

Il 5/5/2022 alle 23:21 , MarcoPau ha scritto:

comandi buoni ne ho solo 3-4 su 6

Ma per escluderlo...bisogna avere lo schema  !  o anche per raggrupparli a gruppi di tre....

Il 5/5/2022 alle 23:21 , MarcoPau ha scritto:

L'elettricista è già in cantiere,

Lui ha visto i pezzi rotti ?   ha visto le morsettiere ?

 

Secondo il mio parere, richiedi alla casa costruttrice il manuale..di li in poi ragioneremo sullo schema

 

si potrà sicuramente escluderli o raggrupparli , però ti serve sul posto una persona pratica in grado di fare le modifiche necessarie....

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9 minuti fa, luigi69 ha scritto:

sei obbligato..... perchè come ti ho detto gia prima, il termostato non devi vederlo solo come "termostato che si  è rotto e mi darà problemi" ma  è parte integrante della macchina, perchè non regola solo il punto di accensione in base alla temperatura , ma inserisce il ventilatore o meno ( estate/inverno) e ti da la segnalazione di blocco e la possibilità del ripristino

Se decidi di scollegarli... non funzionerà piu nulla

Ma per escluderlo...bisogna avere lo schema  !  o anche per raggrupparli a gruppi di tre....

Lui ha visto i pezzi rotti ?   ha visto le morsettiere ?

 

Secondo il mio parere, richiedi alla casa costruttrice il manuale..di li in poi ragioneremo sullo schema

 

si potrà sicuramente escluderli o raggrupparli , però ti serve sul posto una persona pratica in grado di fare le modifiche necessarie....

Se sono obbligato a mantenere i 6 comandi allora mi sfugge l'utilità del relè di cui mi parlavi. La mia necessità primaria resta comunque quella di far sparire i comandi da sotto gli aerotermi perché prendono continui colpi: nella foto di qualche post fa ne vedi 2 raggruppati da me personalmente come primo esperimento di anni orsono, e con cui già riuscimmo a salvare quei due comandi liberando le due pareti da cui provenivano. L'effetto collaterale del raggruppamento dei termostati in un due posti soli (3 di qua e 3 di là del capannone) è anche che per farli partire e per spegnerli non devo fare ogni volta il giro del capannone, ma in un due punti soli vedo quali sono accesi e quali sono spenti.

 

L'elettricista ha già visto i pezzi rotti, le morsettiere su in macchina no.

 

Negli anni ci erano stati propinati dei termostati parzialmente cablati dal nostro manutentore delle caldaie: per esempio quelli fanno solo ON OFF (senza neppure il controllo della temperatura se non sbaglio, partono e basta e vanno sempre avanti indipendentemente dalla temperatura) e non mi pare neppure che abbia cablato il ventilatore per modalità estate.

 

Di questi, per esempio, ne abbiamo uno in capannone che usiamo solo nei periodi molto freddi come quarto aerotermo, mentre normalmente ne accendiamo tre (quelli coi comandi originali sani). Due sono spenti da tempo immemore, ma almeno uno vorrei farlo partire, battendo lungo la parete nord che è ovviamente il lato più freddo del capannone.

 

La situazione evidentemente non è ottimale, ed è per questo che mi sto interessando per modificare e migliorare questa gestione, avendo messo mano a tutto l'impianto ed avendo scablato tutti gli aerotermi per sostituzione scatole di derivazione.

 

Ho scritto alla Blowtherm ieri, vediamo se lunedì salta fuori qualcosa... 🙂

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1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Io però non ho capito quale è il termostato primario…

Termostato primario =? 

 

In capannone ho 6 aerotermi, ognuno col proprio comando/termostato (in taluni casi, rotto oppure sostituito con prodotti funzionanti solo parzialmente). 

 

Altro non c'è. 

 

È per questo che pensavo di poter usare i comandi/termostati sopravvissuti per poter controllare anche gli aerotermi con comando/termostato malandato. 

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Alessio Menditto

Si mi sono spiegato male, posto che quello lì è il principale, e ovviamente gli altri sono in cascata, l’areotermo col termostato guasto dovrà essere “in parallelo” a uno che ha il termostato che funziona, o sbaglio?

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Il 7/5/2022 alle 18:32 , luigi69 ha scritto:

 

Arrivati gli schemi.

 

Devo dire però che non ho ben compreso l'utilità del relè undecal... I comandi/termostati li ho tolti tutti al momento e ne ho 3 di buoni su 6. L'intenzione era appunto quella di far andare quelli con termostato rotto unendo i termostati rimasti. 

IMG_20220509_170854.jpg

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Alessio Menditto

Appunto, secondo me basta mettere tutti i collegamenti in parallelo.

Eventualmente se c’è un carico molto potente interporre un normale relé.

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47 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Appunto, secondo me basta mettere tutti i collegamenti in parallelo.

Eventualmente se c’è un carico molto potente interporre un normale relé.

Però se metto in parallelo tutti i collegamenti vorrà dire che potrò accenderli e spegnerli insieme per quanti sono collegati tra loro, corretto?

 

Se questa soluzione fosse possibile, potrei portarmi l'interruttore generale della macchina in zona comandi? Potrei tenere il comando/termostato unico nella medesima posizione (tanto le rotelle lo ho sempre nastrate affinché la gente non tocchi) e avere 3 switch basculanti o a levetta in un quadretto affiancato, interrompendo solo la fase per non portare giù anche il neutro (o potrei interrompere solo il neutro...?). 

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Alessio Menditto

Ma sai tu quello che devi controllare, nel senso che (per me) se tu hai un termostato o due rotto, ma in pratica sono tutti uguali, se li metti in parallelo l’elettricista non deve fare altro che unire con i fili gli stessi contatti dal termostato che funziona all’altro.

Ovviamente puoi sempre mettere un semplice termostato che apra o chiuda uno di questi fili che interrompe qualcosa.

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53 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ma sai tu quello che devi controllare, nel senso che (per me) se tu hai un termostato o due rotto, ma in pratica sono tutti uguali, se li metti in parallelo l’elettricista non deve fare altro che unire con i fili gli stessi contatti dal termostato che funziona all’altro.

Ovviamente puoi sempre mettere un semplice termostato che apra o chiuda uno di questi fili che interrompe qualcosa.

In realtà ho detto una ****: se metto uno switch e poi la gente stacca da lì il riscaldamento, non si rispetta il ciclo di raffreddamento e le caldaie vanno in blocco.

Modificato: da MarcoPau
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Buongiorno Marco , ottimo il fatto che hai ottenuto gli schemi , fra l'altro il termostato sembra puramente meccanico.

io ti propongo una soluzione tecnica, in base agli schemi .  io ti consiglierei di usare un termostato solo per i tre prodotti che hai tutti da un lato  giusto ?   vuoi recuoperarew uno di questi ed usarlo per tre ?   

se ok ti scrivo i miei commenti

unica cosa che in vece non puoi farte...le pie di blocco ed il pulsante di ripristino , devi mantenerli indipendenti .  Potrebbe essere in zona , vicino al ventilconvettore , una semplice scatola con un pulsante ed una spia , protetta da urti .

Invece il termostato , unico , da mettere in zona lontana e protetta....  come soluzione va bene ?

Sconsiglierei di mettere tutto in parallelo cosi , senza un rele di interfaccia, perchè se per manutenzione devi staccare un ventil, ti ritrovi un ritorno di tensione da un altro ventil che potrebbe essere staccato

Ogni ventil ha un suo interruttore bipolare

come da schema ?

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Ciao Luigi, ogni aerotermo ha il suo bipolare (in alto, lo raggiungo con la scala). Se stacco il bipolare per manutenzione c'è comunque il rischio di ritorno di tensione che dicevi, attraverso i 7 fili del comando?

 

Avevo intuito anch'io una soluzione tipo pulsante con spia per lo sblocco, uno per aerotermo, mi sembra buona: metto una 503 con una etichetta "spie di sblocco caldaie".

 

Il tre in uno è un'ottima cosa ma onestamente stavo riflettendo su questa possibilità:

a) su una parete uso effettivamente 3 aerotermi ma 2 li metto insieme ed uno lo lascio comandabile da solo (ho in mente una divisione per zone che potrebbe essermi utile, considerando anche l'uso solo ventilatore estivo)

b) dall'altra parte i 3 aerotermi diventeranno 2: uno ho intenzione di smontarlo perché è fermo da secoli ed è quello che tira dentro aria direttamente da fuori e non aria di ricircolo. C'è un foro da circa 40x40 nella parete, da cui tira aria esterna, e ovviamente da lì entra un sacco di freddo in inverno. Inoltre è in una zona della palestra con molti attrezzi sopraelevati, pertanto quell'aerotermo è spesso molto vicino alla faccia degli utenti.

 

Considera che da molti anni ormai usiamo solo 3 aerotermi, massimo 4 nelle settimane più fredde dell'anno. Unendo alcuni aerotermi potrei arrivare ad averne 5 funzionanti.

Modificato: da MarcoPau
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42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

Ciao Luigi, ogni aerotermo ha il suo bipolare (in alto, lo raggiungo con la scala).

Ottimo

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

Se stacco il bipolare per manutenzione c'è comunque il rischio di ritorno di tensione che dicevi, attraverso i 7 fili del comando?

se inseriamo un piccolo relè con trafo a 24 No , funziona in sicurezza

 

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

 

Avevo intuito anch'io una soluzione tipo pulsante con spia per lo sblocco, uno per aerotermo, mi sembra buona: metto una 503 con una etichetta "spie di sblocco caldaie"

esatto

 

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

l tre in uno è un'ottima cosa ma onestamente stavo riflettendo su questa possibilità:

ok

 

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

uno ho intenzione di smontarlo perché è fermo da secoli ed è quello che tira dentro aria direttamente da fuori e non aria di ricircolo. C'è un foro da circa 40x40 nella parete, da cui tira aria esterna, e ovviamente da lì entra un sacco di freddo in inverno

decidilo tu...mi sembra però che tu abbia le idee poco chiare,,,,  io ti spiego anche perchè :

42 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

uno ho intenzione di smontarlo perché è fermo da secoli ed è quello che tira dentro aria direttamente da fuori e non aria di ricircolo. C'è un foro da circa 40x40 nella parete, da cui tira aria esterna

questo...dipende dalla attività... è un bene che ci sia un punto in cui prelevi aria esterna, è il minimo per un locale frequentato come una palestra

 

oggi come mai , in tempo di covid , p impossibile pensare ad un riscaldamento che ricicla in continuazione l'aria interna e non esegue mail il ricambio....

esistono precisi parametri pe ril calcolo in base all'affollamento...lo capisco che  se il flusso investe direttamente le persone è fastidioso..ma questo non posso suggeriretelo io...

 

dimmi invece quale soluzione adotterai...io ti posso suggerire lo schema per raggruppare 3 o piu assieme in un unico comando..

poi ripeto , non essendo li..dovrà essere il tuo elettricista a valutare il tutto e a realizzarlo in conformità alle attuali norme

 

Modificato: da luigi69
errori ortografia
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