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Unire due o più termostati di generatori di aria calda (aerotermi)


MarcoPau

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Hai ragione sulla questione dell'aria di rinnovo, ma ci ho già ragionato su da molto tempo: non si può considerare, dal punto di vista aeraulico, un aerotermo singolo posto in angolo ad un capannone quale strumento di ricambio aria, quantomeno in assenza di estrazione dall'estremo opposto del capannone, per garantire un minimo di lavaggio. 

 

Inoltre questa immissione di aria di rinnovo si verificherebbe solo quando è acceso quello specifico aerotermo, ovvero teoricamente solo in inverno pieno. In pratica non lo abbiamo mai acceso perché ci spara in faccia essendo posto in prossimità di attrezzature sopraelevate. Inoltre nelle mezze stagioni tieni spento e devi pertanto ricambiare l'aria diversamente, in estate hai sempre le finestre aperte. 

 

Per risolvere veramente la questione ricambio d'aria ci vorrebbero ben altre portate (almeno 50 mc/h a persona) con mandata e ripresa e un recuperatore di calore. È già nelle idee di sviluppo dell'impianto.

 

Fatte queste considerazioni, abbiam deciso di togliere il catafalco inutilizzato di mezzo 🙂

 

Tornando a noi: se abbiamo 3 aerotermi da una parte e 2 dall'altra, e i 7 fili sono tirabili in parallelo (ovvero non devo portare 7+7=14 fili fin dall'altra parte del capannone ma solo 7) allora potrei pensare di portare tutto in un unico punto, sempre che la gestione dei frutti sia intuitiva per gli istruttori. 

 

Mi immagino già una 503 con i 3 pulsanti con spia della facciata con 3 aerotermi, e una scatola a 2 posti con le 2 dell'altra facciata. 

 

Se mi confermi che potrebbe bastare una traversata del capannone con solo 7 fili per i due aerotermi, oggi faccio una ragionata con i colleghi e valutiamo se può essere utile fare questo spostamento (a occhio e croce direi di sì). 

 

Se invece si tratta di portare tutti e 14 (o più) fili, direi che possiamo scartate l'opzione perché rischio di trovarmi a tappo con le tubazioni passacavo.

 

Ti dispiace spiegarmi il funzionamento/utilità del relè "con trafo a 24 No"? 

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Scusa Luigi, un'altra chiarificazione che ti chiedo è: il sistema 3 in 1 o 5 in 1 che sia, prevede la possibilità di controllare individualmente gli aerotermi oppure si parla di rispettivamente 3 o 5 tutti accesi / tutti spenti? In quest'ultimo caso escluderei il 5 in 1.

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3 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Mi immagino già una 503 con i 3 pulsanti con spia della facciata con 3 aerotermi, e una scatola a 2 posti con le 2 dell'altra facciata. 

questo non proprio corretto .  I bruciatori a gas in genere hanno il ripristino in loco , ovvero non puoi remotare un ripristino del blocco , perchè se succede questo , è necessario essere li vicino , capire il perchè , ed assolutamente evitare di ripristinare in continuazione  ( se i comandi sono eseguiti da personale non qualificato , è "normale" che in caso di non accensione, qualche fenomeno cerchi di ripristinare anche 5 volte di seguito... Succede anche nelle caldaie a gas, dove  gia raramente trovi i morsetti per la segnalazione esterna, ma non trovi mai il ripristino esterno)   ti consiglierei una scatola sotto ogni apparecchio...se va in blocco , ci si avvicina all'apparecchio e lo si sblocca da li

 

3 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Se mi confermi che potrebbe bastare una traversata del capannone con solo 7 fili per i due aerotermi,

no, se ascolti me, bastano  2 o 4 fili , che sono i consensi delle accensioni da parte di un unico termostato

 

1 ora fa, MarcoPau ha scritto:

il sistema 3 in 1 o 5 in 1 che sia, prevede la possibilità di controllare individualmente gli aerotermi oppure si parla di rispettivamente 3 o 5 tutti accesi / tutti spenti?

io però marco non capisco.. ma non volevi accenderli a gruppi 3+2  ? 

non mi hai scritto che gli istruttori , vogliono le cose semplici ?

dobiamo partire da alcuni punti fermi , altrimenti continuiamo a fare solo ipotesi

 

3 ore fa, MarcoPau ha scritto:

el relè "con trafo a 24 No"? 

per comandare un qualunque apparecchio , e nel nostro caso ce ne sono parecchi che hanno alimentazioni separate,  è necessario fare il comando in bassa tensione,m in modo che una volta sezionato quel determinato apparecchio , ci si possa mettere le mani in tutta sicurezza

Il comando a 24 Volt , ti consente di operare in bassissima tensione , senza nessun problema

 

mi stupisce che se avete li l'elettricista , come mi avevi scritto prima, non ti proponga lui una soluzione , dato che  è sul posto e vede cose e situazioni che io da lontano non vedo o non ho presente

 

 

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Vado in ordine (non riesco a gestire correttamente i quote da cell):

 

- la scatola sotto ogni bruciatore è esattamente la prima cosa che mi preoccupo di eliminare, perché tutte le scatole in centro parete fanno puntualmente una brutta fine. È per questo che avevo portato i due termostati insieme (la mia prima foto), tra porta REI e pilastro. Che io metta scatole portafrutto o comandi/termostati, in centro parete vengono abbattuti dalla gente e dalle attrezzature posate a muro. Riguardo le spie e i reset, in ogni caso, posso stare sereno perché gli istruttori non toccano quelle, normalmente intervengo solo io (posso mettere una scatola portafrutto stagna - di quelle con la gomma - senza scritte, con i pulsanti con le spie: nessuno toccherà). Per questi pulsanti con spia, potrei fare 3 da una parte e 2 dall'altra, sarebbe molto intuitivo e pulito capire a quale macchina afferiscono. 

 

- non volevo accenderli a gruppi di 3 o 2, volevo riciclare il termostato per risparmiare l'acquisto di quei comandi (ricordo cifre importanti) e portare il tutto in due punti (o un unico per le 5, se gestibile) per ridurre le passeggiate attorno al capannone ogni giorno e semplificare accensione e soprattutto spegnimento. Sai bene che col ciclo di raffreddamento non riesci a capire immediatamente se la macchina a venti metri da te sia spenta oppure no, e così o te le passi a una a una, oppure speri che sia spenta. E di tanto in tanto, qualche nottata a vuoto, le macchine se la fanno.

Se questa centralizzazione dei comandi prevede che io li debba accendere a gruppi tutti insieme (non mi era chiara questa cosa), allora, come dicevo, si esclude il 5 in 1 e si dovrà fare 2 in 1 da una parte e probabilmente 2 in 1 + 1 per se stesso dall'altra. Questo perché appunto il nostro fabbisogno termico è normalmente di 3 macchine, o 4 nelle settimane più fredde: con 2 + 2 + 1 riuscirei a fare tutte le combinazioni utili. 

 

- il mio elettricista è molto basico: ha 70 anni e appena si parla di elettronica o anche solo di relè (a parte passo passo e monostabili più classici) va nel pallone 😄 Sì, dovrei cambiarlo, ma ci serve da una vita e costa poco (pensionato ormai). E, di fatto, lavoriamo io e lui insieme... 🙂

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Alessio Menditto

Marco scusa se mi permetto, qui siamo tutti amici per cui ti parlo da amico, ma se succede qualcosa, dato siete in un locale pubblico, vanno a prendere il pensionato poi arrivano a prendere te…io capisco se si tratta di piccoli lavori, ma qui i lavori vanno certificati se non dico male.

 

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4 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ovviamente se certifichi tu ritiro la mia obiezione.

Questo è naturale: l'impianto elettrico è con progetto e dichiarazione di conformità. 

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Alessio Menditto

Ah ok, intendevo però le modifiche, perché il cliente si lamenta sempre, chiede modifiche ma in caso di incidente non ci mette un secondo a fare causa.

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18 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ah ok, intendevo però le modifiche, perché il cliente si lamenta sempre, chiede modifiche ma in caso di incidente non ci mette un secondo a fare causa.

Avevo capito che ti riferissi alle modifiche. Sarà tutto certificato, il mio limite è solamente quello di avere l'elettricista in opera un po' basico e nessun fornitore a cui poter chiedere soluzioni migliori di quella che aveva proposto l'elettricista, ovvero portare 7 fili per ogni macchina al suo comando/termostato originale. Cosa che prevederebbe che io quantomeno acquistassi i comandi che mi mancano, oltre, probabilmente, a portare inutilmente 'sti 7 fili in giro per ogni macchina: nella tratta delle 3 macchine avrei 21 fili per i soli comandi caldaie 🙂

 

Il poterle mettere in parallelo magari a coppie già mi permetterebbe di fare il 2in1 + 1 singola da una parte e 2in1 dall'altra, che sarebbe come dicevo già un ottimo upgrade per la gestione quotidiana, e lascerebbe spazio ad una modularità nelle accensioni (potrei fare 1, 2 o 1+1, 2+1, 2+2, 2+2+1...).

 

Mi sfugge solamente ancora la questione del relè, ovvero se potrebbero saltar fuori soluzioni ancor migliori, anche dal punto di vista di passaggio dei fili.

 

Vi ringrazio ancora per il supporto e gli ottimi spunti!

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Il 11/5/2022 alle 09:32 , MarcoPau ha scritto:

Mi sfugge solamente ancora la questione del relè,

solo un momento di pazienza e ti scrivo quello che avevo pensato  ( ti faccio due schemini e allego foto )

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Niente paura Luigi, non urge. Il cantiere sarà ancora lungo e abbiamo tutto il tempo per inserire alcune variazioni. 

 

Grazie mille! 

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Rimango un po sconcertato da certe risposte...ma per certi versi , voglio concludere il mio intervento , suggerendo ti alcune cose

 

Il 10/5/2022 alle 18:39 , MarcoPau ha scritto:

: ha 70 anni e appena si parla di elettronica o anche solo di relè (

ma spero si sia guadagnato la pensione...

Il 11/5/2022 alle 09:32 , MarcoPau ha scritto:

Sarà tutto certificato,

tecnicamente, a valle della morsettiera del ventilconvettore, i collegamenti eseguiti saranno oggetto di dichiarazione di conformità , secondo la 37/08 , non esiste la certificazione

Il 11/5/2022 alle 09:32 , MarcoPau ha scritto:

l poterle mettere in parallelo magari a coppie già mi permetterebbe di fare il 2in1 + 1 singola da una parte e 2in1 dall'altra, che sarebbe come dicevo già un ottimo upgrade per la gestione quotidiana, e lascerebbe spazio ad una modularità nelle accensioni (potrei fare 1, 2 o 1+1, 2+1, 2+2, 2+2+1...).

Marco , questo devi dircelo tu....

 

 

io commento il mio schema , che secondo quello che ho capito adesso , dovrebbe essere la soluzione ideale

NON ti direi di fare troppe modifiche , perchè , ripeto , non siamo li...se hai esigenze particolari , DEVI chiamare sul posto un elettricista che abbia un minimo di pratica con queste cose ,  con il massimo rispetto del 70enne

 

La numerazione dei morsetti 1, 2, 3... è interna al ventilconvettore, non si tocca nulla , il fabbricante ti ha fornito lo schema, e tale deve restare

 

A valle dei morsetti , ci lavori tu : il magnetotermico che seziona fase e neutro , dovrebbe esserci gia o devi comunque installarlo , sia a protezione dell'utilizzatore, sia per una funzione di sezionamento , per potere lavorare in sicurezza durante la manutenzione, e perchè in caso di guasto , tu possa sezionare il dispositivo singolo , continuando a fare funzionare il resto .

NON devono esserci derivazioni prima o dopo questo magnetotermico , per tutta una serie di ragioni , utilizza la morsettiera .

Localmente , sotto il dispositivo , o appena dietro , che rimanga protetta, installa quella che ho chiamato la 503 , con pulsante normalmente aperto e una spia che indichi il blocco.

NON remotare questa scatola, non portarla distante dal dispositivo , rispetta scrupolosamente i fili numerati , NON derivare nulla sotto il magnetotermicio , ma solo ed esclusivamente dai morsetti 4,5,6

A questo punto , il dispositivo è alimentato e pronto a partire , e tu avrei in precedenza staccato tutti i fili che andavano al termostato vecchio .

Acquista un piccolo relè ausiliario con bobina a 24 Vac , dopo ti scrivo il modello 

I contatti del relè , numerati 11 e 14 , che trovi scritti sullo zoccolo , li colleghi alla morsettiera 1 e 2 , come fosse il vecchio contatto del termostato   il relè è piccolo , e puo stare in una scatoletta 10*10 nei pressi del ventilconvettore, nascosto .

NON portare in giro i fili 1 e 2 , perchè ti ritroveresti in giro tensione di 230volt in prossimità di altri apparecchi

Porta solo via, in giro per il tuo capannone , i fili collegati alla bobina del relè KA collegati in A1 e A2

Se puoi , usa del filo arancione , eventualmente ti spiego poi il perchè , non ci sono problemi sulla polarità o se inverti A1 con A2

con solo 2 fili puoi accendere tutto quello che vuoi , 

Se vuoi raggruppare , esempio , 2 gruppi , ti serviranno 4 fili  ( 2+2)

 

In posizione comoda a te, invece installa un trasformatore, tipico su barra din , quello dei campanelli , con ingresso 230 volt, uscita 24 .  Abnche se lo trovi uscita 12 va bene, bisogna solo provvedere ai relè a 12 e non 24

 

Dal disegno vedi che ho messo un semplice contatto che interrompe uno dei capi del trasformatore in bassa tensione a 24 , contatto che può essere un semplice selettore, oppure uno dei termostati che tu smonti , che funzioni , di uno qualsiasi dei ventilconvettori

 

Lo schema molto molto semplice, prevede quindi un ìrelè ausiliario ogni ventilconvettore , ed un termostato ogni gruppo di ventilconvettori che vuoi mettere assieme

 

NON portare 7 o piu fili in giro , solo questi a 24 volt , possibilmente arancioni , NON DI SICURO NERO E BLU

 

Se i locali sono sotto obbligo di progetto , il progettista non potrà che essere concorde con questo schema, che prevede di lavorare in 24 volt 

 

ti allego foto dei componenti , hanno prezzi irrisori , li trovi ovunque , e volendo posso scriverti un codice come alternativa  

 

 

 

 

 

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Il trasformatore basta che sia 15....20...25 VA a 24 volt

il rele che vedi al centro , che basta e avanza per la tua applicazione , è un finder  serie 40.52 con bobina 24 volt in corrente alternata , lo zoccolo si chiama finder 95.05

 

in alternativa  , in altro , cerchi uno zoccolo finder 94.72 o 94.74 , con in foto , con un relè serie 55 a 2 contatti , codice finder 55.32.8.024.0054

 

zoccolo è rel+ parliamo di circa 20 Euro

 

sconsiglierei relè da barra din , costano di piu , ed hanno una portata dei contatti che non serve in questo caso

Modificato: da luigi69
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8 minuti fa, luigi69 ha scritto:

Rimango un po sconcertato da certe risposte...ma per certi versi , voglio concludere il mio intervento , suggerendo ti alcune cose

 

tecnicamente, a valle della morsettiera del ventilconvettore, i collegamenti eseguiti saranno oggetto di dichiarazione di conformità , secondo la 37/08 , non esiste la certificazione

 

Esatto, per tutto l'impianto ho il progetto (l'edificio è sotto obbligo di progetto), le dichiarazioni di conformità e le dichiarazioni di rispondenza, le quali, se non ricordo male, sono prodotte dallo studio tecnico per le parti di cui non sono state reperite le dichiarazioni di conformità negli anni (l'impianto è del 1997).

 

8 minuti fa, luigi69 ha scritto:

 

io commento il mio schema , che secondo quello che ho capito adesso , dovrebbe essere la soluzione ideale

NON ti direi di fare troppe modifiche , perchè , ripeto , non siamo li...se hai esigenze particolari , DEVI chiamare sul posto un elettricista che abbia un minimo di pratica con queste cose ,  con il massimo rispetto del 70enne
 

 

Perfetto, quindi questo circuito farà sì che io potrò comandare 2 o più macchine insieme, ovvero con la stessa impostazione, e non più singolarmente. Quindi confermi che io debba decidere a priori quali macchine ci è utile che si accendano e spengano sempre insieme, e quali no?

 

In questo caso, mi sono appunto fatto un'idea di 2+2+1 che mi permetta di parzializzare correttamente il riscaldamento, poter non avere l'aria calda in faccia in alcune zone secondo esigenza, e poter anche avere l'aria fresca (li usiamo molto anche per l'estate) nelle zone giuste.

 

Come ti dicevo, non abbiamo mai usato più di 4 macchine all'unisono, di solito ci fermiamo a 3, anche per ragioni di rumorosità.

 

L'impianto prevede attualmente 2 magnetotermici per un capannone, se non sbaglio uno serve una parete, l'altro l'altra parete, e sono installati nel quadro principale dello stabile, non all'interno dello stesso capannone. Se non ricordo male sono tutti sotto lo stesso differenziale. Localmente, le macchine hanno l'interruttore bipolare, non è previsto un magnetotermico per ogni singola macchina.

Modificato: da MarcoPau
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Il 7/5/2022 alle 16:01 , MarcoPau ha scritto:

e non mi pare neppure che abbia cablato il ventilatore per modalità estate.

 

27 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

li usiamo molto anche per l'estate)

 

nono attenzione, hai scritto due cose diverse, incompatibili fra di loro... io ti ho scritto lo schema in base al fatto che mi avevi detto ceh aprivate le finestre e che non li usavate in estate.....se volete anche fare ricircolare aria fresca, bisogna aggiungere 1 filo ed un relè ogni aerotermo

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22 minuti fa, luigi69 ha scritto:

Localmente , sotto il dispositivo , o appena dietro , che rimanga protetta, installa quella che ho chiamato la 503 , con pulsante normalmente aperto e una spia che indichi il blocco.

NON remotare questa scatola, non portarla distante dal dispositivo 

Perfetto, allora a questo punto credi possa essere intelligente montare le 503 con pulsante e spia direttamente di fianco alle scatole già presenti subito sotto gli aerotermi a 3 metri di altezza, raggiungibili con scala solo dal sottoscritto e dai manutentori dell'impianto?

 

Così su due piedi, remoterei (rispetto alle manacce della gente) anche i termostati: se, come mi pare di aver capito, potrò montare un qualunque semplice termostato meccanico a rotella, mi schiaffo anche quello a 3 metri e festa finita.

 

22 minuti fa, luigi69 ha scritto:

 

A questo punto , il dispositivo è alimentato e pronto a partire , e tu avrei in precedenza staccato tutti i fili che andavano al termostato vecchio .

 

Attualmente è tutto già scablato e tutti i comandi sono stati smontati per sostituzione scatole di derivazione e altri lavori che stiamo portando avanti nel cantiere.

 

22 minuti fa, luigi69 ha scritto:

Se vuoi raggruppare , esempio , 2 gruppi , ti serviranno 4 fili  ( 2+2)

Raggruppare due gruppi in che senso?

 

Per quanto mi riguarda, potrei mettere un termostato unico per tutto il capannone, ed in zona comandi ad ingresso capannone portare gli interruttori per accendere le macchine.

 

Non mi è chiaro però nello schema come far partire la sola ventola per modalità estate.

 

22 minuti fa, luigi69 ha scritto:

 

In posizione comoda a te, invece installa un trasformatore, tipico su barra din , quello dei campanelli , con ingresso 230 volt, uscita 24 .  Abnche se lo trovi uscita 12 va bene, bisogna solo provvedere ai relè a 12 e non 24

Perfetto. Potenzialmente posso usare un trasformatore unico per tutti gli aerotermi?

 

Nel caso in cui fosse possibile portare i comandi di tutte e 5 le macchine in un unico posto (e quindi per due di queste si dovessero tirare almeno una cinquantina di metri di filo), sarebbe opportuno scegliere 12 oppure 24 volt / dimensionare diversamente i fili per caduta di tensione?

 

Chiederò comunque all'elettricista in cantiere, saprà certamente darmi una risposta su questo aspetto 🙂

 

22 minuti fa, luigi69 ha scritto:

NON portare 7 o piu fili in giro , solo questi a 24 volt , possibilmente arancioni , NON DI SICURO NERO E BLU

Certamente non si andrà coi fili neri o blu 😄 Comunque tutti i fili li compra l'elettricista, non credo di dovergli specificare questioni del genere 🙂

 

Grazie infinite per tutto il tuo lavoro. Ti sono riconoscente.

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8 minuti fa, luigi69 ha scritto:

nono attenzione, hai scritto due cose diverse, incompatibili fra di loro... io ti ho scritto lo schema in base al fatto che mi avevi detto ceh aprivate le finestre e che non li usavate in estate.....se volete anche fare ricircolare aria fresca, bisogna aggiungere 1 filo ed un relè ogni aerotermo

Eeeeh, non sono stato sufficientemente eloquente. Apriamo le finestre, ma usiamo anche un paio di ventoloni per smuovere l'aria. Finché non avremo i soldi per climatizzare il capannone.... 😄 

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Alessio Menditto
9 minuti fa, MarcoPau ha scritto:

rispetto alle manacce della gente

Marco scusa, posto che mi sono un po’ perso ma ricordo spesso questa tua osservazione sul fatto che chiunque passa si mette a smanettare con il termostato, ma semplicemente non potevate “riparare” questo termostato con una gabbia metallica, apribile da un lucchetto ad esempio, che oltre a proteggerlo impedisce appunto di metterci le mani?

Secondo me è la prima cosa da farsi.

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23 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Marco scusa, posto che mi sono un po’ perso ma ricordo spesso questa tua osservazione sul fatto che chiunque passa si mette a smanettare con il termostato, ma semplicemente non potevate “riparare” questo termostato con una gabbia metallica, apribile da un lucchetto ad esempio, che oltre a proteggerlo impedisce appunto di metterci le mani?

Secondo me è la prima cosa da farsi.

Sfortunatamente i termostati sono stati perlopiù massacrati i primi anni. Io ero ancora un giovanotto e non mi occupavo dell'impianto... il manutentore degli aerotermi non ha mai implementato soluzioni valide, le altre persone se ne sono fregate e la frittata è stata fatta.

 

Poi ho cominciato a risolvere in parte nastrando le rotelle dei termostati e facendo usare alla gente solo l'interruttore estate / inverno (vedi la prima foto da me incollata). In questo modo la gente non andava in confusione e gli smanacciamenti della rotella e degli interruttori sono stati ridotti drasticamente.

 

Ingabbiare tutto non era possibile perché serviva l'accessibilità all'interruttore estate / inverno. Se è vero quel che mi è parso di capire dallo schema gentilmente fornito da Luigi, potrò remotare anche la rotella del termostato e arrivederci.

 

Tanto quella rotella lì, una volta impostata a 17-18 gradi, non si tocca più, e si agisce solo con l'interruttore estate / inverno.

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Alessio Menditto

Si sì non metto in dubbio, ma a certe regolazioni dovrebbe mettere mano solo una persona, da quello che dici sembra un porto di mare che chiunque passa si mette a trastullarsi con le regolazioni, insomma mi sembra una cosa paradossale, anche dopo che riparerete il guasto.

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43 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Si sì non metto in dubbio, ma a certe regolazioni dovrebbe mettere mano solo una persona, da quello che dici sembra un porto di mare che chiunque passa si mette a trastullarsi con le regolazioni, insomma mi sembra una cosa paradossale, anche dopo che riparerete il guasto.

Non è paradossale: si tratta di una palestra, ci sono circa 30 istruttori, a seconda dei turni di ognuno, il primo che arriva accende, l'ultimo spegne.

 

Scompattando tutti i comandi/termostati immagino che potrò eventualmente pensare ad un cronotermostato e tagliare definitivamente la testa al toro, ma è pur vero che un controllo manuale semplice si debba prevedere: allenamento extra al sabato, gara o evento alla domenica, ingresso posticipato... 

 

Tutto questo per l'inverno. Per l'estate terrei sempre e comunque le ventole manuali, perché normalmente accendiamo quando si sente reale necessità (determinata anche dal tasso di umidità, e non solo dalla temperatura). 

 

In ogni caso, se dallo schema proposto da Luigi si conferma essere centralizzabile tutto in un unico cronotermostato settimanale, pur mantenendo il comando on/off manuale per determinare il numero di macchine accese, potrebbe essere una figata a cui non avevo ancora pensato. 

 

E magari lo switch estate inverno può essere remotizzato (scatolina raggiungibile con scala o simili) in un unico switch per tutte le macchine, da toccarsi solo a cambio stagione?

 

Sto fantasticando troppo? 🙂

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Alessio Menditto

Ah quindi le manacce della gente era riferito agli istruttori, credevo che chiunque passasse potesse toccare o urtare con pallonate ad esempio.

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3 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ah quindi le manacce della gente era riferito agli istruttori, credevo che chiunque passasse potesse toccare o urtare con pallonate ad esempio.

Entrambe le cose: istruttori che toccavano interruttori e rotelle dei comandi con inusitata veemenza, bambini e ragazzi che urtano accidentalmente il corpo dei comandi (come le poche scatole portafrutto presenti ed i tubi passacavo bassi). 

 

Da noi si fa ginnastica artistica/acrobatica, ed ogni muro libero è buono per fare la verticale posati al muro. Al centro di ogni muro, tra colonna e colonna, c'è (c'era) un comando. Puoi immaginare i calci che han preso quei così negli anni, tutte le clip dei tubi spaccate, ecc ecc. 

 

Senza menzionare i materassi e le attrezzature accostate al muro: pacche anche lì. 

Modificato: da MarcoPau
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DavideDaSerra

Guardando il diagramma sull'areotermo è chiaro che puoi utilizzare un normale termostato estate/inverno come il veemer Klima SW23800 tra i fili marrone (com) rosso (estate) e blu (inverno), poi usi un normale pulsante serie civile tra grigio e verde, una lampadina (da verificare il voltaggio, se 220 va benissimo una trova-pulsante per serie civile altrimenti del voltaggio misurato) tra i terminali rosa (o grigio) e giallo.

 

Sarebbe interessante capire dove va il filo che arriva ai terminali Z9.

 

Tutto "l'automatismo" è gestito direttamente dall'areotermo, l'unica cosa che fa il termostato è dare il consenso e presentare il comando di reset e la spia.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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