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PLC Forum


Domanda Ingressi analogici per termocoppia


toni_unitn

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Buonasera

 

mi trovo un modulo di ingresso analogico a 16 bit ( 031-1BB90)  , che apprendo essere un ingresso per termocoppie, da utilizzare con dei normali sensori di pressione e/o temperatura 4-20 mA ( che non sono termocoppie). Ovviamente sto avendo problemi di lettura dell'input.

 

Ho allegato lo screenshot con piedinatura sonda, del suo amplificatore e del modulo di ingressi.

 

Nella piedinatura dell'amplificatore, quello cerchiato di rosso è come è collegata la sonda, invece la parte a dx è collegata come segue:

 

filo 1 (L+) ---> + 24V

Filo 2 ---> morsetto 1 dell'input analogico

filo 3 ---> 0V

 

il morsetto 2 del ingresso analogico è collegato al comune ( 0V)

 

Questa cosa è corretta (e si può fare ?)

 

Grazie 1000

 

saluti

Amplificatore.PNG

sonda temperatura.PNG

InputAnal.PNG

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Scusa ma non capisco. Se hai una termocoppia la colleghi direttamente alla scheda che hai in mano senza mettere in mezzo nulla. Diversamente se metti un qualcosa che ti trasforma il segnale la scheda del plc non legge più. Non capisco cosa stai cercando di fare.

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ciao

 

il problema è che mi hanno dato degli ingressi per termocoppie, perchè non ci consegnano più ingressi analogici "normali", ritenendo ( il termine esatto è Sperando) che possano funzionare lo stesso.

 

Di qui le mie domande

Modificato: da toni_unitn
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Le termocoppie lavorano generando una tensione pressoché proporzionale alla differenza di temperatura tra il giunto caldo (solitamente la termocoppia fisica) ed il giunto freddo (solitamente simulato nella scheda di ingressi).

Quindi collegando un segnale 4-20 mA la scheda non può lavorare correttamente.

Se non hai alternative, ovvero non hai schede analogiche adeguate, potresti prendere i segnali di temperatura direttamente dal sensore, scavalcando l'amplificatore, purché la scheda possa essere configurata per quel sensore specifico. 

Per i segnali di pressione invece non vedo modo di collegarli ad una scheda per termocoppie, salvo accrocchi complicati.

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Ciao Toni, questa non ci avevo ancora pensato di usarla, ma per venirne fuori (se mai questo è veramente la tua necessità), l'unica è quella di usare il valore RAW della scheda, senza interpolazione della curva della termocoppia.

 

Per farlo, utilizzi un resistenza di shunt, per ottenere un range, decente in mV sui capi della dei morsetti della scheda ed il gioco è fatto.

 

Prima di venire lapidato, è esattamente quello che fà la Ascon Tecnologic da anni sui suoi termoregolatori, quindi nel caso, basta che prendi il riferimento di una resistenza che viene fornita a corredo in uno strumento come la serie Delta (perdonami, ma al momento ne sono sprovvisto e sono arrugginito). Se non ce la fai, vedo di recuperarti il valore corretto.

 

Buona serata, Ennio

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ifachsoftware

Certo che con la penuria di componenti , stiamo veramente raschiando il barile ....

In ditta di analogiche normali ne abbiamo ricevute parecchie , il problema attuale sono le safety.

Avete info se e cosa stia facendo la Siemens per bypassare questo problema ?

Modificato: da ifachsoftware
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48 minuti fa, ifachsoftware ha scritto:

problema attuale sono le safety

 

Hai provato a cercare le cpu 1200 uscita relè? Introvabili..

49 minuti fa, ifachsoftware ha scritto:

Avete info se e cosa stia facendo la Siemens per bypassare questo problema

 

Si..se ne sbatte...:(

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4 ore fa, Lucky67 ha scritto:

Si..se ne sbatte...:(

Non per giustificare Siemens, ma mi risulta che questa sia una situazione generale, che coinvolge allo stesso modo anche altri noti marchi.

Tra l'altro, non credo proprio che Siemens sia felice di non vendere il materiale che le viene richiesto.

Modificato: da batta
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Ciao, non volendo andare troppo fuori topic, la situazione conviene a tutti (i produttori e i loro board) e certamente non a noi.

 

- I dividendi degli azionisti, sono alle stelle

- Il mercato è tutto rimesso in gioco e comunque a meno di danni irraparabili (e qualcuno ne ha fatti), comunque chi ha produzioni non facilmente convertibili, comunque tornerà o rimarrà sulle posizioni di partenza

- A chi conviene portare la produzione oltre il 100:110 % ? Ci sono concorrenti che stanno monopolizzando il mercato ? No, quindi non c'è una reale perdita di mercato, quindi non c'è l'esigenza di investire massicciamente, anche perché il volume di produzione che si potrebbe raggiungere in un futuro, andrà anche sostenuto e NESSUNO SA quanto durerà questa "bolla". Inoltre una nuova fabbrica (perché il problema non è una linea), in quanto si rende produttiva ? Non di certo in un anno.

 

L'unica cosa che andrebbe realmente fatta è spostare le produzioni e rendersi meno ricattabili dal far east.

 

Comunque la soluzione della crisi, non sarà l'aumento dell'offerta, ma la riduzione della domanda.

 

Buona serata, Ennio

 

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7 ore fa, ETR ha scritto:

L'unica cosa che andrebbe realmente fatta è spostare le produzioni e rendersi meno ricattabili dal far east.

 

In Italia ed in Europa avevamo fappriche di semiconduttori e fonderie di silicio che producevano ottimamente. Ma i furbi governanti han pensato bene di lasciarle migreare ad est non considerandole strategiche. Addirittura il nostro stato, nella figura di un furbo professore che ha disfatto l'IRI, ha persino venduto quasi tutta la sua participazione nella nostra fabbrica di semiconduttori.

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14 ore fa, batta ha scritto:

Non per giustificare Siemens, ma mi risulta che questa sia una situazione generale, che coinvolge allo stesso modo anche altri noti marchi.

Tra l'altro, non credo proprio che Siemens sia felice di non vendere il materiale che le viene richiesto.

 

Certo hai ragione..il mio commento era riferito a Siemens perchè in questo momento è fonte di casini che ho personalmente. Certo è che tra i fornitori che ho, Siemens è quella che manco si azzarda a prevederti una data di consegna. Quindi, magari ti trovi alcuni produttori piccoli in cui vedi la buona volontà e cercano di risolvere i problemi mentre le grandi aziende chiudono le porte e "arrivederci e grazie".

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3 ore fa, Lucky67 ha scritto:

manco si azzarda a prevederti una data di consegna.

Le date le danno, il mese scorso eravamo a 212/244 giorni lavorativi a seconda del tipo di materiale.

3 ore fa, Lucky67 ha scritto:

Quindi, magari ti trovi alcuni produttori piccoli in cui vedi la buona volontà e cercano di risolvere i problemi mentre le grandi aziende chiudono le porte e "arrivederci e grazie"

Le problematiche sono diverse se hai da gestire migliaia di cliente o poche decine.

 

Comunque anche se ti danno le date di consegna, comunque nessuno le garantisce.

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  • 4 weeks later...
ifachsoftware

Il problema ce li hanno tutti , ora Siemens sta riportando delle fabbriche in Germania (si sono accorti della ****) , ma prima che comincino a produrre ci saranno 1/2 anni di sofferenza nei quali quelli con le spalle più piccole avranno dei seri problemi.

In fondo la Germania in questi anni di cazzate ne ha fatte parecchie (dal gas a portare tecnologia ad est) ; c'è da dire che hanno preferito l'uovo alla gallina , ma lo stesso dicasi per tutti i produttori.

Se l'Unione Europea non si smarcherà dalla Cina prevedo seri problemi per tutti nel futuro ; altro che Putin ....

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Secondo me il problema non sono stati i produttori, ma la politica europea, per certe produzioni fondamentali dovevano imporre l'obbligo di produrle in Europa, l'elettronica come l'acciaio ed altre produzioni fondamentali dovevano rimanere in loco invece in europa pensano al formaggio con i vermi.

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1 ora fa, acquaman ha scritto:

Secondo me il problema non sono stati i produttori, ma la politica europea, per certe produzioni fondamentali dovevano imporre l'obbligo di produrle in Europa, l'elettronica come l'acciaio ed altre produzioni fondamentali dovevano rimanere in loco invece in europa pensano al formaggio con i vermi.

 

Concordo completamente e aggiungo: in Italia i nostri governanti sono ancora peggio perchè oltre alle aziende strategiche spingono ad andarsene anche le persone.

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A maggio all'SPS ho intervistato tutti gli espositori, che fra i vari prodotti hanno anche I/O remotati in Profinet, sui tempi di consegna; il più "veloce" è una ditta (di cui non ricordo il nome, comunque mai sentita prima) che danno 2 mesi di consegna ma il loro catalogo non contempla il safety. Per gli altri siamo sui 4-5 mesi escluso il safety di cui non si hanno previsioni certe...

Soluzione: rifatti gli schemi utilizzando relè safety elettromeccanici 🙁.

Considerando che nelle nostre macchine parliamo di 10-12 schede safety non è stata una

passeggiata, così come non lo è il collaudo delle sicurezze

Modificato: da triodegecio
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