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Razionamento gas prossimi mesi. Quale sarà il metodo di attuazione pratica ?


Semplice 1

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5 minuti fa, max.riservo ha scritto:

Anche all'età della pietra si viveva nelle grotte e ci si scaldava con il fuoco

...... e nessuno superava i 30 anni

Siamo O.T.

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discussione filosofica...

una eventuale "mancanza" di gas dall'oggi al domani non la si "risolve", (in Italia poi)

il sistema più semplice e rinunciare a qualche cosa,

ma se non si può rinunciare a nulla, e inutile stare qui a parlare, va lasciato tutto in uguale modo

 

"allungare" il gas...

ridurre la pressione

a che servirebbe?!

per fare lo stesso "lavoro" ne servirebbe esattamente la stessa quantità, magari lo si paga di più e basta...

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3 ore fa, click0 ha scritto:

una eventuale "mancanza" di gas dall'oggi al domani non la si "risolve",

 

Dipende cosa si intende per mancanza.

Se venisse a mancare, improvvisamente, il 100% del gas andrebbe tuttoasterebb a scatafascio, ma non solo in Italia.

Se venisse a mancare un 30% del gas si risolverebbe immediatamente riducendo gli sprechi ed un certo tipo di consumi.

 

Come fare? Usando la leva fiscale.

Se usi il gas per riscaldamento, ad esempio, basterebbe che nei mesi previsti per l'accensione dei riscaldamenti si fissasse una quota di consumo mensile, variabile in funzione della zona geografica, a prezzo agevolato, oltre a quella quota 2 fasce con tassazione crescente e molto pesante.

Vedresti che quasi nessuno supererebbe la prima fascia.

Si dovrebbe fare qualche cosa di simile anche per l'energia elettrica.

 

Quando vai a toccare il portafoglio diventa tutti virtuosi.

 

Già oggi riducendo gli sprechi si consumerebbe olttre il 30% in meno.

Già con gli attuali costi qualcuno ha già cominciato a cotrollarsi i consumi, cercando di tagliare quello che non è strettamente necessario.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

basterebbe che nei mesi previsti per l'accensione dei riscaldamenti si fissasse una quota di consumo mensile, variabile in funzione della zona geografica, a prezzo agevolato, oltre a quella quota 2 fasce con tassazione crescente e molto pesante.

Questo tipo di risparmio già c'e', da Napoli in giù il riscaldamento lo usano pochissimo, si e no per 10gg quando fa freddo. 

E poi agire per fasce di tassazione si entra in quell'odioso meccanismo di penalizzare i poveri e favorire i ricchi.

 

Modificato: da Peper
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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Come fare? Usando la leva fiscale.

Se usi il gas per riscaldamento, ad esempio, basterebbe che nei mesi previsti per l'accensione dei riscaldamenti si fissasse una quota di consumo mensile, variabile in funzione della zona geografica, a prezzo agevolato, oltre a quella quota 2 fasce con tassazione crescente e molto pesante.

Vedresti che quasi nessuno supererebbe la prima fascia.

Si dovrebbe fare qualche cosa di simile anche per l'energia elettrica.

prezzi che dovrebbero essere anche finalizzati anche allo storico dei consumi di materia prima...

se uno il gas solo per cucinare dovrebbero comunque fargli ridurre i suoi consumi del 30%

mera "par condicio"

(sperando sempre che l'inverno prossimo non sia particolarmente rigido e duraturo)

 

senza tener conto di quelle industrie che di metano ne usano per la produzione...

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Ciao click0

 

Per cortesia non contribuire deviare il discorso.

La mia era una "battuta" in risposta ad un interrogativo (direi retorico) posto da Alessio Menditto.

---------------------------------------------------------

 

Comunque ti ripeto qualcosa di assolutamente certo che è stato detto e ridetto (da tanti) moltissime volte su questo Sito :

 

La Tensione di Linea (sia monofase che trifase) deve essere tassativamente nei limiti del +/- 15 % della Tensione Nominale di Riferimento.

 

Per la monofase da 230 V Nominali il campo risulta : 195,5 - 230 - 264,5 .

 

Per permettere il funzionamento dei Generatori che riversano la loro Produzione in Rete il loro Limite di Tensione è stato imposto al +/-10% : 207 - 230 - 253.

 

I Gestori di Rete sono impegnati (nel limite del possibile) a fare in modo che in tutte le diramazioni di rete venga  mantenuto il detto +/- 10 % dato che altrimenti i detti Generatori sarebbero impossibilitati a funzionare.

----------------------------------------------------------------

 

19 ore fa, Semplice 1 ha scritto:

Come lo so ? Lo so perché ho la sfera di cristallo ?

No, lo so perché la tensione della Monofase 230V teorici, che normalmente tutti gli anni, di questi tempi, schizzava alle stelle (sino a 257 V) per colpa dei troppi impianti FV della mia zona, ora ho avuto modo di vedere che dalle 10 del mattino sino alle 18 piomba regolarmente a 210 V.

 

Avrei dovuto essere più attento e particolareggiato in quello che ho scritto, ma sono cose che diventano lunghe e mi trovavo già fuori dal seminato della Discussione.

 

Sappi comunque che :

Io, dal lontano 2013, controllo costantemente la situazione di 2 impianti FV Trifase (9,6 e 7,92 kWp) che, seppure distanti solo 800 mt l'uno dall'altro, fanno parte di due MicroReti diverse.

 

Ho pertanto sott'occhio  tutta la situazione delle Tensioni sia in trifase (400 V) sia delle 3 Monofasi correlate (230 V).

Nel corso dei tempi ho avuto modo di dover reclamare per Sovratensione e so che cosa succede quando realmente interviene "E-Distribuzione" nelle loro Cabine.

 

Da quando è iniziato l'attuale gran caldo (circa 12 gg fa) le 3 tensioni monofase 230 V (che ormai erano arrivate a toccare regolarmente i 254-257 V altalenando tra loro), sono progressivamente rientrate verso i valori normali (invernali) nella zona (230 - 240 V).

Questo fino a tre giorni fa quando i valori sono scesi (non di botto) ma sempre con progressione intorno ai 225 - 230 V.

 

La cosa interessante è che, durante il giorno "solare", mentre due delle Fasi segnavano i detti 225-230 V (altalenanti), la terza Fase piombava e restava sui 210 V.

Ovviamente ho controllato bene la situazione confrontando le letture che mi davano i Display degli Inverter dei 2 diversi Impianti con le letture fatte con 2 diversi Tester che sostanzialmente confermavano la situazione.

----------------------------------------------------

 

Finisco qui e non proseguirò per nessun motivo, sia che tu possa credere o non credere a quello che ho chiarito.

 

 

 

 

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13 ore fa, click0 ha scritto:

se uno il gas solo per cucinare dovrebbero comunque fargli ridurre i suoi consumi del 30%

mera "par condicio"

 

Se uno usa il gas solo per cucinare i consumi sono talmente bassi che non influiscono sui risparmi.

Dove i consumi domestici diretti sono veramente significativi sono per il riscaldamento.

Poi ci sono i consumi indiretti ovvero i consumi di energia elettrica.

La maggior parte della produzione termoelettrica nazionale deriva dalla combustione del gas, quindi accendere una ampadina è equivalente ad accendere una fiammella a gas.

Ogni volta che accendi un condizionatore è equivalente ad accendere uno scalda acqua a gas.

Di suo il governo sta già cercando di diminuire l'uso del gas per la produzione termoelettrica ripristinando ed incrementando l'uso del carbone come combustibile.

Un esempio pratico è la centrale termoelettrica di Brindisi.

Invece di ridurne l'utilizzo per riconvertirla ne è stato recentemente incrementata la produzione ed è stato richiesto ad Enel di riportarla al 100% di produttivivtà.

Prprio su questa centrale e sul suo riutilizzo c'è stato un bel servizio della TV di stato proprio volto ad informare sul riutilizzo del carbone.

Anche tutte le altre centrali Enel a carbone, sotto utilizzate o ferme, ritornano alla piena produttività.

 

Poi ci sono le aziende che usano i gas come elemnto riscaldante insostituibile a breve medio termine.

Per queste si dovrà concordare un piano di ottimizzazione.

Già ora con l'incremento dei costi sono le stesse aziende che tendono ad ottimizzare i consumi e, dove possibile, a diversificare.

 

Rimane un fatto incontrovertibile: grazie ad una strategia miope la dipendenza del sistema Italia dal gas è enorme e si rischia veramente un collasso dell'economia nazionale.

 

 

 

13 ore fa, Peper ha scritto:

Questo tipo di risparmio già c'e', da Napoli in giù il riscaldamento lo usano pochissimo, si e no per 10gg quando fa freddo. 

E poi agire per fasce di tassazione si entra in quell'odioso meccanismo di penalizzare i poveri e favorire i ricchi.

 

Come no.Ma per favore...

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Adelino Rossi
Quote

Un rimedio usato nelle centrali elettriche quando un generatore sta andando in stallo per troppo carico

e' quello di buttare giù la tensione in uscita;

Tecnica interessante.

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3 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Di suo il governo sta già cercando di diminuire l'uso del gas per la produzione termoelettrica ripristinando ed incrementando l'uso del carbone come combustibile.

Un esempio pratico è la centrale termoelettrica di Brindisi.

Invece di ridurne l'utilizzo per riconvertirla ne è stato recentemente incrementata la produzione ed è stato richiesto ad Enel di riportarla al 100% di produttivivtà.

Prprio su questa centrale e sul suo riutilizzo c'è stato un bel servizio della TV di stato proprio volto ad informare sul riutilizzo del carbone.

Anche tutte le altre centrali Enel a carbone, sotto utilizzate o ferme, ritornano alla piena produttività.

chiassa a a cosa servirà a riportare alla "piena potenza" una centrale a carbone

situata nella regione italiana con la maggiore potenza fotovoltaica ed eolica

 

PS non trovo più le fonti scritte, ma a me risulta che a brindisi due gruppi su quattro siano già in fase di conversione a gas

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Adelino Rossi
Quote

chiassa a a cosa servirà a riportare alla "piena potenza" una centrale a carbone

situata nella regione italiana con la maggiore potenza fotovoltaica ed eolica

La rete elettrica è nazionale, l'energia elettrica dove si fa si fa.

Piuttosto, visti i risultati delle azioni della magistratura, esempio sulla ex centrale a Porto Tolle, con dirigenti e enel condannati per inquinamento ambientale e per cause di malattie da inquinamento, se ci sarà una moratoria specifica per i direttori delle centrali a carbone che saranno riavviate.

 

Per quanto riguarda le riduzioni dei consumi del gas, per tutti i grandi consumatori, le riduzioni o le interruzioni della fornitura sono contrattualizzate, fatti salvi eventi imprevedibili di blackout.

 

Modificato: da Adelino Rossi
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14 minuti fa, Adelino Rossi ha scritto:

La rete elettrica è nazionale, l'energia elettrica dove si fa si fa.

capacita di trasporto di una (varie) linea elettrica è "finita"

se sullo stesso areale concorrono fonti più economiche (eolico e fotovoltaico costano zero) chi te lo fa fare di generare altra energia?!

scelta politica a parte ?!

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Adelino Rossi

La rete elettrica è fisicamente nazionale ed anche europea, se vogliamo.

Quando immetti degli elettroni nella rete non hanno colore ne prezzo, loro non lo sanno e si dirigono dove c'è consumo o in loco o altrove. Molte regioni producono di più di quanto consumano ma non essendo in isola concorrono al sistema elettrico nazionale.  

Quote

se sullo stesso areale concorrono fonti più economiche (eolico e fotovoltaico costano zero) chi te lo fa fare di generare altra energia

Se poi di notte non hai fotovoltaico che fai? Stacchi una regione e rimani al buio?  

 

 

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32 minuti fa, Adelino Rossi ha scritto:

Se poi di notte non hai fotovoltaico che fai? Stacchi una regione e rimani al buio?  

di giorno, che faccio? tengo staccati gli impianti eolici e vado a carbone?

genero 600 volte più energia di quella che le linee riescono a portare nelle altre regioni limitrofe ?!

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6 ore fa, click0 ha scritto:

chiassa a a cosa servirà a riportare alla "piena potenza" una centrale a carbone

 

Se bastasse il solare e l'eolico non avremmo bisogno di centrali termo elettriche. Inoltre si sa che il solenon splende per 24 al giorno 365 giorni all'anno,idem per il vento.

Inoltre le centrali non servono solo il consumo locale.

La conversione è stata sospesa e si sta tornando indietro. Il documentario sullo stato dell'arte è stato trasmesso da RAI3, se ricordo correttamente, il 21 u.s.. Hanno anche mostrato la località dove arriva e passa il gasdotto TAP con la gente tranquilla in spiaggia ed in acqua.

 

4 ore fa, click0 ha scritto:

genero 600 volte più energia di quella che le linee riescono a portare nelle altre regioni limitrofe ?!

 

Questo è un altro sintomo dell'incapacità di programmare dei nostri governanti che si son succeduti da 50 anni, almeno, a questa parte.

Hanno spinto sulle rinnovabili e non hanno provveduto a rinforzare le linee elettriche.

 

Fortunatamente la rete elettrica nazionale è interconnessa con quella europee, da cui attingiamo per le importazioni.

Non credo che ci sia ancora qualcuno che vorrebbe avere le reti elettriche solo regionali o, addirittura, provinciali come quando ero bambino io. Se fosse così ci troveremmo regioni che con l'idroelettrico sarebbero quasi auto sufficienti, anzi qualcuna ne produce piùdi quello che consuma.

 

 

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Livio...

riattivare il carbone ...

quale?

Brindisi 2,4Gw (forse, come già detto sopra ha 2 unita praticamente a metano) in mezzo a 4 Gw di rinnovabili, che senso ha?

Torrevaldaliga 1.9Gw ? che non a mai smesso di produrre e lavora sempre nei sui 1/1,5 Gw

Saltiamo le due centrali sarde (fiumesanto, sulcis) dove il Sapei a una capacita massima di 1Gw

Monfalcone 400Mw ? sperando che gli impianti siano ancora funzionanti

Fusina 600Mw ? la Spezia 600Mw (già chiusa) che patiscono la stessa sorte...

carbone...

lo si pagasse poco...

carbone.jpg.821ac73fc8d29c20d79026efb5b61b06.jpg

va sperato solo che i Francesi ripristinino il loro nucleare alla svelta

e che nel mare del nord tiri vento

 

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11 ore fa, click0 ha scritto:

Brindisi 2,4Gw (forse, come già detto sopra ha 2 unita praticamente a metano) i

 

A me poco importa di tutto questo, io riferisco quello che ho visto, compreso i 6km di "carbonodotto" che porta il carbone direttamente dal porto alla centrale, tutto chiuso per evitare di spargere pulviscolo. Il carbone passa direttamente dalla nave carboniera alla centrale.

 

Se poi abbia senso o meno è da chiedere agli esperti, ne io ne te abbiamo competenze e conoscenza di tutti i dati per valutare appieno la validità delle strategie.

Forse non hai capito, come tanti altri cittadini europei, che siamo nel bel mezzo di una guerra scatenata da altri, dove le forniture energetiche ed alimentari sono una delle armi che una parte ha a disposizione.

Lo hanno già fatto gli arabi nei primi anni 70, nella guerra del kippur, evitando che l'esercito di Israele arrivasse al Cairo, tramite il blocco delle forniture di greggio all'occidente.

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Alessio Menditto

Per tornare un po’ sul tema, noi abbiamo un problema oggettivo: a tutt’oggi ci mancano miliardi di metri cubi che avevamo lo scorso inverno, facciamo per stare ottimisti anche che ne manchino solo 10 (ma sono minimo 5 di più se non ho capito male dalle interviste di chi maneggia il gas), quindi la situazione è: o troviamo l’equivalente energetico di 10 miliardi di metri cubi, o dobbiamo consumare 10 miliardi di metri cubi in meno, va bene che noi italiani siamo specializzati a creare cose dal nulla e al cittadino è meglio non dire troppo, guai a rovinargli in ferragosto poi adesso si crepa dal caldo chi se ne frega del gas, i tedeschi invece che sono un po’ più pragmatici, sono già terrorizzati da questa prospettiva.

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4 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

troviamo l’equivalente energetico di 10 miliardi di metri cubi, o dobbiamo consumare 10 miliardi di metri cubi in meno,

 

Alessio è possibile fare del risparmio e, per non rovinarci, anche sostituire una parte del gas con altro combustibile, ed è proprio la via che mi senbra stuia seguendo il governo italiano.

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Alessio Menditto

C’è da dire anche un’altra cosa, il costo smisurato dell’energia farà comportare parecchi come pur non essendoci problemi di approvvigionamento, sarà meglio comportarsi come se non ce ne fosse, altrimenti tantissima parte di pensioni o stipendi finirà in bolletta, con tutto il resto dei beni che è aumentato tante famiglie saranno in seria difficoltà se si comporteranno come l’anno scorso.

 

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Alessio Menditto

Intanto proprio oggi il gas è aumentato ancora del 10%……………………………

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Ciao Alessio Menditto

 

Anche se questo non è proprio il tema della discussione che è andato completamente perso in pratica già da subito .

-------------------------------------------------------------

 

Tu dicevi del prezzo al 25 Luglio  : + 10 % 

Però sarebbe meglio stare sui Prezzi precisi in €/m3 (quelli che poi ci si ritrova nelle nostre Bollette)

 

Alcune delle quotazioni date dal "GME" per i giorni passati risultano :

 

Il 25 Luglio  176 €/MWh (circa 1,76 €/ m3)

il 27 Luglio  215 €/MWh (circa 2,15 €/ m3)

Il 1 Agosto (ieri) 201 €/MWh  (circa 2,01 €/ m3)

 

Tu pensa che nella ultima Bolletta Gas, nel mese di Maggio, emessa da ENEL ENERGIA - Servizio di Tutela,  il costo del m3  nudo e crudo "materia gas naturale" era di 0,92328527 €/m3 .

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Alessio Menditto

Oggi ho sentito che a ottobre il gas sarà aumentato rispetto all anno scorso ( stando ottimisti) del 100%, quindi penso non ci sarà nessun bisogno di razionalizzazione del gas, ognuno si adeguerà a diminuire lui i consumi…mio padre prende 1000 euro di pensione, scorso inverno arrivavano bollette da 400 euro di gas, se raddoppia del 100% la bolletta sarà di 800 euro al mese, in teoria gli rimarranno 200 euro, per cui o ci si ingegna a risparmiare in un qualche modo o chi avrà soldi si scalderà, chi non li ha…

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Se non spendi per il gas spendi per l'energia elettrica se non spendi per l'energia elettrica spendi per il pellet...e così via passando per tutti i vari metodi di riscaldamento...ci dovremmo preoccupare un pò per tutto ..tutto costa il doppio rispetto l'anno scorso, lo stipendio di un operaio è fermo a 25 anni fa, il libero professionista spennato dalle tasse! 

Il metodo di attuazione pratica per i razionamenti è sempre lo stesso da decenni in Italia ovvero quello del cetriolo che va sempre in c...all'agricoltore!

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Alessio Menditto

È vero ma ci sono dei distinguo a seconda del tipo di riscaldamento che hai, se con i termosifoni puoi chiudere delle stanze, col riscaldamento a pavimento è più difficile, perché o hai una caldaia che modula bassissimo o di pochissima potenza, o se le stanze aperte sono poche lei si spegne ( in altre parole se hai 5 stanze da scaldare 24/24 ce la fa, se da 5 diventano 2 non ci riesce, ho fatto prove pratiche), quindi a casa di mio padre il pavimento per questo anno resta spento e si va di split scaldando solo le stanze strettamente necessarie, e il bagno stufetta ventilata solo quando usato.

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