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switch con rele reed per applicazione audio


andrew97

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11 ore fa, andrew97 ha scritto:

per quanto riguarda la R-on, piu è bassa e minore è la distorsione finale, o sbaglio ?

Non confondere il funzionamento de CD4066 con altri circuiti.

11 ore fa, andrew97 ha scritto:

che tensione di alimentazione dovrei usare ? io penso che non conta l'alimentazione, l'importante che la caduta di tensione sul led non supera 2.5 V, sbaglio ?

Il Led e' un componente non lineare. Quindi lo si deve alimentare a corrente ( più o meno) costante.

Per non stressare il led e garantirgli lunga vita e' bene non superate i 10mA

 

11 ore fa, andrew97 ha scritto:

ho un po' di dubbi, molti dovuti alla lettura di questo post ( qui ) che mi ha confuso molto le idee:

La maggior parte dei circuiti che si trovano sul web, anche quelli menzionati da Max.bocca, realizzano dei potenziometri lineari pilotati in tensione.

Il tuo fader e' più simile ad un interruttore. Il problema del CD4066 e' quello di tagliare il segnale troppo bruscamente e se il taglio avviene quando il segnale e' al massimo  può produrre affetti sgradevoli all'ascolto.

Sarebbe bello da realizzare un circuito che interrompe il segnale al passaggio per lo 0, ma diventa complessa la realizzazione.

 

Modificato: da Peper
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4 ore fa, Peper ha scritto:

. Il problema del CD4066 e' quello di tagliare il segnale troppo bruscamente e se il taglio avviene quando il segnale e' al massimo  può produrre affetti sgradevoli all'ascolto.

 

ritorniamo al punto di partenza: il problema, a parer mio, non sono i (presunti) rimbalzi dei reed.

 

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Buona sera a tutti, 

 

sto riordinando un po' le idee: 

 

prima di tutto, da quello che ho capito, dovrei capire a che dispositivo collegare il fader, in modo da conoscere l' impedenza di ingresso del dispositivo di destinazione.

il fader verrà collegato principalmente a delle casse portatili, che sono casse attive, immagino abbaino un standard e abbiano tutte la stessa impedenza di ingresso?

però vorrei poterlo collegare (come spesso mi capita)  anche a mixer professionali in modo da suonare con amici. 

è possibile avere una buona soluzione che possa essere usata in tutti questi casi? o chiedo troppo e la questione si complica?

 

Pero ora io ho sempre interrotto il segnale, ma potrebbe cambiare qualcosa se invece di interrompere il segnale lo portassi a massa ?

specialmente per la soluzione con il rele reed ?

 

Soluzione con fotoaccoppiatore resistivo :

 

quindi per aumentare la velocità di commutazione e garantita una durata del diodo limiterei la corrente a 10mA.

per avere una tensione costante userò probabilmente un lm317

 

Soluzione con il rele reed :

questo è il reed che ho selezionato: https://it.farnell.com/littelfuse/mdrr-dt-10-15-f/reed-switch-spdt-0-25a-175vdc/dp/3873942

visto che non posso utilizzare 2 reed per interrompere 2canali ( credo sia molto faticoso sincronizzare la chiusura di 2 red con una calamita) dovrò passare da stereo a mono, nella maniera in cui mi avete consigliato.

 

Grazie a tutti.

 

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8 ore fa, andrew97 ha scritto:

Pero ora io ho sempre interrotto il segnale, ma potrebbe cambiare qualcosa se invece di interrompere il segnale lo portassi a massa ?

 

Dipende dove lo chiudi sullo zero.

Se la sorgente è attiva e viene posta brutalmente a zero volt verrebbe atrovarsi con l'uscita in cortocircuito.

Se invece chiudi a zero un ingresso, non ci sono problemi; anzi solitamente è consigliabile chiudere a zero volt gli ingressi non utilizzati.

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13 ore fa, andrew97 ha scritto:

Pero ora io ho sempre interrotto il segnale, ma potrebbe cambiare qualcosa se invece di interrompere il segnale lo portassi a massa ?

specialmente per la soluzione con il rele reed ?

Si può fare con una circuiteria idonea.

 

13 ore fa, andrew97 ha scritto:

quindi per aumentare la velocità di commutazione e garantita una durata del diodo limiterei la corrente a 10mA.

per avere una tensione costante userò probabilmente un lm317

SE ti serve una tensione variabile va bene, sennò va bene anche uno stabilizzatore 78xx.

 

13 ore fa, andrew97 ha scritto:

( credo sia molto faticoso sincronizzare la chiusura di 2 red con una calamita) dovrò passare da stereo a mono, nella maniera in cui mi avete consigliato.

Ecco hai centrato uno dei problemi del contatto red.

L'altro problema e' l'isteresi alle variazioni del campo magnetico.

Se ci fai caso, allontanando e avvicinando il magnete, il contatto reed ha un punto di OFF diverso dal punto di ON.

Ho fatto una prova, ho usato il magnete di un altoparlante, esagerando di proposito per evidenziare il problema, e avvicinando il magnete, il contatto reed  andava in ON a circa 3cm e allontanando il magnete andava in OFF a quasi 4cm.

Se si usassero i contatti reed come sensori di prossimità su un braccio robotico o su una macchina CNC sarebbero inutilizzabili per via di questa isteresi.

Un altro problema e' quello di non conoscere a priori quando il reed chiude o apre, ma puoi andare solo per tentativi.

L'ampiezza della isteresi si può ridurre confinando il campo magnetico con un opportuno circuito magnetico, ma mai ridurre a 0.

Tutto ciò viene superato con i sensori ottici.

Se ritieni accettabile questo errore di posizione, vai pure con la soluzione del reed,

senno non perdere tempo.

In qualche post precedente si parlava di aumentare la dimensione del magnete:

serve solo a peggiorare l'isteresi, si deve usare un magnete della giusta dimensione con il suo bel circuito magnetico calibrato sulle dimensioni del reed.

 

Al limite ti posso disegnare il circuito magnetico più idoneo all'uopo, nemmeno tanto difficile da realizzare.

 

 

Modificato: da Peper
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Il 29/8/2022 alle 06:48 , Livio Orsini ha scritto:

 

Dipende dove lo chiudi sullo zero.

Se la sorgente è attiva e viene posta brutalmente a zero volt verrebbe atrovarsi con l'uscita in cortocircuito.

Se invece chiudi a zero un ingresso, non ci sono problemi; anzi solitamente è consigliabile chiudere a zero volt gli ingressi non utilizzati.

 

Il 29/8/2022 alle 11:39 , Peper ha scritto:

Si può fare con una circuiteria idonea.

 

 

quindi visto che la sorgente è attiva potrebbe essere questa la causa del rumore del rele reed ?

perche circuiteria idonea ? non basta deviare L e R a massa ?

 

quindi anche per il prototipo con il fotoaccoppiatore resistivo sarebbe meglio portare a massa il segnale invece di interromperlo ?

 

avevo notato il problema dell'isteresi ma poi il problema è sparito utilizzando il giusto magnete, ora l'isteresi è di qualche decimo di millimetro, piu che accettabile per il progetto.

 

 

 

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3 ore fa, andrew97 ha scritto:

quindi anche per il prototipo con il fotoaccoppiatore resistivo sarebbe meglio portare a massa il segnale invece di interromperlo ?

 

Assolutamente no.

Tu hai un ingresso e 3 differenti sorgenti.

Puoi commutare l'ingresso sulle differenti sorgenti, una sarà collegata le altre rimarranno aperte. Più o meno quello che accade nei normali amplificatori multisorgente commerciali (phono, linea, registatore, etc).

 

Usando i fotoaccoppiatori resistivi tutte e 3 le sorgenti rimangono sempre collegate all'ingresso. Una sarà accoppiata con una resistenza di basso valore (<150ohm) le altre due saranno accoppiate tramite resistenze di valore >1 Mohm, quindi ininfluenti.

 

se hai un po' di dimestichezza con i circuiti degli AO, realizzi un qualche cosa che assomiglia ad un sommatore dove le resistenze di sorgente sono molto differenti, una piccola e 2 molto grandi; quindi il contributo delle sorgenti con resistenza molto grande risulta ininfluente.

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5 ore fa, andrew97 ha scritto:

quindi anche per il prototipo con il fotoaccoppiatore resistivo sarebbe meglio portare a massa il segnale invece di interromperlo ?

Con reed + foto-accoppiatore si.

Si può anche inserire in serie, non cambia niente ai fini dell'interruzione del segnale audio

ma risulta invertita la logica del comando reed.

 

 

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6 ore fa, andrew97 ha scritto:

quindi visto che la sorgente è attiva potrebbe essere questa la causa del rumore del rele reed ?

perche circuiteria idonea ? non basta deviare L e R a massa ?

Il primo circuito che hai postato, a contatto reed aperto, i due terminali IN e Out assumono potenziali in continua diversi e dipendenti dai dispositivi collegati e pertanto alla chiusura del reed si crea un salto di tensione che genera il disturbo.

Il circuito che ti ho postato ( CNY37 + CD4066 )

1) usa i condensatori per  bloccare le componenti continue provenienti dai dispositivi collegati su  IN e OUT;

2) il partitore sugli ingressi (10K + 10K ) e' necessario per polarizzare correttamente il CD4066.

La novità che ho introdotto io, sul web non ho trovato nessuna soluzione simile:

3) e' posto sulle uscite del CD4066 in altro partitore identico a quello in ingresso tale da ridurre al minimo la d.d.p. tra ingressi e uscita (ecco perchè le resistenze devono essere all'1%).

Alla chiusura del circuito essendo IN e OUT (riferiti al CD4066) allo stesso potenziale non c'e' nessun salto di tensione che può generare  disturbi.

Questo e' il particolare a cui prestare  attenzione comunque si realizzi il circuito. 

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12 ore fa, Peper ha scritto:

La novità che ho introdotto io, sul web non ho trovato nessuna soluzione simile:

 

perchè, come avevo consigliato e come lo consiglia il datasheet,solitamente si alimenta questo componente con tensione differenziale di +/-5V, così non è necessaria alcuna virtualizzazione di massa.

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18 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

perchè, come avevo consigliato e come lo consiglia il datasheet,solitamente si alimenta questo componente con tensione differenziale di +/-5V, così non è necessaria alcuna virtualizzazione di massa.

Anche se il CD4066 fosse alimentato con tensione differenziale, niente  assicura che su IN e OUT ci siano 0 V.

Il problema si presentava anche nel circuito con solo il reed che non necessita di alimentazione duale.

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14 minuti fa, Peper ha scritto:

niente  assicura che su IN e OUT ci siano 0 V.

 

No, questo è inesatto. C'è solo la differenza dovuta agli offset che è trascurabile, comunque inferiore alla possiible differenza dovuta alla tolleranza dei resistori allo 1%.

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32 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

No, questo è inesatto. C'è solo la differenza dovuta agli offset che è trascurabile, comunque inferiore alla possiible differenza dovuta alla tolleranza dei resistori allo 1%.

Questo vale per il circuito che ho proposto io, e ci mancherebbe se non lo so, visto che la soluzione di porre un altro partitore sulle uscite me la sono inventata io.

 

Parlavo di un ipotetico circuito CD4066 con alimentazione duale senza le resistenze 10K 1% come hai scritto in questo post

1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

perchè, come avevo consigliato e come lo consiglia il datasheet,solitamente si alimenta questo componente con tensione differenziale di +/-5V, così non è necessaria alcuna virtualizzazione di massa.

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13 minuti fa, Peper ha scritto:

Parlavo di un ipotetico circuito CD4066 con alimentazione duale senza le resistenze 10K 1% come hai scritto in questo post

 

Spiegati meglio perchè non capisco cosa intendi.

 

in quanto all'invenzione...bhe sei in compagnia almeno altri 13 per dozzina.

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11 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Spiegati meglio perchè non capisco cosa intendi.

in quanto all'invenzione...bhe sei in compagnia almeno altri 13 per dozzina.

Va bene così, quello che mi preme e' che capisca Andrew97 su cosa fare.

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ciao a tutti, 

 

sono un po' confuso;

perché sul prototipo con il fotoaccoppiatore resistivo il rele reed può dare problemi se interrompe solo i 5V ? 

 


mentre invece sul prototipo passivo con il rele reed dovrei aggiungere un partitore come sul prototipo ( CNY37 + CD4066 ) ??

 

il prototipo ( CNY37 + CD4066 ) funziona benissimo se utilizzo la cassa portatile, ma collegandolo ad uno stereo sento un disturbo durante la commutazione come un pop, posso attribuire a ciò un problema di adattamento delle impedenze ?

 

grazie.

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5 ore fa, andrew97 ha scritto:

perché sul prototipo con il fotoaccoppiatore resistivo il rele reed può dare problemi se interrompe solo i 5V ? 

 

Dipende come hai collegato il fotodiodo emettitore.Se apri e chiudi il contatto per alimentare, tramite opportuna resistenza di limitazione della corrente, non hai problemi.

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  • 2 weeks later...

buongiorno a tutti,

 

continuando a testare il prototipo con il CD4066 ho notato lo stesso problema con il primo prototipo passivo con rele reed. 

 

in allegato i video del prototipo con il cd4066 e i prototipo con solo il rele reed per farvi capire la tipologia di rumore 

 

il rumore è dello stesso tipo, e a questo punto non riesco proprio a capire da cosa possa dipendere. 

 

sto provando anche il prototipo con il fotoaccoppiatore resistivo, ma a primo impatto mi sembra che il "taglio" non sia molto netto, sembra quasi che il segnale vada dissipando, lo testerò meglio in questi giorni.

 

 

 

 

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5 ore fa, andrew97 ha scritto:

continuando a testare il prototipo con il CD4066 ho notato lo stesso problema con il primo prototipo passivo con rele reed. 

 

Lo supponevo, non scritto alcunchè in proposito per non rischiare di stimolare la suscettibilità di qualcuno.😉

 

L'ho scritto da subito che ritengo che il problema non sia questione di rimbalo dei contatti del

reed.

Il rumore lo senti anche su certi amplificatori compatti, quando commuti da una sorgente ad un'altra.

 

 

5 ore fa, andrew97 ha scritto:

ma a primo impatto mi sembra che il "taglio" non sia molto netto, sembra quasi che il segnale vada dissipando, lo testerò meglio in questi giorni.

 

Cosa in inendi per "dissipando"?

E' come se il segnale veisse "sfumato" ?

 

Se è così potrebbe dipendere dalla commutazione sul diodo emettitore. Se il passaggio da 0 a 10mA e, soprattutto, viceversa non è istantaneo il tempo  di variaione della resistenza si allunga.

Le fotoresistenze non sono per natura, molto rapide nella risposta. Se la variazzione di luminosità non è istantanea, il tempo di decadimento della resistenza è ancora più lungo.

Se disponi di un oscilloscopio controlla l'andamento della corrente nel diodo illuminatore ed anche la variazione di resistenza nel fotoresistore.

Pubblica anche uno schemino di come hai fatto il tuo commutatore.

 

Un'altra causa della "sfumatura" potrebbe dipendere da eventuali capacità di accoppiamento.

 

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Nella prova che hai fatto non c'e' segnale audio, ovvio che qualsiasi disturbo viene messo in evidenza.     

Innanzitutto un circuito del genere non dovrebbe mai essere il primo stadio ma dovrebbe essere preceduto da un preamplificatore.

Poi come ho scritto precedentemente, tutto dipende dalla differenza di potenziale presente sui terminali dell'interruttore. Dovresti misurare questa d.d.p. perchè la precisione delle resistenze dei partitori potrebbe non essere sufficiente. Inoltre ci sono gli accoppiamenti capacitivi parassiti che non puoi eliminare ma ridurne gli effetti abbassando la tensione di alimentazione.

Per il circuito con le fotoresistenze, se riduci troppo il tempo di transizione ti ritrovi ad avere un funzionamento simile ad un interruttore e sei punto e a capo.

Chi ha adottato questa soluzione (vedi web) ha introdotto di proposito una apposita rete RC di ritardo, ma non va bene per il tuo scopo.

Modificato: da Livio Orsini
Tolte considerazioni OT e contrarie al regolamento.
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Come moderatore.

 

Ho tolto la prima parte del messaggio completamente avulsa dal contesto della discussione inoltre, specialmente in questo periodo, pericolosamente al limite del regolamento, se non oltre.

Peper sei fermamente invitato a non reiterare il comportamento.

 

Comeutente.

  1. Le selozioni si danno se e quando si hanno dati completi per poterle fornire. Questo se si lavora secondo un metodo scientifico, altrimenti sono tentivi alla pene di molosso.
  2. Io prima di proporre soluzioni attendo i risultati delle prove, visto che ha scritto: "..lo testerò meglio in questi giorni" oltre a voler vedere lo schema di come è stato realizato il circuito. Questi sono i dati minimi per proporre una soluzione pensata e non un tentivo alla membro di segugio.
  3. Le considerazioni su come andava fatto il dispositivo era più corretto se le facevi prima di dare una soluzione, non dopo, quando i risultati non sono in linea con quanto "promesso".
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buongiorno a tutti,

18 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

E' come se il segnale veisse "sfumato" ?

 

 

si esatto risulta un po sfumato, in ogni caso lo testerò meglio questi giorni, intanto lascio il circuito utilizzato in allegato.

 

17 ore fa, Peper ha scritto:

Nella prova che hai fatto non c'e' segnale audio, ovvio che qualsiasi disturbo viene messo in evidenza.     

Innanzitutto un circuito del genere non dovrebbe mai essere il primo stadio ma dovrebbe essere preceduto da un preamplificatore.

Poi come ho scritto precedentemente, tutto dipende dalla differenza di potenziale presente sui terminali dell'interruttore. Dovresti misurare questa d.d.p. perchè la precisione delle resistenze dei partitori potrebbe non essere sufficiente. Inoltre ci sono gli accoppiamenti capacitivi parassiti che non puoi eliminare ma ridurne gli effetti abbassando la tensione di alimentazione.

 

si, vero io l'ho isolato appositamente per farvi sentire la tipologia del rumore, quando è presente il segnale audio il rumore quasi non si sente, ma se aumento di molto il volume il rumore è presente maggiormente.

 

a questo punto che ne dite se inserisco uno stadio di preamplificazione tra il preamplificatore riaa e il fader ?potrebbe aiutare a risolvere il problema ?

 

 

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grazie  

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1 ora fa, andrew97 ha scritto:

a questo punto che ne dite se inserisco uno stadio di preamplificazione tra il preamplificatore riaa e il fader ?potrebbe aiutare a risolvere il problema ?

Fai come se non avessi mai scritto nulla.

Come avrai letto prima i miei sono 

6 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

sono tentivi alla pene di molosso.

 

Ti conviene seguire la soluzione

6 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

secondo un metodo scientifico

che ti hanno proposto.

 

P.S. comprati anche un oscilloscopio, sennò le prove che fai sono "alla pene di molosso".

 

Modificato: da Peper
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5 ore fa, andrew97 ha scritto:

intanto lascio il circuito utilizzato in allegato.

 

Quello è il circuito di pilotaggio del LED, devi mettere anche i collegamenti di come hai collegato la fotoresistenza e a cosa (schema).

5 ore fa, andrew97 ha scritto:

a questo punto che ne dite se inserisco uno stadio di preamplificazione tra il preamplificatore riaa e il fader ?

 

Inizialmente tu hai scritto che commutavi l'uscita del pick up del giradischi.

Ora cosa commuti? l'uscita del preampli RIIA?

Metti uno schema di come hai collegato le sorgenti con i commutatori e con l'ingresso dell'ampli.

 

Meglio ancora sarebbe poter vedere lo schema dello stadio di uscita del preampli.

 

 

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