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generatore trifase eolico


panenutella

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Buongiorno a tutto lo staff!

sono un neofita iscritto ad un corso triennale universitario di elettronica.

Il mio nick name è : panenutella

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Chiedo a chi ne sa più di me se ci sia la possibilità di pter frenare un generatore trifase eolico in caso di vento forte: se vi sono dei vento molto forti, e le pale girano troppo veloci penso che sia plausibile che vi sia un "fuorigiri"del generatore con possibili rotture.

 

Ora sarebbe possibile invervenire elettronicamente/elettricamente per potre frenare ed eventualmnete bloccare le pale?

Ringrazio ni da ora a chi vorrà e potrà darmi consigli e suggerimenti .

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Hai completamente sbagliato sezione, perchè qui si trattano i problemi relativi all'elettronica generale.

I problemi dei generatori si trattano nell'apposita sezione "Motori e Generatori" del forum di automazionen industriale.

Se tu avessi usato la funzione "Cerca" con la parola chiave "Generatore trifase", saresti stato indirizzato alla sezione corretta, oltre ad avere un elenco delle discussioni relative ai generatori trifasi.

 

Modificato: da Livio Orsini
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  • Livio Orsini locked this discussione
Riccardo Ottaviucci

scusa Livio, ho spostato lì io la discussione poichè era in tutt'altra sezione,forse senza approfondire troppo ,ritenendo che un controllo di velocità e frenatura avesse dovuto essere quasi necessariamente di tipo elettronico e non elettromeccanico. Adesso la sposto in quella da te suggerita

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  • Riccardo Ottaviucci unlocked this discussione
Il 2/8/2022 alle 13:24 , panenutella ha scritto:

Chiedo a chi ne sa più di me se ci sia la possibilità di pter frenare un generatore trifase eolico in caso di vento forte

La velocità di rotazione nei generatori eolici si regola variando il passo dell'elica.

Quando il vento supera il valore limite di progettazione le pale si mettono "in bandiera".

Modificato: da Peper
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https://it.wikipedia.org/wiki/Turbina_eolica

 

Il 2/8/2022 alle 13:24 , panenutella ha scritto:

Chiedo a chi ne sa più di me se ci sia la possibilità di pter frenare un generatore trifase eolico in caso di vento forte

c'è la possibilità...ci hanno pensato !!

Modificato: da mrgianfranco
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Il 2/8/2022 alle 13:24 , panenutella ha scritto:

Ora sarebbe possibile invervenire elettronicamente/elettricamente per potre frenare ed eventualmnete bloccare le pale?

 

Se le pale sono state costruite in modo corretto, le pale si "svergolano"; la pala va in stallo a partire dalla punta e, man mano, lo stalla si propaga sino al centro, così l'area attiva della pala diminuisce e si evita cge vada in sovra velocità. Inoltre c'è il controllo passivo d'imbardata; il sistema è costruito per abbandonare l'assetto forntale quando la spinta del vento supera un soglia prestabilita.

 

Questo nei sistemi professionali. Bisogna capire come è il tuo sistema.

Frenare meccanicamente o in altro modo creerebb problemi all'elica. Meglio sicuramente variare l'assetto frontale in modo da diminuire la "presa" del vento sulle pale.

La messa in "bandiera" dell'elica evita di mandare la trasmissione ed il generatore in sovra velocità, però non evita all'elica di andare in sovra velocità.

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15 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

La messa in "bandiera" dell'elica evita di mandare la trasmissione ed il generatore in sovra velocità, però non evita all'elica di andare in sovra velocità.

Un'elica a passo variabile messa in bandiera è con le pale orientate nella direzione del vento. In questo modo si ottengono due vantaggi: si offre la minor resistenza possibile al vento (con benefici sulla flessione sia delle pale stesse, sia del palo), ed il vento non la fa girare (scongiurando quindi il pericolo di velocità di rotazione elevate).

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48 minuti fa, batta ha scritto:

Un'elica a passo variabile messa in bandiera è con le pale orientate nella direzione del vento. In questo modo si ottengono due vantaggi: si offre la minor resistenza possibile al vento (con benefici sulla flessione sia delle pale stesse, sia del palo), ed il vento non la fa girare (scongiurando quindi il pericolo di velocità di rotazione elevate).

👍 👍 👍 👍 👍 👍 👌 👌 👌 👌

 

Modificato: da Peper
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2 ore fa, batta ha scritto:

Un'elica a passo variabile messa in bandiera è con le pale orientate nella direzione del vento.

 

Io non conosco direttamente le eliche a passo variabile usate per i generatori eolici.Conosco però le eliche a passo variabile usate nella nautica specialmente nei motori ausiliari delle imbarcazioni a vela. In questo caso la messa in bandiera pone le pale dell'elica nella posizione che offre la minima forza di resitenza all'avanzamente. Tutti i produttori specificano minima forza, ed alcuni la quantificano, ma nessuno specifica forza nulla.

Conosco abbastanza bene in teoria il funzionamento delle eliche degli areoplani multimotore che sono le eleche per aerei che possono essere messe in bandiera  quando il motore si ferma. Anche in questo caso si specifica minima resistenza all'aria, non resitenza nulla. Quindi in entrambi i casi l'elica contina a ruotare.

 

Per le eliche dei parchi eolici viene specificato senpre che si usa il controllo d'imbardata (yaw control) per ridurre o anullare la rotazione dell'elica.

Quote

I due principali sistemi di controllo e regolazione dell'imbardata sono: Regolazione attiva dell'imbardata: le turbine di media e grande taglia sono dotate di un sofisticato servomeccanismo, regolato da un anemometro, che garantisce l'allineamento ottimale tra l'asse del rotore e la direzione del vento.

 

 

Quote

Le turbine sono dotate di sistemi frenanti , che provvedono a rallentare la velocità di rotazione del rotore, fino alla soglia massima di vento tollerata (cut-out wind speed). Oltrepassata la velocità di cut-off, la turbina smette di produrre energia e si mette in sicurezza attraverso:

• il completo arresto del rotore oppure
• il disallineamento tra l’asse del rotore e quello di rotazione della pala.

I mini generatori utilizzano soprattutto quest’ultima soluzione, poiché si tratta di un meccanismo passivo che non richiede la presenza di dispositivi elettronici. Semplicemente, raggiunta la velocità di cut-off il rotore, grazie alla presenza di una “cerniera”, ruota verticalmente sul proprio asse; l’imbardata è la rotazione della turbina intorno al proprio asse verticale, indispensabile per posizionare il rotore secondo la direzione del vento.

 

Queste sono due citazioni tratte da due descrizioni di geenratori elettrici eolici.

Non avendo io, esperienza e conoscenza diretta di questi sitemi, accetto quello che affermano i produttori dei medesimi.

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3 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Anche in questo caso si specifica minima resistenza all'aria, non resitenza nulla. Quindi in entrambi i casi l'elica contina a ruotare.

Per avere resistanza nulla dovrebbe offrire superficie pari a zero. Nessuno mai ha parlato di "resistenza nulla".
Poi non è detto che stia assolutamente ferma ma, se ruota, ruota fornendo coppia bassissima, ed il passo è tale per qui anche se non viene frenata non raggiunge velocità elevate. Vale per le barche, vale per gli aerei, vale per le pale eoliche.

 

Poi si tratta di vedere se l'elica è a passo variabile (soluzione adottata su generatori di grossa taglia) oppure no (per i generatori più piccoli).
Se si può agire sia sulla rotazione dell'asse dell'elica, sia sul passo dell'elica, la combinazione delle due cose viene usata per ottenere il massimo rendimento in presenza di vento entro i limiti, oppure per offrire la minima resistenza al vento in caso di vento troppo forte.
Se non c'è l'elica a passo variabile, si agisce solo sulla rotazione dell'asse dell'elica. Che poi, è quanto si faceva in modo rudimentale nei vecchi mulini a vento che si vedono nei film western.
Ma lo scopo è sempre lo stesso: offrire la minima resistenza possibile, e fare in modo che l'elica non giri (o, se gira, gira fornendo coppia molto bassa, e si tiene ferma con un freno).

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54 minuti fa, batta ha scritto:

ed il passo è tale per qui anche se non viene frenata non raggiunge velocità elevate.

 

Questo è da dimostrarsi.

Io ho ripetuto quanto riporta la letteratura sulle pale eoliche, dove viene senpre menzionato il controllo automatico di imbardata, sia per ottimizzare lo sfruttamento massimo del vento, sia per impedire le sovra velocità in caso di velocità troppo elevata del vento (ENEL per i suoi parchi eolici fissa in 90 kmh la velocità limite del vento).

Che poi si agisca anche sul passo, oltre che su l'angolo di incidenza del vento, non fa che migliore la protezione, anche per la stessa elica.

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1 ora fa, batta ha scritto:

Per avere resistanza nulla dovrebbe offrire superficie pari a zero. Nessuno mai ha parlato di "resistenza nulla".
Poi non è detto che stia assolutamente ferma ma, se ruota, ruota fornendo coppia bassissima, ed il passo è tale per qui anche se non viene frenata non raggiunge velocità elevate. Vale per le barche, vale per gli aerei, vale per le pale eoliche.

 

Poi si tratta di vedere se l'elica è a passo variabile (soluzione adottata su generatori di grossa taglia) oppure no (per i generatori più piccoli).
Se si può agire sia sulla rotazione dell'asse dell'elica, sia sul passo dell'elica, la combinazione delle due cose viene usata per ottenere il massimo rendimento in presenza di vento entro i limiti, oppure per offrire la minima resistenza al vento in caso di vento troppo forte.
Se non c'è l'elica a passo variabile, si agisce solo sulla rotazione dell'asse dell'elica. Che poi, è quanto si faceva in modo rudimentale nei vecchi mulini a vento che si vedono nei film western.
Ma lo scopo è sempre lo stesso: offrire la minima resistenza possibile, e fare in modo che l'elica non giri (o, se gira, gira fornendo coppia molto bassa, e si tiene ferma con un freno).

👍👍👍👍👍👍👌👌👌👌👌👌👌

 

.... che poi, in tutti i libri di fisica che ho letto, non ho mai trovato una "resistenza" che abbia generato un moto,

sempre letto che i moti vengono frenati e la loro energia cinetica dissipata in calore.

Non e' che la resistenza dell'aria non c'entra niente col moto rotatorio e invece e' la incidenza delle pale che scompone vettorialmente la forza generata del vento e la componente ortogonale all'asse di rotazione genera una coppia che porta in rotazione l'elica?

Pale messe in bandiera: Incidenza = 0, componente ortogonale = 0, Coppia = 0; moto rotatorio = 0 

mahhhhh   ... sono ignorante in materia, ......non so, ....aspetto umilmente delucidazioni per imparare.

Modificato: da Peper
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1 ora fa, batta ha scritto:

Vale per le barche, vale per gli aerei, vale per le pale eoliche.

 

Nelle barche, sicuramente l'elica gira avendone una conoscenza diretta. Per gli aerei, per mia fortuna, non ho mai dovuto sperimentare "de visu" in volo, ma solo durante il rullaggio in fase di atterraggio; succede su alcuni aerei dove il portello di uscita discesa è vicino all'ala, euindin all'elica, nella fase terminale del rullaggio si spegne il motore dal alto uscita e si mette l'elica in bandiera, la bassa velocità e la resistenza del motore tiene ferma l'elica.

15 minuti fa, Peper ha scritto:

. che poi, in tutti i libri di fisica che ho letto, non ho mai trovato una "resistenza" che abbia generato un moto,

 

Tu leggi ma capisci a modo tuo quello che hai letto.

Cerca di leggere con attenzione e, soprattutto, capire bene quello che ho scritto. Altrimenti astientiti dal commentarmi.

Modificato: da Livio Orsini
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54 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Tu leggi ma capisci a modo tuo quello che hai letto.

Cerca di leggere con attenzione e, soprattutto, capire bene quello che ho scritto. Altrimenti astientiti dal commentarmi.

Perchè ti incavoli ?

Ho detto che sono qui umilmente per imparare.

Non ho capito, e vorrei capirlo, secondo quale  principio, postulato, legge, teorema, etc. della fisica

una elica messa in bandiera dovrebbe accelerare e "andare in sovra velocità" ( tuo commento sulla mia asserzione sulla messa in bandiera).

Modificato: da Peper
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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Nelle barche, sicuramente l'elica gira avendone una conoscenza diretta

Livio, non per polemica, ma "girare" è una cosa, "andare in sovravelocità" è ben altra cosa.
Tieni presente poi che il profilo di un'elica nautica è molto più curvo di quello di un'elica eolica o di aereo. Un'elica nautica messa in posizione da avere passo neutro offre una sezione frontale elevata.
Non sono esperto del settore, ma non escludo che, soprattutto su eliche nautiche, si abbia meno resistenza all'avanzamento impostando un'angolazione che faccia anche girare l'elica.

Anzi, mi pare ragionevole supporre che un'elica di questo tipo tenuta forzatamente ferma offra più resistenza che se lasciata libera di girare a vuoto.
Ma, di sicuro, non va in sovravelocità.
 

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1 ora fa, batta ha scritto:

Non sono esperto del settore, ma non escludo che, soprattutto su eliche nautiche, si abbia meno resistenza all'avanzamento impostando un'angolazione che faccia anche girare l'elica.

Le eliche nautiche di piccole dimensioni vanno tarate meccanicamente per la posizione in bandiera

e quando tarate stanno ferme  come nel link che ho già postato questa elica

Le eliche delle navi di grandi dimensioni tipo navi da crociera che hanno la necessità di manovrare in spazi ristretti

quando attraccano nei porti, sono a passo variabile, sono computerizzate e la posizione di bandiera e' stabilita dal computer di bordo.

Nelle pale eoliche, quando messe in bandiera, può instaurarsi una contenuta rotazione dovuta a perturbazioni imprevedibili del flusso laminare del vento causate da irregolarità del terreno, tipo promontori, case, campanili, pertanto viene usato il freno "di stazionamento".  

Modificato: da Peper
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10 ore fa, batta ha scritto:

Anzi, mi pare ragionevole supporre che un'elica di questo tipo tenuta forzatamente ferma offra più resistenza che se lasciata libera di girare a vuoto.

 

Le eliche nautiche dei motori ausiliari sono libere di girare perchè l'albero viene messo in "folle", creano comunque una resistenza all'avanzamento perchè, anche se in folle, ci sono comunque attritiche tendono a frenare l'elica. Si era anche sperimentata un'elica che, se non mossa da motore, le sue pale cadevano in posizione orizzontale; l'avvio del motore riportava le pale in posizione verticale.

 

Comunque, torno a ripetere, io riporto esclusivamente quanto specificato dai costruttori di sistemi eolici.

Tu hai un'esperienza diretta su questi sistemi? Se si potresti riportare le tue esperienze, altrimenti anche tu devi attenerti a quanto si trova in letteratura.

 

Rimane il fatto che, dopo aver aperto la discussione, l'autore non ha più dato segni di vita.

Ritengo sia inutile disputare tra noi su questioni, al momento, marginali.

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