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Tasto di Test su interruttori differenziali


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Buona serata

 

Rispondo a @Manuel55 tramite questo post pubblico , che spero essere utile ad altri

 

Forse un argomento gia ripreso piu volte , comunque  Il test mensile dell'interruttore differenziale puro dove c'è la T va fatto una volta al mese ?

Il tastino esegue una prova puramente "meccanica"  .  Se tu guardi il disegno che  è impresso sui contenitori del differenziale, il tasto crea un corto fra fase e neutro ( o fase fase ) limitato da una resistenza .  Se il differenziale "sgancia" , vuole dire che meccanicamente , solo meccanicamente , è a posto .

La prova che viene indicata mensilmente, serve a "rinfrescare" la memoria all'interrutore , sia che esso sia "puro" , sia differenziale magnetotermico .

E' buona norma...anche perchè in certi impianti , una volta che  l'elettricista ha finito , magari non lo si vede piu per 30anni .

Alcuni dispositivi in commercio da qualche anno , eseguono questo test automaticamente :  non è una cosa rigida 30 gg.... l'importante  è che venga provato periodicamente

 

Gli installatori ( quelli seri 😀 ) , per fare il test, usano un apparecchio che simula una dispersione verso massa , progressiva  o 2, 3, 5 volte tanto , e lo strumenti restituisce i valori di tempo di scatto e di tensione a cui ipoteticamente si è trovata la massa metallica durante lo scatto 

 

E' un prova utilissima, perchè viene verificato l'impianto di messa a terra

 

Ovvero , se l'impianto non è presente, o seriamente danneggiato , con il tastino di prova il differenziale scatta , con lo strumento no

 

Se posso fare un paragone , quando uno parcheggia la macchina in retro , e premendo il pedale del freno vede accendersi le luci rosse, riflesse da una parete o da un'altra macchina , questo non vuole dire che i freni funzioneranno se lancio la macchina ai 130 km/h e premo il pedale con tutte le forze che ho .

 

Spero di essere stato utile ,  buona serata

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Uniformata la formattazione del testo.
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Maurizio Colombi

Luigi, permettimi una piccola precisazione, molto importante che vanifica parecchi concetti del tuo scritto:

la resistenza del tasto "test" non è solamente collegata a casaccio tra fase e neutro, ma è collegata tra ingresso ed uscita, da una parte prima del toroide e da una parte dopo il toroide.

Questo non è quindi un test prettamente meccanico, altrimenti avrebbero messo una levetta meccanica.

Se poi aggiungiamo che il valore della resistenza è stato calcolato per far circolare una corrente pari al valore di "sensibilità" dell'apparecchio su cui è montato, ci accorgiamo che il famoso "test" ritenuto "meccanico" non ha fondamento e si trasforma in un oggetto molto tecnologico...

 

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Buona giornata Maurizio

 

Ho voluto rimarcare come il test sia meccanico , perchè non è fatto facendo una vera e propria dispersione verso terra .  Ancora troppi sono gli impianti ritenuti sicuri perchè c'è il "salvavita" , senza conoscere il valore della resistenza di messa a terra, e se  è veramente collegata .

 

Molto ci sarebbe da discutere sull'argomento ; ma non credo di avere scritte molte imprecisioni .

 

Speriamo sia utile comunque il concetto espresso 

 

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Concordo con Maurizio Colombi, non e' puramente meccanico.

Chiudendo il pulsante T la corrente che scorre in R sbilancia il toroide (1' test elettrico) che attiva la bobina di sgancio (2' test elettrico)

Verifica: con differenziale non alimentato, premendo il tastino T il differenziale si sgancia?

 

 

 

 

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Microchip1967
18 ore fa, luigi69 ha scritto:

Gli installatori ( quelli seri 😀 ) , per fare il test, usano un apparecchio che simula una dispersione verso massa , progressiva  o 2, 3, 5 volte tanto , e lo strumenti restituisce i valori di tempo di scatto e di tensione a cui ipoteticamente si è trovata la massa metallica durante lo scatto 

 

E' un prova utilissima, perchè viene verificato l'impianto di messa a terra

 

vero se posizioni i terminali fase e neutro a valle del dispositivo e il puntale PE sulla barra di terra.

Ma alcune volte questo non lo puoi fare in quanto se a monte non vi è un selettivo rischi, nella prova x5, di far scattare il dispositivo a monte.

 

Durante le prove per il 462 l'ispettore nella verifica a campione dei dispositivi differenziali collega la fase a valle, il neutro a valle e il puntale del PE sul neutro a monte.In questo modo rilevi i tempi di intervento del singolo dispositivo

La verifica del funzionamneto dell'impianto di dipersione la fai tramite la misura dell'anello di guasto a valle del dispositivo o e il successivo controllo del coordinamento con le protezioni o, nel caso di impianto TT, anche con la prova tramite loop-tester (semprechè non ti scatti il differenziale).

Durante i collaudi finali io eseguo una misura della corrente di guasto al collettore principale e , successivamente, la verifica della continuità del PE dal collettore ai singoli quadri e poi dai quadri di piano alle singole utenze.

Per ogni circuito poi eseguo una prova con il loop-tester sul punto piu' distante di ogni singolo circuito (semprechè non scatti il relativo differenziale, cosa sempre piu' probabile visto che uso di base differenziali di tipo A che non vengono "ingannati" dal loop-tester)

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Maurizio Colombi

Luigi, non voglio fare il "precisetti" della situazione, ma quando racconto il differenziale ai miei ragazzi, sono solito dire che a questo apparecchio non interessa un bel niente dove va a finire la corrente.

Al differenziale interessa solamente che la corrente che "rientra" nel morsetto di neutro, sia identica alla corrente che "esce" dal morsetto di fase.

Se va a finire sul circuito di terra, o se va a finire dispersa in un circuito diverso, o se mi viene in tasca, al differenziale non interessa un bel niente, lui è fatto per intervenire solamente se la corrente che "rientra" nel morsetto di neutro, sia identica... ecc. ecc.

Se poi mettiamo anche la terra efficiente e ben collegata possiamo scongiurare al 100% il problema dei contatti indiretti.

 

13 ore fa, luigi69 ha scritto:

Speriamo sia utile comunque il concetto espresso 

Purtroppo è utilissimo ed utilissimo è anche il fatto che qualcuno si sia preso la brega di scrivere un post su questo argomento molto importante, ma non ben "recepito".

Non solo dalla sciura Maria, ma anche da moltissimi altri che si ritengono installatori qualificati.

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