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Pluviali


elebar

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Salve. Sto cercando di sapere qual'è la norma che vieta le immissioni all'interno dei pluviali di raccolta delle acque piovane (nello specifico si tratta della condensa prodotta da un impianto di climatizzazione in un appartamento).

Grazie! :)

Elena

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Elena,

non credo che esista una norma in tal senso valida in tutta Italia.

A rigor di logica, l'acqua di condensa non e' considerata acqua lurida.

Forse abiti in quel paese in provincia di Bergamo dove e' vietato quasi tutto?

Ciao

Mario

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No, abito in provincia di Firenze! :D

Dai vari discorsi che ho sentito sono arrivata alla conclusione che sia una sorta di "regola dell'arte" ex 46/90 per questo tipo di impianti (pluviali), ma cercavo un riferimento più preciso.

Grazie lo stesso! :rolleyes:

Modificato: da elebar
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Ho vissuto per diversi anni in Grecia e colà gli impianti di climatizzazione sono la regola.

Nessuno si sogna di scaricare la condensa dentro ai pluviali ( almeno dove ci sono ) in quanto la condensa è leggermente acida e quindi nel tempo corrode dall'interno i pluviali stessi.

Di solito utilizzano del tubo rigido per impianti elettrici diametro 20 mm ( o 16 ) posto nei punti più disparati, anche dietro ai pluviali stessi.

Forte di questo quando l'installatore voleva forare i pluviali ha casa gli ho spiegato le mie perplessità e quindi mi ha installato i tubi "stile Grecia".

Saluti

Mandi

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Lo scarico di condensa acida in fognatura è vietata per legge ( al momento mi sfugge il Dlgs ) , ma solamente con un certo valore di Ph e con quantitativi di una certa importanza. ( Caldaie a condensazione sopra ai 35 Kw )

I otivi potrebbero essere di altro ordine, molte volte i pluviali portano cattivi odori e lo scarico di condensa può far arrivare cattivi odori in ambiente. Per quello che riguarda la corrosione, credo sia inprobabile che corroda i pluviali, la condensa può essere paragonata ad una pioggia acida .

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forse sono in errore ma c'e' condenza e condensa.

la condenza di una caldaia proviene dall'abbatimento della tempertura dei fimi di una combustione e puo' contenere anidride solforosa (o solforica?? bah!).

la condensa di uno split e' l'acqua contenuta nella aria che resipiriamo in casa che oltrepassa il dewpoint

(vedi diagrappa psicometrico...)

quindi e' acqua e basta, certo a milano sara' anche sporca ma non esageriamo, se bucasse un pluviale allora avremmo i plomoni come il gruviera!

secondo me scaricare in pluviale e' perfetto, anzi e' la sua funzione, chiediamoci perche' piove......

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Giorgio Demurtas

Condivido perfettamente quanto detto da pidmaster.

L'acqua che si condensa sullo scambiatore di una pompa di calore, è l'umidità dell'aria, quindi nessun rischio per la fognatura.

Sicuramente è più corrosiva l'acqua che passa nel pluviale dopo aver lavato le grondaie dalla cacca di piccione! :(

ciao

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Per quanto ne so la condensa del climatizzatore praticamente è acqua distillata, usabile per annaffiare le piante senza danni! Ma il mio problema attualmente non è scaricare la condensa, quanto sapere se effettivamente questa norma esiste e, nel caso, avere il riferimento.

Grazie a tutti! :)

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Gianmario Pedrani

Devi verificare il fattore di c.o.d. ed il ph, seconda cosa devi informarti su quali sono i fattori ammissibili per il tuo comune, dopo di che se rientri nel campo puoi scaricare senza problemi, altrimenti devi filtrare o correggere questi fattori.

ciaooooooooooooo

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Ciao a tutti,

ci sono disposizioni che variano da comune a comune,

comuque nel regolamento d'igiene della tua zona dovresti trovare l'informazione giusta,

teoricamente le acue di condensa andrebbero convogliate nelle cosidette acque reflue (o nere) attraverso la biologica e successivamente in fognatura,

ciao e buon lavoro

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Lapsus freudiano

no, forse libarnese....

in verita' senza volere ho fatto un esempio di condensa bevibile.

sul fatto di bere l'acqua di condenza degli split e' teoricamente possibile ma lo sconsiglio !!! :)

io credo che non esista una norma del genere, ma c'e' di tutto ormai....

teoricamente le acue di condensa andrebbero convogliate nelle cosidette acque reflue

scusa ma questa teoria da dove viene?

Modificato: da pidmaster
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Prima di guardare leggi e norme, valuta attentamente cio' che ha scritto ballnose

I otivi potrebbero essere di altro ordine, molte volte i pluviali portano cattivi odori e lo scarico di condensa può far arrivare cattivi odori in ambiente.
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ho gia' avuto modo di esprimere su questo forum il mio pensiero al riguardo della eccessiva speculazione in campo normativo

da un lato ci si chiede se la norma dice .... di fronte a problematiche minime se non inesistenti

dall'alto si eludono le norme per problemi anche giganteschi

primo esempio

l'acqua di condensazione di un condizionatore e' aria portata sotto il dew point, tecnicamente non e' condensa perche' la condensa e' la liquefazione di vapore saturo

se l'aria fosse pulita sarebbe acqua distillata, se l'aria e' meno pulita e' acqua con traccie di qualcosa

mi auguro che le norme continuino ad ignorare queste acque

secondo esempio

l'utima complicazione delle perverse figle della 46.90 mentre sta complicando la vita agli installatori che sanno installare (questo giri di parole e' voluto) apre ufficialmente la strada alla manutenzione degli impianti elettrici a chi non ha i requisiti, non e' un assurdo ?

La morale di questa faccenda e' la solita legge del menga .....

.... troppe norme ... niente norme

.... norme troppo dettagliate ... come se non ci fossero

.... troppa introspezione nei dettagli ... ti sfugge la realta'

... ecc. ecc.

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ciao a tutti,

per Pidmaster,

tutte le acque che subiscono un piccolo trattamento devono essere eliminate come acque reflue,

a meno che tu non sia in grado di dimostrare (analisi chimica) che quello che esce dal tuo impianto abbia le stesse caratteristiche che aveva in partenza,

quindi per evitare inutili perdite di tempo e relativi costi il consiglio è di eliminarle attraverso la fognatuta,

oppure sei sicuro di quello che esce allora puoi usare anche i pluviali,

spero di essere stato sufficientemente esauriente,

grazie e buon lavoro

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tutte le acque che subiscono un piccolo trattamento devono essere eliminate come acque reflue,
a meno che tu non sia in grado di dimostrare (analisi chimica) che quello che esce dal tuo impianto abbia le stesse caratteristiche che aveva in partenza

ti rendi conto di quello che stai dicendo ??

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continui a non capire l'aria contiene una certa quantita' di acqua, umidita' assoluta, che si misura in mg. al m.3

la capicita' dell'aria di trattenere acqua diminuisce con la temperatura, per questo aumentando la temperatura l'ur (umidita' relativa) scende e diminuendola sale

per questo a fronte di una consistente diminuzione della temperatura l'umidita' supera la saturazione e si ha rilascio dell'acqua sovrabbondante

mi speghi quale sarebbe, dal tuo punto di vista, il "trattamento" che l'acqua, sottolineo <l'acqua, non l'aria> subirebbe

del resto, se tu sei convinto di quello che dici SEI OBBLIGATO a costruire una apposita grondaia al di sotto dei tubi freddi non adeguatamente coibentati (compresi i tubi dell'acqua potabile in estate) che,

PER LA STESSA, IDENTICA RAGIONE GOCCIOLANO !!

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Ciao Piero,

forse sei tu che non vuoi capire,

sai che esistono delle tabelle ben definite con un sacco di parametri che devono essere rispettati?

sai che queste tabelle sono differenziate a seconda del luogo in cui scarichi ad esempio in fognatura oppure in un perdente o lungo il corso di un fiume, eccc?

quindi ribadisco, il tuo buon senso ti fa dire che le acque non abbiano problemi, ma tu ne sei sicuro?

nei post precedenti qualcuno ad esempio poneva sull'accento del ph, sai che è un parametro che deve essere rispettato?

ciao e buon lavoro.

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terenzio,

lavori all'ufficio complicazioni cose inutili?

A casa tua raccogli l'umidita' che si forma all'interno dei vetri e la mandi in fognatura, o la analizzi? Stiamo parlando dello stesso tipo e quantita' di liquido!

Ciao

Mario

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ciao Mauro

non lavoro all'ufficio complicazioni cose inutili,

ho l'abitudine di leggere i giornali e di informarmi,

qualche hanno fa in provincia di milano ad un'azienda che erano state prelevate le acque di scarico da parte della ASL, sono stati trovati dei parametri relativi al rame superiori ai limiti previsti dalle leggi, l'azienda che operava nel campo informatico ovviamente non si capacitava da dove potesse provenire il rame, dopo varie ricerche sai da cosa dipendeva?

dal dilavamento dei pluviali e delle grondaie in rame recentemente installate che per qualche astrusa ragione avevano rilasciato il materiale,

purtroppo il titolare si è beccato anche una denuncia perchè in materia ambientale ciò ha anche rilevanza penale (per quanto possa sembrarvi assurdo),

ciao e buon lavoro

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terenzio,

mi fa vomitare la lettura di queste notizie.

Si chiudono gli occhi davanti alle tonnellate di rifiuti tossici scaricati in falda, e si colpevolizza chi puo' aver avuto la sfortuna di trovare una ASL con uno strumento (certificato?) usato da qualcuno molto interessato a far saltar fuori qualcosa che non va.

Lo stato deve pagare i tribunali perche' si occupino di pochi grammi (o forse meno) di sale di rame formatosi forse per le pioggie acide. E i giornali trovano la notizia da pubblicare, a c'e' anche chi legge queste notizie!

E si colpisce solo qualche capro espiatorio, guarda quante grondaie ci sono in giro, credo tutte con la stessa potenzialita' di cedere sali!

Ragiona: parli di una "astrusa ragione". Prova a fare un'ipotesi credibile.

Ciao :angry:

Mario

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la condensa un trattamento ???

e' solo un cambio di stato da gassoso a liquido!

e' considerato "trattamento" dal legislatore? tutto e' possibile !

io farei cosi' : eviterei di usare il pluviale a meno che non sia impossibile fare gli scarichi con la dovuta pendenza.

e che poi mi vengano a dimostrare che inquino !!!!

l'acqua di condensazione di un condizionatore e' aria portata sotto il dew point, tecnicamente non e' condensa perche' la condensa e' la liquefazione di vapore saturo

questa mica l'ho capita.....

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andiamo con ordine:

mi fa vomitare la lettura di queste notizie.

se i moderatori non ci censurano mi associo

naturalmente mi associo ancora prima alle altre considerazioni, piu' tecniche di mario

in quanto a terenzio, gli ricordo, a maggior ragione dopo l'ultimo post:

del resto, se tu sei convinto di quello che dici SEI OBBLIGATO a costruire una apposita grondaia al di sotto dei tubi freddi non adeguatamente coibentati (compresi i tubi dell'acqua potabile in estate) che,

PER LA STESSA, IDENTICA RAGIONE GOCCIOLANO !!

per quanto riguarda l'osservazione di pidmaster

volevo rilevare la grossolana differenza tra la condensa propriamente detta che puo' ragionevolmente essere ipotizzata inquinante anche se non e' detto che sia e la condensazione di umidita' ambiente

riconosco che sul piano rigorosamente fisico il passaggio tra aeriforme e liquido si chiama sempre condensazione o liquefazione

ma la tecnologia (se mi concedi il temine) che produce il passaggio e' sigificativamente diversa

e cio' dicendo ritorno all'osservazione fatta a terenzio

se il signore denunciato dall'asl per il rame dei pluviali fosse denunciato anche per il gocciolamento dei tubi freddi cosa farebbe ??

chiuderebbe la ditta e poi direbbe che i giovani (le nuove leve) lavorano poco e male e che in cina la manodopera costa meno ??

evitiamo di vomitare un'altra volta ma.... SVEGLIAMOCI !!!

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scusa piero, ma rimango prplesso il processo fico della condensaziono o solidificaziono o quello che che ' e':

una fatto fisico e basta.

quello che conta e' COSA si condensa.

quando qualcosa brucia va a fuoco a seconda di paramteri fisici , tipo temperatura combustibile e conburente.

ma se brucio metano o carbone, il fenomeno fisoco e' lo stesso , sono le reazioni chimiche che danno elementi diversi.

poi e' il legislatore che decide che (magari lo facesse) bruciare carbone per riscaldamento in citta' come milano e' illegale e metano no.

secondo me scaricare h2o in pluviale non e' illagale, e' ovvio! ma questo non vuole dire che io abbia ragione...

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