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Fantanorme - le norme che non esistono


Piero Azzoni

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blu di prussia blu cobalto o blu oltremare ???

l'indaco e' a norme ???

e il turchese ???

mi meraviglia che, in eccezione alla regola non scritta dellla norma delle norme nonche' alla moda imperante stavolta il cei invece che complicare come al solito abbia semplificato

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Tornando al discorso sui verificatori delle AUSL voglio precisare che non possono bloccare l'impianto nè denunciare nessuno se non in presenza di gravissime mancanze inerenti i dispositivi di sicurezza, la mancanza di un cartello di un dispersore di terra non è una mancanza grave, dalle mie parti generalmente prescrivono l'adeguamento entro un certo periodo e tornano a controllare successivamente, se il periodo sembra troppo breve si può richiedere una prologa, in presenza di richieste strane io chiedo anche la norma di riferimento.

Una volta un ispettore mi ha chiesto di mettere a terra ogni doga di un controsoffitto metallico con un collegamento equipotenziale mentre io avevo messo a terra tutti i corpi illuminanti ( come previsto )

Siamo finiti davanti al giudice io ed il proprietario del locale (oltre 1000 mq ) la cosa strana che non sono stati denunciati ne il progettista nè il collaudatore, comunque il giudice ha dato ragione a mè e diffidato l'ispettore, ...... da quel giorno quando verificano un mio impianto stanno bene attenti a citare norme vere.

Ogni tanto bisogna avere coraggio

Saluti Mauro

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Una volta un ispettore mi ha chiesto di mettere a terra ogni doga di un controsoffitto ..........
:wallbash::toobad:

e' stato tollerante ! non ti ha verbalizzato la mancanza di collegamento a terra dei chiodi dei quadri [pittorici] :roflmao:

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  • 1 month later...
1. Stai espressamente citando una fantanorma per quanto riguarda i colori delle fasi?

Non è una fantanorma. BS 7671:2001 ovvero EN60445 se non vado errato.

E' invece una fantanorma che la prova in tensione applicata debba essere fatta a 5 volte la tensione nominale, come una volta un mio cliente pretese.

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Del_user_23717
Non è una fantanorma. BS 7671:2001

Mi pare che valga solo per il Regno Unito...

mentre

EN60445
Principi base di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina, è chiaramente in riferimento a macchine/apparecchiature.
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MA la IEC60364 non è valida solo per il Regno Unito. In ogni caso non è comunque una fantanorma, e un costruttore che costruisce macchine per l'EU dovrebbe preoccuparsi di evitare situazione in cui le normative non sono armonizzate. In questo senso vanno usati i colori marroni, nero e grigio in questa sequenza per le tre fasi, blu per il neutro e giallo-verde per la terra.

Se non è la 60445 sarà la 60364, comunque c'è una bozza di avvicinamento delle normative nazionali. Non farmi cercare.

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La IEC 60446, edizione 4. Tale norma IEC è una bozza di EN, infatti si chiama prEN 60446:2007. Comunque già la CEI UNEL 0722 prescrive la colorazione delle anime dei conduttori, e quando sono cinque risulta essere identica alla BS7671 citata.

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Una volta un ispettore mi ha chiesto di mettere a terra ogni doga di un controsoffitto metallico con un collegamento equipotenziale mentre io avevo messo a terra tutti i corpi illuminanti ( come previsto )

e' il vecchio problema del controsoffitto a doghe metalliche.

Sei corpi illuminanti sono di classe II allora le doghe non sono masse, ne' masse estranee e non vanno messe a terra.

Se il c.illuminante e' messo a terra la doga non e' una massa in quanto una parte metallica" non facente parte dell' impianto elettrico" a contatto con una massa non e' una massa.

Se l' impianto e' vecchio, prima delle Cei 64-8 del 1992 e' si era usata della cordina posata direttamente sulle doghe allora le doghe sono masse a tutti gli effetti e andrebbero messe a terra, dopo il 1992 e' stato chiarito che "nei controsoffitti metallici si possono usare solo cavi con guaina di protezione o cordine senza guaina solo entro tubo in plastica o di metallo messo a terra" e pertanto le doghe ridiventano "non masse" e non vanno messe a terra.

Quindi la soluzione di mettere a terra le doghe perche' si usava cordina e' doppiamente errato, bisognava cambiare le cordine con cavi o posarle entro guaine.

P.s. alla fine degli anni 80 ci sono stati alcuni casi all' estero di folgorazioni per contatti indiretti con controsoffitti a doghe metalliche , da cio' e' discesa la specifica sui cavi da usare .

saluti bellcar

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  • 1 month later...
  • 3 months later...
  • 1 month later...
"Gli interruttori vanno tutti alimentati dall'alto, l'ho letto sulla norma"

Quale ? io so che gli interruttori automatici e i differenziali si possono alimentare anche dal basso, se alcune esigenze di installazione lo richiedono, va però indicato con un cartellino che l'interruttore è alimentato dal basso.

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Quale ? io so che gli interruttori automatici e i differenziali si possono alimentare anche dal basso, se alcune esigenze di installazione lo richiedono, va però indicato con un cartellino che l'interruttore è alimentato dal basso.

Leggi il titolo della discussione: "fantanorme"!

Il messaggio di CIA era chiaramente ironico...

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Le prese da 16A vanno protette con bipolare e fusibile, è una fantanorma vero?

Mi riferisco a impianti civili qui è una cosa molto diffusa e c'è chi dice vanno protette e chi dice che non è vero chi ha ragione?

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Le prese (tutte le prese!) vanno sì protette da sovra corrente.

Ma questa protezione non deve per forza essere individuale, può essere effettuata tramite gli interruttiri nel quadro.

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Le prese (tutte le prese!) vanno sì protette da sovra corrente.

Si scusa forse non sono stato chiaro davo per scontato che la linea è protetta da interruttore automatico nel quadro.

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Si scusa forse non sono stato chiaro davo per scontato che la linea è protetta da interruttore automatico nel quadro.

Si ma tale interruttore nel quadro deve anche essere in grado di proteggere anche le singole prese.

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  • 1 year later...

Salve,

a proposito di presunte fantanorme e ribadisco presunte perchè dovrei documentarmi di più per sapere e confermare...

Volevo chiedere se esiste ed eventualmente qual'è la norma che dice che nei quadretti gruppi prese industriali (non indico marche per non rischiare di fare pubblicità ma comunque dovrebbe eventualmente valere per tutte..) non si possono più installare prese 3P + T ma solo prese pentapolari quindi 3P + N + T..?

Il quesito nasce dal fatto che dove lavoro (centrale elettrica) hanno rifatto l'intero impianto e dove prima c'erano quadretti gruppi prese a 220V e 380 3P + T hanno sostituito le 4P con delle 5P e mi hanno detto che quelle 4P non son più a norma.

Con quello che ho scritto non intendo certamente screditare quello che mi hanno detto ma sarei interessato a sapere qual'è la norma e il motivo che ha portato a questa formulazione.

Grazie .

Saluti

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mi hanno detto che quelle 4P non son più a norma.

Può entrare di diritto nelle fantanorme

sarei interessato a sapere qual'è la norma e il motivo che ha portato a questa formulazione.

Più che una norma (?) penso possa essere un' esigenza interna.

Mi è capitato un cliente che, lavorando con macchinari mobili di tutte le tensioni (1P+N, 3P, 3P+N), ha preferito installare tutte prese 3P+N (anche sulle macchine 1P+N) adattando poi la spina della macchina.

Forse qualcuno ha male interpretato questo passaggio.

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Grazie mille per la risposta.

Ora mi viene il dubbio che sia magari qualche normativa interna nostra (ENEL) :lol: perchè da parte nostra non c'è stata nessuna richiesta di installare solo prese 5P eliminando quelle 3P+T...

Spero che qualcuno riesca ad chiarire questo mio dubbio, ripeto che mi interessa solo per chiarezza normativa e non per screditar nessuno... ;)

Grazie ancora e buon proseguimento di giornata.

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  • 1 year later...

Dopo più di un anno dall'ultimo post, ecco una chicca fantanorma: i ricambi devono essere garantiti per dieci anni dalla produzione dell'ultimo esemplare. Lo dicono le norme.

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Non credo sia una fantanorma!

Ci sono delle leggi che impongono la disponibilità dei ricambi per un certo tempo dal termine della produzione.

Non sono sicuro se il tempo minimo imposti sia dieci anni; sicuramente è >=5 anni dalla cessata produzione.

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Si...ma chi li garantisce la disponibilità?

L'installatore? Il rivenditore? Il distributore? O il produttore fallito?

Non escludo che esista questa norma ma di regole impossibili da osservare ne esistono a bizzeffe.

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PS.

Resiste alla grande l'obbligo del salvavita, del cappellotto (il nastro adesivo è fuorilegge) e dei puntalini.

Ho ance sentito dire che esistono dei contenitori plastici pieni di una soluzione chimica da usarsi come sostituivo alla puntazza.

Invero lo ha detto un collega, uno solo, mentre gli altri per delicatezza facevano finta di nulla ed io come un demente che cercavo di capire se c'era un fondamento di verità.

Non l'ho trovato.

Dimenticavo. fuorilegge fascettare il cavo d'antenna al tubo del gas.

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Si...ma chi li garantisce la disponibilità?

E' il produttore che deve garantire la disponibilità. Lo stabilisce una legge Europea recepita dalla Repubblica Italiana.

O il produttore fallito?

In caso di fallimento si entra nella legislazione fallimentare. In questi casi l'assenza di ricambi è una "fregatura minima" :( . Pensa ai creditori, pensa a chi acquista una casa con il mutuo da pagare e poi il costruttore fallisce....

Rimane il fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, hai i ricambi garantiti per almneo 5 anni; questo non è poco.

Non escludo che esista questa norma ma di regole impossibili da osservare ne esistono a bizzeffe

Non è certo questo il caso. Anzi è eccezionale che capitino le condizioni per non rispettarla. Prova a fare un elenco di produttori di beni di alrgo consumo (elettronica, auto, elettrodomestici, etc.), che negli ultimi 10 anni abbiano cessato l'attività per fallimento. Se si escluduni piccolissimi produttori praticamente non se ne trovano.

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