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A Proposito Di Sicurezza, Guardate Quà - Sito fai da te.


Del_user_23717

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il mio no di certo

non ti rispondo perche' questo non e' un forum politico ...... comunque .... immagina

il protezionismo e' padre della decadenza, non solo sociale ma anche economica

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la cina fino a ieri fu (non e' una forma grammaticale se sollolineodi aver usato "fu", non "era") un esportatore di petrolio, ora e' un'importatore

siamo alla vigilia di un'esposione sociale in cina (del tutto positiva) dopo della quale, ferma restando l'immensa potenza produttiva della nazione i bisogni interni andranno ad un'espotenziale ed incontrollata ascesa, tale da risucchiare una gran parte della potenza commerciale esportativa della nazione

la storia ha tantissimo da insegnare, basta leggerla, la cina sta gia' preparandosi a questa situazione passando dalla produzione di volgari brutte copie dei prodotto occidentali allo sviluppo di tecnologie proprie

parte degli occidentali stanno reagendo positivamente migliorando la loro tecnologia per tentare (il futuro dira' se riuscendoci o meno) di mantenere il dislivello del passato

una altra parte (che purtroppo in italia e' maggioritaria) si sta piangendo addosso per ottenere falsi benefici utilissimi per se' stessi solo nell'immediato futuro, suicidi per una veduta ad ampio respiro

oggi come ieri l'internazionalismo e la diminuizione di qualsiasi dazio e' l'unica via di sviluppo

quanto afferma lb81 e' purtroppo di moda ma porta solo a rinchiudersi da soli nella cittedella prima ancora che questa venga necessariamente assediata da cio' ceh sta all'esterno

l'unica cosa che questi non capiscono (perche' non hanno studiato la storia) e' che la cittadella non verra' mai assediata, verra' ignorata e lasciata morire di inedia, come si merita

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il protezionismo e' padre della decadenza, non solo sociale ma anche economica

Piero la tua è un'affermazione sacrosanta, però bisogna definire bene cosa è il protezionismo.

Vediamo di spiegarlo con un esempio.

Se io produco un oggetto al costo di 10€ e se in Germania, paese che ha norme di salvaguardia del lavoro e dell'ambiente eguali o milgliori delle nostre, producono lo stesso oggetto, con la medesima qualità a 8€ perchè sono più bravi, io pretendendo che lo stato metta un dazio di 2€ per pareggiare i costi farei del protezionismo.

Ma se il medesimo oggetto lo producono a 5€ in un paese dove non esistono salvaguardie di enssun genere per lavoratori e ambiente, pretendendo un dazio per riequilibrare i costi non è protezionismo, ma solo legittima difesa.

La discussione sta andando fuori tema, cerchiamo di ritornare al tema originario: sicurezza ed inutile burocrazia.

Noi stiamo confondendo la burocrazia, la carta fine a se stessa, con la sicurezza.

Creare posti di lavori fittizi complicando la burocrazia, non serve a nulla. Non serve al consumatore perchè paga di più per un servizio che non esiste, se non sulla carta. Non serve alla nazione perchè non produce valore aggiunto, cioè ricchezza.

Noi siamo una nazione che non ha risorse energetiche e di materie prime, non ha neanche risorse sufficienti per nutrire in modo sufficiente la sua popolazione. Quando non abbiamo potuto importare, come nel case delle due ultime guerre, la popolazione era alla fame. In questi ultimi 50 anni la popolazione è aumentata di numero e sono cresciute le necessità di materie prime.

L'unica nostra risosrsa è la capacità di trasformazione aggiungendo valore.

Per anni il grosso del valore aggiunto lo si drenato dal basso costo del lavoro poi, giustamente, non è stao più possibile.

Le nostre aziende non hanno mai investito in ricerca. le poche che hanno fatto qualche cosa in questo senso, come Olivetti, sono andate distrutte dall'avidità e dalla miopia di una classe politca-dirigente stupida e criminale.

Ora ci ritroviamo con le aziende, abituate a vivere in modo protetto, che delocalizzano alla ricerca di bassi costi.

Se escludiamo alcune nicchie del lusso e dell'effimero abbiamo ben poco di concorrenziale.

Abbiamo una sola azienda che lavora nel campo della microelettronica e che delaclizzato R&S in India e produce la parte tecnologicamnete più avanzata in Francia (perchè hanno venduto una quota rilevante dell'azienda ad un socio francese). In italia sta chiudendo i pochi stabilimenti rimasti.

Se escludiamo la tanto vituperata FIAT, che comunque produce in tutto il mondo, aziende che facciono un minimo di ricerca non ne esistono.

In compenso cerchiamo di risolvere i problemi con privative e certificazioni, alla faccia delle liberizzazioni.

Sono pronto ad accettare scommesse, a 100:1, che anche il nuovo pacchetto farà la fine del precedente: i vari gruppi di pressione alzeranno un poco la voce ed il governo, quatto quatto, farà marcia indietro come ha fatto per le licenze dei taxi :angry:

Qui la politica non centra. Anche i governi di colore diverso hanno fatto la medesima politica. Qui centra una diffusa mentalità che preferisco non definire per motivi di opportunità (rischierei un aquerela :( )

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Il protezionismo lo ha illustrato bene Livio.

E' altrettanto vero che in italia allo stato attuale non possiamo neppure autosostenere il fabbisogno alimentare, l'assurdo è aver permesso ad una europa di obbligarci a disincentivare l'agricoltura a favore di altre cose che in italia non sono sostenibili.

Tornando alla burocrazia inutile, la linea di separazione tra inutile e utile è molto opinabile, nessuno puo' dire che è inutile fare un censimento delle caldaie installate in modo da poterle controllare. Il problema è che non è la cosa piu' utile in questo momento. Io posso dirvi che è superfluo eseguire un'analisi di combustione su una caldaia murale, ma se si vuole essere certi del rendimento bisogna farla. Ma non solo in questo campo le cose stanno così, il fatto è che in modo furbo si creano burocrazie legate a principi nobili quali la sicurezza o l'ecologia in modo che nessuno possa ribellarsi.

Per chi non lo sapesse ancora, la nuova legge prevederà la certificazione energetica degli edifici, nuovi e non. Nessuno puo' dire che il principio sia inutile, l'applicazione pertanto neppure, ma anche questo ennesimo intervento sarà un mucchio di carta da produrre a carico dell'utente e a dubbio beneficio.

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Io posso dirvi che è superfluo eseguire un'analisi di combustione su una caldaia murale, ma se si vuole essere certi del rendimento bisogna farla.

Ma è necessario certificare il rendimento ogni 2 anni? La burocrazia ignora la tecnologia. Poi per chi, come noi, vive e opera in una provincia dove gli ispettori fanno parecchi controlli le revisioni e le tasse relative sono obbligatorie, metre in altre parti d'italia puoi fare quello che più ti aggrada :angry:

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Teoricamente è possibile che oggi faccio una analisi e tutto risulti ok e domani si otturi una presa aria comburente e provochi combustione con emissione di CO quindi sporchi la caldaia e provochi la caduta repentina del rendimento. A fronte di questo eventuale problema la soluzione potrebbe essere una bella sonda lambda, ma peccato che in italia si opti per far verificare il rendimento biennalmente per le caldaiette, quando un costruttore con una spesa limitata se fatta di serie, potrebbe dare una garanzia di combustione continuativa. Ho provato a vedere solo delle caldaie tedesche con questo sistema di verifica, che non è diretto poichè non misuri il rendimento, ma indiretto poichè in pratica misuri l'eccesso d'aria nei fumi quindi stà attendo a non far variare il rapporto stechiometrico della combustione che è gia' una ottima cosa.

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Del_user_23717

Mi sembra che la discussione si sia parecchio allargata, perchè come sospettavo c'è molta discordanza di opinioni, ma mi pare che su alcune cose tutti siamo daccordo...

Soprattutto sul fatto che nel nonstro paese, negli ultimi anni si da più valore alla carta che non hai fatti, perchè chi controlla spesso controlla la carta e non i fatti, ma ancora peggio, chi deve fare i fatti, siccome non ha tempo ne soldi da investire, inizia a sua volta a fare meglio la carta, e se poi i fatti vengono così così.... beh almeno la carta è sicuramente a posto!!

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....la soluzione potrebbe essere una bella sonda lambda, ma peccato che in italia si opti per far verificare il rendimento biennalmente per le caldaiette, quando un costruttore con una spesa limitata se fatta di serie, potrebbe dare una garanzia di combustione continuativa. Ho provato a vedere solo delle caldaie tedesche con questo sistema di verifica,....

Ecco il punto cruciale.

Da noi si trova sempre la soluzione che crea un bel giro di burocrazia. Non è solo la verifica biennale, ma è anche il fatto che l'utente deve poi fare un versamento di 30€ e portare copia della verifica in comune. Se non fa il versamento e viene l'ispettore paga la tariffa intera. Se fa il versamento....è probabile che non arrivi mai l'ispezione :lol: .

Poi, se nel periodo intercorrente tra una veriifca e l'altra, si guasta qualche cosa ed il rendimento precipita o se ne accorge l'utente o si attende la successiva verifica.

In Germania invece si preoccupano che il sistema funzioni bene, prima ancora di verificare che le carte siano in ordine.

Notare che da sempre, senza chiamarlo, prima dell'accensione dei riscaldamenti si presenta il fumista, in divisa regolare, a verificare il corretto funzionamento delle cane fumarie. Il cittadino fa eseguire la verifica e paga la tariffa prevista dal lander.

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Auspico anch'io che si arrivi al sistema tedesco che ci illustri, Livio, e forse è tanto più un'utopia, quanto più utile si dimostra il sistema, purtroppo.

Si potrebbe comunque proporre ai politici di impegnarsi su questo fronte, anche se non gli darà così tanta visibilità. Ne va della sicurezza e sono in molte le famiglie italiane interessate, almeno tutte quelle che hanno una caldaia.

Se i controlli vanno fatti, com'è giusto che sia, allora perché limitarsi al pezzetto di carta e al vaglia postale? Che per versare 30€ magari qualcuno deve anche perdere mezza giornata di lavoro, aggiungendo perdita alla perdita, quando con pari cifra (e anche meno, considerando la mezza giornata di lavoro), un tecnico potrebbe garantire il lavoro a tutte le utenze che ne avessero l'obbligo, soddisfando l'esigenza di sicurezza che aveva portato a quella Legge.

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Noi abbiamo fatto di più! Deve venire il tecnico autorizzato (l'artigiano che cntralla la caldaia e compila il certificato), devi fare il versamento e, magari, subire anche l'ispezione :wallbash: con ulteriore perdita di tempo.

Mentre imporre caldaie con installata la sonda lamda, magari con possibilità di retrofit, quello no, sarebbe troppo intelligiente e taglierebbe un sacco di inutile burocrazia.

Questo lo trovi in ogni dove: per gli impianti elettrici, per le attività commerciali, etc.

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rinchiudersi da soli nella cittedella

questo vorrebbe dire lottare da soli, io sostengo l'esatto opposto:

EUROPA UNITA IN UNA LOTTA COMUNE

Bisogna favorire gli scambi con i paesi che sono in grado di fornirci prodotti di qualità e materie prime indispensabili,

mantenendo buoni rapporti con le nazioni da cui siamo costretti a dipendere (America, Giappone...).

Incentivare lo scambio dei prodotti tra i paesi dell'Unione Europea vuol dire stimolare il miglioramento della qualità ed abbassarne i costi, in maniera tale da renderli più compatibili con i mercati di paesi come America e Giappone, che già apprezzano i nostri prodotti.

Non entro nei dettagli poichè la politica non è un argomento attinente con questo forum, rimanendo nell'ambito commerciale.

Ciao.

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