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Sostituzione Motori Carroponte - ...da elettromeccanica ad inverter!!


niky

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Grazie hellis,

tutto sommato mi state dando tutti risposte rassicuranti, ( per le tenaglie antivento confido nel fatto che in settant'anni non si è mai ribaltato ...... sarebbe proprio una sfiga nera ! )

rimane un dubbio però, dopo un intervento di questo tipo sarà necessario aggiornare il fascicolo tecnico della macchina ? ( dubito che esista altra documentazione oltre agli schemi elettrici e meccanici e la planimetria delle fondazioni edili )

State sani,

jac

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  • Hellis

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  • Livio Orsini

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Fascicolo tecnico per una gru del 32? :rolleyes:

Più che altro io terrei una relazione per dimostrare che avete aumentato la sicurezza della macchina, e che la modifica non costituisce nuova immissione sul mercato.

Documentanti sul DPR 359/99: in caso di asl pignola vi può salvare

Per quanto riguarda il vento c'è da dire che la superficie di vela dovrebbe essere abbastanza ridotta, visto che la struttura è reticolare. Ma qualcuno avrà già fatto un

calcolo della pressione del vento, del momento ribaltante e del momento stabilizzante.

Ad ogni modo dubito che i freni del motore possano, a gru scarica, garantire una coppia sufficiente a trattanere la gru in caso di forte vento (va classificato in base alla zona):

una sorta di dispositivo di ancoraggio/blocco contro il trascinamento etc etc deve pur esserci.

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USTI! servizio coke? benna? quel carroponte ha fatto una vita da prima linea!!!

comunque il discorso 'vela' e vento è ridotto ai minimi termini con quella struttura.

Modificato: da Hellis
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pensa che mi dicono che in alcuni punti della struttura ci sono i segni lasciati dalle pallottole della ww2 ( ma forse è solo una leggenda ).

jac

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ciao Hellis, non sono certo della datazione del ponte, sarò più preciso se acquisirò l'ordine....

intanto per la gioia degli amanti delle strutture metalliche aeree ( ponti- torri cupole e carri ponte ) ecco qualche immagine del 1927 ( pubblicazione del 1930 per il cinquantenario della fondazione delle acciaierie de Longwy in Belgio )

Ciao, jac

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Visto che sei del settore, domandone affrontato l'altro giorno e che giro a te: chi sono oggi in Italia i carropontisti in grado di costruire gru da colata?

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Ah! caschi male, io mi occupo di automazione industriale nella sua accezione più ampia

( cioè non sò quasi niente in quasi tutti i settori ) anche se storicamente provengo dalla metallurgia

passando per le macchine utensili non disdegno l'alimentaristica e l'agricoltura di precisione....

và bé, comunque domani vado dal cliente e provo ad indagare

Ciao,

jac

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  • 4 weeks later...

Ciao Hellis,

mese tremendo Aprile,

con il cliente ho quasi concluso... speriamo bene.

Riguardo alla tua domanda circa i costruttori di carri ponte da colata, non ho notizie precise, sembra che l'orientamento sia quello di utilizzare piccoli costruttori specializzati in lavori di carpenteria, supportati da progettisti e studi di ingenieria, il mio cliente ha fatto progettare i suoi carriponte utilizzando le risorse dell'università cattolica di BS e del politecnico di Milano, e il costruttore è una grande carpenteria portuale toscana.

questo link è interessante, ma forse lo conosci già.crane

saluti, jac

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Interessante, grazie. Anche se mi sembra che abbiano ripreso i trafiletti dei deplaints delle aziende citate.

Di molte di queste conosco vita morte e miracoli.. da alcune compro componenti, ad altre li vendo.....

Modificato: da Hellis
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  • 2 weeks later...

Buon Giorno,

sempre riguardo al carro ponte famoso, si stà pensando di sostituire i quadri elettrici dell'argano originali ( anni '60) con nuovi quadri, aggiornando gli schemi elettrici alle normative di sicurezza vigenti, riguardo ai contattori di linea e agli esclusori delle resistenze rotoriche, secondo la tua esperienza, è meglio continuare ad utilizzare contattori da barra ( p.es. serie cge 390. ) o sono altrettanto affidabili i più moderni contattori compatti ?

Ciao, jac

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Mah. Noi dopo variegate, varie, numerose, focose valutazioni fra noi tecnici (io partecipo, ma non so perchè, essendo un 'meccanico') continuiamo a restare fedeli ai contattori da barra.

Non so che dirti. Non credo che una soluzione sia meglio dell'altra, però in un certo senso la soluzione tradizionale non costa di più della nuova (c'è un pò più cablaggio, ma un costo per componenti un pò inferiore), ma sopratutto (a detta del responsabile assistenza) in caso di necessità urgente (come accade il 98% delle volte) il vecchio contattore è di gran lunga più reperibile. Fra l'altro abbiamo un magazzino ricambi completo e fornito in tal senso, che non potremmo dismettere per compatibilità con le macchine sul mercato (a meno di non intervenire un pò pesantemente sul quadro).

Ma dimmi un pò tu che ne pensi....

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Ciao Hellis,

anch'io ho notato che il prezzo dei contattori è quasi lo stesso, dipende però dalla taglia, fino a 125A non ci sono grandi differenze, man mano che si cresce con la potenza, cresce la differenza: un 630 A su barra costa circa il doppio del corrispettivo compatto.

Le mie perplessità si riferivano soprattutto all'affidabilità del contattore, vista le condizioni ambientali estreme in cui lavorano.

Dai cataloghi risulta che le vite meccaniche ed elettriche dei due tipi di contattori sono praticamente le stesse, nell'ordine dei 10 milioni di manovre, ma i contattori compatti sono costruiti in resina termoplastica, gli interstizi tra le parti in movimento sono dell'ordine del millimetro, non sono provvisti di dispositivi frangiarco e nel caso in cui si accumuli polvere tra il nucleo fisso e quello mobile all'interno del contattore, diventano rumorosi e le probabilità di un inceppamento sicuramente aumentano.

Tutto sommato mi sembra che l'unico deterrente all'uso dei contattori su barra sia la difficoltà a identificare con certezza il codice d'acquisto e la lentezza nella fornitura (5-6 settimane ).

In ogni caso non esiste sul mercato un prodotto moderno alternativo ai contattori su barra ?

stai sano, jac

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  • 3 weeks later...

Egregi Signori, sono nuovo utente del sito.

lavoro in una azienda siderurgica nella provincia di Verona dotata di diversi carriponte. Nell'ambito di una ristrutturazione generale e della messa a norma degli impianti rientra il revamping di un carro originariamente adibito a colata continua (95/25 ton).

Il carro è un Gentili Brighi con motori ad anelli e resistenze, con quadri vetusti installati all'interno del ponte.

L'idea è di passare ad una soluzione con motori in corto e inverter.

Sono impiegato in ufficio tecnico, ma non mi sono mai occupato di questa attvità.

Sarei veramente grato se qualcuno di voi mi aiutasse nel redigere le linee guida di una specifica tecnica per la fornitura del revamping del carro.

Di più: ****

Cordialmente

******************

Nota del moderatore

Messaggio modificato in quanto quella parte e' un annuncio di lavoro.

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