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17/13 - Dichiaraz. Conformità Dei Quadri - Quale corrente indicare sulla targa??


smsmsms

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Buongiorno a tutti.

Dunque, ho il seguente dubbio; in seguito alla conformità di un quadro elettrico prodotto dalla mia azienda, viene apposta apposita

targhetta identificativa riportante i valori richiesti dalla norma 17/13 tra cui la corrente. Proprio su questo ultimo valore, però, sono

insorti un po ' di dubbi. Provo a spiegare i due ragionamenti:

1) - scrivere sulla targa del quadro la corrente pari all'assorbimento massimo dell'interruttore generale del q.e. stesso; in questo caso se

l'interruttore è da 63A e l'assorbimento reale di 50A io sono sicuro che la linea a monte del q.e. venga dimensionata in modo corretto

e cioè per i 63A del generale quadro (così non sarebbe se indicassi i 50A di assorbimento effettivo)

2) - se il generale del q.e. ha una portata inferiore alla somma dei sottodispositivi (es. generale q.e. 125A, sottodispositivi hanno una

somma totale di 160A - quindi si dichiara una non contemporaneità di tutte le utenze), si ipotizza di scrivere sulla targa una corrente

pari alla totale delle sottoutenze moltiplicata 0.85 come coeff. di contemporaneità e quindi 160*0.85 = 136A

Cortesemnte qualcuno sa dirmi qualcosa in più su quale rispecchia meglio la normativa??

Grazie 1000

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Nessuno ha qualche idea / commento in modo da far pendere l'ago della

bilancia verso una delle due soluzioni?? Grazie molte!

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marco75_roma

Non l'ho al momento a portata di mano ma mi sembra che, sul Manuale elettrotecnica edito dalla CREMONESE ne parli , nella parte dedicata ai quadri elettrici ed alle definizioni delle correnti carratteristiche, appena posso gli do' un'occhiata

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Noi dichiariamo la potenza che il cliente deve installare, dopo aver calcolato la corrente delle varie utenze.

L'interruttore generale nostro sul quadro ha la taglia corrispondente

Esempio: corrente totale 28A. trasmettiamo al cliente 14kW, Sezionatore generale da 32A

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Scusatemi ma non mi sono schiarito tanto le idee ...

Potete per cortesia essere più precisi o riportare altri esempi della

Vostra esperienza lavorativa??

Grazie

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La potenza non è quel valore che si ricava sommando semplicemente le correnti delle varie utenze, ma bisogna tener conto almeno del coefficiente di utilizzo delle utenze, le varie contemporaneità, il fattore di potenza, il margine per possibili ampliamenti ( se vuoi ) ,etc....., poi l'interruttore generale si trova facilmente.

Gli interruttori scatolati hanno un range, se usi come generale quelli cosa scrivi sulla targhetta ? La corrente che hai calcolato corretttamente determina, a mio parere la potenza che trasmetti al cliente, almeno io faccio così. :)

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Scusatemi se mi intrometto ma la discussione mi interessa ....

Anche io ho qualche dubbio in merito: secondo la 17/13 esiste una indicazione univoca su

quale corrente indicare sulla targa apposta a fronte quadro oppure ....

Cioè, trovandomi ogni giorno davanti a dei quadri con indicazioni direi "spannometriche"

tribulo non poco a capire quali di esse possano essere sensate oppure no.

Io di norma seguivo la regola I di targa uguale alla I dell'interruttore generale del q.e.;

in questo modo se il cavo a monte viene (e relativa protezione) viene dimensionata su questo

valore, dovrei avere la protezione del cavo e contemporaneamente la selettività ... o NO???

Certo è vero (come emerso dalla discussione) che sarebbe sensato valutare anche la

contemporaneità di utilizzo; a questo punto chi farà pendere l'ago della bilancia per utilizzare

una corrente piuttosto che l'altra ma "rimando sempre coerenti con la 17/13"??

Scusatemi ma il dubbio rimane ....

Modificato: da jumpier
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  • 2 months later...

Anche io ho lo stesso problema.

CEI 17/13 dice che la corrente da indicare sulla targe è min (Ine; Inu)

Ine=corr. nominale in entrata

Inu= corr. nominale in uscita)

Mi sembra abbastanza chiaro.

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ma..una domando sul logo da mettere sulla targa..

la norma dice che bisogna apporre i dati del costruttore, inteso come quella organizzazione che si prende la responsabilità dell'apparecchiatura finita.

ma con apparecchiatura finita si intende il qeg o la macchina?

quindi se costruisco un quadro per un costruttore di macchine, devo apporre il mio logo o il suo? :unsure:

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  • 2 weeks later...

X Jumpier,

la soluzione del valore di targa uguale all'interuttore generale funziona se .. c'è un interruttore generale!

spesso si fanno quadri (mio caso) dove c'è un sezionatore generale (bloccoporta)

e poi in parallelo una serie di linee che vanno ad alimentare i vari servizi (motori)

se apri il quadro vedrai tanti salvamotori, o terne di fusibili ognuno dimensionato per la sua linea

il fattore di contemporaneità è importante, nel mio caso è 1 ma potrebbe essere anche 0,5

ecco perchè il valore lo deve dare il costruttore del quadro che nel mio caso è uguale all'assorbimento massimo

ciao

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