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PLC Forum


Analisi Del Rischio


ronny

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Ciao a tutti.

Partendo dal presupposto di automatizzare con un normale PLC, una parte di impianto (un dosaggio), che prima veniva utilizzata muovendo le valvole in manuale.

Prima di iniziare il lavoro è obbligatorio avere un documento che il cliente ha effettuato l'analisi del rischio?

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Assolutamente no! Direi che compete a te

Quella che tu stai realizzando è una macchina (vedere Direttiva Macchine).

Sei tu che devi preoccuparti di realizzare il fascicolo tecnico, manuali di uso e manutenzione, schemi, marcatura CE, dichiarazione di conformità etc.

Ciao

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Sei tu che devi preoccuparti di realizzare il fascicolo tecnico, manuali di uso e manutenzione, schemi, marcatura CE, dichiarazione di conformità etc.
Non ne sarei cosi' sicuro. ronny fara' quello per cui e' pagato. Se ha ricevuto incarico p.es. solo di scrivere il sw non deve redigere nulla. L'analisi dei rischi e' a carico del costruttore della macchina; sara' quest'ultimo che, se non ha le competenze necessarie, dovra' incaricare un terzo per redigerla (potrebbe anche essere chi esegue la parte elettrica, ma non e' la regola)

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l'analisi dei rischi ed il fascicolo tecnico sono due cose diverse.

Se la macchina è esistente e bisogna solo fare delle modifiche bisogna vedere se:

- le modifiche sono autorizzate dal costruttore?

- l'analisi dei rischi deve essere redatta dal possessore della macchina, ovvero chi decide se e quali modifiche apportare

- il fascicolo tecnico (credo) non può essere aggiornato, perché data la modifica, il costrutture perde di responsabilità

In definitiva, chi fa il lavoro, a meno che non sia contrattualmente scritto il contrario, non deve fare nulla in merito a questa documentazione.

In realtà quello che succede di solito è che chi fa la modifica fa una bozza dell'aggiornamento dell'analisi dei rischi, perché è quello che conosce bene le modifiche, ma ufficialmente il documento viene emesso dal proprietario.

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Credo che ci sia bisogno di un ulteriore chiarimento:

Se la macchina che si vuole modificare è dotata di marcatura CE, il soggetto ideale per effettuare modifiche è lo stesso fabbricante, ovvero il suo progettista che può ancora disporre della documentazione tecnica di valutazione dei rischi, di ideazione ingegneristica e di allestimento del manufatto. Per chiunque altro chiamato all'impegno non si tratterà di integrare le modifiche in quanto già consciuto, bensì di ristudiare l'intera macchina partendo quasi da zero e salvaguardando l'integrazione della sicurezza negli aspetti inerenti la funzionalità, la manutenibilità e l'ergonomicità.

Lo studio progettuale delle modifiche deve essere integrato nel fascicolo tecnico originario della macchina,il manuale d'uso deve essere aggiornato in relazione alle novità introdotte dalle modifiche approntate.

Deve essere emessa una nuova dichiarazione di conformità e nuova marcatura CE, di conseguenza il nuovo fabbricante se ne assume integralmente la responsabilità di fronte alla Direttiva Macchine.

Se la macchina che si vuole modificare non è dotata di marcatura CE, va verificato che la modifica introdotta non vada ad interferirecon le barriere di sicurezza presenti sulla macchina (carterature, interruttori di sicurezza etc). In caso contrario bisognerà introdurre delle nuove barriere di sicurezza. Di conseguenza ogni intervento anche se apparentemente minimo va attentamente progettato e documentato. Va approntata una relazione tecnica focalizzata sulle fonti di pericolo e sulle barriere di sicurezza che consentono di abbattere i rischi conseguenti.

Inoltre la documentazione di supporto della macchina (manuale d'uso, schemietc) deve essere correttamente aggiornata. Ovviamente non eseguita nessuna marcatura CE.

Ciao

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Condivido in buona sostanza le risposte date.

Innanzitutto va detto che inserire un plc dove non c'era rientra nella definizione di Modifica Sostanziale prevista dalla Direttiva Macchine, operazione che prevede una 'Nuova immissione sul mercato', ovvero una nuova certificazione della macchina.

Se la macchina è stata immessa sul mercato prima dell'entrata in vigore del DPR 459/96, ovvero non ha il marchio CE, dopo questa modifica ne dovrà essere provvista.

Di chi è la responsabilità di eseguire questo lavoro, e chi se ne assume gli oneri che ne derivano?

Molto semplicemente il tutto deve essere regolato contrattualmente.

Attenzione per chi appone il nome sulla macchina; la Direttiva Comunitaria 85/374 recepita con il DPR 224/88, all'articolo 3 comma 4 cita:

4. E’ sottoposto alla stessa responsabilità del produttore chiunque, nell’esercizio di un’attività commerciale, importi nella Comunità europea un prodotto per la vendita, la locazione, la locazione finanziaria, o qualsiasi altra forma di distribuzione, e chiunque si presenti come importatore nella Comunità europea apponendo il proprio nome, marchio o altro segno distintivo sul prodotto o sulla sua confezione.

Sembrerà una baggianata, ma un locatore di gru che ha apposto il suo nome a fianco del nome del costruttore della gru su camion, dopo un incidente si è visto citare in tribunale in base a questo comma.

Mi raccomando contratti chiari in merito e sottoscritti.

Modificato: da Hellis
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Ciao,

per quanto riguarda una macchina il discorso sembra chiaro, si verifica facilmente se vi è o meno la marcatura CE. I costruttori e anche i clienti sono più aggiornati sulla direttiva macchine

Ma per un piccolo impianto di processo, ad esempio dove il dosaggio del prodotto viene fatto dall'operatore aprendo a mano una valvola e verificando tramite asta graduata il dosaggio. Il cliente decide di "automatizzare" tramite elettrovalvola e contalitri, il dosaggio a suo dire sia per avere dosaggi più precisi e per non lasciare sempre l'operatore a contatto con il prodotto chimico, come si procede?

A prescindere che nei panni del cliente se dovessi imbastire tutto un discorso di fascicolo tecnico, non so se farei il lavoro.

Ma dal punto di vista del tecnico di automazione che viene pagato solo per scrivere il sw di un PLC non di sicurezza, questo deve preoccuparsi prima di iniziare il lavoro che il cliente abbia effettuato l'analisi del rischio?

E nel caso il cliente non voglia farla, bisogna rifiutarsi di fare il lavoro?

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Dalla Direttiva Macchine:

Macchina: un insieme di pezzi o di organi, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro, ed eventualmente con azionatori, circuiti di comando e di potenza etc connessi solidamente per una applicazione ben determinata, segnatamente per la trasformazione, il trattamento, lo spostamento ed il condizionamento di un materiale.

Quindi:

Non è una macchina il singolo pezzo od organo

Almeno uno dei pezzi deve essere mobile e l'energia necessaria al movimento non deve essere fornita dalla forza umana, bensì da fonti esterne (elettrica, pneumatica, motoristica etc) o da sistemi di accumulo dell'energia (molle, pesi, batterie etc)

Il funzionamento deve essere finalizzato ad una applicazione specifica.

Ora valuta tu se il tuo impianto è o meno una macchina.

Secondo me lo è.

Ciao

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Ciao,

io sono convinto che tutti gli impianti automatizzati ricadono nella direttiva macchine, e se fossi io il proprietario dell'impianto, seguirei la norma fino alla marcatura CE.

Ma sono anche concorde:

"Se ha ricevuto incarico p.es. solo di scrivere il sw non deve redigere nulla. L'analisi dei rischi e' a carico del costruttore della macchina; sara' quest'ultimo che, se non ha le competenze necessarie, dovra' incaricare un terzo per redigerla (potrebbe anche essere chi esegue la parte elettrica, ma non e' la regola)"

Le due cose si contraddicono?

Quello che sto cercando di capire sono in particolare queste 2 cose:

Dal punto di vista del tecnico di automazione che viene pagato solo per scrivere il sw di un PLC non di sicurezza, questo deve preoccuparsi prima di iniziare il lavoro che il cliente abbia effettuato l'analisi del rischio?

E nel caso il cliente non voglia farla, bisogna rifiutarsi di fare il lavoro, perchè altrimenti si commette un reato?

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Il tecnico del software non è il Costruttore della macchina. Assolutamente. Da questo punto divista puoi stare tranquillo al 100%.

Per di più tu in fattura non indicherai 'modifica della macchina etc etc', ma normalmente fatturi 'ore di programmazione'.

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