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Si Può Affittare L'appartamento Senza Terra?


slungio

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Permettimi di dissentire.

L'abrogazione si applica anche ai contratti di locazione in quanto l'obbligo discendeva proprio dall'abrogato art. 13.

L'ultimo periodo di detto articolo disponeva "Copia della stessa documentazione è consegnata anche al soggetto che utilizza, a qualsiasi titolo, l'immobile" ecco il perchè serviva anche per i contratti di locazione.

Nicola

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Sostanzialmente viene cancellato l’obbligo di allegare ai contratti di compravendita e a quelli ...

Perchè c'era l'obbligo?

Dovrebbero probire l'uso di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti all'interno del Parlamento.

E visto che ormai si è detto tutto esco in OT:

Ricordi di scuola.

Nel compromesso, redatto di fronte al notaio(1) si stabiliscono i termini del contratto ed il termine entro il quale stendere il contratto finale. In questo lasso di tempo l'acquirente si assicura che tutto ciò da lui richiesto e messo a contratto sia rispondente alla realtà, se i patti non sono rispettati l'acquirente ha diritto alla doppia caparra (caparra versata + uguale somma a titolo di risarcimento).

All'atto della stesura del contratto finale si stabiliscono, eventualmente, i termini temporari e le relative somme da versare specificando, ovviamente, che si assume la piena proprietà al versamento dell'ultimo rata.

Credo che valga la stessa cosa per gli affitti tenendo presente che per affitto, se non altrimenti specificato, si intenda un immobile con impianto elettrico conforme....ma è una mia supposizione.

(1)Solo nella mia provincia per reale decreto mai abolito i notai stilano secondo la formula del plurale majestatis usando il termine Magnifico Notaio "

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Maurizio Colombi

Nella mia zona, stiamo lavorando parecchio, proprio per il semplice motivo che ho citato prima: ci sono alcune agenzie che non prendono nemmeno in considerazione, dei locali da affittare sprovvisti di "conformità".

A questo punto il proprietario si trova davanti ad un bivio:

investire qualche soldo nel rifacimento dell'impianto elettrico, con regolare rilascio della conformità e continuare a collaborare con l'agenzia che gli ha sempre "fatto girare" l'appartamento

oppure

mandare a quel paese l'agenzia che gli ha sempre "fatto girare" l'appartamento, risparmiare qualche soldo e cercarsi una persona che entri nell'appartamento nello stato di fatto in cui si trova.

Ribadisco, comunque, che sono completamente daccordo con quanto detto da Attilio:

equivarrebbe (piò o meno) a dire che il 90% (e oltre) dei contratti d'affitto... sono illegali!

perchè se tutti i locali affittati dovessero (per forza) avere le carte in regola......avremmo sconfitto la crisi, ci toccherebbe lavorare anche di notte!!!!

Ma vi rendete conto in che stato sono gli impianti elettrici in Italia?

Provate a fare un giro per le cassette di distribuzione degli

appartamenti ex IACP, divenuti di proprietà al riscatto e quasi completamente affittati,

appartamenti in centro storico, non ristrutturabili se non a seguito di spese indescrivibili, ed affittati ad extracomunitari,

appartamenti fine anni 70, ereditati magari dai genitori o ancora meglio dai nonni, con i Domino e le prese a 2 poli,

e non vado oltre.

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Del_user_127832

Il fatto è che il discorso dovrebbe inevitabilmente andare a parare su argomenti al limite del regolamento...

Come sanno anche i muri, un'impianto (elettrico) realizzato prima dell' entrata in vigore della legge 46 del 5 Marzo 1990, e come anche ribadito nel regolamento di attuazione della citata legge (dal DPR 447/91 art.5 comma 8), sebbene privo di messa a terra (ma non solo, potrebbe anche essere realizzato con piattina e giunte garzate) MA provvisto di interruttore differenziale da max. 30mA (oltre ai dispositivi di sezionamento e protezione dalle sovracorrenti posto nel punto di inizio dell'impianto) risultava ad ogni modo ADEGUATO per la legge stessa... con grande sospiro di sollievo da parte di locatori e/o venditori d'immobili, che non erano quindi tenuti a svenarsi per la ristrutturazione dei suddetti impianti (considerando anche le difficoltà pratiche e logistiche di farlo senza l'esecuzione di importanti opere murarie, figuriamoci poi nei casi in cui gli appartamenti fossero già stati abitati, insomma sarebbe forse stato improponibile osare di più... mah!)

Di contro, vorrei sapere (non ne sono a conoscenza) cosa preveda il D.Lgs. 192/2005 a proposito della manutenzione periodica (obbligatoria) delle caldaie e per gli impianti di riscaldamento in genre, in particolar modo a quelli al di sotto dei 35 kW di potenza resa, ovvero la maggiora parte di quelli domestici di proprietà dell' utente.

La legge non si applica forse anche agli impianti installati precedentemente all'entrata in vigore del D.Lgs.?

Daccordo che tra una manutenzione periodica ad una caldaia, e un rifacimento (non periodico, ma specifico e ristretto al tempo necessario all'esecuzione del lavoro stesso) quasi completo di un'impianto elettrico, ce ne corre...

...vengo alla mia perplessità,

chi e secondo quali canoni ha stabilito i gradi di rischio dei due stati di fatto? E chi l'ha fatto, è (era) a conoscenza di come fosse (o meglio, di come sia tutt'oggi, -perchè ne ho visti parecchi-) realizzato un'impianto degli anni '40 - '50 ? Magari era anche fatto bene (per i materiali, gli strumenti e le tecniche dell' epoca) ma per reggere a quali carichi? Be, spesso e volentieri ne ho visti che il 3,3 kW non avrebbero neanche potuto immaginare di poterlo prelevare tutto, figuriamoci anche la possibilità di arrivare quasi ai 4 consentiti di prelievo a tempo prima dello sgancio.

Impianti che avrebbero dovuto mettere a monte (per essere adeguati) automatici da max 10A (possibilmente in curva B ), col cliente che sarebbe poi venuto a lamentare lo sgancio di questo prima ancora che quello del limitatore Enel.

Insomma, probabilmente avranno valutato le statistiche degli incidenti domestici, tra morti folgorati e morti avvelenati dalle esalazioni di CO,

però sarei curioso di avercela questa conferma!

Forse sono andato un pò OT, ma era da tempo che mi frullava in testa tutto questo, anzi, ho cercato di sintetizzare al massimo, il discorso sarebbe anche più perverso!

Notte.

Modificato: da Attilio Fiocco
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Quindi ricapitolando la risposta al quesito iniziale "si può affittare l'appartamento senza terra?" la risposta è si se l'impianto è stato realizzato prima del 19 marzo 1990.

E se in seguito mai modificato,esatto nicola64?

Ciao e grazie a tutti1

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equivarrebbe (piò o meno) a dire che il 90% (e oltre) dei contratti d'affitto... sono illegali!

Questa affermazione può essere valida per alcune realtà regionali, mentre per altre andrebbero invertite le percentuali. Però, anche se fosse lo specchio della realtà nazionale, non significa che l'illegalità se è diffusa diventi legalità.

Rimane il fatto che in caso d'incidente subentrano le responsabilità, anche penali, del locatore proprietario.

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Maurizio Colombi

No no, Livio:

Questa affermazione può essere valida per alcune realtà regionali, mentre per altre andrebbero invertite le percentuali.

Non ho diffusione nazionale, ma essendo in una posizione "strategica", bazzico in 3 o 4 province, di 3 o 4 regioni diverse.....ma le differenze sono minime e gli impianti sono generalmente "datati" e sotto-sotto-sottodimensionati. Questo però mi spinge a rafforzare la tua opinione che:

non significa che l'illegalità se è diffusa diventi legalità
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Del_user_127832
non significa che l'illegalità se è diffusa diventi legalità

Non lo significa, ma è indice che di certo qualcosa non funziona a dovere!

Sono sempre stato sostenitore (a partire dal mio lavoro) che è perfettamente inutile avere un regolamento o qualsiasi altro codice prescrittivo, se poi questo non si riesce a renderlo effettivo nella pratica.

Se in una strada hai un limite massimo di 50 km/h, e il 90% delle macchine vi passa a 70 km/h e oltre ci sono due possiblità

1) non sai fare rispettare la legge

2) il valore della prescrizione è stato stimato per difetto e quindi mal digerito dagli automobilisti

le due possibilità, non si escludono vicendevolmente, anzi!

Però, una prescrizione è una prescrizione, anche se assurda andrebbe rispettata ugualmente.

Io estremizzo con concetto (legalo se vuoi, solo ad alcuni contesti regionali, io non lo farò) che:

"L' italiano medio ha sempre l'indole di essere più furbo della legge (nei casi di sua convenienza), la legge è spesso fatta per essere rispettata da quella minoranza che non si ritiene furba (o meglio che opta per l'onestà a 360°), nel conteggio finale è ritenuto accettabile che solo in pochi rispettino i codici, e quindi spesso e volentieri, non si pone rimedio contro quelli che prima ho definito "furbi".

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Maurizio Colombi

Si, però.......non dobbiamo fare una distinzione tra furbi e non furbi.

Diciamo che alla base di tutto, c'è una netta distinzione tra onesti e disonesti; se poi questi sono furbi e/o scemi, il discorso va visto sotto diverse luci.

Il solo fatto dell'evasione delle tasse, principale causa della non dichiarazione degli immobili in affitto, non sarebbe così diffusa se il privato fosse in grado di incamerare tutti i soldi che versa all'erario. Di conseguenza, questa completa dichiarazione degli immobili locati, potrebbe portare ad una mappatura degli stessi, con possibilità quindi, di stabilire la completa rispondenza degli stessi alle attuali normative.

Distaccandomi un pochino da questo discorso, mi chiedo: per quale motivo il produttore del materiale versa l'IVA all'erario e la incamera dall'installatore del prodotto che a sua volta la incamera dal committente del lavoro che a sua volta.......NON la incamera da NESSUNO!

Se ognuno potesse (come in altri posti) incamerare l'IVA che versa per tutto quello che consuma, avremmo già debellato l'evasione fiscale, non dovremmo più nemmeno pagare i controllori che "controllano" se Tizio o Caio emettono fattura o scontrino; sarebbero gli utenti finali stessi che si accerterebbero di pagare l'IVA.

O NO!

Modificato: da Maurizio Colombi
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"L' italiano medio ha sempre l'indole di essere più furbo della legge (nei casi di sua convenienza), la legge è spesso fatta per essere rispettata da quella minoranza che non si ritiene furba (o meglio che opta per l'onestà a 360°), nel conteggio finale è ritenuto accettabile che solo in pochi rispettino i codici, e quindi spesso e volentieri, non si pone rimedio contro quelli che prima ho definito "furbi".

Non è una questione ne regionale ne nazionale, è legato alla natura stessa dell'uomo. Se sai che non succede (quasi) niente se non rispetti la legge, tendi a fare il comodo tuo.

Io ne ho esempi quotidiani; cittadini italiani, che in Svizzara sono ligi alle regole, poi appena tornati al di qua della frontiera continuano nel solito andazzo. Similmente si comportano i cittani Elvetici: da noi se ne infischiano dei limiti e divieti, ma appena rientrano in territori Elvetico sono di nuovo rispettosi.

Perchè? Semplice, se c'è il limite di 50 km/h, da una parte sai che hai altissime probabilità di essere immediatamente sanzionato, dall'altra solo se c'è un comune che ha deciso di far cassa con le contravvenzioni. :angry:

Questo poi ingenera nel cittadino una specie di senso di giustizia offesa. Cioè vede le regole non come giuste, ma come vessazioni.

Lasciando perdere le motivazioni socio psicologiche rimane il fatto degli impianti non a norma.

Non so se vivo in una zona particolare ma nella mia provincia, ed in quella vicina, le ispezioni agli impianti di riscaldamento sono frequenti, glii impianti elettrici non a norma o sottodimensionati costituiscono una minima parte.

Forse dipenderà dal fatto che la maggior parte delle abitazioni sono recenti o son state ristrutturate recentemente.

Dove son più frequenti gli impianti non adeguati sono nelle abitazioni di edilizia pubblica, le "case popolari". Se son rimaste proprietà dell'ente la manutenzione è una pia illusione.

Poi ci sono le vecchie case fatiscenti, spesso dormitori specualtivi. Capitolo a parte sono gli edifici ex industriali o civili occupati abusivamente. Ma li la violazione di legge è alal radice. :angry:

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  • 4 weeks later...

PREMETTO CHE LA MIA VUOLE ESSERE SOLO UNA PROVOCAZIONE:

SE IN UN UMPIANTO ELETTRICO TUTTI I CORPI ILLUMINANTI SONO A DOPPIO ISOLAMENTO E SE TUTTE LE PRESE DI CORRENTE SONO DEL TIPO 2 POLI (SENZA IL POLO CENTRALE DI TERRA), SECONDO ME è VERO CHE LIMITEREI DI MOLTO LE PRESTAZIONI DELL'IMPIANTO, MA IN UN CASO LIMITE, REALIZZANDO DAVVERO COSI L'IMPIANTO CHI PUO DIRMI CHE NON HO RISPETTATO LE NORME?

SALUTI

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Maurizio Colombi

Ciao maxpala2003, dai una controllata alla tua tastiera, scrive tutto in maiuscolo.......e non è tanto bello, ma soprattutto non è consentito dal regolamento :)

Venendo alla tua domanda/provocazione: non saprei darti una risposta certa, ma sono del parere che una discordanza con qualche norma.....ci sia.

In ogni modo, un'abitazione dove ci sono solo delle prese a due poli.......non sarebbe il massimo della comodità, cosa ci potresti attaccare: alimentatori per PC, televisori, caricabatterie, qualche lampada da tavolo.......

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scusate per il maiscolo :unsure::(

Sarebbe comunque interessante capire se qualcuno lo sa, se un'appartamento/ufficio fatto in questo modo va a scontrarsi con qualche norma e se esiste di quale si tratta.

Ciao.

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Dovresti comunque fare a meno del frigo, lavatrice, lavastoviglie e dovresti aver verificato che la struttura non debba essere protetta da un LPS o un SPD.

Inoltre non dovresti avere condutture metaliche entranti, in quanto devono essere collegate a terra.

Ah, non devi usare assolutamente questo tipo di abitazone per un'attività lavorativa, in quanto l'allegato I del DLgs 9/4/08 n.81 definisce una grave violazione ai fini dell'adozone del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale il fatto che manchi l'impianto di terra.

Ah, trovato..

L'ultima variante della CEI64-8 (la bellissima variante V3) impone l'installazione di una presa TV per ogni locale; quindi? Quindi dovendo per forza collegare a terra la schermatura del coassiale TV....

(Peccato che la variante V3 entra in servizio effettivo solo da settembre 2011)

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Carlo Albinoni
E SE TUTTE LE PRESE DI CORRENTE SONO DEL TIPO 2 POLI (SENZA IL POLO CENTRALE DI TERRA)

Non sono conformi alla attuale norma di prodotto italiana.

Peccato che la variante V3 entra in servizio effettivo solo da settembre 2011

Ma solo per gli impianti nuovi o completamente rifatti assieme alla ristrutturazione edile.

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Sarebbe comunque interessante capire se qualcuno lo sa, se un'appartamento/ufficio fatto in questo modo va a scontrarsi con qualche norma e se esiste di quale si tratta.

Ti abbiamo già risposto.

Non si scontra con nessuna normativa, tutt'al più si scontra con il codice civile se l'affittuario ritiene di aver subito un danno/torto o con il codice penale se a causa dell'impianto elettrico ci scappa il morto, in quest'ultimo caso giocherà l'attenuante se a norma l'aggravante se non a norma.

Tutto ciò vale se affitti in nero,in bianco, in turco....

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L' Italia ha un alto numero di leggi e l'italiano le rispetta tutte, egli fa proprio il concetto che "libertà e fare ciò che la legge espressamente non proibisce".Qualche esempio di rispetto delle leggi:

- E' forse proibito dalla legge il doppio incarico?

- E' forse probito dalla legge il doppio stipendio?

- F' forse probito dalla legge essere ineleggibili perchè pregiudicati, indagati, condannati?

- E' forse proibito dalla legge raccomandare?

- E' forse probito dalla legge......ecc...ecc...

Ora qualcuno vuole legiferare a tal proposito ma proviamo a dire ad un tedesco £Sai in Italia abbiamo una legge che proibisce c..." quello ci guarda stralunato "Ma perchè avete bisogno di una legge per.."

Per gli affiti in nero la storia è diversa. E' demenziale proibire l'affitto in nero, non ha senso, non si riesce neppure a controllare, negli paesi il fenomeno non c'è perchè vale il MI CONVIENE avere la ricevuta d'afittto, NON MI CONVIENE evadere dato le basse aliquote.

Idem per le case. Ho 15.000 m2 di terreno agricolo, non ho casa e per sovramercato non posso costruire, ben sapendo che se vendo sarà cambiata la destinazione d' uso (vedi EXPO) e resto pure fesso. Cornuto e mazziato!

Tutto questo spinge all'abusivismo. Se hai terreno costruisci abusivamente se hai un terreno piccolo lo sfrutti all'eccesso.

Perchè la Danimarca è un paese idilliaco? Perchè rispettano la legge? No perchè sono messi in condizione di rispettare la legge

Perchè gli artigiani tedeschi non evadono il fisco? Per il discorso di prima: CONVIENE/NON CONVIENE

Abbiamo inoltre una burocrazia elefentiaca e lunghissima, questo ci spinge a non resistere alla tentazione di ricorrere all'amico.

Gli esempi sono lunghi ma il risultato finale è sempre: così fan tutti! Un gioco perverso in cui il cane si morde la coda.

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Stiamo finendo in un discorso che va oltre l'impianto elettrico, io alla fine volevo solo far riflettere sul fatto che nel settore elettrico si fa molto infretta a dire questo è vietato o quello non è a norme o ancora spesso si confondono le guide CEI con le norme CEI. A volte dopo aver indagato un po ci si accorge che le norme sono meno severe di quel che si pensa.

Per quanto riguerda le leggi Italiane, condivido il pensiero che troppe norme e sopratutto un'eccesiva pressione fiiscale portano gli Italiani a raggirare la legge. Sicuramente nessuno evaderebbe lerario per pochi euro, se lo facciamo è perche siamo costretti a pagare + di quello che guadagnamo. Detto questo bisogna ricordarsi che siamo Italiani e anche se non ci piace ammeterlo questa situazione è anche nostra responsabilita, penso che se qualcosa del nostro paese non va, non dobbiamo solo griticare o dare la colpa al politico di turno, ma bisogna iniziare a fare qualcosa per cambiare.

Risciero di sembrare banale e scontato, ma nonostante tutto io sono orgoglioso di essere Italiano, mi capita spesso di andare in giro per l'Europa e posso assicurare che sono di piu le cose che gli altri Paesi ci invidiano rispetto a quelle che noi invidiamo agli altri.

Saluti

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A me risulta che in un contratto di locazione, le informazioni essenziali alla stipula e quindi alla validità del contratto siano:

1) data di stipula

2) identificazione dei contraenti (locatore e locatario)

3) identificazione dell'immobile soggetto a locazione, inclusi i dati catastali, ecc. e l'uso a cui viene locato.

4) Il prezzo del canone (corrispettivo, spese, rate)

5) La durata

FINE.

Quindi in un contratto di locazione non è necessario includere anche i documenti di conformità degli impianti.

Ciò non significa che gli impianti non debbano essere conformi, ma solo che la documentazione relativa non va obbligatoriamente inclusa nel contratto.

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Ho assistito personalmente ad un caso legale in cui il giudice non ha condannato l'incuilino moroso perche il propietario dell'immobile non aveva la dico dell'impianto! Posso anche aggiungere che non si è neanche discusso che l'impianto fosse a norme o meno, solo il fatto che non esisteva certificato a praticamento reso nullo il contratto di locazione.

Ciao.

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  • 10 years later...

Colgo l'occasione, cambiando argomento, per ricordare che il salvavita abitazione va testato regolarmente premendo il pulsante di test per controllarlo e anche per mantenerlo efficente.Avviso anche che per cambiare le lampadine rotte non è sufficiente spegnere interruttore.Interruttore spegne lampadina ma la corrente può arrivare ugualmente alla ghiera del portalampada, dipende da come è costruito il circuito elettrico.Bisogna chiudere la corrente elettrica generale.

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  • Maurizio Colombi locked this discussione
Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni.

Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Grazie comunque per il tuo contributo.

 

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