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Bobine Ac/dc - Come distinguerle?


alporti

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Ciao a tutti, la domanda può essere banale ma, escludendo l'identificazione diretta tramite diciture varie, come si può distinguere una bobina di un relè o di una elettrovalvola per corrente continua da una per corrente alternata? Grazie

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Non è affatto una domanda banale caro Alporti, sapesti quante volte nell' azienda dove lavoro vengono i meccanici addetti alla riparazione dei macchinari a chiedermi : Questa elettrovalvola è AC o DC ??? Il problema nel tuo caso è che Tu vuoi escludermi a priori quello che è un' importantissima pregiudiziale all' assoluzione del quesito, e per l' appunto le diciture varie come le chiami tu.

Senza di esse, al di là del poter interpretare se l' elettrovalvola (od il relè) è in AC o DC, non potresti manco sapere a che tensione vanno, quindi pure che io riuscissi ad intuire che il solenoide in questione è in DC (perchè si riesce a vedere che il nucleo è massiccio e non composto da lamierini) a che tensione poi lo allaccio ??

Per cui bisogna almeno riuscire a leggere 24V-00 ( il doppio zero sta ad indicare la frequenza, che se = a zero significa che non c'è e per cui l' EV è in 24 Volt DC) oppure 110v-2VA

il VA in questo caso esprime la potenza apparente, grandezza propria della sola corrente alternata, e per cui si sta parlando di un elettromagnete a 110 volt AC, indi a volte trovi scritto 12V- 3W, i watt appartengono ANCHE alla corrente alternata, MA...in corrente continua esistono solo i watt, e non i voltamper o i voltamper-reattivi, per cui la valvola di cui si parla in questo caso è una 12 VDC.

Seppoi la dicitura della tensione c'è, ma si è cancellata quella che ti permette di interpretare se è AC o DC, allora alimentando un solenoide DC in AC, avvertirai un fastidioso ronzio, ma non ti accadrà viceversa ( ovvero alimentando un DC in AC) col rischio anche di bruciarlo.

Per cui Alpoprti le diciture sono fondamentali, altrimenti i metodi per risalire alle caratteristiche che richiedi passano attraverso ALCHIMIE da laboratorio che non sono certo alla portata

di chi non ha spessore tecnico, e...tempo da perdere.

Ciao da ASMO :)

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Auto ERRATA-CORRIGE by ASMO : nella citazione fra perentesi (ovvero alimentando un DC in AC) ho fatto confusione con gli articoli, in realtà volevo scrivere :

(ovvero alimentando in DC un AC) che significa per l' appunto fornire una tensione continua ad un solenoide NATO per la corrente alternata, cosa questa che lo arrostisce in breve

tempo, a meno chè non lo si sottoalimenti, per esempio dando 12 Vdc alla bobina di un relè nato per la 24 Vac, ma anche qui si sconfina in quel territorio illecito, calpestabile solo da chi sa cosa sta facendo .

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Grazie x la spiegazione ASMO, non pensavo di infilarmi in un tale "ginepraio"!!

Alla luce di quanto da te descritto però mi nasce una curiosità: ammettendo di conoscere la tensione di comando, è lecito supporre che:

A - se la bobina è x DC e l'alimento in AC la bobina ronza?

B - se la bobina è x AC e l'alimento in DC la bobina scalda rapidamente? :rolleyes:

Spero di non fare inorridire i puristi, ma si tratta di un espediente da usare sul campo quando le normali procedure non si possono utilizzare.

Scagli la prima pietra chi non si è mai trovato almeno una volta un condizioni simili.

Grazie ancor

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Ciao Alporti !

Allora la risposta alla domanda A) è = Sì, si ode in genere un antipatico ronzio dato proprio dalle alternanze della rete. (per le quali la bobina non è costruita)

La risposta alla domanda B è = Sì, si scalda e si avvia verso la "COTTURA" inesorabile.

Ora non so quanto la valutazione di questi 2 fenomeni sia valida in ASSOLUTO per sancire una netta (ed efficace) distinzione tra bobine AC e DC, io non mi ci sono mai trovato a dover discriminare una bobina AC da una DC sulla base degli effetti prodotti, ma è chiaro che se ti trovi nel DESERTO, allora pur di sopravvivere ogni metodo si fa LECITO.

Aggiungo per esperienza personale, che anche alcune bobine AC (vecchie però) alimentate in AC possono ronzare a causa di un deterioramento del nucleo, ma ciò non le impedisce comunque di assolvere ai suoi compiti, se però la bobina è nuova non lo deve fare, (inoltre se è nuova si leggono anche le caratteristiche, ed allora l' andar per tentativi non ha più senso) .

Buona indagine quindi da ASMO ;)

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Del_user_23717
B - se la bobina è x AC e l'alimento in DC la bobina scalda rapidamente?

Sul fatto che scaldi, questa non è una discriminante assoluta, anzi è normale che una bobina eccitata (anche alimentata ai suoi dati di targa) si riscaldi... certo, non deve procurarti ustioni gravi al tocco con le dita altrimenti potrebbe essere un segnele che stia per fondere!

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Scusami Alporti, ma sono di nuovo qui, poichè oggi essendo in ferie mi sono preso la libertà di prelevare dal garage alcune elettrovalvole appartenenti a macchinari industriali destinati alla demolizione, per fare alcune prove al banco.

Allora, tanto per sottolineare quanto siano arbitrari i fenomeni che contornano la questione che tu poni, ti dirò che delle elettrovalvole in DC a cui ho dato l' AC, non tutte vibrano (o ronzano), alcune rimangono silenziose, altre invece fanno un discreto baccano.

Quindi ? è un bel caos, come dicevo è difficile affidandosi a metodi empirici riuscire a trovare un denominatore comune (nei comportamenti) tale da poter sancire un principio di metodo valido in assoluto.

I relè invece (quelli DC alimentati in AC) vibrano tutti (qualunque tipo di quelli che ho usato) quindi con questi pare essere più semplice. Per cui ? per cui comunque nelle elettrovalvole da 24 volt una scappatoia sembra esserci, ovvero in tutti i tipi che ho

provato (e ne avevo diversi) ho notato una coerenza di comportamenti che ora ti descrivo :

1) elettrovalvola bobina 24 VAC

la alimenti a 24 VAC = ovviamente va

la alimenti a 24 VDC = va, ma si brucerà

la alimenti a 12 VAC = ronza ma non si eccita

la alimenti a 12 VDC = va lo stesso anche col 50% di tensione in meno

2) elettrovalvola bobina 24 VDC

la alimenti a 24 VDC = ovviamente va

la alimenti a 24 VAC = ronza oppure no, ma non si eccita

la alimenti a 12 VDC = non si eccita

la alimenti a 12 VAC = non si eccita

CONCLUSIONE ? se hai una EV a 24 Volt e non sai se è in AC o in DC, la alimenti per esempio a 24 VAC e magari va, la rialimenti stavolta a 12 VDC, e va ancora, allora questa è un' elettronalvola 24 VAC.

Diversamente se è una 24 VDC, vedrai che va solo con 24 VDC, e quindi anche in questo caso hai risolto il tuo problema.

La domanda che ora stai per farmi è : e per le elettrovalvole a 110 e 220 Volt ? Queste ti dico che non seguono in proporzione le leggi delle loro parenti a 24 volt, tant' è che quelle a 110 VAC che ho io, si eccitano anche con 55 VAC nonostante la tensione sia solo la metà, per cui ? per cui abbiamo un' altra freccia al nostro arco, ovvero la quasi totalità di EV a 110 o 220 Volt è per VAC, poichè le 110 e 220 VDC sono rare come il tartufo (questo anche a detta dei fornitori).

I relè poi (quelli a 24 Volt) si comportano come le EV a 24 Volt, ma questi almeno (quelli in DC) se gli dai l' AC vibrano tutti senza esclusioni. Indi andrebbero condotte prove anche sui teleruttori, sugli attuatori rotativi a solenoide, e quant' altro.

Per cui quando l' hai chiamato GINEPRAIO non eri molto lontano dalla realtà, ad ogni modo spero di esserti stato in parte utile.

Ciao da ASMO.

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Rispondo al messaggio di Resp. man. poichè l'ho visto solo dopo che ho lanciato il mio ultimo : Certo per scaldarsi rapidamente intendo Surriscaldarsi, è implicito che un solenoide alimentato nei suoi range diventi caldo, ma in assoluto io per esperienza perseguo la regola che quando su uno di questi non ci si tengono le mani, allora abbiamo imboccato una brutta strada. E comunque nel mio messaggio n° 3 avevo scritto "cosa questa che lo arrostisce in breve" (a suffragio di un tipo di temperatura abbastanza alta)

Quindi chiedo scusa e rettifico se non mi ero spiegato bene.

Modificato: da ASMO
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Del_user_23717
Quindi chiedo scusa e rettifico se non mi ero spiegato bene.

Scherzi!!!???? :lol::P

La mia è stata una precisazione per quello che scriveva alporti al #4, giusto per distinguere tra temperatura d'arrosto e normale riscaldamento da funzionamento!

La prima volta che collegai una bobina a 24 Vdc rimasi perplesso nel sentirla così calda durante il funzionamento anche se sapevo che era "normale"... tanto da pensare che ci fosse qualcosa che non andava...

Seguo poco il forum di questi tempi, ma ti esprimo il mio apprezzamento per il modo eloquente con cui rispondi alle domande degli utenti, complimenti e benvenuto visto che non ci eravamo ancora presentati!

saluti attilio

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Il piacere è tutto mio Resp.man. (Attilio)! Grazie per il tuo benvenuto, mi trovo davvero bene in questo forum che pone sempre problematiche avvincenti e degne di rilievo.

Inoltre curiosando qua e là nei vari ambienti di discussione, ho imparato in un solo mese tante di quelle cose che ancora mi maledico per non avervi scoperto prima.

Ad ogni modo io sono un tecnico non per mestiere, ma... per Religione, da qui sgorga la passione che metto per cercare di fornire risposte il più possibili chiare e non interpretative.

A presto ;)

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Grazie Asmo si riconosce a distanza chi ci mette passione nel proprio lavoro, le indicazioni fornite mi saranno sicuramente d'aiuto lo prossima volta che mi troverò di fronte ad un dubbio del genere.

Buon lavoro a tutti!

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  • 7 years later...

Ciao a tutti scusate se riesumo la discussione dopo anni ,se invece alimento una bobina 24vac in dc per 1 secondo non dovrei aver problemi giusto?

sono solenoidi montati per la pulizia di un filtro a maniche

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Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni. Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Per favore rIproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione.

 

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