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Cablaggio Quadri - Corretta realizzazione


enx3

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Ciao, ho una curiosità, mi capita di vedere quadri di automazione dove per realizzare il cablaggio dei "comuni"

(ad esempio lo 0 volt che va sul morsetto generalmente chiamato A2

di tutte le bobine dei contattori, relè, spie ecc.), il primo filo dall' alimentatore viene

portato al primo morsetto (ad es. contattore) col suo puntalino, poi, serrato nello stesso morsetto riparte un altro filo, con il suo puntalino, e va al prossimo morsetto e così via per oltre 20 o 30 morsetti.

Ora, succede chiaramente che se si allenta un morsetto, da quello lì in poi, viene a mancare tensione a tutti

quelli successivi (magari durante le vibrazioni dovute all' aggancio e sgancio del contattore).

E' corretto questo tipo di cablaggio ?

Se anche non esiste nessuna norma che lo vieti, come ho letto in questa DISCUSSIONE , voi come li realizzate ?

In altri quadri, o si utilizzano morsettiere per "pluriderivazioni", o si utilizzano puntalini "doppi",

cioè sia il filo che arriva, che quello che riparte, sono crimpati in un unico puntalino.

Grazie a chi mi vorrà chiarire la questione. Ciao.

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Ora, succede chiaramente che se si allenta un morsetto, da quello lì in poi, viene a mancare tensione a tutti

IMHO questo e' un falso problema, nel senso che anche se si allentasse il morsetto dell'ultima bobina, il corretto funzionamento della macchina e' comunque compromesso. L'uso dei puntalini doppi personalmente non mi piace per una serie di motivi (ma dove non posso fare a meno li uso), e comunque la sola crimpatura non assicura un collegamento a valle ideale.

Personalmente uso sempre una morsettiera per i comuni, e poi mi derivo da essa ogni n bobine, dove n varia in base alla tensione, all'assorbimento delle bobine e alla dislocazione fisica sul pannello. Poi, se le bobine hanno il morsetto che accetta 2 conduttori singoli li collego ognuno con il suo puntalino, viceversa uso il puntalino doppio.

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quancuno mi deve dimostrare con con un ragionamento rigoroso e tecnico che la connesione filo / puntalino / morsetto e' migliore della connessione filo / morsetto

ovvio che intendo un morsetto moderno con la vite di serraggio NON a contatto con il filo ma con la struttura a gabbia che preme il conduttore contro la linguetta fissa

contemporaneamente io procedo la dimostrazione opposta

nel caso del puntalino la gabbia del morsetto entra in contatto con il puntalino che e' molto rigido, la superfice di contatto e' minore

nel caso del filo flessibile nudo lo stesso si distribuisce, perche' flessibile su una superfice maggiore del morsetto con una superfice di contatto maggiore

il puntalino ha senso solo con morsetti tipo mammut dove la vite potrebbe incidere il conduttore, perche' lo protegge dall'incisione stessa

ma morsetti tipo mammut sono in disuso e non sono mai usati sui quadri

la moda del puntalino fa parte della serie "io lavoro bene perche uso ___, ___, e ___" senza che ci sia chiesto il perche' ne il come

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ciao

Piero una risposta di quel tipo forse non la troverai , pero' per mia esperienza

confermo sia migliore la soluzione filo-puntalino-morsetto.

perche? ..me lo sono chiesto !

quindi , frugando nella mia memoria ho ricordato i momenti in cui collegavo

quadri.

io preferivo questa soluzione per la pulizia del lavoro , senza puntalino dopo 2 volte che si estrae

il filo dal morsetto(modifiche ) lo stesso si "sfilaccia" , poi molte volte le morsettiere

sono in basso , nel quadro elettrico, quindi dopo 20 -30 morsetti che si stringono

si tende a fare il lavoro senza guardare (fa male alla schiena ed alle ginocchia :( )

quindi dei fili senza puntalino possono essere infilati malamente.

inoltre , per quanto riguarda la superfice che entra in contatto con il morsetto,

e' ininfluente , quando un morsetto e' stretto bene!

ciao

dario

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1) Senza puntalino può, al momento dell’inserimento nel morsetto, piegarsi e fuoriuscire uno dei trefoli (si chiamano così i singoli “filetti”?) e creare, alla prima inserzione, un corto o un arco con il morsetto/filo adiacente.

2) Estetica

E’ anche vero però che nei morsetti a molla va meglio il filo nudo, ma questi morsetti hanno anche un invito conico (come il puntalino).

(scusate se ho ripetuto le stesse cose, ma ho scritto offline, oramai il messaggio lo lascio)

Modificato: da JumpMan
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I motivi per cui preferisco i puntalini al filo nudo, oltre a quelli gia' esposti, sono:

- in caso di modifica o sostituzione di componenti, si evita che si sfilino i numeri

- maggiore rapidita' di cablaggio :o

Sottinteso che per puntalini intendo i tubetti con collarino isolante (ma in alcuni casi anche senza), non i puntalini classici (per capirci, quelli della stessa serie di occhielli, forcelle, faston, ecc.)

ovvio che intendo un morsetto moderno con la vite di serraggio NON a contatto con il filo ma con la struttura a gabbia che preme il conduttore contro la linguetta fissa

Alcuni componenti "moderni" hanno ancora oggi la vite che preme direttamente il conduttore (p.es. le spine/prese, connettori di elettrovalvole, e altro)

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Salve,

o si utilizzano puntalini "doppi",cioè sia il filo che arriva, che quello che riparte, sono crimpati in un unico puntalino.

Nonostante usare un unico puntalino doppio ti assicura la ridondanza del anello dei comuni,la extramaggioranza

dei capitolati di norme per costruzione d'impianti ( tipo FIAT, etc....) non ti lo consentono assolutamente.

Poi, niente da fare, bisogna serrare bene il morsetto e controllargli uno x uno.

I motivi per cui preferisco i puntalini al filo nudo, oltre a quelli gia' esposti, sono:

- in caso di modifica o sostituzione di componenti, si evita che si sfilino i numeri

- maggiore rapidita' di cablaggio

Questo e' vero.....

Saluto.

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x enx3

Ciao, normalmente preferisco derivare i comuni da apposite morsettiere o ripartitori, ma spesso per collegare una serie di componenti adiacenti (es. contattori) si fanno i ponticelli come hai descritto tu e, in aggiunta, si porta il comune sul primo e sull'ultimo componente della serie. Questa soluzione ti può dare qualche "garanzia" in più sulla continuità del comune, ma rende più difficile la ricerca di eventuali problemi (vedi filo allentato sul morsetto di un componente)

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Grazie, non posso che condividere la maggioranza degli interventi.

Soprattutto sul fatto che, se un morsetto si allenta, è comunque

compromesso il perfetto funzionamento della macchina.

Per "puntalini", intendevo proprio quelli a "tubetto".

Gli altri, quelli a forcella, occhiello, faston ecc., qui in toscana li chiamiamo "capicorda".

Ecco, nel caso di capicorda con forma a "spillo", concorderei con Piero Azzoni, che essendo molto rigidi, la superficie di contatto diventa molto limitata, e non è raro trovarne di "allentati" in vecchi centralini sugli interruttori modulari.

Devo ammettere che un quadro realizzato usando i puntalini, ha tutto un altro aspetto rispetto a quelli realizzati

a filo nudo... oltre alla praticità dell' inserimento nei morsetti, e al... "trattenimento" del numerino... e ai trefoli che se ne vanno da tutte le parti tranne dove dovrebbero andare... :lol:

Ciao.

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Evitete il collegamento ad anello dei comuni...

Mica lavoriamo all'Enel, noi, dove dobbiamo garantire la continuità di servizio ad un'utenza...

E' meglio che la "scossa" arrivi da un solo capo del conduttore, per semplificare la vita di chi effettua l'assistenza o per chi modificherà la macchina in futuro.

Saluti!

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Ciao,

concordo con enx3 sul fatto che i "capicorda a spillo" offrono una minor superficie di contatto e presentano spesso instabilità per quanto riguarda la bontà della connessione.

I classici puntalini sono più ordinati ed efficaci rispetto ai capicorda e semplificano il cablaggio.

Però occorre considerare anche l'ambinete di installazione, ad esempio in ambiente navale, dove ci sono molte vibrazioni, personalmente preferisco il rame nudo, il quale si assesta meglio all'interno del morsetto offrendo più superficie di contatto e stabilità meccanica.

Per esperienza ho notato un bel pò di guasti dovuti al serraggio con puntalini o peggio con capicorda a spillo.

Per quanto riguarda i comuni sinceramente "odio" fare i ponticelli sui dispositivi, per semplicità di manutenzione e cablaggio preferisco fare delle barre di distribuzione, o usare dei dispositivi che prevedono l'utilizzo di ponti "furbi" tipo le barre metalliche di collegamento dei microrelè della phoenix o della finder.

ciao Fabio.

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  • 13 years later...

Salve,

Tante sono le opzioni:una bella morsettiera ponticellata e derivare da li a ogni bobina,contatto,ecc.,O critmpare 2 fili insieme,o la connessione con 2 fili singoli.

Visto che si e'parlato di puntali ecc.,ho una domanda da farvi:ritenete errato eseguire connessioni sia con puntalini sia con preisolati forchette occhielli.

Puntalini sui morsetti,forchette su bobine o contatti ecc...ho notato che il puntale si sfila in quest'ultimi,mentre il collegamento con forchetta e' più affidabile

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Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni. Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Per favore continua ad utilizzare la discussione che hai aperto sullo stesso argomento.

 

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