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L'interruttore Differenziale - Lezione teorica di base


Del_user_23717

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Mi è cascato l'occhio sulla frase:

" per Id<Idn l'interruttore non interviene mai" :angry:

è mi è passata la voglia di leggere il resto.

Per chi vuole saperne di più, legga il testo di Daniele Pennati, ed Tecniche Nuove.

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Non ho letto tutto l'articolo, ma mi ha colpito

Gli interruttori differenziali possono essere classificati in:
- tipi senza ritardo: tipo AC e tipo A (detti anche tipi per uso ge-
nerale);
- tipi con ritardo: tipo S.

:blink:

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Del_user_23717

Mi era sfuggito, spero che l'errore sia nato dalla non volontà di approfondire questo discorso in quella tabella descrittiva della dinamica di intervento di sgancio, che così illustrata però effettivamente può generare convinzioni non esatte sulla reale Id di sgancio rispetto alla stessa Idn...

comunque peccato che non hai continuato a leggere CIA perchè subito dopo ne parla......

Modificato: da attilio fiocco
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E' una classificazione commerciale, da venditore.

Con tipo A ed AC si sottointende che si tratti di generici (cioè non selettivi).

Con tipo S si intendono tipo A selettivi (perché i tipo AC selettivi sono piuttosto rari).

Non si parla nè di differenziali tipo B, nè di "altamente resistente ai disturbi", che, evidentemente, cho ha scritto per la prima volta quel pezzo lo ha scritto quando ancora non esistevano.

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marco.riefolo

Le uniche classificazioni che conosco sono:

- classe AC

- classe A

- classe B

in relazione al tipo di corrente a cui sono sensibili, e poi:

- tipo G

- tipo S

in relazione alla selettività.

Ciao.

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Sì, ma va precisato.

e poi:

- tipo G

- tipo S

Bisognerebbe dire:

- tipo generico (non selettivo)

- tipo S

I tipo G sono sottotipi dei generici. Sostanzialmente sono simili agli "altamente resistenti ai disturbi" ma il tipo G è riconosciuto solo in Austria (norme OVE).

Tutto quanto per gli interruttori ad uso domestico e similare, perchè nel mondo industriale le cose cambiano un po'.

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