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Contatore Enel Trifase Come Funziona


miracca

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Gentili ragazzi dl forum , ho una domanda a cui non riesco di trovar la risposta.

Contatore enel trifase con fornitura di 15 kw.

questa potenza è riferita al totale della potenza sulle singole fasi oppure è la somma delle potenze disponibili su ogni fase?

Con questo contatore posso prelevare 15 kw da una sola fase?quando Enel mi fa sganciare il magnetotermico?

Grazie per le risposte

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Grazie Luca per la velocità,ma se ipotizzo di avere 15 kw su trifase,vuol dire che ho x kw su ciascuna fase giusto?

Quanto vale x?

Dipende ovviamente dal tipo di carichi,quindi se induttivo o capacitivo,giusto?

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quando Enel mi fa sganciare il magnetotermico?

ovviamente se superi i 15kw di assorbimento ENEL gentilmente fa scattare l'interruttore :lol:

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Grazie per la velocità, (leggere bene questo punto) ma se ipotizzo di avere 15 kw su trifase,vuol dire che ho x kw su ciascuna fase giusto?

Quanto vale x?

Dipende ovviamente dal tipo di carichi,quindi se induttivo o capacitivo,giusto?

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Ciao,si puo' anche avere il 6 kw e il 10kw trifase!anche se il sei é sconsigliato.

L'enel ti da 15 kw TRIFASE, vuol dire che hai 15 kw totali,e dato che le fasi sono TRE' ...

prova a dividere.... ! :)

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il contatore sgancia per eccesso di assorbimento su ciascuna fase

a 15 kw trifase corrisponde una potenza massima monofase di 15/3=5kw prelevabile da oggni fase.

bisogna comunque tener presente la corrente massima prelevabile da ogni fase e' di circa 23A .

quindi non bisogna oltrepassare questo limite altrimenti scatta.

ivano65

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Il nuovo contatore elettronico ha un interruttore, che può essere solo sezionatore o magnetotermico, con una bobina di sgancio comandata dall'elettronica. Questa bobina apre l'interruttore non per supero di corrente ma per supero di potenza.

Si può, a differenza dei magnetotermici montati sui contatori ad induzione, prelevare tutta la potenza da una singola fase. Per cui, nel caso di trifase da 10 kW anzichè 19A si possono prelevare 63A da una sigola fase. Provare per credere.

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QUESTA E' UNA ANOMALIA ACCERTATA CHE POTREBBE RIGUARDARE LA TOTALITA' DEI CONTATORI ELETTRONICI TRIFASE BT SEMIDIRETTI COMPRESI, CIOE' CON CORRENTI FINO A 500A.

Buongiorno, prego chi ha un contatore elettronico trifase di leggere con attenzione, ne vale la pena.

Poiché, come quasi tutti gli italiani, sono utente dell’ENEL, ritengo dovere civico portare a conoscenza quanto ho personalmente riscontrato sul contatore elettronico trifase di casa mia. I risultati ottenuti sono stati confermati anche controllando alcuni altri identici contatori elettronici trifase ENEL. Per informazione di chi non sa, i contatori elettronici trifase di cui tratto sono quelli di colore bianco installati più o meno dal 2000. Questi hanno sostituito la maggior parte dei contatori “a disco” e l’ENEL conteggia ora con essi l’energia che fornisce alle utenze a 400V e potenza fino a fino a 30 kW. La presente non riguarda quindi i contatori elettronici monofase installati nelle abitazioni.

......................................................

La circostanza in cui tale anomalia si è evidenziata è fortuita. Avendo necessità di effettuare lavori in prossimità dell’ubicazione del mio contatore, ho collegato ad esso una saldatrice monofase presa a prestito. Per comodità di collegamento stacco la linea che alimenta la mia abitazione, quindi il contatore si trova nella condizione di alimentare esclusivamente la saldatrice. Questo utilizzatore monofase offre due possibilità di alimentazione: 230V oppure 400V. Per comodità, essendo stata precedentemente utilizzata a 400V, non cambio collegamento e la alimento a 400V, quindi tra fase e fase del contatore. La saldatrice resta poi alimentata, a vuoto, per un certo tempo nel corso del quale il led rosso del contatore (quello della potenza attiva) lampeggia, a mio avviso, con frequenza troppo elevata. Agendo sul pulsante a fianco del display cerco la potenza istantanea registrata dal contatore: 0,7 kW cioè 700 Watt. Considerato che la saldatrice non sta facendo alcun lavoro, ma si trova solo collegata alla rete, il valore mi pare senza dubbio eccessivo. Infatti, con adeguata strumentazione, misuro meno di 200 Watt. E qui approfondisco per chi conosce la materia: normalmente una saldatrice, a vuoto, rappresenta un carico con cosfì inferiore a 0,5. Così come molti trasformatori e motori funzionanti a vuoto. Quindi, nei giorni seguenti, provo a collegare tra due fasi del contatore diversi carichi analoghi: un trasformatore d’isolamento monofase 400V/230V, un motore trifase a 400V alimentato con due sole fasi (circostanza possibile a seguito di guasto) ed un condensatore da 400Vac e 40 microfarad. Proprio nel caso del condensatore rilevo l’errore di misura maggiore: il contatore elettronico registra infatti una potenza istantanea di circa 1000 Watt anziché le poche unità (meno di 10 Watt) che registrerebbe un “vecchio contatore a disco”. L’errore conseguentemente si trasferisce in modo identico alla misura dell’energia, i chilowattora, quindi, l’utente, in questo caso, paga ora 1000 ciò che avrebbe pagato 10 col vecchio contatore. Il contatore elettronico trifase non misura quindi in modo corretto l’energia assorbita da carichi monofase a 400V e cosfì inferiore a 0,5. Per dovere scientifico ho ripetuto la prova col condensatore anche su un altri contatori identici ottenendo lo stesso risultato. La verifica è facile da eseguire. Chi ha dubbi può procedere personalmente.

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gli ultimi inerventi sono particolarmente interessanti

prima di leggerli avrei anch'io deto che l'affermazione 15/3 are giusta nel passato ma ora e' sbagliata, ed in assoluto lo e' sicuramente

sarebe interessante, dato che nei nuovi chi sganca NON e' la corrente ma un modello matematico, fare delle prove per arrivare ad un reverse enginerring del modello stesso

ami8 aggiunge un secondo problema che e' quello del modello di contabilizzazione, ancora diverso

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  • 2 weeks later...

Volete dire che c'è un algoritmo codificato nella logica del contatore, che provoca lo sgancio quando si supera una certa potenza?

Se fosse così, capisco perché questi non offrono protezione dai cortocircuiti; devo informare amici di famiglia, che nella casa al mare NON HANNO ALCUNA PROTEZIONE, visto che c'è solo il contatore elettronico Enel... E dire che ci sono un po' di elettrodomestici "importanti", come lavatrice, frigorifero, fornetto e ferro da stiro. Già ebbero qualche botto nell'estate 1980...e c'era ancora il vecchio limitatore magnetotermico...

Modificato: da virgilio72
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Solo per chiarimenti i limitatori di potenza , cosi definiti gli interruttori dell'enel non sono altro che dei semplici interruttori/sezionatori magnetotermici e lo erano anche con i vecchi misuratori per cui l'utente è tenuto sempre ad avere una protezione per il suo impianto elettrico.

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Ora più che mai, però! Ho letto da qualche parte in questo forum, che un netto corto può far "fumare le pareti" ben prima dello sgancio dell'interruttore incorporato nei nuovi contatori.

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  • 3 weeks later...
  • 1 year later...

Scusatemi, vorrei avere la conferma che in tutti i nuovi contatori enel trifase è possibile prelevare l'intera potenza da una singola fase, come scritto da ami8.

Questo mi eliminerebbe qualche grattacapo circa il bilanciamento, visto che è difficile trovare elettrodomestici trifase.

Per essere più chiaro, ho bisogno della trifase per la pompa di calore, ora pensando al fotovoltaico, sto pensando ad un piano di cottura ad induzione ad uso domestico da incasso, che su internet non riesco a trovarne trifase (se qualcuno ha qualche indirizzo buono).

Se posso sbilanciare pesantemente un fase senza superare la potenza massima non è più un problema.

Ciao

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Per esperienza personale e per ammissione dei tecnici ENEL, ti posso garantire un prelievo massimo dell'80% della potenza contrattuale su una singola fase (il restante sulle rimanenti) senza aumenti di prezzo e in modo continuo.

Sarebbe (anzi è) meglio comunque equilibrare il più possibile i carichi al costo di mettere (o far mettere) mano nell'apparecchio in questione, visto che si tratta di un semplice piano di cottura anche se ad induzione.

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Grazie delle precisazioni.

Secondo te, è possibile mettere "mano" ad una piastra 4 "fuochi" ad incasso che nasce monofase ed ha tutte le regolazioni di potenza su vari livelli per dargli in "pasto" una trifase?

Purtroppo su internet non trovo traccia di piastre trifasi.

Magari saranno capaci di prende la monofase raddrizzarla e darla in pasto ad un circuito elettronico che gestisce le bobine e i livelli di potenza.

Se cosi fosse potrebbe essere molto semplice, raddrizzo la 220 trifase ed il gioco è fatto con caratteristiche anche migliori di stabilità in tensione.

Se fosse così semplice perchè non proporle già in commercio?

Ciao

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daniele stefanini

....perchè è una bischerata !! :D

personalmente, anche se in linea di principio fattibile, non modificherei mai l´elettrodomestico...come minimo perderesti la garanzia.

Il fatto che sia in continua o in alternata non cambia nulla (come lo alimenti con la continua ?) e poi ti servirebbero altri componenti che hanno anche loro un costo, necessitano di protezioni, spazio, dissipano calore, devono essere realizzati e installati "a regola d´arte" etc. etc.

Secondo me ti conviene accertare il tutto direttamente con l´ENEL (fatti rilasciare una dichiarazione scritta) e stipulare il contratto per la potenza necessaria....

Ciao

Daniele

Modificato: da daniele stefanini
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  • 3 months later...

Forse arrivo tardi a segnalarvi questa cosa, comunque molti piani a induzione che vengono segnalati sui siti delle aziende (siemens, aeg, bosch, ariston...) accettano quasi tutti la trifase 400V, si tratta solo di ricablare il cavo di alimentazione.

Questo l'ho trovato sui manuali di installazione degli apparecchi, alcuni anche scaricabili da internet.

Volevo solo segnalarvi che ho acquistato un piano induzione ariston hotpoint

http://www.hotpoint-ariston.it/ha/products...oductId=48110IT

solo ed esclusivamente perchè nel libretto di montaggio scaricabile dal link era chiaramente indicata la possibilità di lavorare trifase. :rolleyes:

Ami8 complimeti per la tua esperimentazione sul contatore trifase.

Ciao a tutti da Robertino. ;)

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  • 3 years later...
QUESTA E' UNA ANOMALIA ACCERTATA CHE POTREBBE RIGUARDARE LA TOTALITA' DEI CONTATORI ELETTRONICI TRIFASE BT SEMIDIRETTI COMPRESI, CIOE' CON CORRENTI FINO A 500A.

Buongiorno, prego chi ha un contatore elettronico trifase di leggere con attenzione, ne vale la pena.

Poiché, come quasi tutti gli italiani, sono utente dell’ENEL, ritengo dovere civico portare a conoscenza quanto ho personalmente riscontrato sul contatore elettronico trifase di casa mia. I risultati ottenuti sono stati confermati anche controllando alcuni altri identici contatori elettronici trifase ENEL. Per informazione di chi non sa, i contatori elettronici trifase di cui tratto sono quelli di colore bianco installati più o meno dal 2000. Questi hanno sostituito la maggior parte dei contatori “a disco” e l’ENEL conteggia ora con essi l’energia che fornisce alle utenze a 400V e potenza fino a fino a 30 kW. La presente non riguarda quindi i contatori elettronici monofase installati nelle abitazioni.

......................................................

La circostanza in cui tale anomalia si è evidenziata è fortuita. Avendo necessità di effettuare lavori in prossimità dell’ubicazione del mio contatore, ho collegato ad esso una saldatrice monofase presa a prestito. Per comodità di collegamento stacco la linea che alimenta la mia abitazione, quindi il contatore si trova nella condizione di alimentare esclusivamente la saldatrice. Questo utilizzatore monofase offre due possibilità di alimentazione: 230V oppure 400V. Per comodità, essendo stata precedentemente utilizzata a 400V, non cambio collegamento e la alimento a 400V, quindi tra fase e fase del contatore. La saldatrice resta poi alimentata, a vuoto, per un certo tempo nel corso del quale il led rosso del contatore (quello della potenza attiva) lampeggia, a mio avviso, con frequenza troppo elevata. Agendo sul pulsante a fianco del display cerco la potenza istantanea registrata dal contatore: 0,7 kW cioè 700 Watt. Considerato che la saldatrice non sta facendo alcun lavoro, ma si trova solo collegata alla rete, il valore mi pare senza dubbio eccessivo. Infatti, con adeguata strumentazione, misuro meno di 200 Watt. E qui approfondisco per chi conosce la materia: normalmente una saldatrice, a vuoto, rappresenta un carico con cosfì inferiore a 0,5. Così come molti trasformatori e motori funzionanti a vuoto. Quindi, nei giorni seguenti, provo a collegare tra due fasi del contatore diversi carichi analoghi: un trasformatore d’isolamento monofase 400V/230V, un motore trifase a 400V alimentato con due sole fasi (circostanza possibile a seguito di guasto) ed un condensatore da 400Vac e 40 microfarad. Proprio nel caso del condensatore rilevo l’errore di misura maggiore: il contatore elettronico registra infatti una potenza istantanea di circa 1000 Watt anziché le poche unità (meno di 10 Watt) che registrerebbe un “vecchio contatore a disco”. L’errore conseguentemente si trasferisce in modo identico alla misura dell’energia, i chilowattora, quindi, l’utente, in questo caso, paga ora 1000 ciò che avrebbe pagato 10 col vecchio contatore. Il contatore elettronico trifase non misura quindi in modo corretto l’energia assorbita da carichi monofase a 400V e cosfì inferiore a 0,5. Per dovere scientifico ho ripetuto la prova col condensatore anche su un altri contatori identici ottenendo lo stesso risultato. La verifica è facile da eseguire. Chi ha dubbi può procedere personalmente.

nel giro di qualche giorno mi metteranno un contatore trifase elettronico e vorrei fare una prova con un condensatore

come funziona? si prende un condensatore (vanno bene quelli che si usano con i motori elettrici? da quanti uF?) e si collega semplicemente tra fase e neutro?

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mi hanno messo il contatore trifase elettronico..

ho fatto una prova collegando una saldatrice ad arco (a inverter) da 200 ampere e il contatore lampeggiava molto lentamente, potenza istantanea 0,1 kw

quindi se il problema c'era con qualche contatore e' stato risolto nei nuovi

se potete indicarmi come fare la prova con il condensatore, la faccio e ci togliamo ogni dubbio

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ho fatto una prova collegando una saldatrice ad arco (a inverter)

La tua prova è molto differente da quella che hai citato.

Nel caso citato la saldatrice è di tipo tradizionale; in pratica si tratta di un trasformatore con rapporto in discesa e con traferro variabile. Quando agisci sul volantino inserisci o estrai un "tappo" di lamierini da un traferro, variando in questo modo il circuito magnetico.

Nel tuo caso,invece, la rete alimenta un ponte raddrizzatore che carica una batteria di condensatori ottenendo un valore continuo. Un chopper in alta frequnza trasforma questa sorgente in continua in una tensione alternata che alimenta un trasformatore in alta frequenza. Il trasformatore risulta così molto più piccolo e leggero, di maggior rendimento. Il rendimento aumenta anche perchè la limitazione di corrente non la si effettua variando la riluttanza del trasformatore, bensì viene limitata direttamente dal chopper in alta frequenza.

La rete in questo caso non vede un carico fortemente induttivo (cosenphi < 0.5) ma un carico capacitivo (cosenphi circa -0.9).

In pratica hai gia provato il contatore con carico capacitivo. :)

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grazie per la risposta tecnica

se puo' servire, ho fatto pure un'altra prova:

ho collegato un trasformatore trimonofase (3f+n 380 -> 220 monofase) da 6kva e anche in questo caso la potenza impegnata era bassa (0,1 kw) e i led non lampeggiavano velocemente

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  • 3 months later...

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