Vai al contenuto
PLC Forum


Generatori A Metano Per Uso Domestico - Perchè non si utilizzano?


LB81

Messaggi consigliati

Da diversi anni si stanno diffondendo autovetture con motore alimentato a metano, allo stesso modo si potrebbero realizzare gruppi elettrogeni per installazione fissa alimentati a gas. Ciò comporterebbe dei notevoli vantaggi, poichè sarebbe possibile alimentare un gruppo elettrogeno con il gas fornito dalla rete di distribuzione pubblica, ottenendo una autonomia teoricamente infinita ed evitando in questo modo la necessità di riserve di combustibile liquido. Il mio dubbio è il seguente: la pressione bassissima con cui viene fornito il metano è sufficiente per far funzionare il motore?

Cosa ne pensate?

Ciao. :)

Link al commento
Condividi su altri siti


La pressione della rete che ti arriva a casa Non ha una pressione sufficente per alimentare un motore a scoppio.

E chi lo dice ???

I generatori o cogeneratori a metano ci sono e sono in funzione da diversi anni.

Ci sono delle problematiche comunque a carattere fiscale-burocratico-ENEL.

Generalmente , i grossi gruppi elettrogeni sono addirittura dei motori DIESEL lenti ( 1500 giri/min) adattati a bi-fuel ( 5% di nafta per lo scoppio+ metano ) o metano puro , ( ovviamente montano delle candelette )

Senza contare le centrali Enel a Turbogas , che appunto hanno motori a gas

Tutti questi essendo a METANO usano i metanodotti e le pressioni cittadine.

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

..Scusa perche' dovrei prendere un'auto a metano ? ( a parte che sull' aspirazione parliamo sempre di millibar)

Ci sono gruppi gia' presdisposti a metano , tuttavia se si vuole fare una prova dimostrativa , si prende un motore a benzina , e sul lato dell'aspirazione gli si mette l'alimentazione a metano con un piccolo ugello. ( questo per quanto riguarda il metano , se si usano bombole da cucina occorre il riduttore di pressione)

Certo , si deve trovare la giusta carburazione ( quantita' di gas-aria giusta) ma funge !

Provato personalmente.

Ora che ci siano poi problemi nella conversione , per quale che riguardo anticipo e quant'altro, quello e tutt'altra storia.

Anche se il metano viene compresso a 200 bar nella bombola , non viene "sparato" a quella pressione dentro i cilindri, ci sono opportuni riduttori di pressione , chiamati anche "polmoni".

Il tutto , come dicevo prima , si riduce a qualche decina di millibar.

Ti faccio uno schema ? :)

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 year later...

Probabilmente ti costa di più produrre energia elettrica "al minuto" che non comprarla dall'Enel all'ingrosso.

Io mi porrei il quesito contrario:perchè non intercettare tutti le sorgenti di acqua con generatori a turbina. Nel mio comune ci sono tre torrenti,solitamente quasi asciutti, ma quest'anno abbondanti d'acqua da ottobre fino adesso. Sostenuta la spesa iniziale avremmo avuto energia gratis. Considerato anche che un impianto idroelettrico piccolo ha bisogno di poca manutenzione.

Come si suol dire "tanti pochi fanno assai!".

Link al commento
Condividi su altri siti

personalmente non interessa molto produrre energia elettrica, mi interesserebbe invece produrre energia meccanica (cioe' un albero che gira)

invece di usare benzina/diesel/altro mi piacerebbe usare il metano che e' a disposizione a flusso continuo

esistono dei motori (in commercio) che funzionano solo a metano e che si possono collegare piu' o meno facilmente al metano di casa?

Modificato: da pedersen
Link al commento
Condividi su altri siti

ricambista2008

Mi ricordo che molto tempo fa' avevo letto un articolo che parlava della generazione di energia elettrica con il cosidetto totem. Si trattava di un motore di una Fiat 127 alimentato a metano che azionava un alternatore per produrre energia elettrica e nello stesso tempo veniva utilizzato il calore prodotto dal motore per riscaldare l'acqua per usi sanitari tutto grazie a un impianto creato a doc.

Chissa' perche' non se ne parla piu'.Con tutti i motori per auto che vengono rottamati ma ancora perfettamente efficienti si potrebbe fare qualcosa di decente a basso costo.Ma siamo sempre li':molti spendono un sacco di soldi in fesserie varie o per acquistare veicoli costosi e ingombranti di dubbia utilita' viste le esigenze medie di utilizzo;es fuoristrada per fare rabbia o invidia al conoscente;poi per spendere qualche soldo in energie e fonti rinnovabili si storce il naso. :blink:

Link al commento
Condividi su altri siti

A parte le considerazioni personali avete tenuto conto che:

1)L'energia fornita dal combustibile,al motore endotermico,che lo stesso fornisce all'auto o in questo caso all'utilizzatore è solo del 20/30% , il restante 70/80% viene dissipato in calore.

2) Il calore deve essere dissipato sempre e comunque, pertanto se mi serve elettricità devo comunque dissipare calore anche d'estate con 40°

3) Prima di riscaldare l'acqua devo far andare in temperatura il generatore,il motore deve raggiungere in fretta la temperatura di almento 60/70C° altrimenti la sua vita, a causa degli attriti interni, viene notevolmente ridotta.

4) Dal punto di vista dell'inquinamento è certamente molto meno inquinante un solo grosso generatore,che non una miriade di piccoli generatori

5) Ci vuole manutenzione, batteria di avviamento ,olio,liquido di raffreddamento, motorino di avviamento e sistema di ricarica dell'accumulatore per l'avviamento poi lo smaltimento dei "materiali di consumo"

gas fornito dalla rete di distribuzione pubblica, ottenendo una autonomia teoricamente infinita
Teoricamente, finchè la Russia non si mette a litigare con i suoi vicini di casa,è già successo, in quel caso i costi aumentano.
Con tutti i motori per auto che vengono rottamati ma ancora perfettamente efficienti si potrebbe fare qualcosa di decente a basso costo

Sarebbe più intelligente e a basso costo non incentivare la rottamazione di veicoli ancora efficienti per favorire i profitti dell'industria dell'automobile.

C'è poi il problema fondamentale che è alla base dell'economia del nostro paese,sarebbe tassato.

Tutti questi essendo a METANO usano i metanodotti e le pressioni cittadine.

Ma credi davvero che siano collegati ad un semplice contatore ? e basta? vai in un'area di rifornimento per auto a metano ,chiedi se ti fanno vedere pompe e compressori per poter utilizzare il metano fornito dalla rete cittadina,poi ne riparliamo.

Link al commento
Condividi su altri siti

generazione di energia elettrica con il cosidetto totem

Total Energy Module (+/- si scrive così) motore di derivazione automobilistica, 903 cc, abbinato a generatore asicrono 3.000 giri, trifase 400 V con neutro, (ho scritto asincrono correttamente !!!) con le seguenti prestazioni: 15 Kw elettrici, 2.000 litri/h di acqua a 98 °C (delta 10 °C) consumo metano circa mc/h 1,5 a regime medio, in 3 versioni: in parallelo alla rete, come qruppo elettrogeno di emergenza, e in versione "isola", gli ultimi 2 modelli venivano corredati di opportuni "scatoloni/congegni statici" (???) in grado di fornire l'eccitazione all'alternatore asincrono e ovviamente radiatori esterni per smaltire il calore prodotto. Erano previste anche versioni a GPL e alcool destinate già ai tempi al mercato sudamericano.

Ho avuto l'occasione nel lontano 1980, di partecipare alla realizzazione dell'impianto pilota, presso distaccamento Enel vicino a Bergamo, il mio compito era contenere le temperature delle varie tubazioni (coibentazioni varie).

L'impianto era costituito da 6 generatori TOTEM in parallelo alla rete (5 in servizio, 1 di scorta) 2 caldaie a metano da 500.000 Kcal/cad in soccorso alle fermate dei generatori e 2 serbatoi di accumulo acqua calda da circa 18/20 mc/cad (se non ricordo male).

L'impianto è stato completato, per un certo periodo ha funzionato e poi come tutte le cose con strani finanziamenti (.....) è stato smantellato.

si riduce a qualche decina di millibar.

Corfermo, l'alimentazione del gas metano era gestita con valvole del tipo usuali alle caldaie con in più opportune sicurezze.

) Ci vuole manutenzione, batteria di avviamento ,olio,liquido di raffreddamento, motorino di avviamento "

L'avviamento in marcia era fatto direttamente dal generatore che diventava momentaneamente motore d'avviamento (che botta !!!)

Dal mio punto di vista penso che l'intero progetto TOTEM sia finito propio a causa della manutenzione...... motore che gira sopra i 3.000 giri/min per 24 ore, per 365 giorni ..... hai tempi 3.000 giri/min per un'autovettura corrispondevano circa 100 Km/h, ..... per 24 h, per 365 giorni ...... 876.000 Km :o hai voglia a fare tagliandi e manutenzione, il motore lo butti a fine stagione.

Io stesso ho provato ad alimentare un motore di derivazione auto, con metano ha funzionato a meraviglia .... ma sono sempre troppi i giri ....... alti regimi .... poca durata !!! :(

In risposta alla domanda iniziale: anche a bassa pressione funziona.

Walter64.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per chi vuole conoscere le caratteristiche ......

Link

oggi come viene distribuito ......

Altro link

motori per auto che vengono rottamati ma ancora perfettamente efficienti

oltre a tutte le pratiche burocratiche per allacci vari a enel e fiscali tipo accise .....

rimane il fatto che i motori costruiti/distribuiti "oggi" rispondono a deteminate caratteristiche antiinquinamento e il fatto di poter "recuperare" motori comunque "funzionanti" .... a regime di 24 ore su 24 ..... si produce comunque inquinamento.

La finisco quì, sto uscendo dal seminato, sarebbe più opportuno aprire un'altra discussione in una diversa sezione .... tipo : come utilizzare metano e ottenere acqua calda ed energia elettrica ad uso famigliare.

Cordialità a tutti.

Walter64

Link al commento
Condividi su altri siti

C'è una curiosità in merito al Totem, se non sbaglio già dalla metà degli anni 70, ossia da quando è nato, questo apparecchietto era già pronto per il funzionamento a biogas e veniva fornito anche il kit per la produzione appunto di biogas in allevamenti di suini.

L'ing. Mario Palazzetti che può essere definito il padre di Totem, dopo la collaborazione con Fiat ha fondato la "Nova engineering R&D services s.a.s" che è il secondo collegamento di Walter.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 months later...

E come funziona? Forse sono tonto io ma mi par di capire che il generatore elettrico produce energia attraverso il metano.

Ma il metano dove lo prende?

Se è il metano ad essere prodotto in casa (ma come?...con le deiezioni umane, con le esalzioni di compost?) io non so leggere perchè ....non l'ho trovato scritto.

Se il metano è quello libico non abbiamo concluso proprio nulla perchè continueremo a dipendere dallo stron...da quel padre della patria ed eccellente politico che stà al di là del mare. E quindi dov'è la novità?

Probabilmente si sotiene che con tanti piccolissimo generatori si hanno meno perdite sulle linee di ditribuzione e che queste perdite, che alla fin fine è un guadagno è notevole. E chi se frega?

Spenderemo un pozzo di soldi per .

1) continuare a dipendere dall'estero (Libia e Russia)

2) Far conto sua fonte di energia esuaribile.

Ma non sarebbe più giusto investire in :

a) fonti alternative

B) rendere economici i pannelli fotovoltaici che attualmente sono costosi.

si insoma....ho scritto le solite cose ovvie e scontate.

Link al commento
Condividi su altri siti

E come funziona?

Nella stagione fredda credo che tu, come tutti, fai uso di riscaldamento. Bene se con la medesima quantità di combustibile necessario al riscaldamento tu producessi anche energia elettrica avresti un notevole incremento del rendimento. Questo è il principo che sta alla base del TOTEM e di tutte le centrali di cogeenrazione.

Il TOTEM aveva un paio di vantaggi: usava biogas come combustibile (quindi prodotto in loco), inoltre essendo di piccola potenza è adatto ad una generazione distribuita e non concentrata. Forse è stato proprio questo vantaggio a farlo affossare.

rendere economici i pannelli fotovoltaici che attualmente sono costosi.

Solitamente aumentando la richiesta aumenta la produzione, se aumenta la produzione calano i costi. Con i pannelli solari se aumenta la richiesta aumentano solo i prezzi, perchè? Perchè la produzione di silicio ha raggiunto la capacità limite, per incrementarla si dovrebbe investire tanto da rendere non economicamente vantaggioso l'investimento.

Ho visto un bellissimo studio in rete, se e qaundo ho tempo di ricercarlo metto il link.

Link al commento
Condividi su altri siti

NON DIMENTICHIAMOCI CHE:

negli anni 70 era vietato produrre energia in proprio e i petrolieri mettevano a tacere chiunque facesse loro concorrenza.

E ORA NOI SUBIAMO LE LORO DISSENNATE DECISIONI.

ivano65

Link al commento
Condividi su altri siti

No. Livio, io non uso il riscaldamento. Ho un termocaminetto molto caminetto e poco termo. basta e avanza. ;)

Indiscutibilemte "decentrare" una grossa centrale termoelettrica in tante piccolissime centrali collegati in rete ha dei vantaggi.

Ma come si prevede di produrre biogas in loco?

Un amico allevatore qìnelle vicinanze potrebbe non avere problemi usando non indifferenti quantità di letame ed altri composti organici....un condomino avrà forse una fossa asettica per le deiezioni?

Rendere economici i pannelli fotovolatici intendevo altre strade alternative al silicio o comunque non solo silicio , quindi investire in ricerca su un componente a basso costo che dia gli stessi o maggiori risultati.

Ma appunto bisogna investire in ricerca. Tendiamo a dimenticare che se Galvani non avesse giocate con le rane, pur arrivando a conclusioni strampalate, oggi saremmo al buio.

Ma il problema è vecchio. Pochi soldi alla ricerca teorica.

Forse occorre una mentalità più estesa. Tipo: perchè nel torrente, piccolo, vicino casa mia in cui l'acqua scorre d'inverno, non sempre, ogni tanto, non cè una turbina e relativo alternatore? Non costa molto, neanche in termine di manutenzione, e di piccoli torrenti l'Italia ne è piena.

Abito di fronte alle Eolie, e non hanno questo nome per caso....generatori eolici a prezzi contenuti uso casa?

non leggo purtroppo di soluzioni a basso costo che sfruttuno il principio del "tanti pochi fanno assai".

Link al commento
Condividi su altri siti

No. Livio, io non uso il riscaldamento. Ho un termocaminetto molto caminetto e poco termo. basta e avanza.

Già qui c'è una contraddizione dei termini. Che fa il caminetto rinfresca? Cosa consuma il caminetto? Solo aria o anche legna. Lo sai che la maggior parte dell'energia prodotta se ne va per la canna fumaria? Anche se il rendimento dei così detti termocamini è un poco più alto dei tradizionali, è comunque scarso.

In percentuale, i fortunati come te che necessitano di poco riscaldamento invernale, non sono molti neanche in Italia. Anche nella tua regione, chi abita in montagna lontano dalle coste, in inverno deve rscaldarsi.

In quanto all'energia eolica l'Italia è la regione meno ventosa di tutta Europa. Se escludiamo alcune zone ben precise (tipo Torre de Passeri, Candela e altre sempre nominate per divieto di transito ai "telonati" :) ) non c'è molto da fare affidamento. Si sta cercando di sfruttare, per esempio, la zona di Gela. Nel centro Italia, costa tirrenica, erano in uso nelle case coloniche torri eoliche per pompare acqua dai pozzi. Però è un uso con caratteristiche di costanza molto diverso dalla produzione elettrica.

In quanto all'uso delle turbune lente alimentate dai corsi d'acqua tocchi un nervo scoperto. Alla fine anni '70, inizio anni '80, uno studio di alcuni colleghi della Ercole Marelli dimostrò la convenienza di piccoli generatori idroelettri distribuiti sul teritorio, la mia provincia, come buona parte del Nord, è ricca di corsi d'acqua perenni dove erano installati mulini ad acqua, mulini che potevano essere convertiti alla produzione elettrica. FIno alla fine degli anni 50, non molto distante da casa mia, c'era un'azienda che sia utoproduceva la gran parte di energia elettrico con una turbina azionata da un ex mulino. Ora è li, tuttoquello che non è stato rubato, come un ammasso di ferraglia rugginosa.

Però una simile filosofia si scontrerebbe con tutta una serie di interessi consolidati, dove l'intreccio tra profitto e ......(meglio non dire il termine esatto) è molto stretto.

Quello che manca, ed anche i tuoi post lo rivelano, è un concetto di sfruttamento globale dell'energia necessaria e del risparmio.

Link al commento
Condividi su altri siti

1) Quanti saranno quelli che possono montare, o cui conviene montare un caldaia a biomassa e come collegare ad essa un generatore?

2) ma costa molto ed in quanto tempo si recupera l'investimento per il biogas negli allevamenti ?

3) Quanto si recupera convogliando le acque piovane dei comuni collinari o montani su un unico punto?

4) Ed intercettare piccoli e grandi torrenti?

5) Costa molto una turbina per sfruttare le maree?

6) E quanto costa uno spot televisivo mirato ad una raccolta di idee come queste?

7) e sopratutto ecco la domanda cruciale....perchè pago un ministro per l'ambiente,uno per lo sviluppo economico ed un paio di sottosegratari all'energia?

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusa , mi sorge un dubbio amletico ...

Il silicio costa caro perchè è oneroso produrlo puro ... la capacità produttiva è al limite ...

Chissà perchè il silicio utilizzato per fare altro oltre ai pannelli fotovoltaici costa molto meno ... ;)

P.S. I pannelli si possono fare anche col silicio amorfo di purezza 95% circa ... :o

Ciao a tutti.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 9 years later...
Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni.

Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Per favore riproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione.

 

DISCUSSIONE CHIUSA

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Maurizio Colombi locked this discussione
Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo/a...