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Impianto Elettrico Secondo La Variante V3


ricercatore1

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Hai mandato le tue critiche?

Non ho critiche da fare. Qua si discetta del sesso degli angeli, possiamo parlare dell'Invisibile Unicorno Rosa e sarebbe la stessa cosa.

Una buona abitazione la si progetta nel suo insieme, compreso l'impianto elettrico, e se viene fuori un obbrobbrio si chiama libero mercato.

Nessuno va a vedere la qualità dell'impianto elettrico ma a guradre la casa nel suo insieme: prese, rubinetti, termosifoni...a farsi un'idea in generale...e mentre fa il sopralluogo la V3 lo aiuta?

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Mi dispiace Nino ma devo concordare con Carlo .

mentre non credo che ci sia una via di mezzo, se il committente decide per il livello 3 cioè"domotico" , sicuramennte tutta la casa sarà di livello 3

se no sulla dico cosa metti : appartamento in livello 3 mentre la camera da letto e livello 1 :blink: :blink: :toobad:

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Carlo Albinoni
Una buona abitazione la si progetta nel suo insieme, compreso l'impianto elettrico, e se viene fuori un obbrobbrio si chiama libero mercato.

Il fatto è che il "progettista", nel senso proprio del termine, non esiste. Colui che si fa carico delle esigenze dell'utente e le trasforma in un progetto.

Il progettista è lo stesso che realizza l'impianto, e spesso colui che lo vende.

L'impianto elettrico è il più "debole" (commercialmente parlando) di tutti gli impianti domestici, e gli impianti, nel loro insieme, sono una piccola parte del valore di un immobile. Fanno mercato solo gli aspetti estetici dell'impianto elettrico, come il colore degli interruttori.

Come se andando dal concessionario scegliessimo solo il colore dell'auto, ma non il modello, le caratteristiche, le dotazioni.

Non c'è mercato per l'impianto elettrico: vince quello che costa meno, sempre, al di là della qualità.

Basta che sia "a norma".

Del resto mi pare incredibile che colui che trova una abitazione di suo gradimento, zona, infissi, e via di seguito, di prezzo accettabile, rinuncia all'acquisto perchè l'impianto elettrico non è un gran che. Te lo prendi, così come è.

e mentre fa il sopralluogo la V3 lo aiuta?

Non gli serve durante il sopralluogo. Serve a garantire che se l'impianto è "a norma" (livello 1) del tutto minimale non è. E se poi è anche di livello 2 o 3, sarà anche qualcosa di più, non perchè glielo dice il venditore ma sulla basa di criteri oggettivi

Quelle degli abat-jopur non possono essere considerate delle prese ma dei punti luce.

Se non sono comandate, non sono punti luce ma punti presa.

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le norme prima di essere emesse vanno in inchiesta pubblica sul sito del CEI.

Scusami Carlo, ma io credo che queste pubbliche inchieste sinao l'ennesima p.p.c.! Le osservazioni del pubblico, specie se di buon senso, non sono prese in considerazione. In genere le norme tendono a seguire gli interessi dei grandi gruppi, basterebbe scorrere l'elenco dei partecipanti ai comitati e vedere le aziende di appartenenza.

Ritengo anche che sia in atto da alcuni anni il tentativo di normare tutto, prevedere tutto, ingabbiare tutto.

Sappiamo che i nostri super pagati 8 epoco facenti) euroburocrati sono arrivati a normare sul profumo delle rose e sulla lunghezza delle banane (purtroppo è vero non leggenda metropolitana). Con questi indirizzi anche le normative tecniche che dovrebbero servire unicamente gli scopi della sicurezza e della qualità, diventano solo vuoti esercizi teorici, quando non sono dei chiari ed evidenti strumenti commerciali. Il caso delle lampade ad incandescenza è emblematico: i maggiori costruttori europei non erano in grado di reggere la concorrenza ed allora le hanno messe fuori legge con la scusa del rsparmio energetico; peccato che il rendimento delle alogene non sia di molto superiore, mail prezzo di vendita si.

Anche questa classificazione in livelli mi suona tanto di spinta commerciale.

Ma io sono noto per lamia sospettosità.

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Ritengo anche che sia in atto da alcuni anni il tentativo di normare tutto, prevedere tutto, ingabbiare tutto.

Con l'effetto psicologico di badare alla norma e non alla sicurezza in sè.

Sarebbe molto più utile la pubblicazione di statististiche degli incidenti, la causa e l'obbligo o il consiglio di adottare opportune precauzioni.

Se per motivi di sicurezza la norma impone di sistemare il differenziale lontano dalle fonti di vapore io la applico senza discutere riservandomi di scoprire nel dettaglio il perchè per mia cultura professionale, in un secondo tempo mi documenterei sugli accorgimenti da prendere se non posso fare a meno di installarlo proprio in quel locale

...vabbè...crocetta più crocetta meno, un foglio in più o in meno vorrà dire che se prima ci siamo montati la testa perchè "certifichiamo" ora lo faremo ancor di più perchè "attestiamo".

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Microchip1967

Lungi da me voler difendere il normatore, se si è arrivati a questo è perchè manca la professionalità.

La Variante V3 purtroppo è nata perchè sempre piu' spesso sono stati realizzati impianti elettrici "minimali", che al momento dell'uso possono creare pericoli all'utente.

Nel mio piccolo non ci sono stati problemi ad applicarla, in quanto già con il buon senso superavo quanto prescritto.

Nei salotti, ad esempio, metto sempre almeno una scatola per lato (per permettere eventuali variazioni in futuro seza dover rompere il pavimento), dove c'è il tv ho sempre messo una doppia scatola + telefono + antenna, la cucina ha una sua linea dedicata e dei parziali bipolare che sezionano le utenze.

nelle scatole prese inserisco sempre almeno una unel.

Stessa cosa per le prese sul piano di lavoro della cucina

Differenziali rigorosamente di tipo A

Concordo in pieno con quanto detto finora da Carlo.

Se si è arrivati a dover fare una norma, è perchè purtroppo ci sono in giro troppi "tirafili" (spesso strozzati dai costruttori, che a te pagano un'impianto 2500 euro, ma lo vendono a 10000 con al scusa che l'abitazione è in classe A)

Per quanto riguarda la norma, puoi benissimo non seguirla (le norme non sono obbligatorie) ma starà a te dimostrare che hai fatto il tutto a regola d'arte..

Vuoi un'esempio classico di possibile "implicazione" della V3?

Donna di servizio, che per usare l'aspirapolvere è costretta ad usare una prolunga in quanto il cavo dell'apparecchio non è lungo abbastanza.

Prende la prima prolunga disponibile (magari autocostruita, come mi è capitato di vedere, con un bel 2x0,50 con presa e spina a 3 poli) e la usa.

Peccato che l'aspirapolvere magari sia in classe I. Prende la scossa (dovuta al filtro antidisturbo), si spaventa, cade e si fa male.

Vieni chiamato come corresponsabile in quanto l'impianto nuovo, se avesse rispettato le prescrizioni minime, non avrebbe richiesto l'uso di prolunghe (o peggio di adattatori UNEL).Il gioudice decide che tu, come professionista che fa tutti i giorni quel lavoro, in base alla tua esperienza non potevi non sapere di queste condizioni di pericolo e pertanto non dovevi derogare a questa nisura minima di sicurezza

Poi magari ne vieni fuori, ma nel frattempo sei nei premi.

Puo' essere un'estremizzazione, ma provate a pensarci un poco.

Visto che ormai si va dall'avvocato anche per un taglio di capelli che non soddisfa, prevenire è meglio che curare....

Modificato: da Microchip1967
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Lungi da me voler difendere il normatore, se si è arrivati a questo è perchè manca la professionalità.

Cambia qualcosa con la V3?

Prima Rossi era un arruffafili, poi lo obbligarono a rilasciare la DiCo e divenne un arruffafili che firmava la DiCO, successivamente gli imposero la V3 e divenne un arruffafili che firmava la Dico e la V3.

Se c'è poca serietà, onestà e professionalità bisogna intervenire sulla scuola.

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Carlo Albinoni
Ritengo anche che sia in atto da alcuni anni il tentativo di normare tutto, prevedere tutto, ingabbiare tutto.

Be', la norma italiana almeno dà solo dei requisiti minimi: numero di interruttori, di differenziali, di punti presa...

Altre norme simili estere sono più vincolanti: danno esattamente la ricetta di come deve essere fatto l'impianto e non sono ammesse varianti.

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Alla fine, siamo ritornati sul mio preposto centralino generale. mi trovo in pieno accordo con Microchip1967 . per quanto mi riguarda, l'unica cosa che ho cambiato rispetto agli impianti precedentemente posati, è quella di portare il conduttore PE direttamente nel centralino. questo sempre in attinenza alla nuova normativa e soprattutto, essere sicuro di non trovarmi davanti ad un giudice, a giustificare come mai non ho provveduto a garantire protezioni da sovratensioni. "pur dovendolo sapere" oppure, come mai non ho provveduto ad installate un M/differenziale da 0,01A per il locale Bagno . avete tutti ragione e lo ribadisco fortemente,la natura di queste norme curano sicuramente l'aspetto commerciale ma! un eventuale giudice non interessa questo aspetto ma la "norma" si!

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remo williams

Se le norme,ed evito di virgolettare,fossero pensate,e scaturissero da onestà intellettuale,non avrei assolutamente da recriminare.

Ma in un paese come il nostro,in cui esce una norma al di,senza implementare controlli,è palesemente un modo per far vendere cartaceo.

Che per carità,dovrebbe ,almeno in teoria,far aumentare la sensibilità dei tirafili come me.

Si facessero ,i normatori,un giro,tra scuole,locali pubblici,ospedali,studi dentisstici,ristoranti....cantieri edili(in cui c è da ridere).....

Dico questo,per inciso,senza vena polemica ,per i su citati...

Non è il loro lavoro ....ma,forse,dovrebbero impegnarsi in maniera più pungente con legislatori e azzeccagarbugli vari...

Cè poi da aggiungere,che è,ingenuo pretendere che l acquirente di un appartamento,badi alla qualità del suo impianto elettrico.....

Tipico commento:...madoooo...che belle le mattonelle nel bagno

....che linee sinuose che ha la tazza del cesso....

.......................

Tanto,per quanto riguarda la penuria di prese,ci sono adattatori e diduttori vari.

Il sunto del mio(più che modestissimo pensiero)è che,se un impiantista cerca di dare una qualità maggiore al suo lavoro,lo deve fare in primis per se stesso,poi,potrà andare dal cliente e dire:è una bomboniera...nell 80% dei casi,ti dira bravo e,dopo 5 minuti,5,andrà a rimirare le aerodinamiche forme del suo cesso....

Tutto questo sempre scevro da polemiche...Un saluto. :smile:

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Altre norme simili estere sono più vincolanti: danno esattamente la ricetta di come deve essere fatto l'impianto e non sono ammesse variant

Si chiama progetto. Tutta un'altra cosa. Sulla pianta di casa si disegnano i vari punti luce usando dei simboli che sono ben codificati e relativa legenda, uno schema unifilare e le istruzioni ed i "bugiardini" che si trovano nelle confezioni dei dispsitivi montati.

Per noi elettrecisti il lavoro non aumenterà un pochino...ma il senso logico e l'utilità c'è.

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Se si è arrivati a dover fare una norma, è perchè purtroppo ci sono in giro troppi "tirafili"

Il termine "tirafili" lo usava in senso spregiativo anche mio padre :smile: ; più in basso metteva i "piantapali".

Posso essere d'accordo con te che ci son troppi incompetenti e troppi "furbi" che magari saprebbero come si deve lavorare ma se ne guardano per risparmiare sul poco.

Però le norme non risolvono il problema, almeno da noi.

E' come aumentare le pene per certi reati. Le pene aumentano ma, contemporaneamente, aumentano anche i reati. Perchè? Perchè non c'è certezza della pena.

Medesimo discorso vale per le norme.

Anche se non le rispetti non succede alcunchè. Chi mai controlla se un impianto è a norma? Mai visto un ispettore che controlli gli impainti prima che venga concessa l'abitabilità. Perbacco non si vorrà per caso mettere in crisi l'edilizia che ha gia tanti problemi! Quindi il costruttore costruisce appartamenti, villette a schiera, ville bi e mono familiari, chiede l'abitabilità al comune e vendo. Al più c'è stata la verifica dell'uffico tecnico comunale per la volumetria, nella speranza di poter applicare qaulche sanzione per far cassa.

Altre norme simili estere sono più vincolanti: danno esattamente la ricetta di come deve essere fatto l'impianto e non sono ammesse varianti.

Di questo passo normeranno anche il tipo e colore dei vestiti che devi indossare. :angry:

Pensa se imponessero il cappotto dallo 1 novembre al 31 di marzo come ai militari quando c'era il servizio di leva. Oppure vietassero i tacchi di altezza superiore ai 6 cm perchè son potenzialemente pericolosi.

Forse sono io che son sbagliato, ma io credo che un cittadino debba esser libero di fare tutto quello che vuole purchè non sia espressamente vietato. Ed anche i divieti devono essere limitati solo alle cose veramente fondamentali ed importanti.

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Carlo Albinoni
ma io credo che un cittadino debba esser libero di fare tutto quello che vuole purchè non sia espressamente vietato

Se è per questo, le norme tecniche, in sè non sono obbligatorie per legge. Chi però deroga dalla norma, non può dichiarare di aver fatto un impianto a norma.

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Se è per questo, le norme tecniche, in sè non sono obbligatorie per legge. Chi però deroga dalla norma, non può dichiarare di aver fatto un impianto a norma.

Voglio essere generoso e venirti incontro:

Compromesso di vendita di un immobile di fronte al notaio. Questo documento legale si divide in due parti:

La prima parte è canonica.

Vengono citati i contraenti del contratto, l'immobile oggetto della compravendita, se franco e libero da ogni impegno o nello stato di fatto in cui si trova, le modalità di pagamento ed il termine ultimo dell'ultima rata.

La seconda parte è opzionale.

Le parti contraenti possono subordinare il buon fine con tutte le clausole che vogliono. Possono cioè scrivere che le caratteristiche che l'appartamento deve avere.

Possiamo quindi avere un rigo con la scritta:

" ....di immobile con impianto elettrico conforme alla regola d'arte ad oggi vigente e provvisto di frutti e punti elettrici come previsto dalla norma CEI 68-1 variante V3 Livello III".

Ebbene l'atto sarà nullo se l'immobile non ha i punti luce previsti dalla V3 L3 a prescindere dall'esistenza o meno di un foglio di carta. Il notaio, accertata che una clausola non è stata rispettata invalida l'atto ed impone al venditore la restituzione della caparra in misura doppia.

Ma questo vale per tutto. Posso subordinare l'acquisto a qualuqnue clausola, sulla cui chiarezza si pronuncia il notaio.

Volevi tutelare il compratore? Più di così.

Modificato: da Nino1001
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Carlo Albinoni

Sorpresa: la V3 non c'è più.

E' infatti uscita oggi la nuova edizione 2012 della CEI 64-8 che sostitusce la precedente edizione con tutte le sua varianti (le "assorbe").

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Maurizio Colombi
Per esser in livello 2 andrebbe montato anche nel centralino un controllo carichi.

Prova a leggerti tutta la discussione, ma soprattutto QUESTO intervento!!!!!!

E....se lo dice Carlo......c'è da fidarsi! :whistling:

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Nooooooooooo hanno tolto la v3????????era una bella cosa cosi almeno tutti partivano dallo stesso capitolato in base al livello scelto dal committente :(

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Carlo Albinoni
Nooooooooooo hanno tolto la v3????????

La V3 era una variante alla precedente edizione della norma.

Uscendo la nuova edizione non ci sono varianti.

Ma stai tranquillo che i cdontenuti della V3 li troverai nella nuova edizione.

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Carlo Albinoni

Per maggiore chiarezza.

L'ex Allegato A della ex V3 (Ambienti Residenziali Prestazioni dell'impianto) è diventato il Capitolo 37 della nuova edizione 2012 della norma CEI 64-8.

I contenuti sono molto simili ma ci sono delle interessanti differenze.

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Ha quanto ho capito sentendo il mio progettista ieri non ci sono grosse variazioni,giusto?mi confermate?? Mi ha detto di aver sentito qualcosa da voci di corridoio e che avrebbe dovuto ancor verificare,una cosa che mi ha saputo dire è che una modifica è se nella dotazione di una stanza sono previste 7 prese se ne possono metter 6 e spostarne una in un altra stanza mi confermate cio??

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Carlo Albinoni

Non ci sono stravolgimenti.

Consiglio la lettura del nuovo capitolo 37, oppure di uno dei tanti articoli, guide, libri che usciranno sull'argomento da fonti autorevoli.

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  • 2 months later...

...Quindi il modello di.co. Non e cambiato?

Io come l'autore del tred iniziai l'impianto prima dell'entrata dell'impianto a livelli e solo ora l'ho completato... Come la faccio sta di.co. ?

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