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Illuminazione pubblica con sistemi a fotovoltaico


Ospite Enrico Taino

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Ospite Enrico Taino

Ultimamente si stanno facendo largo sistemi di illuminazione pubblica alimentati da moduli fotovoltaici ad isola; personalmente quelli che ho potuto vedere accesi nelle ore notturne non mi hanno lasciato molto soddisfatto in materia di resa e quantità di luce prodotta. Penso che la tecnologia sia ancora ai primi passi in questo campo. Voi cosa ne pensate?

Grazie per le eventuali risposte.

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  • 2 weeks later...

Penso che la tecnologia sia ancora ai primi passi in questo campo. Voi cosa ne pensate?

Che ai ragione!

Pannelli solari troppo costosi, batterie che richiedono manutenzione e costi aggiuntivi ad ogni sostituzione, resa limitata, carica limitata in caso di scarso sole ecc..

ne fanno un uso prevalente dove non è possibile posare alimentazione ma sicuramente non sostituiscono la normale distribuzione, ci potrebbero essere altre tecnologie, più efficienti ma questa è un altra storia.. ;)

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L'illuminazione pubblica mediante pannelli votovoltaici e agli albori, bisogna aspettare ancora un poco per avere prodotti competitivi sotto tutti gli aspetti specialmente quello economico, or ora secondo me non ne vale ancora la pena per i motivi già detti, costi, poca luce, ecc.....

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Ospite Enrico Taino

Concordo appieno con le vostre opinioni tanto che gli impianti che si vedono in giro realizzati con queste tecnologie sono spenti oppure quasi....nel senso che non si nota la loro accensione.

Aggiungerei inoltre che va bene realizzare impianti così in zone ove l'energia elettrica è di difficile reperimento, ma non sono assolutamente d'accordo per l'installazione di pali fotovoltaici all'interno di centri abitati. Vi assicuro che hanno un impatto ambientale notevolissimo.

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Vi assicuro che hanno un impatto ambientale notevolissimo.

Mi limito al fattore tecnico, per quanto riguarda l'ambiente penso che vivere nel

paese dei Mulini a vento sia più gradevole che vivere in Francia e avere una centrale

nucleare vicino casa anche se non la vedi...

quindi per me ben venga l'impatto ambientale di eolico e solare e tutto ciò che vuoi

sempre a patto che sia a rischio prossimo allo zero di emissioni, radiazioni e

d'inquinamento nocivo alla salute...nostra e dei bambini, in fondo per fare male un palo

fotovoltaico deve cadere sulla testa... ;)

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Mauro Dalseno

Concordo con l' uso di questi sistemi, al diavolo questa mania dell' estetica.. Nel nostro paese vige il culto del bello, ma quello che e' essenziale viene completamente trascurato.

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Ospite Enrico Taino

Forse mi sono spiegato male....correggo il tiro...penso sia giusto usare il palo fotovoltaico in un incrocio in aperta campagna anche se questo ne compromette il panorama. E' notevolmente più importante l'illuminamento ed il senso di sicurezza che esso ne conferisce agli utenti dell'incrocio.

Io intendo che tali sistemi di illuminazione pubblica all'interno dei centri abitati sono brutti da vedere. Opinione personale condivisibile oppure no. Meglio rompere 20 metri di asfalto che aprire le finestre e trovarmi un "tafanario" (passatemi il termine) del genere davanti agli occhi quando il vecchio palo esistente è lì bello comodo e magari è gestito da un impianto sotto regolatore di flusso o telecontrollo.

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Secondo me, l'energia solare va usata quando c'è cioè di giorno, mettendola in rete ; è gratuita preziosa e di facile dispacciamento basta un buon inverter.

Di notte l'energia elettrica è abbondante a causa delle centrali termiche lente e quelle nucleari (purtroppo) quindi utlizziamo quella per illuminazione stradale evitiamo il ricorso a carica batterie, batterie pesanti e inquinanti, la manutenzione del tutto costa più del risparmio.

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Ospite Enrico Taino

In effetti Guest hai ragione su quanto concerne i costi manutentivi delle batterie...Però creare un impianto di illuminazione fotovoltaico in zone di difficile reperimento di energia elettrica comporta il risparmio sulla creazione di lunghe linee elettriche con i costi che ne conseguono (scavi, ripristini, pozzetti, tubazioni, cavi elettrici, quadri, giunzioni).

E' vero che le batterie vanno manutente spesso...ma è anche vero che se gli impianti venissero fatti a regola d'arte mantenendo le batterie all'interno di contenitori stagni sui pali diminuirebbero i guasti a causa di infiltrazioni d'acqua.

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Ospite Enrico Taino

Sempre che prima non si siano riempite d'acqua.....le batterie....difficile che in questi impianti le batterie nei pozzetti siano entro involucri con grado di protezione IP67....

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  • 4 weeks later...
Adelino Rossi
Pannelli solari troppo costosi, batterie che richiedono manutenzione e costi aggiuntivi ad ogni sostituzione, resa limitata, carica limitata in caso di scarso sole ecc..
Direi vengono riassunte bene le negatività del sistema.

Sappiamo tutti cosa vuol dire per esempio 2-3-giorni di nebbia, tre notti e due giorni di nuvole o pioggia.

Per la struttura poi, succede che in fase di offerta, immagino che vengano fatti anche prezzi interessanti in quanto il tutto è un monoblocco premontato.

Poi se la richiesta di manutenzione diventa frequente, l'intervento di due uomini con camion gru e cestello di sicurezza costa quasi quanto il palo nuovo. E' qui nascono i problemi in quanto mentre l'installazione probabilmente gode di un investimento finanziato e agevolato, la manutenzione non è finanziata e va tutta sui costi correnti di cassa. per quanto riguarda la manutenzione, ricordiamoci che le batterie sono un rifiuto speciale. Cronache recenti docet.

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  • 3 weeks later...
Carlo Albinoni
Però creare un impianto di illuminazione fotovoltaico in zone di difficile reperimento di energia elettrica comporta il risparmio sulla creazione di lunghe linee elettriche con i costi che ne conseguono (scavi, ripristini, pozzetti, tubazioni, cavi elettrici, quadri, giunzioni).

Be' questo lo si fa abbastanza diffusamente per le luci di segnalazione, per l'illuminazione la vedo dura.....

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Ospite Enrico Taino

La norma UNI 11248:2007 prevede appunto che per intersezioni stradali in luoghi di difficile reperimento dell'energia elettrica si possano classificare tali zone in categoria illuminotecnica S7 con nessun valore di riferimento e nessuna prescrizione illuminotecnica richiesta...La funzione dell'illuminazione che viene realizzata quindi diventa puramente di segnalazione come per gli apparecchi da te indicati Carlo.

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  • 1 month later...
Ospite ELLEDI

i pro ed i contro dei sistemi alimentati con il fotovoltaico:

PRO

1_Possibilità di installazione in luoghi in cui non è reperibile l'energia elettrica.

2_Politicamente vendibile, grazie al solito articoletto stupido sul gazzettino locale ... "Il comune tal dei tali illumina coi palìnnelli solari"

CONTRO

1_La uni 11248 impone una resa cromatica minima di 20 ( punto 9.1.2 ) dunque non è possibile impiegare le lampade SOX spesso associate a tali sitemi.

2_Le lampade SOX non permettono di sviluppare ottiche efficenti, peggio ancore se installate in apparecchi non progettate per esse ( come nel 99% dei casi ).

2a_ necessità comunque di respattare la UNI11248 ed UNI EN 13201.

3_Se aasociato ad apparecchi a LED è necessario che siano apparecchi SERI di costruttori SERI e non dei tanto CANTINARI che si vedono in giro.

4_La durata delle batterie è più o meno quella di una lampada a scarica... dunque stessa manutenzione !

5_ I costi delle batterie sono molto superiori a quelle di una lampada a scarica.

6_Le forme di inquinamento derivanti dall'impiego delle batterie vanifica ogni forma di "sostenibilità" del solare.

7_ Servono pali appositamente strutturati e certificati per la zona di installazione ( EN40 ).

8_Impatto estetico importante.

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Ospite Enrico Taino

ELLEDI direi che hai demolito con il tuo elenco di difetti le intenzioni di chi volevano installare lampioni fotovoltaici...ehehe....scherzi a parte...

le tue affermazioni sono veriterie e sono anche condivisibili sotto certi alcuni aspetti, ovvero l'utilizzo delle lampade SOX, le armature a led non studiate, l'impatto estetico, l'autonomia delle batterie ed i loro costi manutentivi...

Sul palo sono in disaccordo perchè non mi sembra un problema insormontabile...anzi...

Comunque la norma UNI 11248 permette di classificare le intersezioni stradali all'esterno dei centri abitati di categoria S7 senza alcuna prescrizione illuminotecnica...per cui l'utilizzo di questi sistemi è utile se l'energia è di difficile reperibilità...una linea interrata ha costi elevati di realizzazione....

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Ospite ELLEDI

non sono d'accordo, incroci in aree rurale sono classificabili S7 in relazione agli illuminamenti.

ma il punto 9.1.2 e chiarissimo: Il valore minimo per l'indice di resa dei colori è di 20

Detto questo comunqe anche io ritengo il fotovoltaico una buona se non l'unica soluzione per illuminare aree dove è impossibile portare la linea elettrica.

Chiedo solo che non mi si spaccita per soluzione ecosostenibile ed a risparmio energetico.

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Ospite Enrico Taino

Concordo appieno sull'indice di resa cromatica minimo da utilizzare e concordo anche sul punto di utilizzare i led al posto del sodio bassa pressione anche perchè comunque è un costo manutentivo in più le lampade sox dato che i led hanno vita lunga....

I lampioni fotovoltaici non servono per illuminare, ma secondo me la loro funzione è quella di rompere il buio e dare un senso di sicurezza...minimo..ma lo danno...

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  • 1 month later...

Tutta la tecnologia LED per illuminazione e' praticamente agli albori e quindi piu' passa il tempo e maggiori saranno le innovazioni.

Personalmente ho potuto vedere lampioni alimentati a fotovoltaico , con lampade da 36 LED da 1watt 114l@350mA , con un consumo effettivo, perdite tutto incluso di circa 50 W)e non sembrano affatto spente, anzi visibilità più che buona su palo da 6mt.

Il pacco batterie gel -piombo e' stato dimensionato per una urata di 5 giorni ( dati del produttore) per circa 8 ore ( anche se a luminosita' variabile in funzione della luce ambiente e del traffico ).

Insomma come prestazioni direi che cominciano ad essere interessanti.

Il costo si aggira sui 3000 euro, su questo sarebbe interessante fare dei ragionamenti

economici (non e' il mio forte) e compararlo con i costi di realizzazione e mantenimento di un installazione in rete tradizionale, ovviamente dove la rete e' ancora assente.

Attendo contributi al topic.

Intanto

Un saluto a tutti gli amici del forum-

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Ospite Enrico Taino

In effetti il prezzo è un tantino alto....soprattutto se il costo di un punto luce con cavidotto interrato opere edili comprese al massimo massimo massimo arriva ai 1500-1600 euro...senza tenere conto che il prezzo è in continuo ribasso...dato che un pò tutti si stanno adattando ad intraprendere il lavoro dei pianta-pali....

Quello che poi è da sommare sono i costi manutentitvi ed energetici....

Comunque otto ore di accensione non sono tante anzi....

Se pensiamo che la media è di 4200 ore annue di funzionamento ovvero più di 11 ore giornaliere.....

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  • 6 months later...
Ospite baldacs

Sono tutte molto interessanti queste considerazioni fatte sui Lampioni FV stand-alone.

Però mi piacerebbe avere davvero chiaro come si schiera la norma UNI11248:2007 in merito all'illuminazione FV.

Ho letto dai vostri interventi preceednti ed ho anche trovato sulla norma UNI1128 tale frase al punto 6.3:

"Se in prossimità di incroci in zone rurali o in strade locali extraurbane sono previsti apparecchi di illuinazione, singoli o in numero molto limitato con funzione di segnalazione visiva, limitatamente per questa zona non si richiede alcuna prescrizione per i livelli di illuminazione (categoria illuminotecnica S7) e si richiede la categoria illuminotecnica G3 per la limitazione dell'abbagliamento, valutata nelle condizioni di installazione degli apparecchi di illuminazione".

Sulla UNI EN 13201-2 ho poi constatato per la categoria S7 non vi sono prescrizioni di illuminamento.

I requisiti individuati dalla categoria G3 sono rintracciabili nella UNI EN 13201-2 APPENDICE A, paragrafo A.1 Categoria di intensità luminosa.

La categoria G3 limita impone dei limiti ai valori di cd/klm per determinati angoli gamma.

I due limiti max sono:

100 cd/klm ad un angolo gamma di 80°

20 cd/klm ad un angolo gamma di 90°

Nota 2: G3 corrisponde ai concetti di "semi cut-off" e "cut-off" di uso tradizionale, con requisiti tuttavia modificati in funzione dell'uso prevalente dele sorgenti luminose e degli apparecchi di illuminazione.

Secondo voi quindi posso applicare tutte queste considerazioni al caso di illuminazione con lampioni fotovoltaici di piccole zone fuori dai centri abitati in cui è molto difficile e costoso portare la linea elettrica?

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Ospite Enrico Taino

Secondo me si...chiaro che l'idea di base dev'essere "rompere il buio" anche perchè altrimenti ci ritroveremmo costretti ad installare parecchi lampioni FV con costi elevatissimi.

Però io la trovo un'idea corretta per ambiti particolari ove altre soluzioni comportano costi molto maggiori.

Ed aggiungo userei apparecchi di tipo cut off.

Se vogliamo ottimizzare la cosa poi possiamo utilizzare armature a led con costi manutentivi ancora più ottimizzati ovviamente cut off e quindi anti inquinamento luminoso.

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  • 8 years later...
Chiara Dansi Maria Torre

io sono a favore dei pannelli, anche se sono esteticamente brutti, funzionano bene, ti fanno risparmiare e abbassano le tasse.. 

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