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Considerazioni Diametro (Ø) Dei Tubi - Relative conseguenze


a2011

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Questo problema nasce soprattutto dalle predisposizioni sbagliate, ma anche dalla mancanza di basi teoriche da parte

dell'installatore e della negligenza dello stesso.

Sappiamo che ogni condizionatore, slip a parete o qualunque altro modello esso sia, per una corretta installazione e conseguente corretto funzionamento ha bisogno di avere il giusto diametro (Ø) dei tubi, sia dal lato liquido (bassa pressione), sia dal lato aspirazione (vapore surriscaldato a bassa pressione).

Ma cosa succede se per uno dei motivi sopraelencati avessimo un errato diametro (Ø) sui tubi?

Vorrei analizzare insieme a voi le seguenti considerazioni e discuterne sulle relative conseguenze che avverrebbero in un circuito frigorifero:

1) Tubazione lato liquido (bassa pressione): ovvero ci troviamo a valle del capillare, valvola di laminazione elettronica o

valvola di espansione termostatica (in impianti più grandi). Solitamente si utilizza il diametro (Ø) di tubo da 1/4 di pollice

fino a certi BTU. Cosa succede se utilizzassimo un diametro (Ø) maggiore di 1/4 di pollice?

2) Tubazione lato liquido (bassa pressione): un 24.000 BTU che utilizza un tubo di diametro (Ø) di 3/8 di pollice. Cosa succede

se utilizzassimo un diametro (Ø) minore di 3/8 di pollice?

3) Tubazione lato vapore (bassa pressione): ovvero ci troviamo a valle dell'evaporatore (uscita) e a monte del compressore

(ingresso). Un 18.000 BTU che utilizza un tubo di diametro (Ø) da 1/2 pollice. Cosa succede se utilizzassimo un

diametro (Ø) minore di 1/2 pollice?

4) Tubazione lato vapore (bassa pressione): un 9.000 o 12.000 BTU che utilizzano un tubo di diametro (Ø) da 3/8 di pollice.

Cosa succede se utilizzassimo un diametro (Ø) maggiore di 3/8 di pollice?

Certo è vero che sia sull'unità interna che sull'unità esterna ci sono gli appositi attacchi filettati che permettono l'ingresso bocchettonato solo per quel determinato tipo di diametro (Ø), ma è anche vero che in commercio ci sono degli appositi riduttori che permettono l'adattamento da un diametro all'altro del tubo.

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io sarei per bloccare il problema alla fonte!

se una predisposizione è sbagliata la si fa rifare (se non sono ancora stati fatti intonaci ecc ecc) oppure si richiedono i danni... nel giro di qualche anno si troveranno solo predisposizioni buone :lol:

comunque il quesito è interessante :)

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in genere è sempre l'aspirazione ad essere sbagliata,perlomeno nelle camere grandi. ma sbagliata relativamte perche non si può prevedere quale marca si installerà. alcune marche per un 3500w usano un3/8 altre 1/2. personalmente in questi casi particolari passo 3 tubi nel muro eliminando poi quello che non serve. anche perche in genere cè solo 1 stanza grande in un appartamento più la cucina .e questo tubo me lo faccio pagare simbolicamente al costo ,giustificandolo come un servizio che permette al cliente di non essere vincolato alle marche. e risparmiare centinaia di euro a fronte di una spesa di poche decine. se poi sa cosa vuole, ci metto quelli giusti.

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comunque il quesito è interessante

molto interessante :thumb_yello:

secondo me:

Lato liquido bassa pressione

Se è più piccolo e se la linea è molto corta non dovrebbe succedere nulla.

Sè più piccolo e la linea è lunga potrebbe non farcela ad alimentare l'evaporatore (unità interna) e quindi si ha:

una bassa pressione con surriscaldamento elevato per i cdz con capillare

o una bassa pressione con surriscaldamento corretto ma probabile brina su sulla tubazione liquido e aspirante dipendente dalla temperatura in ingresso dell'evaporatore.

Se il tubo è più grande non dovrebbe succedere nulla, anzi miglio nelle linee molto lunghe e/o con molte curve; sarà necessario aggiungere refrigerante

Lato vapore bassa pressione

Se è più piccolo e se la linea è molto corta non dovrebbe succedere nulla.

Se è più piccolo e la linea è lunga o molto lunga si avrà:

una bassa pressione con surriscaldamento elevato per i cdz con capillare;

una bassa pressione con surriscaldamento corretto ma probabile brina sulla tubazione vapore dipendente dalla temperatura in ingresso dell'evaporatore cioè dipendente dalla temperatura di evaporazione.

Se il tubo è più grande o più piccolo e la linea è corta non dovrebbe succedere nulla.

Se il tubo è più grande e la linea è lunga non dovrebbe succedere nulla.

Se il tubo è più grande e la linea è molto lunga e/o molte curve è meglio aumentare di un passo la sezione (es. se 3/8 aumentare a 1/2 se 1/2 aumentare 5/8)

Ps. Il tutto andrebbe comunque valutato caso per caso, marca per marca e modello per modello.

NB. Quando si aumenta il diametro della tubazione vapore a bassa pressione potrebbe esserci un scarso ritorno olio con conseguenza di rottura del compressore.

Modificato: da DavidOne71
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Ciao,

da utente mi trovo nella situazione descritta: mansarda con linea di 15 Mt e tubazione del gas da 3/8.

La situazione mi ha costretto a cosiderare solo le marche con splitter da almeno 15.000 btu (forse anche pochi per una mansarda di 60 Mc) e tubi da 3/8 (Mitsubishi e Daikin).

Unica eccezione, a detta di un istallatore a cui ho chiesto un preventivo, Panasonic; che fornisce uffucialmente degli adattatori ( CZ-MA1P effettivamente riportati nel catalogores. a pagina 50 ) che permettono di montare le unità da 15.000 e di 18.000 su tubi da 3/8.

Per quanto mi riguarda sarebbe interessante capire come si comportano le suddette macchine su tubazioni da 3/8.

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Frigorista modena

Per rispondere alla domanda sorprendemente precisa di A2011, al quale faccio i miei complimenti appunto per la precisione, possiamo usare il metodo della semplificazione.

Innanzitutto collegare uno split non vuol dire altro che collegare un evaporatore di una certa potenza.

Detto questo, per collegare questo evaporatore dobbiamo usare dei tubi, di una certa lunghezza e di un certo diametro.

Il costruttore, dal diametro dei tubi di uscita dello split, ti dice che devi continuare ad usare lo stesso diametro, ed è anche scritto sul libretto d'installazione.

Se per qualsiasi motivo abbiamo tubi più piccoli o più grossi, dobbiamo cercare di capire al refrigerante cosa accade in questo passaggio o troppo largo o troppo stretto rispetto a quello calcolato.

Quindi dobbiamo chiederci "cosa" scorre nei tubi.

Nel tubo più piccolo, a bassa pressione passa un saturo con basso titolo di vapore, perchè all'uscita dell'unità esterna (se il tubo fosse perfettamente isolato), il saturo (per inciso, "saturo" è semplicemente "liquido che bolle"!!) è ancora quasi totalmente liquido, ed è ninfomane di calore perchè non vede l'ora di evaporare.

Arriva nello split e finalmente comincia ad evaporare.

Supponendo l'impianto calcolato bene, all'uscita dello split il saturo è quasi totalmente evaporato e nel tubo "grosso" tanto vapore è richiamato dal compressore.

Avendo surriscaldamento 0°C vuol dire che nel saturo ancora c'è "una" goccia di liquido.

Durante il ritorno al compressore, vuoi perchè assorbe ancora calore che passa attraverso l'isolante o altro, questo gas può surriscaldarsi di tot gradi sempre alla stessa pressione.

Dato che la pressione/temperatura del saturo è costante ed è quella che misuriamo col manometro, in caso di vari diametri che compongono questo insieme "evaporatore+tubi" abbiamo delle cadute di pressione (NON misurabili attraverso il nostro manometro che sarà attaccato nella presa dell'unità esterna) che modificano il flusso dell'olio trascinato in circolo dal refrigerante.

Se i diametri in generale sono "più grandi" del previsto, il flusso del saturo rallenterà, e rallenterà pure il ritorno dell'olio (cosa che non è buona perchè rimanendo in circolo non ritorna al compressore per lubrificarlo e se rimane nello spit fa da isolante facendo precipitare la resa di scambio).

Se in generale i tubi sono "più stretti", se più o meno da dove comincia il tubo piccolo a dove ritorna il tubo grande all'unità esterna, avessimo una caduta di pressione di, se non ricordo male, 0.3/0.4 bar, in un circuito con termostatica dobbiamo mettere una termostatica con equalizzatore esterno (vi riparmio i calcoli un po' difficili), perchè il rischio di avere circuiti con elevate perdite di carico in questo caso dovute a tubi più stretti abbiamo problemi col surriscaldamento, per cui senza la termostatica con equalizzatore esterno saremmo costretti a sacrificare parte dello split (già piccolino forse di suo) per avere un surriscaldamento più alto, penalizzando quindi la resa.

La risposta al quesito,a mio parere, è che dobbiamo sapere se il clima è dotato di termostatica con equalizzatore esterno, o ha solo il capillare.

Il grande problema è quindi per il ritorno dell'olio, per lo sballamento del surriscaldamento (e quindi indirettamente perdita di resa), ma assolutamente non dobbiamo pensare ci siano problemi al compressore ci mancherebbe, lui continua imperterrito a a spingere e a pompare senza nessun disturbo.

Se i diametri non sono poi così diversi non pensiamoci troppo, ce ne sono di cose che fanno abbassare la resa, mettiamoci pure questa, vorrà dire che il compressore dovrà lavorare più a lungo per fare lo stesso freddo.

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CZ-MA1P

è una semplicissima riduzione! su internet non si vede bene ma dovrebbe essere una riduzione da 1/2 a 3/8.

Vale quello che ho detto prima e nell'altra discussione!

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possiamo usare il metodo della semplificazione

Se questo è il metodo di semplificazione l'altro com'è?

Non me lo dire mi sono gia sparato un colpo con il metodo semplificato :superlol::superlol:

scusa dai un pò di umorismo :thumb_yello:

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Frigorista modena

:superlol:

Ma figurati Davide, guarda che io ho molto senso dell'umorismo sai???

Rido spesso, ridacchio a volte, sono sempre allegro, però ripeto domande difficili non possono avere risposte in due battute.

Quello che intendevo per "semplificare", vuol dire arrivare al sodo, togliere tutti i dati inutili e che confondono solo le idee e arrivare al nocciolo, in questo caso immaginare tutto quello che esce dall'unità esterna semplicemente un evaporatore con i tubi di collegamento molto lunghi.

Per completezza, il fatto di avere l'espansione fuori dalla "cella" (in questo caso la stanza) da raffreddare, vuoi per motivi di confort, vuoi per poter regolare (in una cella) la termostatica senza stare su una scala a quattro metri di altezza a -25°C, non deve confondere le idee.

E' sempre un evaporatore da collegare e dell'olio che deve tornare.

Coi tubi larghi fatica a tornare, coi tubi stretti torna meglio ma penalizzi la resa per i calcoli che ho risparmiato, difficili, noiosi ma che chiarirebbero in un istante righe e righe di testo.

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Se il tubo è più grande non dovrebbe succedere nulla, anzi miglio nelle linee molto lunghe e/o con molte curve; sarà necessario aggiungere refrigerante

Se installo un tubo più grosso sulla linea del liquido accentuo l'evaporazione. Vuol dire che il liquido mi evapora dentro il tubo.

Quando arrivo all'evaporatore l'ho fatto evaporare già in proporzioni troppo alte o addirittura mi è evaporato già tutto. Ciò vuol dire che mi arriva del vapore all'evaporatore e la macchina non raffredda più.

La stessa cosa avviene per la lunghezza del tubo. Sul manuale d'uso la casa costruttrice fino a un tot. metri garantisce la resa della macchina. Dopo un tot. metri di tubo, il liquido che va all'evaporatore potrebbe evaporare già tutto e la perdita di carico al quale è stato messo in condizioni, non gli permette neanche di tornare al compressore. Ma oltre a far fatica a tornare il refrigerante, non si riesce più a far tornare l'olio (perchè insieme al refrigerante entra in circolo piccola parte dell'olio lungo tutto il circuito frigorifero). Se si vanno a variare le velocità di scorrimento del fluido, non si può far tornare più l'olio al compressore, con conseguente rottura dello stesso.

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Frigorista modena

C'è da dire che l'evaporazione, giusto per non andare contro ai Principi della termodinamica, non può avvenire senza apporto di calore.

Solo in un caso questo non avviene, ossia nella termostatica e nel capillare, lì abbiamo una particolare espansione, detta "adiabatica", che non richiede apporto esterno di calore, ma che crea una situazione di caos non definita, nel senso che nel diagramma entalpico è verticale (infatti non c'è apporto di calore), ma quando crolla la pressione dall'alta alla bassa in realtà non sai in che punto ti trovi.

Questo per dire che a parte questa evaporazione particolare, nel tubo grande avviene evaporazione solo se lo spessore ridicolo dell'isolante (per risparmiare denaro e spazio...) lascia passare calore attraverso esso, dando modo al saturo ninfomane di calore di appropriarsene per evaporare, altrimenti giungerebbe indisturbato allo split sempre sotto forma di "saturo e basso titolo di vapore".

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Frigorista modena

P.S. le cadute di pressione dovute a tubi stretti e poi più larghi non arrivano a creare un espansione adiabatica, come potrebbe avvenire per esempio in un filtro otturato (che infatti diventa Freddo!), creano solamente un rallentamento della velocità del saturo con conseguente aumento della portata in massa che torna al compressore.

Questa portata aumentata deve però corrispondere ad un aumento della quantità del refrigerante, altrimenti il compressore pompa gas che non c'è. si abbassa la sua pressione di evaporazione, e conseguentemente la resa complessiva crolla miseramente e il clima consuma di più.

Insomma la morale è che un circuito frigorifero dev'essere calcolato perfettamente, e ogni variazione delle sue parti (in questo caso tubi) non può che comportare una diminuizione di resa, più o meno grande, ma cala.

Quindi o che si sfasciano i tubi per mettere a posto, o si tengono così sperando che il soldoni questa resa diminuita sia in fondo minore dei soldi che avresti speso a pagare un muratore per rifarti le tracce.

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Simone Baldini

Francamente se parliamo di split per civile abitazione raramente si hanno bisogno misure diverse da 1/4" e 3/8". In caso di impianti canalizzati che fanno tutto l'appartamento e/o split da 5kW si ha il 1/2", ma un salone dove mettere un bel 5kW non lo trovi sempre figuriamoci camere da letto!

Comunque il problema esiste, figuriamoci che si trovano predisposizioni da 3/8" - 3/8"!

Modificato: da Simone Baldini
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L'ho già detto ma preferisco ripeterlo ancora, bisogna distinguere se il sistema è a capillare o valvola.

Ormai tutti gli split hanno la valvola elettronica e quindi mi riferirò a questo sistema.

Dopo questa premessa doverosa torniamo a noi.

Se installo un tubo più grosso sulla linea del liquido accentuo l'evaporazione. Vuol dire che il liquido mi evapora dentro il tubo.

Infatti è per quello che aggiungiamo refrigerante!

La stessa cosa avviene per la lunghezza del tubo. Sul manuale d'uso la casa costruttrice fino a un tot. metri garantisce la resa della macchina. Dopo un tot. metri di tubo, il liquido che va all'evaporatore potrebbe evaporare già tutto e la perdita di carico al quale è stato messo in condizioni, non gli permette neanche di tornare al compressore. Ma oltre a far fatica a tornare il refrigerante, non si riesce più a far tornare l'olio (perchè insieme al refrigerante entra in circolo piccola parte dell'olio lungo tutto il circuito frigorifero). Se si vanno a variare le velocità di scorrimento del fluido, non si può far tornare più l'olio al compressore, con conseguente rottura dello stesso.

aumentare la lunghezza a parità di sezione significa diminuire la sezione, scusate il gioco di parole!

e quindi vale quanto ho già detto!

Sè più piccolo e la linea è lunga potrebbe non farcela ad alimentare l'evaporatore (unità interna) e quindi si ha:

una bassa pressione con surriscaldamento elevato per i cdz con capillare

o una bassa pressione con surriscaldamento corretto ma probabile brina su sulla tubazione liquido e aspirante dipendente dalla temperatura in ingresso dell'evaporatore.

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L'ho già detto ma preferisco ripeterlo ancora, bisogna distinguere se il sistema è a capillare o valvola.

Ormai tutti gli split hanno la valvola elettronica e quindi mi riferirò a questo sistema.

La valvola elettronica la trovi sulla tecnologia inverter. Ma se non sei a regime, la valvola elettronica "inganna" il surriscaldamento, diminuendo o aumentando la portata di liquido verso l'evaporatore.

Infatti è per quello che aggiungiamo refrigerante!

La casa costruttrice della macchina suggerisce di aggiungere il refrigerante, se si supera di tot. metri la tubazione, in base a quanti metri stabiliti da loro, non in base alla predisposizione sbagliata e quindi all'installazione di un tubo più grosso sulla linea del liquido.

aumentare la lunghezza a parità di sezione significa diminuire la sezione, scusate il gioco di parole!

Su questo sono d'accordo con te! :thumb_yello:

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Altra considerazione da fare per quanto riguarda la linea dei tubi, è anche la linea troppo corta dei tubi. Essa crea distrurbi, dando lungo a rumori e vibrazioni.

Riporto la fonte di un interessante articolo trovato su questo sito:

diametro.jpg

Utilizzare materiali in rame per impianti frigoriferi (mai quelli per impianti idraulici), con diametro in pollici e spessore di almeno 0,8 mm (altrimenti non si crea la giusta aderenza tra i bocchettoni di serraggio e la cartella):

diametro1.jpg

Da tenere anche presente che con l'R410A, è consigliabile usare lo spessore di 1 mm, viste le elevate pressioni di lavoro in condensazione (29 - 30 bar).

Comunque ho letto tutto l'articolo riportato, ed è molto tecnico, dettagliato e interessante.

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  • 7 years later...

Buonasera abito in un appartamento dove erano presenti due predisposizioni clima, purtroppo ho scoperto che la predisposizione sulla linea più lunga (15 metri) sono stati installati due tubi da 1/4" , chi mi ha installato il clima non mi ha voluto installare assolutamente il clima, perché dice che il gas non riesce ad espandersi perché il tubo è piccolo e va a dare scomprnsi anche all'altro split che avrà si e no una linea di 2 m. Mi piacerebbe sapere se è così oppure no.

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  • Alessio Menditto locked this discussione
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