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Calcolo Potenzialità Valvola Termostatica Tipo Meccanico


a2011

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tutto questo per non attaccare la sonda di temperatura in aspirazione? è vero, in alcuni non c'è posto per attaccarsi, ma per tutti gli altri.. scansafatiche :smile:

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  • DavidOne71

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  • Frigorista modena

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  • fabrisxs

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  • L amico dei frighi

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se mi posso permettere vorrei invitarvi a fare un ragionamento per chi tiene poco in considerazione il sottoraffreddamento.

Vi chiamano perchè l'impianto non rafredda bene, attaccate i vs manometri e vi accorgete che l'impianto ha una scarsa carica.

Procedete con il rabbocco fino a quando il surriscaldamento raggiunge un valore ottimale, diciamo 6°.

Siete sicuri che l'impianto è carico?

no vanno verificati anche altri parametri .. per esempio puoi avere vapore nella linea del liquido e la valvola di espansione compensa aprendo di piu'

il solo surriscaldamento non e' sufficente a determinare una corretta carica

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Frigorista modena

Il mio metodo invece è questo, attacco il mio bellissimo Testo digitale alla presa di bassa e di alta, attacco una sonda a pinza per rilevare la temperatura del tubo di aspirazione immediatamente all'ingresso del compressore, e l'altra sonda immediatamente prima della valvola di espansione o del capillare e in un secondo leggo i surriscaldamenti e i sottoraffreddamenti.

Per quello che riguarda la frase

se mi posso permettere vorrei invitarvi a fare un ragionamento per chi tiene poco in considerazione il sottoraffreddamento.

, rivolgila pure a tutti meno che a me Davide, non fare il giochetto dell'altra volta che purtroppo ti andò male del Sistema di Carlo Eisner (che i più appassionati di questo Forum ricorderanno ancora con molta tristezza), perchè potrei rispolverarti una notevole quantità di MIEI messaggi dove dico che la carica giusta si fa col sottoraffreddamento.

Ora dato che non soffro di Alzheimer, nel mio post precedente DI QUESTA DISCUSSIONE (scusa se puntualizzo ma con te bisogna fare così), che non parla di come fare "una giusta carica" ma parla di valvole termostatiche, all'osservazione di Amico che faceva notare le temperature di lavoro delle valvole, ho solo detto che "casualmente" corrispondono alle temperature di esercizio dei più comuni tipi di compressori, ossia di bassa, di media e di climatizzazione.

E dato che qui siamo tutti provetti frigoristi, ho approfondito un particolare tipo di situazione per cui quando il tecnico (come ripeto succede a me spessissimo) viene chiamato a riparare impianti "sbilanciati", ossia con componenti TRA LORO non omogenei (esempio compressore troppo grande/piccolo rispetto ad un condensatore e ad un evaporatore,e a loro volta questi sproporzionati tra loro), dire "è sufficiente" la misura del sottoraffreddamento non basta, perchè potrebbe essere che se ti ritrovi un condensatore che rende troppo, vuoi perchè sovradimensionato, o perchè messo in un posto troppo freddo o altro, se il valore del sottoraffreddamento fosse nella norma POTREBBE darsi che si alimenta troppo l'evaporatore che non riesce a smaltire l'eccesso di potenza e rimandare liquido al compressore.

E per finire, ho detto che senza fare troppe acrobazie, in mancanza di presa di alta (ma tu sei sicuramente così fortunato che la trovi sempre, io non la trovo quasi mai e spesso, PURTROPPO, il sottoraffreddamento non lo posso misurare perchè lo farei molto volentieri!!!), mi limito a controllare la temperatura di evaporazione che se rientra nei famosi 3 tipi (-30, -10,+5) posso dire abbastanza tranquillamente che l'impianto è carico, pur avendo fatto una rilevazione incompleta.

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tutto questo per non attaccare la sonda di temperatura in aspirazione? è vero, in alcuni non c'è posto per attaccarsi, ma per tutti gli altri.. scansafatiche :smile:

anche qui no e' una scelta precisa progettuale del costruttore magari anche solo per differenziarsi dagli altri .. comunque la cosa funziona e su molte macchine su cui ho lavorato usano questo sistema..

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Livio Migliaresi

Io non sono un tecnico e di quello di cui state discutendo non capisco nulla, ma, leggo risposte troppo aspre.

Un sorriso prima di rispondere e............facciamo che anche chi legge possa sorridere ad una nostra risposta.

grazie!

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anche qui no e' una scelta precisa progettuale del costruttore magari anche solo per differenziarsi dagli altri .. comunque la cosa funziona e su molte macchine su cui ho lavorato usano questo sistema..

comunque grazie farò qualche misura, magari si può capire che il compressore sta passando a miglior vita

:smile:

Ps Sapevo che i carrier, se non mi sbaglio, usano il surriscaldamento di mandata per pilotare le exv

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Frigorista modena

Da parte mia quello che dovevo dire l'ho detto, siamo finiti a parlare della giusta carica che non c'entrava niente con il dimensionamento delle valvole, che tra parentesi (adesso non vado a memoria ho sotto mano il catalogo Castel) richiedono:

Tipo di refrigerante

Potenzialità dell'evaporatore

Temperatura di evaporazione (-30, -10, +5 in condizionamento)

Minima temperatura di condensazione

Temperatura del refrigerante liquido

Caduta di pressione nella linea del liquido

Dove non si parla di sottoraffreddamento ma si vuole una certa differenza tra la pressione di condensazione e quella di evaporazione per dare il "salto", la spinta giusta per alimentare correttamente la valvola.

Di sottoraffreddamento si parla per il fattore correttivo, per cui sottoraffreddando di 5°C possiamo mettere una valvola più piccola, sempre che sia a catalogo, se questa valvola più piccola non c'è. ne teniamo una più grande e ce ne freghiamo se non sottoraffredda.

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non fare il giochetto dell'altra volta che purtroppo ti andò male del Sistema di Carlo Eisner (che i più appassionati di questo Forum ricorderanno ancora con molta tristezza),

ricordo pochissimo,mi rinfreschi la memoria? :smile:

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grande Davide :smile:)))) ma siamo colleghi?

purtroppo :toobad: ma mi piacerebbe :smile:

Ps La faccina del no :toobad: è troppo una figata, quando scrivo non vedo l'ora di usarla :lol:

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davide penso che potremmo esserlo colleghi perche' per molte cose che ho letto di quelle che hai scritto anche in post precendenti la penso piu' o meno come te

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Cerco sempre di far collimare la teoria alla pratica, quando ci riesco, mi sento troppo soddisfatto! :smile:

Ultimamente mi sto decando a capire quando un condensatore è sporco, ho letto molto qua e là ma non sono ancora in grado di avere la certezza della diagnosi :(

per molte cose che ho letto di quelle che hai scritto anche in post precendenti la penso piu' o meno come te

bè se vuoi togliere anche il "meno" ne possiamo discutere :thumb_yello:

:smile:

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Giusto per rientrare in tema: La capacità della valvola termostatica (capacità reale) deve essere uguale o leggermente superiore (10%), alla potenzialità del sistema (capacità compressore alle reali condizioni di lavoro riferite a To (+5) e Tk (+50).

Anche perchè seguendo la sequenza di calcolo nel messaggio #1 non sempre sui Chiller o qualsivoglia gruppo frigorifero, è possibile risalire alla potenzialità dell'evaporatore.

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ok tolgo il meno :smile:)))))

tornando seri :smile: per i chiller di i dati li hai praticamente sempre .. sono di solito macchine codificate e standardizzate e ( ma penso che lo sai benissimo) la potenzialita' dell'evaporatore corrisponde esattamente alla potenzialita' dell gruppo se monocircuito .. o altrimenti frazionata per esempio al 50% se sono 2 i circuiti .. e sempre che siano simmetrici insomma e' molto piu' semplice che su impianti unici come lo sono per esempio i gruppi da cella che vengono calcolati uno per uno

Modificato: da fabrisxs
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