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Parallelamento Con La Rete Turbina Idroelettrica Privata - aiuto mi serve una mano GRAZIE!!!!!!


murdock

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Salve, io faccio manutenzione ad un impianto idroelettrico privato costituito da una turbina pelton con una potenza efettiva di 15kw trifase, il problema é che d'inverno circa 4 mesi l'anno a causa delle temperature glaciali di -20-25 la turbina in questione non celafa a generare abbastanza corrente per il riscaldamento elettrico ed inluminazione,qui interviene un contratto dal distributore locale di 15kw trifase che serve sia in caso di emergenza che in caso di calo potenza turbina e comunque alimenta sempre alcuni carichi sensibili e delicati,il problema é che d'estate acqua cené in abbondanza e la turbina viaggia e dissipa tutta la sua potenza in resistenze elettriche di zavorra (spreco) invece d'inverno é un casino, il problema si risolverebbe collegandola in parallelo alla rete e usufruire del miting, destate cede corrente alla rete (gestore locale)e d'inverno la consuma portando le bollette alla pari ovviamente senza ricavi tipo il solare conto energia.

Sarebbe come un impianto fotovoltaico che produce corrente 20h su 24connesso in rete e si assorbe quando serve e senza sbalzi o interuzzioni e nei mesi invernali anche piu kw.

A parte il discorso di autorizzazioni da parte dell ente distributore, cosa servirebbe,dispositivo conforme alle norme vigenti per parallellare l'alternatore 4 poli meccalte eco 32-3s/4 da 40kva ?

link dati meccalte http://www.meccalte.it/grafica/prodotti/eco32_1.pdf http://www.meccalte.it/ita/SchedaProdotto.ASP?ID=110

avete gentilmente qualche consiglio da darmi,dispositivi,schemi e normative ecc.

vi ringrazio

ciao

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Caro Murdock,

precisa se la turbina ha gia' un suo sistema di regolazione della velocita', o se lavora a velocita' variabile e quindi richiede un inverter rigenerativo.

Il riscaldamento elettrico e' destinato alle persone? Avete valutato il riscaldamento elettrico a infrarossi, che ti permette di abbattere i consumi?

Ciao

Mario

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Salve gande Mario Maggi, ti ringrazio per l'interessamento,la turbina in questione a 2 getti (spine) una fissa regolabile manualmente tramite volantino e l'altra piu piccola é regolata tramite un pistoncino idraulico, con la possibilita di aprire e chiudere manualmente o automaticamente,per ora é aperta al massimo fissa, il controllo automatico é escluso dato che la turbina é in funzione al massimo e anche staccando il carico all alternatore non va in fuga o meglio aumenta leggermente di velocita ma la tensione e frequenza aumentano di poco, comunque la regolazione é efettuata mediante semplicissimo circuito elettronico a zavorra trifase che dissipano in aria quando non si assorbe niente,poco meno di 20A per fase scaldando il garage,il riscaldamento in casa (mega baita che assomiglia ad una villa) é efettuato tramite stufette vortice a pannello ce ne sono 15,il problema é che il carico alla turbina per 3 mesi all anno é maggiore di quello che produce in piu cala leggermente a causa del freddo (meno acqua) poi per i restanti mesi é in eccedenza, sprecata ecco perché l'idea di metterla in parallelo ,che a mio avviso é la cosa migliore dato che non si puo modificare il riscaldamento in casa, figurati spendere (investire)piu di 100.000 euro poi pagare una bolletta per un contatore da 15kw trifase,piu varie spese per modifiche a causa di errori progettuali o opere malfatte fra 100 anni non ha ancora ammortizzato neanche i cuscinetti della turbina!!

grazie

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ok grazie,una domanda stupida, il proprietario mi a chiesto come si calcolano i kw prodotti dalla turbina,lui a fatto il calcolo ma non mi torna,con formula fornita a lui dall'installatore.... a me torna ma ovviamente mi da meno kw di quelli dichiarati dal installatore della turbina, dato che é un sistema trifase piu neutro e alimenta solo carichi monofasi distribuiti sulle tre fasi quale é la formula corretta (volt*amp*cosf(0.8)*1.75/1000) giusto?

ovviamente gli ampere sono la somma delle 3 fasi esempio f1-20A f2-18 A f3-22 A =60A ma la tensione é quella tra le fasi esempio 380volt o tra fase e neutro esempio 230 volt? giusto per schiarirmi le idee o dubbi,se faccio il calcolo giusto o se qualcuno si arrampica sugli spechi, e se la tensione é piu bassa a causa di sovraccarico,a volte scende a 300 volt tra le fasi per non parlare della fequenza.

grazie ancora

ciao

Modificato: da murdock
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pierluigi-giorgi

Se fai la somma delle tre correnti la moltiplicazione la devi fare in monofase, perciò niente 1,73 e iente 380v.

P(W)=V(230V) x I (I1+I2+I3) x cosfi.

Se il calcolo lo fai in trifase la corrente è la media delle 3 monofasi, esempio 20A.

P(W)=1,73 x V(400V) x I(20A nel tuo esempio) x cosfi.

Vedrai che i conti tornano in entrambi i modi.

Per quanto riguarda dispositivi per il parallelo con Enel non so cosa proporti; ti consiglio comunque di sentire con costruttori di gruppi elettrogeni.

Ci sono in commercio gruppi che si sincronizzano in parallelo al Distributore di Energia; il problema che hanno risolto loro è simile al tuo, anche se tu non ai una produzone costante.

Ciao.

Pierluigi.

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Ciao,grazie per la delucidazione,per il parallelamento forse ho risolto,servono dei dispositivi di controllo a norma "enel" chiamati DV604 e o DV601 per gli alternatori sincroni (autoeccitato,in grado di funzionare in isola) <50kw BT 400volt a norme DK5940,cita anche dv1603???

non mi resta che telefonare al distributore di rete e chiedere se accettano o meno a causa di problemi tecnici,perche a livello legislativo si puo fare.

qualche consiglio?? prezzi di tali dispositivi ?

grazie

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Nel febbraio 2005 è uscita la seconda edizione della DK5740 che ha reso obseleti i

vecchi dispositivi DV601 , i costruttori ne stanno predisponendo dei nuovi conformi

alla nuova direttiva incontrando per quanto ne sò parecchie difficoltà a causa di

ambiguità che lasciano perplessi i progettisti di queste protezioni di interfaccia.

Chi produce queste apparecchiature (i più classici e utilizzati sono Thytronic e Areva Fir)

potrà darti infomrazioni in merito suggerendoti le soluzioni migliori considerando

le nuove direttive

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ciao,leggendo la DK5740 non riporta dati su allaciamento in BT (400 V),ma solo per MT (15000-2000)e AT ecc,con potenze molto al disopra dei 10kw,solo la DK5940 parla di impianti in BT a 400V con generatori sincroni ecc e menziona i dispositivi DV 604 e o DV 601 e pure che non so DV1604??, la nuova DK5740 vale anche per la BT?? anche se non viene menzionata?

grazie

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Da quel che ricordo nella DK5940 si prevede solo l'allacciamento alle

reti di distribuzione bt dei generatori di tipo asincrono di potenza fino a 20kW

che possono arrivare in casi particolari fino a 50kW. Nel caso si abbiano

vari generatori asincroni di cui uno autoeccitato , il dispositivo di autoeccitazione

và interbloccato con il dispositivo di interfaccia perché possa funzionare solo

quando l'impianto và in isola . In pratica per generatori sincroni

l'allacciamento in bassa tensione non era possibile , l'allacciamento doveva

essere considerato in media tensione

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Scusate l'intrusione ma sono sempre molto curioso. Visto che l'argomento mi interessa molto sapete dove trovare degli schemi elettrici di centraline e la loro teoria di costruzione/cablaggio

Quantomeno per capire meglio questo argomento.

come dire: "Impara l'arte e mettila da parte" (visti i tempi può essere alquanto opportuno)

Grazie a tutti

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Una decina di anni fà circa ho acquistato un libro dell'editoriale Delfino

di G.Monaco il cui titolo era piu o meno "Costruzione e riaddatamento di

piccole centrali idroelettriche" , ora sono in ufficio e il libro l'ho a casa

quindi il titolo esatto non lo ricordo. Lo avevo acquistato perché alla

metà degli anni 90 avevamo messo in funzione qualche vecchia centralina

idroelettrica sull'appennino tosco - emiliano. Il libro trattave tutto, dalle

opere idrauliche e civili a quelle piu propriamente elettriche. Attualmente

per quanto riguarda la parte elettrica è un pò datato in quanto la normativa

inerente ,come dicevo in precedenza ,è in evoluzione comunque molte parti

rimangono valide

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salve,ho appena riletto la dk 5940 e non specifica che non si puo collegare in parallelo un alternatore sincrono autoeccitato in BT,ci pensa il dispositivo dv604 e dv601 a staccare il parallelamento in caso di mancanza rete distributore e malfunzionamento,aumento o diminuzione frequenza e tensione ,entro i limiti prescritti dalla normativa,é scritto sulla dk5940 che i dispositivi di controllo DV604 eo dv601 oltre che staccare il parallelamento devono in tal caso staccare nel alternatore sincrono il circuito interno di eccitazione (modifica amternatore sull avvolgimento secondario di ecitazione) come previsto per gli alternatori asincroni (motori) eccitati tramite condensatori esterni per il funzionamento in isola che devono essere esclusi,é ovvio che un alternatore asincrono (motore) é piu indicato dato che si autoregola in base alla frequenza di rete al quale é collegato,i classici alternatori sincroni sono piu difficili da gestire, ma non impossibile, é prevista anche una comutazione del centro stella alternatori autoeccitati o eccitati reamite condensatorei da neutro alternatore a neutro distributore a terra utente (vietatissimo mettere il neutro distributore a terra dall utente) per il funzionamento in isola, che consiglierei di fare sempre(mettere il centrostella,neutro alternatore a terra in impianti fissi sia turbine che gruppi elettrogeni fissi.

Io ho messo in parallelo due gruppi elettrogeni senza dispositivi elettronici di controllo e gestione,semplicemente usando tre piccoli trasformatorini per tre spie e due tester,é stato emozzionante quando ho chiuso il magnetotermico del secondo gruppo,dopo averlo regolato tramite accelleratore (vite sul carburatore) un po timoroso avendo paura che esplodesse tutto e invece niente,i due gruppi si auto regolavano (si tiravano uno col altro)ma senza sfasarsi quando ho attaccato un carico da 10 kw di colpo sommato a circa 6kw gia attaccati al primo gruppo acceso,pensate che lo visto fare con due gruppi da 250kva (avevano la centralina per il parallelamento automatico)ma la gruppista (avete capito bene)mi ha voluto dimostrare che in caso di emergenza guasto centralina era in grado di farlo manualmente,ovviamente con un carico stabile anche di qualche centinaio di kw!!

per gli scemi dei dispositivi dv604 e dv601 per il parallelamento con la rete di alternatori bisogna andare dalle case costruttrici, i dispositivi sopracitati si occupano di controllare tensione e frequenza,dell alternatore,in caso di uscita dai parametri rigorosi della normativa aprono un contatto che fa scattare un contattore o sganciatore, la normativa prevede che siano due in serie, per scongiurare la mancata apertura del primo,(chiamato rincalzo)e in caso di alternatori eccitati anche sul dispositivo di eccitazione, in caso di funzionamento solo in isola rinseribile con l'esclusione interblocco del parallelamento

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Mi sono accorto di un errore,i dispositivi di controllo dv604 o dv601 DEVE SEMPRE STACCARE durante il funzionamento in parallelo i sistemi di eccitazione,per gli alternatori asincroni,se esistenti i condensatori di eccitazione per il funzionamento in isola,e negli alternatori sincroni autoeccitati deve staccare il circuito di eccitazione interno (modifica amternatore sull avvolgimento secondario di ecitazione) questo soltanto durante il funzionamento in parallelo alla rete,poi in caso di anomalie stacca il parallelamento

Modificato: da murdock
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Salve, ho contattato la soceta'distributrice della mia regione,mi anno detto che non ci sono problemi,verranno a fare i controlli preliminali per verificare se la turbina é in grado di reggere il parallelamento, dopo la loro risposta se é positiva devo acquistare i dispositivi dv604 0 dv601, poi dopo aver finito l'impianto elettrico e collegamento e taratura dei dispositivi di parallelamento verranno a fare altre verifiche,prima installeranno il secondo contatore per l'energia ceduta,qualcuno di voi a idea quanto possono costare? so che ci sono diverse ditte che li producono,qualche consiglio ??

grasie a tutti

ciao

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