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Perchè Il Nucleare


dome81

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Salve a tutti, vorrei proporvi una discussione e sopratutto una riflessione:sia chiaro e una mia modestissima opinione;si parla tanto di nucleare in italia con tempi medi che ormai sappiamo tutti dalla progettazione alla realizzazione quando si sbandiera ai quattro venti l'emergenza energetica in italia,e secondo in nostri autorevoli ministri(LA PRESTIGIACOMO!!!!!!!!)il nucleare potrebbe affrancare l'italia in quarantanni o 30 che si voglia non vedo come si risolva l'emergenza energetica.abbiamo il sud italia che una fonte inesauribile di energia rinnovabile (il sole) basterebbe creare un ente di gestione che installi in ogni tetto disponibile con tutti i criteri del caso e ovvio un impianto a spese del consorzio dalla sardegna in poi fatevi un po di conti su quanti megawatt si potrebbero produrre in tempo quasi imediato questi impianti immessi su scala nazionale passando attraverso delle stazioni di accumulo potrebbero gia dare una buona mano non dico che si ottenga la completa autonomia ma pensateci bene su scala nazionale per ogni casa o condominio in cui si renda obbligatorio l'installazione dei pannelli ovviamente sotto gestione di un ente apposito.voi cosa ne pensate? e sopratutto perchè si spinge tanto nel nucleare ?chi ha interesse in questo?

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in proposito ci sono già delle discussioni nel forum.

Riprendo un concetto già esposto in queste discussioni

Solare e eolico non sono costanti potrebbero mancare anche per giorni e le stazioni di accumulo di cui parli a me sembra che al momento non esistano purtroppo

La mia impressione è che come in tutte le cose usiamo il triplo di quello che ci serve realmente. Una gestione attenta dei consumi da parte di tutti ci permetterebbe di vivere comodamente con l'energia che abbiamo in attesa di qualche novità.

Non parlo di nucleare quello che succede in giappone parla da solo

Modificato: da accacca
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Carlo Albinoni

Abbiamo l'abitudine di parlare di solare e eolico, quasi avessero le stesse potenzialità. Magari qualcuno vorrebbe scegliere come si fa al ristorante: "l'eolico? no... con quelle torri come è brutto, dobbiamo puntare sul solare, con tutto quel sole gratis che c'è".

L'eolico è una fonte molto interessante, che potrebbe essere sfruttata sino ad una percentuale significativa sia pure limitata del fabbisogno nazionale. Resta ovviamente, il problema dell'intermittenza della sorgente che va gestito.

Per il solare è tutta un'altra cosa. Quanto ci dà il sole? alle nostre latitudini facendo la media nell'arco delle 24 ore dà circa 200 watt al metro quadrato. Che percentuale è possibile catturare di questo irraggiamento? magari con una tecnologia come questa che di solito viene riportata come esempio? quanto è il fabbisogno nazionale in potenza?

A parte il fatto che il grosso dei consumi è dell'industria, come far limitare i consumi (senza ridurre la produzione industriale)? Già oggi chi consuma è "incentivato" a consumare meno (meno consuma meno paga). Tra l'altro il consumo elettrico pro capite in Italia e già fra i più bassi dell'Europa centrale. Io conosco un solo metodo efficace.....

Modificato: da Carlo Albinoni
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Luigi Di Donato

Se invece di un terremoto e' un aereo a schiantarsi contro una centrale cosa succede?

Il fattore terrorismo non e' da sottovalutare.

Una curiosita', forse banale, pensavo tra me e me: Quando si fa un collaudo,in qualsiasi campo, non si sottopone la struttura al doppio di quello che dovrebbe sopportare per essere sicuri?

Mi spiego meglio, se appendo un lampadario di 10 Kg, prima di farlo, faccio la prova con uno da 20.

La centrale era collaudata per una scossa di 8 gradi, e' arrivata di 9 e buonanotte.

Modificato: da Luigi Di Donato
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  • 1 month later...
Carlo Albinoni

Be', ma queste sono scale "logaritmiche".

Comunque, sì, c'è stato un errore di valutazione.

Non tanto per il terremoto in sè, al quale tutto ha resistito, ma per la successiva onda di tsunami che ha devastato tutto mettendo fuori uso i generatori diesel per il raffreddamento dopo l'arresto del reattore.

E' comunque confortante che i reattori 5 e 6 di Fukushima, di una generazione più moderna degli altri, non siano andati in crisi.

Anche quelli di Onagawa, più moderni, che hanno subito terremoto e tsunami più forte, pur subendo danni ed andando in emergenza, sono in sicurezza senza dispersioni di materiale radioattivo.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Questa è una notizia che non è stata data, o è stata data molto in sordina.

Le cattive notizie fanno... notizia, quelle buone no e poi, oggi, dire qualche cosa che può essere in favore al nucleare non è...politacemnte corretto! mad.gif

Io al precedente referendum ho votato per l'abolizione delle leggi sul nucleare. Il motivo principale, anzi unico, è che da noi si truffa su tutto. Si usa cemento con carichi di rottura inferiori a quanto stabilito dal progetto per lucrare di più. Si subappalta n volte sempre per lucrare di più. Si fa la cresta su tutto.

Da noi il rischio maggiore è che sulla carta tutto sia perfettamente sicuro, poi in pratica crolla tutto perchè si è barato nella costruzione.

Proprio ieri sera RAI 3 ha "passato" un film vecchio di oltre 25 anni, ma attualissimo per i tristi fatti giapponesi: "La sindrome cinese".

Nel film si ipotizzava che non tutte le saldature fossero state radiografate, ma fosse stati eseguito solo un controllo a campione eludendo le procedure di sicurezza.

Io sarei pronto a scommettere che da noi non sarebbero state eseguiti neanche i controllo a campione. Si sarebbe controllata la prima serie e poi....tanto son tutte uguali. mad.gif

E' questo il vero problema nostrano! Non solo per il nucleare.

Noi facciamo molto affidamento sulla benevolenza del santo patrono San Francesco. Però a lungo andare presumo anche qule santo si stancherà ed un giorno molti nodi giungeranno al pettine e allora chissà qaunte Seveso .... senzasperanza.gif

Modificato: da Livio Orsini
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Carlo Albinoni

Un reattore di Onagawa alla scossa successiva del 7 aprile ha perso un po' di acqua radioattiva nel locale reattore, e due sistemi di rafffeddamento si sono fermati. Ha continuato a funzionare il terzo, più "robusto". Sono state avarie gestite e risolte dai tecnici seguendo le normali procedure operative.

La cosa paradossale è che la centrale ha ospitato, e forse ospita tuttora, centinaia di sfollati. Nella totale devastazione del territorio, la centrale nucleare di Onagawa è il luogo più sicuro e confortevole che c'è là.

Qui trovi un po' di informazioni aggiornate.

http://www.iaea.org/newscenter/news/2011/f...hima080411.html.

Sono stato di recente ad una conferenza su Fukushima e i due relatori (due professori di materie nucleari al Politecnico di Milano) hanno sottolineato la difficoltà di dare e di ricevere informazioni corrette, dato che i nucleari sono considerati da sempre sporchi, brutti e cattivi..... e appena aprono bocca....

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Scusa, ma cosa ti aspettavi che dicessero?

Del resto, come ci si può fidare di gente specializzata in primis nella minimizzazione degli incidenti?

Io penso che, se ad Onogawa si fosse trattato veramente di una piccola perdita di acqua in odor di radioattività, nemmeno lo avrebbero comunicato.

Come non comunicano, per esempio, che la media dei piccoli incidenti nelle centrali francesi è di circa 100 all'anno.

Per quanto riguarda l'utilizzo come riparo per gli sfollati, avete guardato come si presenta il territorio intorno alla centrale? Gli sfollati sono stati accolti nella centrale perché è il sito più sicuro, o semplicemente perché è l'unico sito ancora in piedi?

In ogni caso, non è questione di fare o non fare notizia.

Come dire: "Oggi in auto ho preso una buca e non ho nemmeno perso la ruota". E allora? Questo significa forse che le buche non sono pericolose?

Come abbiamo ben visto, basta che una sola centrale nucleare vada in crisi per causare danni enormi alla salute, all'ambiente e all'economia.

Ma nessuno si è mai chiesto perché non esista al mondo una sola compagnia che assicuri le centrali nucleari???

Le assicurazioni vivono di statistica. I casi quindi sono due: o la statistica dice che assicurare una centrale è un rischio troppo grande, oppure il premio assicurativo sarebbe così elevato che nessun produttore di energia è disposto a pagarlo. Aggiungere questo costo all'energia prodotta, manderebbe probabilmente fuori mercato il nucleare.

L'ho già fatto presente in altre discussioni, ma sembra che non conti: il danno economico stimato di questo incidente nucleare è valutato in 130 miliardi di dollari!!! E queste sono stime fatte ancora prima di capire per intero la gravità dell'incidente.

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  • 3 weeks later...

Se mezzo mondo venisse raso al suolo in un istante, l'altra metà ne parlerebbe per un paio di mesi, poi tutto sembrerebbe di nuovo normale, come se nulla fosse accaduto.

Oramai di Fukushima non si parla più, ma non certo perché siano finiti i problemi: link

E per chi non è ancora convinto di come la pensino la maggior parte degli italiani riguardo il nucleare, consiglio vivamente di considerare quanto accaduto ieri in Sardegna: quorum raggiunto e oltre 97% di voti contrari al nucleare.

Non aggiungo commenti, perché non servono.

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  • 2 years later...

Ormai per il nucleare abbiamo perso il treno quando dovevamo prenderlo. Poi oggi non vedo piu' questo problema energetico italiano, le industrie stanno scomparendo e il privao puo' benissimo farne a meno (si metta un cappotto in piu' e risolve il problema!). Oggi la via è l'efficienza e il risparmio perchè dell'energia che usiamo piu' della metà è per inefficienza, se sono ri recuperasse quella saremmo a posto. Le fonti rinnovabili sono una cosa nobile e molto pubblicitaria.

Alle scuole dove andavo, ci sono ancora i vetri semplici da 4 mm col telaio in ferro e lo stucco molle. E sono passati piu' di 30 anni! Che senso ha metterci un impianto fotovoltaico in quella situazione, non è logico spendere per cambiare gli infissi, oltre al confort migliore per le persone risparmi sul combustibile, eppure hanno tapezzato il tetto di fotovoltaico.

Poi c'è moltissimo da fare sui recuperi energetici di scarto, fornaci per esempio. E' vero che ormai sono poche e stanno chiudendo, ma una decina di anni fa' ho seguito i lavori di ammodernemento di una formace da mattoni, a risultati finiti e testati consuma l'80% di gas in meno perchè con la gestione e i recuperi energetici hanno ottimizzato il fabbisogno, oltre a poter produrre 4 volte quello che poteva fare prima. Ma questi sono solo due esempi, in italia sono tutti messi male a livello energetico, l'altra settimana ho cambiato i circolatori della mia caldaia con quelli in classe A, misure alla mano prima consumava 120W ora ne consuma 38W a pari caratteristiche o anche meglio.

Il lombardia ma anche in piemonte e altre regioni stanno obbligando a mettere le contabilizzazioni nei condomini, valvola termostatica piu' ripartitore di calore. Sono costi che l'utente deve sostenere, ma è anche lavoro che si mette in moto. Ho casi di condomini dove si sono dimezzati i consumi, o per appartamenti sfitti o anche perchè la gente per risparmiare ora stà a 18°C e non si lamenta. Inoltre un'altra cosa che non si dice di questi interventi è il risparmio di corrente in centrale, le vecchie pompe sono a portata fissa mentre le nuove a portata variabile, ho fatto un conto veloce dove avevo una pompa da 2,2 kW con consumo misurato di 1,9kW x 14 ore x 200 gg = 5320 kWh, con il nuovo circolatore inverter a portata massima ho misurato 0,7kW ma il fatto è che la portata è variabile cioè diminuisce secondo la richiesta, mediamente nell'arco della stagione lavora al 70% quindi 0,7 x 0,7 x 14 x 200 = 1372 kWh quindi un risparmio quasi del 75%!

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Ormai per il nucleare abbiamo perso il treno quando dovevamo prenderlo.

gia negli anni 80' :lol:

Alle scuole dove andavo, ci sono ancora i vetri semplici da 4 mm col telaio in ferro e lo stucco molle. E sono passati piu' di 30 anni! Che senso ha metterci un impianto fotovoltaico in quella situazione, non è logico spendere per cambiare gli infissi, oltre al confort migliore per le persone risparmi sul combustibile, eppure hanno tapezzato il tetto di fotovoltaico.

hanno migliorato la classe energetica :roflmao:

sperimo abbiano rimosso l'amianto (se c'era) :lol:

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Ormai per il nucleare abbiamo perso il treno quando dovevamo prenderlo.

E io aggiungerei: per fortuna!

Avremo anche pagato di più l'energia comprandola principalmente dalla Francia, ma non ci troveremo nel prossimo futuro a dover affrontare le spese di smantellamento di centrali che, oramai, sarebbero a fine vita.

Ed evitiamo anche il problema dello stoccaggio delle scorie. A tal proposito, non perdo nemmeno il tempo di postare link. Basta andare su Google e digitare "deposito scorie asse" per farsi un'idea di quanto le scorie rappresentino un problema senza soluzione persino per i tedeschi. Figuriamoci per noi italiani che, oltre ad avere un atavico rifiuto per il rispetto delle norme di sicurezza, abbiamo anche un territorio totalmente diverso.

E questo senza tirare in ballo casi estremi tipo "terra dei fuochi".

E pensare che nel 1987 io votai NO. Ma allora ero giovane ed ingenuo. Ora sono ben felice che abbiano vinto i SI'.

Il problema energetico italiano non deriva dal risultato di quel referendum, ma dal fatto che la nostra classe politica, sempre al primo posto quando si tratta di dimostrare inettitudine, non interpretò quel risultato nel giusto modo.

Quella schiacciante vittoria dei sì (che significava no al nucleare), aveva un preciso significato: fonti alternative.

Se l'Italia, dopo il referendum, si fosse data da fare nella giusta direzione, ora saremmo all'avanguardia nel settore. Oserei dire che, se fosse stata presa la strada giusta, anche l'attuale crisi sarebbe meno... critica.

Invece, data l'inettitudine di cui sopra, non si fece nulla di nulla.

Ecco che oggi ci ritroviamo quindi senza nucleare (e qui ribadisco il mio "per fortuna"), quasi senza solare, con pochissimo eolico (tra l'altro, a giudicare dall'alto numero di pale ferme, tenuto a freno).

Modificato: da batta
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Concordo con Batta, io ho sempre avuto un grosso dubbio per il nucleare in Italia e adesso non me ne pento, abbiamo già adesso rifiuti radioattivi sommersi nei mari del sud, che non si sa da dove vengono e migliaia su migliaia di tonnellate di rifiuti tossici interrati dai nostri industriali/mafiosi ecc. (anche al nord). Ho lavorato ai sistemi di depurazione delle falde acquifere dell' Acna di Cengio trent'anni fa, allora si calcolava che servivano 1000 anni per depurare quelle falde inquinate dai coloranti, invece di acqua potabile arrivava in superfice acqua color Coca Cola, quindi potete immaginare che disastro ambientale hanno creato alla Terra del fuoco dove hanno continuato a sotterrare veleni fino ai nostri giorni.

Usiamo le rinnovabili, aumentiamo il rendimento delle nostre centrali e quello che ci manca compriamolo all' estero che tanto costa poco

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Ma nessuno si è mai chiesto perché non esista al mondo una sola compagnia che assicuri le centrali nucleari???

Bella questa.....non ci avevo mai pensato....perchè ?

Perchè sarebbe come assicurare una scatola di sigari contro l'incendio.... :lol:

E pensare che nel 1987 io votai NO. Ma allora ero giovane ed ingenuo. Ora sono ben felice che abbiano vinto i SI'.

HAH....Batta.... questa da Te....non me l'aspettavo....!!!!! :smile:

Quindi mi devi un caffè, poichè appartengo a quella categoria che Ti ha (poi) reso felice, in quanto votai SI anche in quell'occasione.... ;)

Saluti

Mirko

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Quindi mi devi un caffè, poichè appartengo a quella categoria che Ti ha (poi) reso felice, in quanto votai SI anche in quell'occasione.... ;)

Anche una pizza con birra media, non solo un caffè ;)

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Quella schiacciante vittoria dei sì (che significava no al nucleare), aveva un preciso significato: fonti alternative.

Io non sono concorde, voleva dire no al nucleare e basta. In italia, anche oggi, si vota contrario a prescindere, non si danno alternative come è avvenuto in quel referendum. Non si è voluto il nucleare ma senza dare un piano energetico alternativo e poi ci siamo ritrovati ad oggi ad andare ancora a carbone! Qualche esempio, NO TAV, NO MOS, NO RIGASSIFICATORE ecc...

compriamolo all' estero che tanto costa poco

Di certo non ce lo regalano, il problema non è la mia o tua bolletta ENEL che se pagni 100 o 70 euro ti cambia poco, ma sono le industrie energivore come quelle dell'alluminio o similari, che in italia non possono stare perchè l'energia non è a prezzi competitivi. Poi meglio non averla un'acciaieria visto come inquina, ma allora che diavolo faremo di lavoro?

Ma nessuno si è mai chiesto perché non esista al mondo una sola compagnia che assicuri le centrali nucleari???

Credo che nemmeno l'acciaieria di Terni sia assicurata contro l'inquinamento ambientale, e li l'azienda è privata! Inoltre credo che nessuna assicurazione privata abbia abbastanza capitale per poter assicurare un danno ambientale da nucleare, lasciamo stare il premio che si dovrebbe pagare. Per questo che è stata istituita l'AIEA che ha il compito di promuovere l'energia nucleare a scopi pacifici e anche monitorarne la sicurezza.

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poi ci siamo ritrovati ad oggi ad andare ancora a carbone!

Be', in Italia di carbone ne usiamo poco.

In Italia andiamo a metano (e a idroelettrico, grazie ai nostri bisnonni).

Tra l'altro una moderna centrale a carbone non inquina tanto...

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Riccardo Ottaviucci

però osteggiamo l'eolico (per colpa di pseudo-ambientalisti salva cornacchie) e riempiamo di specchi i campi fertili per tirar fuori l'energia sufficiente si e no per l'illuminazione pubblica...ma mi faccia il piacere,direbbe Totò

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http://it.wikipedia.org/wiki/File:Energia_percentuale_non_rinnovabile_ita.png

Non direi che il 20% delle fonti non rinnovabili sia poco! Basta poi guardare cone si impenna negli ultimi anni.

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Produzione_energia_italia.png

Questo grafico fa' capire come abbiamo buttato via un sacco di energia nel termoelettrico dagli anni '60 in avanti! Basta un bambino per capire dal grafico che è stata una pazzia.

Modificato: da Simone Baldini
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Ecco che oggi ci ritroviamo quindi senza nucleare (e qui ribadisco il mio "per fortuna"), quasi senza solare, con pochissimo eolico (tra l'altro, a giudicare dall'alto numero di pale ferme, tenuto a freno).

Io votai si nello 87 e le motivazioni le ho espresse nel mio primo messggio, quindi non stò a ripeterle.

Gia nei primi anni '80 nell'azienda dove ero impiega EMG Ercole Marelli (bel nome sparito :angry: ), era attivo un gruppo di persone, esperte nei sistemi di generazione di energia, che propugnava l'adozione di microcentrali idroelettriche, dimostrandandone la convenienza economica. Sono passati 30 anni e la convenienza, visto l'attuale livello di automazione, è ancora maggiore, ma il numero è ancora prossimo a zero. :angry:

Gli incentivi per il solare sembravano fatti apposta per incentivare la speculazione a scapito dell'uitilità. COsì abbiamo campi ferti pieni di pannelli, mentre tetti e parcheggi sono desolatamente vuoti da pannelli. Solo ultimamente si è cambiato indirizzo e molti privati ed alcune aziende (medio piccole) hanno montato i pannelli.

L'eolico per funzionare bene ha bisogno....di vento. In Italia le zone ventose non abbondano ed anche in quelle poche possibili c'è una miriade di ostacoli: burocrazia, verdi, paesaggisti, bastian contrari, e chi più ne ha più ne metta.

Però, una volta superati gli ostacoli, installate le torri ci si apsetterebbe di veder girare le pale; invece giranole.....palle a me quendo in Sicilia vedo le eliche ferme.

Poi vai a leggere, ti infoirmi e scopri le cose tipice del noistro bel bauese.

In Puglia le linee elettriche non riescono aricevere l'energia prodotta dall'eolico e dal solare; in Sicilia si è scoperto che la produzione eolica è servita alla mafia per prendersi gli incentivi (ma che strano).

Chissà se mio nipote, che ora ha 5 anni, riuscirà a vedere una seria ed efficace politica energetica italiana?

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Non direi che il 20% delle fonti non rinnovabili sia poco! Basta poi guardare cone si impenna negli ultimi anni.

L'ultimo anno mi sembra abbia raggiunto il 35%, grazie soprattutto al maggior apporto dell'idrico.

Questo grafico fa' capire come abbiamo buttato via un sacco di energia nel termoelettrico dagli anni '60 in avanti!

In gran parte metano. Del resto, non avendo tante fonti primarie sul nostro territorio, le fonti più facili da importare sono metano o direttamente energia elettrica.

L'eolico per funzionare bene ha bisogno....di vento. In Italia le zone ventose non abbondano

In effetti l'eolico è una fonte molto promettente... per il Nord Europa, la Francia, la Spagna.

https://www.google.it/search?q=wind+map&client=firefox-a&hs=v2O&rls=org.mozilla:it:official&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=qgCKUvXhM7GR7Ab1qIC4DQ&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1440&bih=770#facrc=_&imgdii=L9ZEmzHQZzY8qM%3A%3BsbZdLTie_dIo1M%3BL9ZEmzHQZzY8qM%3A&imgrc=L9ZEmzHQZzY8qM%3A%3BnPH5njwyZ0Q_GM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.windatlas.dk%252FAuxiliaryFiles%252Fimages%252FEWA%252Bweb.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.windatlas.dk%252Feurope%252Flandmap.html%3B645%3B725

Modificato: da Carlo Albinoni
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  • 5 months later...

Alla signora ministro (nel post origine) è andata male. Quando ha riprovato a riproporre il nucleare, dopo il disastro di Cernobil, eccoti un'altro disastro !

Ma non era la prima affermazione demagocica al riguardo: - "lo stoccaggio delle scorie radioattive in Italia non costituisce problema". Peccato che le prime scorie si producano al primo cambio delle barre di uranio ... dopo 10 anni di funzionamento.

Essendo superstiziosi, speriamo che nessun'altro ripronunci quel nome, altrimenti .....

Ma scherzando scherzando siamo arrivati in Italia ad una potenza FV installata che si aggira e va verso l'equivalente di ben 4 centrali nucleari. Nel bene e nel male.

Se lo ricordassimo più spesso, forse non ci lamenteremmo troppo delle componenti tariffarie pro-FV nella bolletta elettrica, pensando a quanto ci sarebbero costate 4 centrali nucleari. Per non parlare dei tempi e dei costi così diluiti in 20 anni di bollette. Per non parlare del ritorno economico che, una volta tanto, va nelle tasche di una miriade di micro-produttori e non nelle solite tasche (e questo, a qualcuno brucia).

Ma il boom FV ci ha dato altri elementi di valutazione.

Ha confermato che non di solo il FV nutre la fame energetica dell'uomo e che sono necessarie altre fonti. Come è stato osservato, sole e vento non sono sempre disponibili.

Ma ha confermato che il solo FV consente di diminuire "la potenza energetica installata". Viene così definita il totale delle pontenze di tutte le fonti energetiche elettriche che DEVONO FAR FRONTE AL MASSIMO PICCO DI FABBISOGNO ENERGETICO.

Per comprendere questo fenomeno, pensiamo al fatto che l'energia elettrica in rete DEVE ESSERE DISPONIBILE NELLA GIUSTA QUANTITA ISTANTANEA, nè di più, ne di meno. Se la richiesta fosse maggiore della disponibilità andremo incontro ad un sicuro blak-out (è già successo). Se la richiesta fosse inferiore alla disponibile, avremmo buttato via energia e soldi,

Così. secondo un piano nazionale opportunamente gestito (omissis) viene programmata la richiesta di energia a questa e a quella centrale di produzione, secondo i momenti della giornata.

Da questo piano nazionale si ha il "diagramma di carico", col valore della richiesta prevista, uguale a quella programmata in produzione, che varia durante il giorno, con poco assorbimento di notte, nel primo pomeriggio e CON 2 PICCHI di assorbimento e di produzione, alle ore 13 e alle 19 circa.

Ebbene, è per far fronte a questi picchi che occorrono le produzioni, che poi verranno "spente" quando è passato il picco.

Il VALORE dell'energia in Italia (kwh) ha un costo che varia a seconda della fascia oraria, a seconda dell'incontro tra la domanda e l'offerta (borsa elettrica). Viene acquistata (Acquirente Unico) da chi la produce, ad un costo più alto in corrispondenza dei picchi, ad un costo bassissimo se durante la notte, per poi renderla disponibile per il consumo. L'Italia acquista energia notturna dalla Francia (ricordate il blak-out ?), perchè viene "svenduta", tanta ne avanza dalle loro centrali nucleari e non si possono mai fermare.

Scusate la premessa troppo lunga. Veniamo al dunque.

La produzione diffusa da fonti rinnovabili HA ABBASSATO NOTEVOLMENTE IL PICCO di fabbisogno energetico delle ore 13, che era il più alto. Il picco delle 19, NOTEVOLMENTE INFERIORE, diventa il picco più alto.

La produzione fotovoltaica produce energia col VALORE più alto, perchè prodotta maggiormente in corrispondenza del PICCO più alto delle ore 13.

La produzione diffusa ha determinato che la notte non è più il momento in cui si consuma meno energia, che adesso è nel primo pomeriggio.

In realtà i consumi reali non sono cambiati, ma parte di questo fabbisogno viene soddisfatto dalla produzione rinnovabile diffusa e non interessa il piano di accensione e spegnimento delle centrali di produzione, diminuendo, di fatto, la richiesta alle centrali elettriche.

La produzione diffusa da fonti rinnovabili ha provocato un notevole appiattimento del "diagramma di carico", riducendo di molto la "potenza energetica installata", tanto che MOLTE centrali, crisi a parte, hanno già chiuso anche per questo.

Il rovescio della medaglia e che, per la prima volta nella storia italiano, le aziende dedite alla produzione elettrica stanno attraversando un periodo di forte crisi.

Si salvano le centrali idroelettriche, turbogas ecc, che hanno la caratteristica di poter partire e fermarsi in poco tempo, proprio per sopperire alle carenze momentanee del sole e del vento.

Pensate adesso a che figura di merda ci farebbero le centrali nucleari, che per partire gli ci vogliono MESI e che non si possono MAI fermare.

In realtà, l'era di QUESTO nucleare è già finita. Pensate che fortuna, in Italia non è mai cominciata.

Ah! un'altra cosa: Fukushima (o come si scrive): in attesa dello tzumani erano state SPENTE le centrali lungo le coste. Era successo altre volte. Quella volta, quella centrale lì è rimasta accesa. Perchè ? Perchè, si dice, e si dice troppo insistentemente, perchè non erano riusciti a spengerla ! E lì siamo in Giappone, figuratevi in Italia !

Meditate, gente, meditate.

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In realtà i consumi reali non sono cambiati,

:lol: i consumi negli ultimi anni sono scesi

Ah! un'altra cosa: Fukushima (o come si scrive): in attesa dello tzumani erano state SPENTE le centrali lungo le coste. Era successo altre volte. Quella volta, quella centrale lì è rimasta accesa. Perchè ? Perchè, si dice, e si dice troppo insistentemente, perchè non erano riusciti a spengerla ! E lì siamo in Giappone, figuratevi in Italia !

bella favola

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