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Inquinamento Nucleare Del Mare Da Plutonio - Cosa comporta secondo voi?


del_user_56966

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Carlo Albinoni
Ma le centrali nucleari sono centrali di tipo "di base"? ovvero le accendi e devono andare sempre?

Le centrali nucleari sono poco modulabili, per questo sono particolarmente idonee a coprire il carico base della rete.

In ogni caso, i francesi riescono a modularle sino al 50% della loro potenza agendo sulle barre di controllo.

Quello che è vero è che non possono mai essere "completamente" spente.

Nel senso che anche a reattore nucleare spento (attività neutronica spenta con barre completamente inserite, anche nel caso di arresto di emergenza), le barre di combustibile parzialmente esausto (irraggiate) sono radioattive ed emettono calore. Il 6% del totale all'istante di spegnimento totale del reattore (ed è tanto!) e poi via via sempre meno seguendo un rapido esponenziale negativo. Se il reattore è spento un sistema di raffreddamento con una fonte ausiliaria esterna (la rete o generatori) deve provvedere al raffreddamento del combustibile, pena il rischio di "incidente per mancato raffreddamento" come è successo a Fukushima.

Nella pratica il reattore non si ferma mai, se non per manutenzione o la ricarica del combustibile (di norma ogni 12, 18 o addirittura 24 mesi). In questo caso le barre vengono estratte dal reattore e depositate in apposite piscine di raffreddamento fin quando il calore di decadimento è diventato così basso da non costituire un rischio.

basta un "niente" che la reazione vada in fuga e diventa inarrestabile (Fukuscima insegna)

Ma no, Fukushima è stato un incidenete di mancato raffreddamento, non un incidente di reattività.

Comunque sulla stabilità dei reattori nucleari ci sarebbe da scrivere un trattato, ci sono quelli stabili e quelli meno....

Modificato: da Carlo Albinoni
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Benny Pascucci
Ma le centrali nucleari sono centrali di tipo "di base"? ovvero le accendi e devono andare sempre?
Le centrali nucleari note anche come centrali termoelettriche a combustibile non convenzionale, come tutte le centrali termoelettriche sono poco "elastiche", ossia non si prestano a seguire le variazioni dei carichi elettrici, inoltre, per poter andare in produzione, devono essere portate gradatamente a temperatura di regime, onde evitare dannosi shock termici dei materiali. Quindi, come da te giustamente affermato, tali centrali servono per coprire la base del diagramma di carico dell'utenza che ha la caratteristica forma a M, tipo Vesuvio, con picchi caratteristici intorno alle 8 del mattino e alle 16 di pomeriggio. Per coprire le punte di carico si sfruttano le centrali più elastiche (le idroelettriche), infatti agendo sulla apertura dell'ugello, si regola la portata d'acqua che arriva in turbina in funzione della richiesta di carico e cio può essere fatto agevolmente e velocemente.

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del_user_56966
Peccato che parcheggi obreggiati con pannelli solari non se ne vedano,

Livio dovresti fare un giro in Toscana, troverai parcheggi e i tetti di ospedali con Pannelli solari, stasera stavo vedendo

anche un parcheggio di un Autogrill sempre con copertura in pannelli solari, talmente ben fatto che all'occhio di un inesperto

non sembrerebbe contenesse tale tecnologia... :)

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...troverai parcheggi e i tetti di ospedali con Pannelli solari,...

VUol dire che c'è anche gente intelligente.

Purtroppo, sempre in Toscana, c'è anche chi ha trasformato vigne in campi fotovoltaici. Non parliamo di quello che hanno fatto in Puglia. Questo è un danno indiretto degli incentivi erogati in modo sbagliato. Speriamo che le variazioni del quarto conto energia correggano queste distorsioni.

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...e anche quelli che stanno facendo in Lombardia/Piemonte, sarei contento che i signori che hanno investito in tal siffatto e scellerato modo venissero "trombati" da variazioni sugli incentivi, che tra l'altro non escluderei che arrivino sul serio, visto l'andazzo

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peccato che per colpa di qualcuno :

chi ha trasformato vigne in campi fotovoltaici. Non parliamo di quello che hanno fatto in Puglia

poi chi paga sono i più "piccoli"

variazioni sugli incentivi, che tra l'altro non escluderei che arrivino sul serio, visto l'andazzo

appunto :angry:

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Siamo alle solite, secondo me pretendere di ottenere solo vantaggi dai sistemi e' totalmente impossibile, e usare questo criterio per fare scontro comporta solo visione ottusa delle cose.

E' chiaro che se tutti potessero disporre di prese a muro della 220 con nulla dietro, nemmeno il filo, si farebbe un dispetto solamente agli elettricisti che non tirerebbero piu' un cavo.

Ma questo non e'.

Quindi, con le efficienze di oggi mi pare che se si dice un ettaro=un megawatt si sbaglia poco. Certo dire ettaro fa pensare a grandi distese d'erba e di prati, ma in fondo sono solo 100 per 100 metri, se i miei ricordi non mi ingannano, e dunque 10 gigawatt di produzione solare sarebbero diecimilaettari. Ma diecimila ettari sono tanti o sono pochi?

Ecco dei termini di paragone:

GLI INCENDI BOSCHIVI NEL 2009

Nel 2009 sull'intero territorio nazionale si sono verificati 5.422 incendi boschivi che hanno percorso una superficie complessiva di 73.355 ettari, di cui 31.060 boscati.

Per confronto, vado sempre a ricordo, l'Italia sono circa 30 milioni di ettari di superficie.

Ora ognuno tiri le proprie considerazioni. Cio' comunque non significa che il solare risolve i problemi, certo li puo' attenuare fortemente. restano i casi di picco e di fornitura notturna, ma le strutture comunque esistono già.

La mia considerazione e' pero' questa. In giappone e' stato definitito come area pericolosa e inagibile un cerchio di 30km di raggio, che guarda caso sono poco meno di 3000 chilometri quadrati, vedete voi quanti ettari sono. Questo e' un bel terreno solido e fermo, terremoto a parte, mentre il mare cammina e si muove, altrimenti saremmo tutti glacializzati. Il plutonio (o il cesio, o lo iodio, poco importa) finiti in mare non sono oramai piu' giapponesi da un pezzo. Il rischio vale in base a questi numeri?

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Normalmente non mi è troppo simpatico, ma mi pare che stavolta le sue riflessioni possano essere condivise:

Walter ho letto l'articolo e condivido pienamente il tuo giudizio.

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Simone Baldini

Concordo anche io sul fatto che se non si sa' gestire i rifiuti di Napoli non vedo come si possa gestire dei rifuuti radioattivi. Però se ci basiamo su questo dovremmo fermare praticamente tutto in Italia. Una soluzione non esiste allo smaltimento dei rifiuti nucleari se non quella fantascientifica di "spararli" su qualche altro pianeta o addirittura sul sole così andrebbero "fusi".

Io sono del parere che il problema energetico sia risolvibile solo ed esclusivamente nel contenimento e riduzione dei consumi, si deve mirare ad avere case passive e le attività industriali devono interagire col luogo per sfruttare e dare energia locale.

Io faccio l'esempio del mio settore (termotecnico), oggi esistono leggi europee recepite nazionalmente e poi regionalmente. Pagine e pagine di formule logaritmiche e differenziali per calcolare l'EPh dell'edificio, relazioni che sfiorano le 200 pagine. Ma non era meglio dire: "da oggi tutti gli edifici devono essere isolati con 10cm di isolante", finestre doppi vetri basso emissivi". Una cosa buona l'hanno messa, cioè che si deve produrre il 50% di acqua calda ad uso sanitario da fonte rinnovabile (semplice e cristallino).

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si, la semplicita' e' fondamentale, ma non puo' esimersi dalla dimostrabilita' del risultato. ed allora la regola che puo' seguire il verificatore deve essere la stessa di chi ha progettato.

altrimenti e' il caos.

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ed allora la regola che puo' seguire il verificatore deve essere la stessa di chi ha progettato.

:lol:

Si come no. Proprio in un paese dove, per stare sull'argometo rifiuti, nella medesima regione trovi comuni che hanno raccolte differenziate in media con l'europa, altri dove ogni 3 mesi devi mandare l'esercito per risolvere l'emergenze. :angry:

Anche qui succede che hai province dove le verifiche si fanno e anche troppo pignolescamente e altre dove puoi raccontare quello che vuoi.

Molto meglio far certificare i materiali isolanti ed obbligare ad un minimo spessore isolante.

Però io ho la speranza che un giorno o l'altro riusciremo ad essere un paese (quasi) normale in tutte le province e non solo in qualcuna. Siccome sono ottimista sono anche convinto di riuscire a vedere quel giorno, anche se l'ottimismo, vista la mia data di nascita, comincia ad affievolirsi. :(

Modificato: da Livio Orsini
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Simone Baldini
si, la semplicita' e' fondamentale, ma non puo' esimersi dalla dimostrabilita' del risultato. ed allora la regola che puo' seguire il verificatore deve essere la stessa di chi ha progettato.

altrimenti e' il caos.

Io lo dico conto il mio interesse, ma qui succede che io seguo le regole di progettazione e per esempio mi viene come risultato l'usare 8cm, altri "fenomeni" riescono a far usare il 6cm. Questo perchè esistono, come in tutte le cose complicate, dei cavilli.

Vi faccio un esempio semplice. Se progetto con un impianto a caldaia a condensazione ottengo 100, lo stesso edificio ma con generatore a pompa di calore ottendo la metà cioe' 50. Con 100 non siamo a norma con 50 si anzi magari potrei utilizzare anche uno spessore d'isolamento inferiore. Tantè che una certa casa costruttriche di macchine ad assorbimento pubblicizza molto questo vantaggio normativo a favore degli impresari edili che possono risparmiare su isolamento ed infissi.

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Carlo Albinoni
Ma non era meglio dire: "da oggi tutti gli edifici devono essere isolati con 10cm di isolante", finestre doppi vetri basso emissivi".

Interessante. Ora bisognerebbe stimare, in percentuale, quanto si può risparmiare in questo modo, del fabbisogno energetico nazionale, generale ed elettrico.

PS

Ho fatto la mia indagine personale fra amici circa lo scopo dei doppi vetri. Almeno la metà li userebbe, non per consumare di meno ma... per stare più al caldo.

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Almeno la metà li userebbe, non per consumare di meno ma... per stare più al caldo.

Può essere una buona motivazione. Hai una sensazione di maggior benessere e consumi un poco meno.

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del_user_56966

Tornando al titolo del topic sull'inquinamento nucleare segnalo anche questo servizio sulla salute di chi abita vicino

alle centrali Nucleari LINK

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del_user_56966
tornando a bomba sul tema del topic, interessante questo link:

Gli Italiani non per nulla hanno deciso di evitare anche solo la probabilità remota che questo si verifichi anche

qui da NOI....

Non è stato un Referendum della paura come qualcuno pensa per trovare una scusante ma gli avvenimenti recenti del Giappone

semmai hanno contribuito a chiarire che il NUCLEARE è tutt'altro che energia Pulita, è estremamente pericoloso

e più importante di tutto che neppure il più diligente e tecnologico dei popoli è in grado di prevenire incidenti e in seguito

di controllarli.. vedi appunto il tuo ultimo Link...

Quindi che dire Grazie Italiani saggia decisione!!! :thumb_yello:

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