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Consumo neon acquario


santamonica

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Salve da qualche giorno mi hanno regalato un tester della gbc.. niente di che.. Mi sono cimentato nella misurazione di Ampere alternati.

Il mio acquario segnava 0.34A e dopo navigato un pò su internet mi sono accorto che nell'impianto dell'acquario mancava il condensatore (4uf) dopo averlo messo gli ampere sono scesi a 0,11.. Tutto contento pensavo di aver ridotto significativamente il consumo della lampada dell'acquario portando da 74.8 a 24,2W... Poi leggo bene vari post in giro e scopro di aver solo migliorato il cos fi e di aver abbassato solo l'energia reattiva e dato che questa non viene conteggiata nei contatori enel... ho fatto solo un favore all'enel!!!!

Mi confermate tutto questo?

Quando con il mio tester misuro gli Ampere cosa misuro? energia attiva + reattiva? quindi A*V=W non è per niente vero!!?!?!?

Grazie a tutti

Modificato: da santamonica
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Tutto confermato.

Dubito comunque che tu abbia avuto un cosfi talmente basso da assorbire 3 volte tanto, per lampade da 40W a reattore in genere è sullo 0.5 (se non ricordo male..).

Il conto che hai fatto è valido in continua, o in alternata ma per il calcolo della potenza apparente (attiva + reattiva)

Una volta avresti fatto un favore anche a te stesso perchè i contatori di una volta staccavano misurando la corrente e non calcolando la potenza, quindi rifasando bene potevi assorbire più potenza.

Modificato: da mimmux
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Sul reattore del neon c'è scritto cos fi 0,32................ è per lampade da 15W e la lampada è da 14W.

C'è un modo per misurare la sola potenza attiva?

Grazie a tutti.

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Per misurare la potenza attiva ti serve un'apposito strumento. oppure misuri il cos fi.

Comunque le misure in A che hai dato non mi tornano.

Ciao

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Non so come si misura il cosfi, comunque a me i conti tornano..

Non so se sei pratico coi numeri complessi, comunque hai la tensione di rete che nominalmente è una sinusoide a 50Hz. La corrente erogata su una resistenza è anch'essa una sinusoide di ampiezza I=V/R che ha i massimi ed i passaggi per lo zero in corrispondenza dei massimi e 0 della tensione. Se il carico è una impedenza, ossia resistenza+reattanza (C o L), la corrente non è più in fase (come prima) con la tensione ma è rispettivamente in ritardo rispetto alla tensione nel caso L, in anticipo nel caso C.

Curiosità. Generalmente i carichi sono induttivi ed è per questo che quando spegni la luce capita di vedere una scintilla nell'interruttore: quando apri il circuito poni la tensione a 0 sul carico (perchè sull'interruttore hai tutta la caduta di tensione) ma la corrente che è in ritardo deve ancora passare, per cui corrente x su resistenza infinita (del circuito aperto dell'interruttore) fa andare la tensione idealmente ad infinito, in pratica non appena questa supera la rigidità dielettrica dell'aria scocca l'arco ed il circuito si scarica. E' con questo esempio che mi ricordo sempre che la corrente induttiva è in ritardo tongue.gif

Se dal piano delle tensioni e correnti nel tempo passi al piano di Gauss (Re, Im) hai due vettori di modulo costante (valor massimo nel tempo), che non sono sovrapposti (caso "in fase") ma hanno tra loro un angolo che è proprio il famoso fi e dipende dai valori delle impedenze. Se tu moltiplichi questi due vettori per avere la potenza viene un vettore che è la potenza apparente, cioè attiva+reattiva.

Se tu misuri la proiezione di questo vettore sull'asse reale hai la potenza attiva, cioè quella che consumi e che paghi.

Se proietti la potenza sull'asse Immaginario hai la potenza reattiva, ossia quella che carica e scarica elementi reattivi e che transita senza creare lavoro (in realtà si dissipa qualcosa perchè i cavi di alimentazione non sono a resistenza nulla, ma il surplus di potenza se vuoi considerarlo rientra comunque nella potenza attiva perchè la parte di impedenza che devi includere è quella della resistenza).

In soldoni:

Papp=V*I

Patt=V*I*cos(fi)

Preatt=V*I*sin(fi)

[V e I sono i valori efficaci, se consideri il valore massimo -il picco della sinusoide- devi dividere per radice 2]

cos fi e sin fi servono per calcolare le proiezioni della potenza sugli assi.

Nel tuo semplice circuito hai

Papp=220*0.34=74.8W

Patt=220*0.34*0.32=220*0.11=24W che paghi

Preatt=220*.34*.95=70.86W che vanno a spasso su e giù

La somma di potenza attiva e reattiva danno potenza apparente, ma attenzione che sono VETTORI!!!

Siccome sono ortogonali, applicando il teorema di pitagora: sqrt(70.86^2+24^2)=74.8W

Detto questo ti puoi fare tutti i conti che vuoi...non è possibile spiegare altrimenti perchè corrente e tensione sono grandezze complesse e vanno trattate per forza così

Ciao

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PS: con il condensatore hai portato il cosfi molto vicino ad 1, vettori quasi sovrapposti, per cui la corrente apparente che misuri ora è praticamente identica (veniva 0.1088A) a quella attiva, comunque non ha senso fare conti così precisi perchè c'è da considerare la precisione dello strumento

Modificato: da mimmux
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