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Lampadina Stroboscopica


Giorgio Demurtas

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Giorgio Demurtas

ciao a tutti,

son riuscito a far funzionare un circuito che due anni fa non ne voleva sapere...si tratta di uno strobo da discoteca.

In questi giorni sto facendo delle prove per cambiare la frequenza di lampeggio, ma devo aver sbagliato qualcosa e ora mi sembra proprio che la lampadina faccia meno luce di prima, ieri non faceva a guardarla direttamente!

quindi la mia domanda è questa: come si fa a distinguere una lampadina stroboscopica buona da una andata?

grazie

ciao

Giorgio

Modificato: da Giorgio Demurtas
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probabilmente non e' la lampadina che e' andata ma il condensatore

il (i) condensatore di questo circuito e' estremamente sollecitato nella scarica e se non e' di qualita' piu' che buona dura pochissimo.

dovrei avere documentazione specifica se la trovo ancora te la mando o pubblico.

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Giorgio Demurtas

ok, grazie, ora provo a cambiare il condensatore.

Modificato: da Giorgio Demurtas
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Giorgio Demurtas

Fatto, funziona meglio, ma non riesco più a fare un confronto su qunta luce faceva all'inizio e quanta ne fa ora.

Se metto un condensatore più grande la lampada brilla di più? o rovino il trasformatore e basta?

come si fa a distinguere una lampadina stroboscopica buona da una andata?

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Caro Giorgio,

dipende da com'e' il circuito, ma la luminosita' dipende poco dalla tensione di scarica.

Un condensatore piu' grande potrebbe aumentare il tempo di scarica, mantenendo la stessa luminosita' per un tempo piu' lungo. Occhio a non superare i limiti termici imposti dal costruttore della lampada.

Ciao

Mario

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Non vorrei uscire dal seminato (o seminario?:-).......),ma certe circuitazioni strobo adottano dei gruppi RC.....più il condensatore è grande,più alta sarà la tensione ai suoi capi,e più luce farà la lampada xenon.....di solito le lampade di media potenza necessitano di 400 volt,se li superi,inserendo condensatori maggiori,si danneggiano.....La lampada xenon ha poi il problema che più in fretta viene "triggerata",più in fretta scende la tensione del condensatore,e meno luminoso sarà il lampeggio.....Potresti provare ad inserire un amperometro fra xenon e condensatore,farla "flashare" al massimo della velocità e stabilire,misurando la tensione sul condensatore,quanti Watt ti sta consumando,almeno ti fai un idea se sono 4 o 35.....Non ti consiglio di modificare il condensatore,mettendolo più grosso,nè di usare elettrolitici o roba affine,che si "arroventano",servono cond. speciali e tarati per quel tubo........Se intendi invece fargli fare più luce,devi ridurre i tempi dell'impulso di trigger,modificando i tempi di "innesco" del circuito......se l'innesco,di fabbrica,è un millisecondo e la lampada dà 10 watt con 400 volt,puoi ridurlo a 100 microsecondi e la lampada ti "flasherà" con 30 watt (30 è un esempio,comunque sarà più luminosa!)....Solo che non puoi andare sotto una certa soglia di microsecondi,il gas all'interno necessita di un minimo di tempo per innescarsi......

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Non so se possa centrare... non ne sono sicuro pero' mi sembra che quelle lampade (come pure le alogene) si deteriorino se toccate con le dita... mi piacerebbe capire se e' solo una leggenda metropolitana.

Claudio F

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Giorgio Demurtas

Toccandole con le dita? mi sembra una assurdità anche per le alogene.

io uso uno schema che è +o- questo:

strobe.gif

.....più il condensatore è grande,più alta sarà la tensione ai suoi capi
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Giorgio Demurtas

Interessantissimo il link! quindi basta che gli tolgo il grasso dalla superficie con dell'alcool?

Certo che posso aumentare la resistenza però potenziometri più grandi di 1M non se ne trovano molti (ne ho trovato uno da 10Mohm (in un negozio di elettronica che esiste da sempre) e dall'spetto sembra roba da 1° guerra mondiale! :lol: )

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Un'idea puo' essere quella di mettere un partitore resistivo e collegare il gruppo RC nel punto centrale, in questo modo il circuito di carica viene sottoposto ad una tensione inferiore gia' in partenza e ci mette di piu' a raggiungere la soglia.

ciao Claudio F

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Stavo dando un occhiata al circuito,e per gruppo RC intendevo la resistenza di limitazione collegata al condensatore grosso di alta tensione,ma lì non c'è,il cond. viene caricato direttamente da due diodi,.........La lampada non va toccata con le dita,funziona SOLO in corrente continua(come se fosse polarizzata).....l'alcool non puoi usarlo,è etilene,ha un colorante violetto che serve a "insaporirlo di amaro" per evitare che venga bevuto dai bambini o usato per dolciumi.....Il colorante si deposita sul vetro,non evapora con l'alcool,e qualsiasi cosa deposta sul vetro,compreso il sebo delle mani,fa innalzare all'inverosimile la temperatura del vetro quarzato,in quanto il grasso non la fa dissipare in quel punto....Quanto al trigger,pensavo fosse elettronico,e non a "livello soglia di 100 volt"......L'amperometro va in continua,pensavo però che il rendimento delle Xenon varia,magari assorbe 5 watt e ne rende 1 di luce......Inserendo un trimmer potenziometrico come suggerito dall'altro tecnico,modifichi il tempo di lampeggio,la 100 volt arriva più o meno in ritardo,ma credo che la durata dell'impulso di trigger ,in millisecondi,sia sempre quello.......P.S. La lampada strobo ha tre terminali,nello schema da te allegato,dove va il terzo terminale?

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Il tuo schema mi sembra un po’ strano, che cos’è L1 ? di solito lì c’è un Diac, inoltre il trasformatore d’innesco è collegato diversamente (1 resistenza e 1 condensatore in più).

(Se hai uno schemario di NE guarda LX536).

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Paolo Cattani

-nelle strobo il trigger è sempre esterno al tubo: negli strobini con lampada a forma di U è costituito da una striscia di vernice conduttiva come quella dei lunotti termici ( a volte la vernice si secca o non fa più contatto con la facetta metallica che fa da teminale, basta ricostruirla con vernice alluminio, o grafite di matita o sostituirla con nastro adesivo di alluminio), nelle strobo importanti il trigger è una spirale di filo d'acciaio inox avvolta sul tubo: il sistema "a striscia" si usa anche sui neon ad accensione diretta.

-i depositi di sporcizia sul tubo, oltre a "cuocere" e diventare inamovibili, limitano la trasparenza del quarzo, una parte dell'energia luminosa non può uscire ed aumenta la temperatura della lampada, provocando presto delle microcricche nel bulbo, grazie anche alla dilatazione differenziale dei depositi di sporcizia: fine della lampada, ma solo se si tratta di sporco importante, il velo di colorante lasciato dall'alcool è inavvertibile. Puoi usare anche il vetril, ricorda che nelle discoteche le lampade vengono lasciate a sè stesse per anni, con fumo di sigaretta, polvere etc. (occhio a non rovinare la striscia/trigger, mentre pulisci)

-gli strobo sono costruiti in base alla potenza in JOULE AL SECONDO, e non in watt: un'amperometro ti darebbe indicazioni utili? E poi, sul tempo della scarica? Punta sul condensatore, è il primo indiziato.

-Anni fa ho costruito qualche centinaio di ministrobo per conto di una nota azienda del settore e ti garantisco che il loro rendimento era diverso da uno all'altro, a volte di molto (tolleranza dei componenti enorme, sia sulle lampade che sulle bobine). Se non funzionavano, però, era sempre per il trigger spelato o la lampada con crepe nel vetro

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Paolo Cattani

Ahiaa!! Lo sapevo che a forza di trafficare con le conversioni mi scappava la caxxata. Rettifico, sono JOULE, non Joule al secondo!

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Giorgio Demurtas

Al posto dell'alcool etilico potrei usare acquavite?

La triscetta di trigger sembra intergra (ma potrei migliorarla facendo una spirale di filo di rame attorno a tutto il tubo a U?

che cos’è L1 ? di solito lì c’è un Diac,
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Allora,ho fatto un pasticcio!Per la fretta,ho confuso la lampada strobo con la L1.....La L1 dovrebbe essere un bulbetto neon,appena la tensione supera i 50 volt (circa)questo bulbetto conduce (si innesca il gas neon)e la tensione arriva di colpo al trasf. trigger,che dal secondario da' una scarica di innesco allo Xenon e la fa condurre col lampo.....il gruppo RC ti da' la costante di tempo-ricarica,ed anche questo va bene.....il diac non c'è perchè è sostituito dal bulbetto,che funziona a una certa soglia,okay anche questo.....I diodi ti caricano il C2 in continua,la corrente viene limitata da C1(fa da resistenza per alternata).A questo punto,se la lampada ti sembra debole come potenza,dovresti misurare con capacimetro se i condnsatori sono "buoni"......anche C1,più è grosso,più ricarica in fretta il C2......In definitiva,se vuoi più luce e non puoi modificare i millisecondi dell'impulso di trigger,devi aumentare di capacità sia C1 che C2.Chiaramente va modificata pure la resistenza,con una di valore maggiore,per avere sempre la stessa cadenza-Hertz.......Occhio che se superi di molto questi valori capacitivi,lo Xenon a tubo si può danneggiare.....

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No,l'acquavite non fa,per metà è alcool(dipende dal filu'è ferru,mi sembra di capire che sei anche tu un isolano) e per il resto è acqua con estratti naturali della vite.....col diluente nitro o con trielina si può fare,sono auto-evaporanti,non lasciano residui,il vetril ignoro la composizione,mi pare che certi lascino un velo protettivo al silicone sui vetri,boh.....quanto al tecnico che parlava delle strobo "sporche" di nicotina.....beh,le lampade serie montano un vetro con gommatura ermetica,quelle aperte hanno bassi wattaggi e non scaldano più di tanto,ci si può anche "sputacchiare" sopra che non si guastano,però.....sai,la zozzeria non fa bene,e limita la luce.....Il discorso dei joule è importante,più è veloce l'impulso di trigger,più joule ti tira fuori la lampada(si aumenta la tensione del C2 ,mantenendo sempre gli stessi Hertz).......Quanto al rame che vuoi avvolgere,non te lo consiglio,la striscetta è calcolata per innescare bene e nelle giuste superfici di contatto....

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Oggi sono fuso,..........mi dimenticavo di dirti che il diac ha una soglia diversa dal bulbo neon che hai messo,e che forse quell'diodo Scr che hai messo è GUASTO,per quello non funziona col Diac,e la corrente per eccitare tramite cavo marrone arriva direttamente dal bulbetto......forse lampeggerà anche,ma lo fa in modo inopportuno!!!!!

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Paolo Cattani

Fin qui,più o meno, è tutto corretto, alla fine abbiamo solo sviluppato il tema, che, ermeticamente, avevamo espresso dall'inizio. A parte che il bulbetto neon innesca a tensione più alta (non ricordo bene, ma sparo: 70 Vcc o 90 Vca), tutto funziona, pare.

Modificare il trigger non serve, di solito o va o non va... ed a te funziona.

Ma sei sicuro che faccia effettivamente meno luce? oppure ha un lampo più "corto"?

Comunque. se la tua lampada è potente e soprattutto se hai un bel cristallone di rubino, avrei un'idea su un certo progettino....

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Ah,ah,ho capito,Paolo,che vuoi fare col cilindro rubino! :D Pensa,tanti anni fa avevo tentato di cercarne uno e non me lo vendevano in quanto si trattava di "materiale considerato militare-strategico"......che delusione :( Avevo abbandonato l'idea di averne uno,mi ero buttato sui tubi elio-neon da 4/5 mWatt per consolarmi :unsure: Quanto al discorso del bulbetto,è vero quanto dici,si accendono sui 70 volt,il brutto è che iniziano a condurre sui 50 volt,emettendo un debole ultravioletto che a occhio :ph34r: non percepiamo......Quindi il trigger inizia a condurre un po' prima....ma quel circuito mi sembra errato .....Il filo rosso dovrebbe andare a massa,il primario del trigger dovrebbe ricevere la scarica veloce del condensatore trigger,e non la corrente continua del bulbo acceso,perchè il secondario funziona solo quando si riapre il primario,quando cioè si spegne il bulbo....In pratica,Giorgio ha fatto condurre lo SCR anzichè per quel millesimo di secondo che serve,per almeno 50 millesimi di secondo :o ,visto che il bulbetto lo accende al massimo e lo fa affievolire lentamente,e quando si spegne i volt sul gate sono molto bassi,anzichè alti come capita col condensatore....E siccome Giorgio ha invertito il filo blu col rosso,dovrebbe anche girare la lampada flash,sennò la fase trigger sul marrone è invertita di potenziale

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ciao giorgi anche io come te tempo in dietro oh avuto un pò da fare con le luci stoboscopiche, poi dopo varie prove ed aver visto e rivisto schemi, sono arrivato ad una banalissima conclusione non conta affatto la potenza della lampada cha viene utilizzata che sia da 4W o 2500W lo schema base non cambia, cambia solo la capacita di uno o al massimo due condenzatori. ti faccio un semplice esempio se il condensatore di scarica (quello che è montato in parallelo hai due poli della lampada) fosse da 1 mf lo porto a 2mF l'intensita del lampo raddopia.

in pratica con il solito circuito ess. quello di nuovaelettronica si può pilotare sia la lampada da 4W che quella da 2500W purche il condensatore che in arigine è da 1 mF si porti a 12 mF( si possono utilizzare dei normalisimi condensatori da lavatrice ) l'importante è che la tensione di isolamento non sia inferiore hai 600volt.

se poi ahi bisognio di qualche schema mi metto ha ricercarli li dovrei avere ancora da qualche parte.

ciao

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Giorgio Demurtas

ciao a tutti, scusate se ci ho messo molto a rispondere, ma in questi giorni sono impegantissimo!

Finalmente ho disegnato lo schema del circuito che sto utilizzando (è un collage di diversi schemi + qualcosa di mio)

strobo_giorgio.jpg

Grazie ai vostri post ho imparato tante cose nuove e interessanti, ma per non perderci troppo tempo appresso a questo circuito mi devo far prestare uno strobo da un mio amico che l'ha comprato e usa la stessa mia lapadina; quindi lo apro e lo rifaccio uguale.

Se è come dice rotoari68 sarebbe bello trovare una lampada più grossa! magari a poco prezzo!? <_<

In attesa di avere lo strobo da smontare del mio amico, vi saluto

ciao e buon fine settimana

giorgio

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mi spiace per te ma pultroppo le lampade allo xenon di elevata potenza hanno dei costi abbastanza alti io parlo per lampade da 500W in su. comunque non so che utilizzo devi farne, ma quelle ad aspirale che hanno un corto molto relativo sono in grado di produrre circa 80W

volevo inviarti uno schema ma non melo fa incollare un questa finestra come posso fare per inviartelo?

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